giovedì 6 marzo 2025

THE MATCH


"Un momento di grande televisione", più o meno questo il senso delle dichiarazioni di Trump dopo il match vs Zelensky. Oltre ad essergli sfuggito che lui è alla Casa Bianca per svolgere un lavoro. Per conto di chi? Verrebbe da aggiungere!
Fingendo che l'incontro tra Trump e Zelensky sia tutto reale, e non solo in parte, una pace sarebbe augurabile per tutti, in primis per gli stessi ucraini, sempre vogliano avere un futuro. In quel caso avrebbe ragione da vendere Trump, perché Zelensky è comunque un prodotto USA e non mi pare il caso che il "mostro" si ribelli ai suoi creatori e alle loro guerre. 
Processo realizzato, tramite conflitto per interposta nazione, per impadronirsi delle sue terre e delle sue supposte risorse minerarie, diventando un piccolo protettorato americano ed un laboratorio a cielo aperto. Ma questa è solo la ragione apparente.
La Russia di Putin si papperebbe le terre russofone, come stabilivano i Patti di Minsk 1° e 2°, firmati dalla stessa Ucraina, e a Zelensky verrebbe assicurata una pensione d'oro in qualche lido lontano. Invece, quei fresconi degli europei, ben consapevoli della loro posizione irrilevante nel pantheon geopolitico, con la bava alla bocca, provano a rischiare il tutto per tutto, si  stringono attorno a Zelensky che deve protrarre il suo mandato, pena una probabile brutta fine all'orizzonte, e rilanciano la spesa militare da triplicare a svantaggio di Sanità pubblica, di scuola pubblica, di salari, pensioni e quant'altro. 
Come niente fosse, politici bipartisan, soprattutto dell'area liberale/riformista diversamente declinata, battono i piedi sulla spesa militare, sulla STRONZATA dell'esercito unico europeo, a scapito delle popolazioni. 
Poi i benpensanti si scandalizzano per Trump che, all'interno di questo teatro dell'assurdo, è l'unico soggetto che si muove con logica e buon senso, ovviamente una logica imperiale e strumentali. Trump fa giustamente i suoi interessi, come sempre gli USA hanno fatto, mentre i cialtroni europei fingono di scandalizzarsi, ma continuano a finanziare guerre con soldi pubblici, facendo ancora una volta gli interessi della sovragestione.
Una bislacca e fantomatica armata Brancaleone al comando degli inglesi che sono fuori dalla Comunità Europea, parallelamente alla NATO. Un incubo distopico e dispotico. Realisticamente sottomesso sempre allo zio Sam!
In pratica, oltre a continuare a dipendere dagli USA e dalla NATO, dovremo finanziare un altro esercito parallelo, utile solo alle casse dei produttori di armi, spesso americani e israeliani, che tornerà utile a reprimere il dissenso interno che scoppierà quando i nodi economici verranno al pettine. Una tripla inculata liberale e democratica...
Detto questo, bisognerà fare ordine e svelare cosa realmente è accaduto e sta accadendo, comprendendo che ogni fazione in campo, la nuova e la vecchia governance non sono realmente contrapposte. Lo sono solo su di un livello politico primario, più basico, mentre da un punto di vista ALTO le fazioni in campo sono più semplicemente COMPLEMENTARI. Una crea il problema per sollevare una reazione e l'altra si fa portatrice emozionale degli umori contrastanti, cercando di risolvere la situazione. Il solito trinomio Problema-Reazione-Soluzione. Contrapposizione solo su di un primo livello, sull'altro COMPLEMENTARI.
Bisognerà iniziare a capire che non ci sono salvatori, non ci sono mai stati. 
Si, siamo "contenti" abbia vinto Trump contro il cattivo Biden, ma rimanendo consapevoli dello show. Trump ha armato nella sua precedente elezione l'Ucraina, Putin ha aspettato il momento giusto per invadere, Zelensky si è prestato come pupazzo ed ora sempre gli USA hanno ottenuto che l'Europa spenda di più in armamenti (americani-israeliani). 
Il banco vince sempre!
La nuova amministrazione deve realizzare la seconda fase del cosiddetto Big Reset.
Nonostante io ritenga fin dall'inizio che, all'interno del gioco di specchi e delle illusioni (illusioni che purtroppo hanno una ricaduta empirica sulla realtà oggettiva) Putin abbia le sue ragioni, anche lui è compromesso in questo circo. 
Dobbiamo valutare le cose sempre su un doppio binario, quello più terreno, umano emozionale, e quello più sottile e sofisticato di chi vuol portare avanti agende ordoliberiste, prima attraverso una fazione con i DEM (vaccinazioni, finto green, woke radicale, rivoluzioni colorate, ecc...) e poi con l'altra. 
Il goal finale è la centralizzazione del potere, l'anarcocapitalismo sempre più esclusivista e classista, esorcizzare qualsiasi rigurgito di dissenso e coscienza di classe, in vista di un ulteriore impoverimento futuro, l'agenda transumanista e tanto altro! 
Lo stesso Putin fu scelto come cavallo di razza dalla sovragestione per conto di Klaus Schwab, tra la fine degli anni 80 e i primi 90, proprio per aggiornare il sistema in funzione autarchico-capitalista, perchè anche lui, nei grandi giochi del potere, aveva ed avrebbe avuto un ruolo importante nello scacchiere geopolitico. 
Ogni personaggio è una maschera, perché non si arriva al comando casualmente.
Purtroppo il caso non esiste, esiste semmai il caos!