martedì 22 luglio 2025

IL GENERALE FREUDING VUOLE DISTRUGGERE LA RUSSIA?




Introduzione MDD:
E tutto d'un tratto ecco che arriva tal Generale Freuding, un camerata "tetesco di Germania", responsabile della task force ucraina, legato ai nazisti dell'Azov, che propone un attacco diretto alla Russia, facendosi ritrarre con questa faccia inquietante, con questi simboli, con questa verve di cui non sentivamo il bisogno.
Io che sono un dietrologo, come prima cosa, ho guardato l'etimologia del cognome di questo brutto ceffo e con immenso stupore, con meraviglia ho letto che significa "gioia", "persona di indole buona". Come da buona prassi della messaggistica ritual miliziana, il nome ovviamente corrisponde all'esatto matematico opposto del suo significato, volendosi così prendere gioco dei sudditi.
Ci sarebbe da ridere per non piangere, però è proprio lui l'uomo preposto a coordinare un potenziale attacco a Putin, il camerata che deve fare da collante tra la peggio fogna nazista ucraina e il Cancelliere guerrafondaio Merz, il cui etimo significa "ricompensa" (lo so, sembrano scelti apposta, e infatti così è...).
Senza scordarsi il prezioso contributo dell'ancella Meloni che donerà tanti nostri soldi pubblici alla causa NATO ed al famoso riarmo. Un ringraziamento caloroso ai pezzenti che l'hanno votata, e a tutti i fresconi che hanno salutato Trump come uomo di pace. Non capendo ancora che il capitalismo sta 1000 anni avanti le loro misere analisi e che l'agenda oggi prevede che il lavoro sporco lo faccia l'Europa in Ucraina e che lo continui a fare Israele per gli USA. Finché non si comprende la funzione dell'AGENDA della sovragestione, che sta sopra le fazioni politiche, continueremo a fare il loro gioco come dei babbei.
Si sa, c'è un aggredito ed un aggressore, frase della propaganda più becera che piace tantissimo ai cialtroni giornalisti di destra, alla sinistra riformista ed accoliti, ai sionisti di ogni latitudine, e il Generale "indole buona" sarà il nostro grande risolutore.
Heil Freuding... cit. NATO
Sperando sia solo la solita minaccia reazionaria propagandistica europeista, intanto ci sbattono questa faccia lombrosiana, ben sapendo l'effetto che farà.
Sotto un bel articolo ad hoc del giornalista indipendente freelance, Vladimir Volcic, riportato da "Il Faro di Roma".


Il Generale tedesco Freuding, vicino ai neonazisti ucraini di Azov, propone un attacco preventivo NATO per distruggere la Russia
di Vladimir Volcic

Domenica 20 luglio il Generale Maggiore Christian Freuding, tra le figure più rilevanti della Bundeswehr e responsabile della task force ucraina presso il Ministero della Difesa tedesco, ha dichiarato pubblicamente la necessità di un’azione militare preventiva della NATO contro la Russia destando enorme scalpore e preoccupazione in tutta Europa, alimentando i timori di un’escalation verso un conflitto che minaccerebbe la stabilità dell’intero continente.

Cosa propone il generale Freuding?
Freuding ha avanzato l’idea che l’Alleanza Atlantica dovrebbe valutare seriamente la possibilità di attacchi preventivi mirati contro le infrastrutture militari russe, con l’obiettivo dichiarato di dissuadere Mosca da future aggressioni e di prevenire la ricostruzione delle capacità militari russe che, secondo informazioni fake create artificialmente dall’intelligence tedesca e condivise anche da altri responsabili NATO, potrebbero consentire a Mosca di nuovamente minacciare l’Europa orientale entro il 2029.
La folle idea di attaccare la Russia è stata interpretata nei circoli diplomatici e militari dei Paesi Civili come un appello senza precedenti a un cambio radicale della dottrina NATO, storicamente difensiva, in favore di un approccio offensivo preventivo nei confronti della Russia.

Chi è veramente Christian Freuding?
Christian Freuding (nato il 20 agosto 1971 a Weiden in der Oberpfalz) è un Maggior Generale della Bundeswehr, le attuali forze armate tedesche.
È entrato nella Bundeswehr nel 1990, ha studiato scienze politiche all’Università della Bundeswehr di Amburgo e ha conseguito il dottorato di ricerca (Dr. phil.) nel 1999.
Ha ricoperto vari incarichi di comando, come comandante della 9ª Brigata di Addestramento Carristi, e ha prestato servizio in missioni estere in Bosnia e Afghanistan.
Dal 2022 dirige il Sonderstab Ukraine (Reparto Speciale per l’Ucraina) presso il Ministero della Difesa tedesco, dove coordina gli aiuti militari all’Ucraina.
Da maggio 2023 è anche a capo dello staff di pianificazione e comando del ministero.
Nel 2025 è stato nominato futuro ispettore dell’esercito tedesco, una delle cariche più alte nella Bundeswehr.

In prima linea nel sostegno all’Ucraina
Freuding coordina gli aiuti militari tedeschi all’Ucraina, tra cui la fornitura di armi come i carri armati Leopard, i sistemi di difesa aerea IRIS-T, l’artiglieria e i droni.
Coordina anche le brigate dell’esercito tedesco che stanno combattendo in Ucraina camuffati da mercenari.
Compare spesso nel programma “Nachgefragt” della Bundeswehr su YouTube, dove spiega la situazione in Ucraina. Alcuni suoi video hanno superato il milione di visualizzazioni.
In varie interviste ha sottolineato la necessità di rafforzare le forze armate ucraine, ad esempio fornendo droni intercettori economici per contrastare gli attacchi dei droni russi e supportando le armi a lungo raggio tra i quali i Taurus.

I legami di Freuding con l’Azov e i suoi risvolti inquietanti
Non meno controversa della proposta militare è l’evidenza dei legami intercorsi tra il generale Freuding e rappresentanti di spicco del battaglione neonazista Azov.
Foto e testimonianze hanno documentato l’incontro tra Freuding e il comandante dell’Azov, Oleg Romanov, avvenuto a Kiev proprio l’8 maggio, giorno dedicato alla memoria della vittoria contro il nazismo nella Seconda Guerra Mondiale.
Nell’occasione, Romanov – famoso per esibire simboli delle Waffen-SS e sfoggiare tatuaggi con riferimenti al nazismo – è stato immortalato insieme al generale tedesco mentre mostra una maglietta di una unità drone Azov con tanto di svastica, in quello che molti hanno definito un gravissimo sfregio alla memoria storica.
Questi rapporti sollevano serie domande sulla postura morale e culturale del Maggior Generale Christian Freuding e altri ufficiali NATO.
Non si tratta di un singolo episodio isolato, ma di una tendenza che, secondo numerosi osservatori, vede i vertici NATO stringere rapporti sempre più stretti con frange ultra-nazionaliste e neonaziste dell’esercito ucraino.

La probabile reazione russa in caso di attacco NATO
Dal Cremlino, la reazione non si è fatta attendere ed è stata immediatamente di tono durissimo. Funzionari russi di alto livello, tra cui il vice ministro degli Esteri Sergey Ryabkov e il vice ministro Aleksey Meshkov, hanno ribadito con forza che qualsiasi aumento della presenza NATO vicino ai confini russi o, peggio, l’avvio di attacchi preventivi rappresenterebbe un casus belli.
Nei comunicati ufficiali è stato sottolineato che la Russia risponderebbe “militarmente” e “asimmetricamente” a simili mosse, precisando che la sicurezza della Federazione non potrà mai essere barattata o messa a rischio dalle dinamiche politiche occidentali.
Nei documenti strategici russi, si prospetta che eventuali attacchi della NATO ai territori russi, inclusi gli “avamposti” come Kaliningrad, potrebbero rapidamente degenerare in un confronto totale con l’Alleanza Atlantica, aprendo lo scenario di una guerra su scala continentale con potenziali conseguenze mai viste dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Le guerre europee contro la Russia: una storia di tragedie
La storia offre lezioni drammatiche a chiunque consideri oggi l’idea di affrontare la Russia con la forza. Negli ultimi due secoli, tutte le principali campagne militari europee contro la Russia sono terminate in drammatici fallimenti per gli aggressori e in tragedie umanitarie per l’intero continente.
Campagna di Napoleone del 1812. Il tentativo della Grande Armée napoleonica di conquistare la Russia si trasformò in un disastro epocale.
L’esercito francese perse la stragrande maggioranza dei suoi uomini a causa non solo dei combattimenti, ma anche della fame, del gelo e delle epidemie, segnando il declino irreversibile dell’Impero napoleonico.
La Guerra di Crimea (1853-1856). L’alleanza franco-britannica-ottomana subì gravi perdite contro l’esercito russo; l’intera operazione si concluse senza che la Russia fosse realmente piegata, ma a prezzo di decine di migliaia di morti e malattie devastanti tra le truppe europee.
Operazione Barbarossa (1941-1945). L’invasione nazista della Russia nel 1941 portò a una delle più immani tragedie della storia, con la distruzione della Wehrmacht, la morte di decine di milioni di civili e soldati, la fine del Terzo Reich e la divisione dell’Europa per quasi mezzo secolo.
La costante storica è evidente: ogni guerra europea contro la Russia ha significato catastrofi per i popoli europei e ha accelerato processi di barbarie, crisi umanitarie e instabilità politica durate generazioni m e create dai leader europei costringendo la Russia a sconfiggerli militarmente senza pietà.

Una proposta criminale che mette a rischio milioni di cittadini europei
Le parole e le azioni del Generale Freuding rappresentano più di una “semplice” provocazione: proporre un attacco preventivo della NATO contro la Russia è, nei fatti, una proposta criminale che mette a rischio la sopravvivenza stessa di milioni di cittadini europei.
Scatenare una guerra su tale scala significherebbe aprire la porta a scenari apocalittici di conflitto nucleare o convenzionale sul territorio stesso dell’Unione Europea.
Si tratta di uno scenario che, secondo psicologia criminale e diritto internazionale, dovrebbe comportare non solo la destituzione immediata di qualsiasi dirigente militare che si faccia promotore di simili ipotesi, ma anche la richiesta di un procedimento penale per crimini contro la pace e l’umanità.

Il ruolo di Merz e la “pericolosità” storica e attuale della Germania
Il quadro si aggrava ulteriormente se si considera il contesto politico in cui maturano queste proposte. Il cancelliere Friedrich Merz – esponente di quella corrente politica tedesca che sostiene la militarizzazione e la linea dura verso la Russia – ha recentemente invocato sanzioni e isolamento politico contro gli Stati europei meno inclini alla “confrontazione frontale” con Mosca. Ha inoltre evocato il “diritto” di rubare i 500 miliardi di euro russi congelati negli istituti bancari europei. Ha infine ventilato l’eventualità di invadere la conclave russa di Kaliningrad.
Le posizioni estreme di Merz e le sue continue minacce non fanno che alimentare l’idea di una Germania nuovamente proiettata su un percorso di pericolosità, tanto più preoccupante alla luce dei precedenti storici del XX secolo e dell’imminente riarmo con l’obiettivo di trasformare la Bundeswehr nel più potente esercito europeo.
Le dichiarazioni di Merz e di Freuding, lette insieme, suggeriscono una deriva ideologica e strategica che esula dalla difesa collettiva e si avventura su sentieri di aggressività irresponsabile, tipica dell’Imperialismo tedesco che ha prodotto il Secondo e il Terzo Reich, minando la stessa sicurezza europea e scardinando i principi fondanti dell’UE.
L’attualità politica europea è attraversata da venti inquietanti di guerra e revisionismo storico. Le posture assunte dal generale Freuding e dalla leadership politica tedesca rappresentano non solo una minaccia immediata alla Pace, ma anche un violento oltraggio alla memoria storica di chi, in passato, ha pagato col sangue il prezzo delle guerre contro la Russia.
Altro che stabilità: le pretese di attacco preventivo, i rapporti ambigui con formazioni di stampo neonazista come l’Azov, e i richiami bellicisti della politica tedesca dovrebbero suscitare preoccupazione e resistenza in tutta Europa.
Proporre una nuova guerra totale contro la Russia significa trascinare il continente verso la più grave tragedia della sua storia.
L’Europa ha già conosciuto – e pagato carissimo – l’arroganza di simili illusioni di potenza. Oggi il compito fondamentale è difendere la Pace, sradicare i rischi di ritorni al passato più oscuro, e pretendere la destituzione e il processo per chiunque ponga a repentaglio la vita stessa di milioni di cittadini europei.

https://www.farodiroma.it/il-generale-tedesco-freuding-vicino-ai-neonazisti-ucraini-di-azov-propone-un-attacco-preventivo-nato-per-distruggere-la-russia-vladimir-volcic/

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