giovedì 28 agosto 2025

"GAZA MON AMOUR" (letterina scritta da mia madre)


Introduzione MDD:                                                                                                                  
Dopo un lungo silenzio, perfino mia madre quasi 81enne, che solitamente non si espone e soffre dignitosamente senza mostrarlo agli altri, non ha resistito. Inizialmente. voleva mandare questa breve letterina ironica alla direzione de "Il Fatto Quotidiano", cosa che potrebbe succedere in futuro, ma poi mi ha chiesto se potevo pubblicarla sul blog. Naturalmente, ho accettato di buon grado, anche se non credo aggiungerà ulteriori tasselli a quello che da anni abbiamo già analizzato, criticato, talvolta facendo caricature grottesche di alcuni personaggi. Però il fatto che le sia venuto in mente di scrivere qualcosa, mi ha fatto immenso piacere e mi ha commosso. Nella sua semplicità e grande sensibilità, ha centrato l'obiettivo e di questo la ringrazio. Mia madre molto educatamente ha voluto usare il paradosso, presentando una storia dove vincono i buoni, gli israeliani of course.

Un film dal titolo "Gaza Mon Amour":

- Vi ricordate quei bei film western anni 50? Quei bravi cavalleggeri uccidevano i pellerossa (giustamente), perché questi selvaggi non volevano cedere i loro territori e trasferirsi nelle accoglienti riserve. Da li, finalmente, non sarebbero potuti uscire, senza più cacciare bisonti e correre liberi nelle praterie occupate. In compenso avrebbero avuto alcolici di ogni tipo e in abbondanza, e cibo (non so se in abbondanza). Ultimamente, stanno proiettando un film ancora più bello e avvincente, sempre contro i selvaggi nativi, che mi ha tanto ricordato quelle belle storie romantiche americane del passato. Si intitola "Gaza Mon Amour".
Gli attori sono presi dalla strada, non sono professionisti, molti di loro sono bambini. Sono stati arruolati tra il popolo di Gaza (almeno finché ci sarà un popolo). Nella trama questi monelli e le loro madri vengono uccisi, stuprati, umiliati (ma a noi spettatori piace la violenza, si sa!). La pellicola è una produzione israelo-statunitense indipendente. Tratta da un soggetto di Bibi, diretta dallo stesso Bibi e musicata sempre da Bibi. Il pubblico pare aver apprezzato e applaudito tanto, soprattutto in terra santa, perché alla fine e ancora una volta, i buoni hanno vinto sul male e tutti i selvaggi nativi, terroristi e civili, donne e bambini, sono stati uccisi. Giustizia è fatta! Buona visione...

di Cesarina F

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