È come fossero due mondi, la TERRA DI SOPRA e la TERRA DI SOTTO, ma dove la terra di sopra non ha le stesse divisioni geografiche, le stesse implicazioni e la stessa logica della terra di sotto che noi analizziamo quotidianamente. In questo senso, intendo diversi livelli del potere, entrambi reali, ma con una gerarchia da capire. La vaccinazione di massa in epoca pandemica ci ha mostrato l'esempio di un'azione condivisa, dove abbiamo iniziato a muoverci tutti nella stessa direzione decisa dall'alto, ogni paese con i suoi vaccini, con i suoi lockdown, con le sue soluzioni, quasi tutte simili, anche con le sue eccezioni che confermano la regola generale. Un test planetario che ha iniziato ad abituarci all'accettazione del nuovo che avanza e del fatto che "nulla sarà come prima".
In Cina, paradossalmente, non hanno bisogno di una vaccinazione obbligatoria, perché i loro cittadini sono già ampiamente controllati, ed il medium vaccinale, strumentale al controllo sociale, non serve più, in quanto sono già oltre e si possono permettere di congelare in lockdown decine di milioni di persone improvvisamente, in qualsiasi momento e senza batter ciglio. Quella sarebbe la gestione preferita di alcune menti sottili, la visione definitiva a cui tendere.
C'è anche un discorso di voler alimentare e sostenere in una prima fase, alcuni nazionalismi utili ad una causa, per sfruttarne l'aspetto brutale da implementare come memento mori contemporaneo, neutralizzandoli in una seconda fase, come successe per il 3° Reich, dopo averlo sovvenzionato e poi soppresso. Curioso come i media fintamente progressisti e liberal, omettino questa realtà e di fatto l'alimentino, appoggiando indirettamente o più direttamente posizioni politiche insospettabili e storicamente contrapposte.
Ancora, è curioso come mai in questo caso, sento gli opinion leader dei media parlare di sovranità violata (cosa reale dal punto di vista tecnico e fattuale), di quanto sia vitale il nazionalismo ucraino, come in fondo non esistano battaglioni realmente neonazisti, in quanto ingentiliti dalle proficue letture illuministiche di Kant sulla Ragion Pura e sulla Ragion Pratica, quando al contrario denigrino la più piccola richiesta di sovranità economica, quando qualcuno osi paventarla in Italia.
Riassumendo, su di un livello primario si scontrano due paesi, da anni in frizione per mille e più motivi, da un lato con le pressioni degli USA e degli alleati ai confini, e dall'altra parte con un autocrate che si ostina a combattere il decadentismo occidentale, rivendicando confini.
Su di un livello più complesso e sfaccettato, invece, convergono interessi comuni e si configurano scenari aggiornati di un sistema generale condiviso, un campo aperto dove è possibile gestire il proprio spazio vitale e le stesse regole di gioco, però, in termini più trasversali e non frontali come sull'altro piano.
Una terra di sopra ed una terra di sotto, che poi si riflette anche nel micromondo, replicandosi come un' immagine specchiata che contiene la sua proiezione in scala all'infinito.
Il fatto che la NATO sapesse da 10 anni dell'intervento è una prova schiacciante di queste che chiamo convergenze parallele, rubando il termine dal passato, ed il fatto che tutti i grandi speculatori avessero cambiato e spostato i loro investimenti, è un altro segnale forte di questa sostanziale sacra alleanza per riscrivere un ordine mondiale, anche con le forzature di guerre e conflitti armati che noi vediamo e percepiamo nel livello primario, precedentemente descritto.
La sovragestione, come contenitore di un grande network globale di bisogni talvolta sovrapponibili, ha interesse si rafforzino dei finti multilateralismi, per creare un sistema unico tecnoliberista condiviso ovunque, ancora una volta, a prescindere dai retaggi passati di ogni cultura e tradizione secolare umana. In questa visione post-moderna, la sovragestione sta realizzando la sua più grande rivoluzione, oggi possibile anche all'ausilio delle nuove e prepotenti tecnologie mediatiche, militari, economiche, sanitarie e culturali.
L'unico conflitto reale da esorcizzare o da reprimere per il nuovo/vecchio potere costituito, sarà quello del dissenso democratico, in un mondo sempre più militarizzato e repressivo, che si appresta a cavalcare la nuova corsa agli armamenti, che sogna nuovi eserciti, mentre azzera, anno dopo anno, qualsiasi idea di modelli sociali differenti, qualsiasi opposizione si presenti e qualsiasi criticità possa nascere.
Questo lo afferma pubblicamente SCHWAB, lo stesso filantropo che anticipò l'arrivo della pandemia, del lockdown, della necessità di fare una vaccinazione mondiale perpetua e della distruzione della sanità pubblica. Il controilluminato, ci ricorda che a Davos il malvagio Putin veniva plasmato come una sua creatura.
Il fatto che l'elite affermi Putin essere in parte una loro creatura, è logico e consequenziale per come si manifesti da anni lo schema del potere e del suo backoffice.
Esistono dalla fine dell'800 grandi contenitori transnazionali massonici che dettano le agende politiche, spesso realizzandole, sulla testa dei popoli ignari dei meccanismi del potere. Non sono le piccole consorterie iniziatiche nazionali a comandare,
Prova ne è che, ad esempio e secondo l'accurata descrizione del Gran Maestro Gioele Magaldi, Putin sia affiliato alla stessa UR loggia della Sorella Merkel, la Golden Eurasia. Questo dimostra empiricamente come nei piani alti siano Fratelli nella stessa loggia sovranazionale, mentre a livelli più bassi competitor, seppur amici di vecchia data. Come non è un caso che questa guerra sia avvenuta il giorno dopo la presunta fine della pandemia, e non è certo un caso che Putin abbia dato inizio alle danze, proprio poco dopo le dimissioni della cancelliera tedesca. Questo è solo un esempio concreto di doppio livello di appartenenza. Questa sacra alleanza della sovragestione avviene anche e soprattutto aderendo ad un'idea di potere, ad uno schema, per questo è importante valutare anche i piani sottili adibiti alla creazione di forme pensiero ed eggregore, sia per chi comanda come celebrazione di un rito che unisce e potenzia negli intenti, sia come liturgia da esercitare sulle popolazioni.
Chi nella pratica esercita questo paradigma, in termini più visibili, comprensibili e speculativi, sono le lobby delle armi che gestiscono entrambi gli schieramenti in campo, i quali condividono la stessa forma pensiero dettata dal bisogno reciproco.
Il sistema calcio è un ottimo esempio per comprendere come ragiona il potere, ovvero, trasversalmente su di un piano, tra fazioni in un altro piano, dove tutti condividono lo stesso schema di potere, e in questo modo può fare prima e meglio di noi la sua lotta di classe.
Nel Calcio tutte le squadre lottano tra loro realmente (talvolta si possono accordare), ma pur lottando tra loro, condividono lo stesso cerchio magico, le stesse regole, la stessa piramide, la stessa idea di sistema (in questi termini metafisica).
Ogni squadra avrà quindi un ruolo preciso, le favorite saranno sempre quelle 2 o 3 più forti, poi a scendere, ci saranno le solite squadre che arrivano a metà classifica, fino a quelle sacrificabili, che potranno retrocedere. Ognuna di loro ha il suo karma.
Tutti i casati calcistici condivideranno il campionato espressione del Sistema Calcio, come schema di partenza, nonostante il loro destino sia più o meno segnato, dove anche l'eccezionalità di nuovi equilibri potrà essere contemplata e presa in considerazione come alternativa, l'importante nessuno esca troppo dal suo ruolo assegnatoli in partenza.
Le variazioni di questo banale schema che funziona, può ovviamente avere talvolta delle novità, delle differenziazioni, ma alla fine gli interessi GENERALI, torneranno sempre.
Gli interessi generali per cui si compie il rito del panem et circenses, condiviso ed accettato da tutti, è molto simile al funzionamento dello schema che condivide la sovragestione o le sovragestioni, in un labirintico ed articolato scontro ed incontro tra poteri.
Questo è il loro progetto, la loro cifra politica, ma questa agenda, per quanto monolitica e pesante sulle nostre teste, non è e non sarà mai ineluttabile, molto dipende da noi, dalla nostra comprensione della realtà, dalla nostra contrapposizione che può manifestarsi nei più svariati e creativi esempi.
Certo che abbiamo un margine di manovra, imparando che la storia è più complessa di come ce la mostrano i media, riguardo la scelta su chi tifare. Compreso che non esistono poteri buoni e poteri cattivi, ma dovrebbe esistere solo la volontà di perseguire i nostri interessi, i nostri bisogni legittimi, soprattutto in un mondo globalizzato, rifuggendo la narrazione ufficiale ed abbandonando il treno in corsa. Crearsi delle bolle esistenziali, propri mondi, non inseguire necessariamente questo, farsi le proprie di regole, ricreare piccole comunità, ripartire dal basso.
Dalla cooperazione, dalla creazione di nuove forme di consumo e di scambio, dalla non accettazione del dogma dello status quo, ripartendo dal nostro senso critico, dalle nostre battaglie quotidiane, piccole e grandi, dal non cedere al ricatto del pensiero unico, dall'esercitare, sempre e nonostante tutto, la nostra lotta di classe, creando una nuova narrazione, esempi ricevibili da tutti, catene di solidarietà che possano replicarsi come effetto domino.
Poi, fortunatamente, esistono ancora diverse visioni, divisioni e tensioni nei piani alti, guerre interne e fratricide, talvolta i protocolli cambiano in corso d'opera per il sopravvenire di complicazioni, di meccanismi che si rompono, di miracoli e forze del caos giunte a destrutturare questo orologio apparentemente perfetto.
Prima però bisogna iniziare a comprendere come funziona questo schema pervasivo e violento, così da promuovere prima di una rivoluzione collettiva, una rivoluzione individuale, interna e profonda, mettendoci in gioco, desiderando con tutta la nostra volontà di essere protagonisti e di non essere più i sudditi passivi ed impauriti di quella famosa caverna platonica.