Ultimamente sui social gira una notizia agghiacciante. Una giovane ragazza sarebbe stata uccisa da un pazzo, seduto dietro di lei sul treno. Un omicidio gratuito, terribile, che alimenta in tutti noi ansia e paura, perché il primo pensiero che balena nella nostra testa è che un fatto del genere, incontrollabile e casuale, potrebbe capitare anche a noi o ad un nostro caro.
Inizialmente non volevo vedere questo filmato dell'orrore, proprio per non impressionarmi inutilmente, però, fin da subito qualcosa non mi tornava e dopo aver visto perfino Trump esibire le foto dell'accaduto, mentre si ergeva a patriota vendicatore, i miei dubbi dietrologici stavano diventando certezze.
Così ho visto il video del presunto omicidio da parte di un afroamericano nei confronti di una giovane ragazza ucraina. Ho subito notato che l'omicidio era stato tagliato e solo nel video originale, la scena era completa o quasi.
La notizia ha creato come da prassi una polarizzazione tra indignati e giustificazionisti, che era poi lo scopo di tale notizia.
C'è però un problema, un poderoso elefante in salotto che, pare, nessuno voglia notare.
Ecco, io più che del brutale presunto omicidio, ho il terrore del plagio emozionale.
La notizia ha creato come da prassi una polarizzazione tra indignati e giustificazionisti, che era poi lo scopo di tale notizia.
C'è però un problema, un poderoso elefante in salotto che, pare, nessuno voglia notare.
Ecco, io più che del brutale presunto omicidio, ho il terrore del plagio emozionale.
Ovvero, quell'elemento che impedisce al telespettatore e/o al lettore di ragionare lucidamente ed osservare l'oggettività dei fatti, almeno quelli che vengono rappresentati e propagandati.
Se guardiamo il video originale, sapientemente tagliato dai nostri media, notiamo si, una brutale aggressione, ma non avviene nessuno omicidio.
Se guardiamo il video originale, sapientemente tagliato dai nostri media, notiamo si, una brutale aggressione, ma non avviene nessuno omicidio.
Vedere per credere (anzi, sarebbe meglio non credere a nulla di ciò che si vede).
Se pure la stessa propaganda ti mostra che nessuno è stato ucciso, allora mi fa immensamente paura che nessuno noti questa palese evidenza e che si accetti supinamente la velina.
La guerra che si sta combattendo è una guerra cognitiva, ovvero, far accettare al popolino qualsiasi cosa, colpendolo alla pancia, facendogli credere quello che non è avvenuto sia la verità.
La guerra che si sta combattendo è una guerra cognitiva, ovvero, far accettare al popolino qualsiasi cosa, colpendolo alla pancia, facendogli credere quello che non è avvenuto sia la verità.
Non solo, mostrandogli pure l'evidenza del plagio, senza alcuna remora; e questo è il salto di qualità che nel tempo prenderà piede per abbassare ulteriormente lo stato vibrazionale, il senso critico e tutto il resto.
Questi test cognitivi, tipici del controllo mentale sulla psicologia di massa, sono molto importanti per il potere costituito, vanno oltre il classico controllo tout court, vertono sull'accettazione acritica di un fatto veicolato da un'autorità, preparano il terreno all'uomo forte, al risolutore, alla guerra tra poveri, all'atomizzazione degli individui, all'annichilimento generalizzato.
Questi test cognitivi, tipici del controllo mentale sulla psicologia di massa, sono molto importanti per il potere costituito, vanno oltre il classico controllo tout court, vertono sull'accettazione acritica di un fatto veicolato da un'autorità, preparano il terreno all'uomo forte, al risolutore, alla guerra tra poveri, all'atomizzazione degli individui, all'annichilimento generalizzato.
Sia chiaro, esiste eccome il problema sicurezza nelle nostre città, nessuno lo nega, ma bisogna saper discernere il reale dal virtuale, almeno non farsi abbindolare da una facile propaganda che vuol risvegliare la nostra parte più istintuale e animale per loschi fini.
Creare un fake grossolano, mostrarti che è un fake grossolano, e poi raccogliere indignazione per legittimare un restringimento dei diritti, delle libertà, della democrazia.
Dopo aver visto che nessuno è morto, e conseguentemente, avendo capito che si tratta di una chiara messinscena, proviamo ad analizzare il teatrino costruito ad hoc.
Personaggi chiari e ruoli ben definiti. Ci sono tutti gli stereotipi del caso.
1- "Assassino" afroamericano, malato di mente, povero, brutto e cattivo
2- Ragazza giovane, bionda e di belle speranze, fuggita dall'orrore ucraino (per colpa del cattivo Putin), che credeva nel sogno americano, ma è stata stroncata dal multiculturalismo
3- Trump che utilizza questo teatrino come propaganda politica, come avviene nelle peggiori teocrazie islamiche. In barba alla privacy del presunto carnefice e della presunta vittima, sbattuti sui media come esempio di violenza e quindi come scusa per legittimare la democratura che avanza. Il sempreverde trinomio Problema-Reazione-Soluzione!
Creare un fake grossolano, mostrarti che è un fake grossolano, e poi raccogliere indignazione per legittimare un restringimento dei diritti, delle libertà, della democrazia.
Dopo aver visto che nessuno è morto, e conseguentemente, avendo capito che si tratta di una chiara messinscena, proviamo ad analizzare il teatrino costruito ad hoc.
Personaggi chiari e ruoli ben definiti. Ci sono tutti gli stereotipi del caso.
1- "Assassino" afroamericano, malato di mente, povero, brutto e cattivo
2- Ragazza giovane, bionda e di belle speranze, fuggita dall'orrore ucraino (per colpa del cattivo Putin), che credeva nel sogno americano, ma è stata stroncata dal multiculturalismo
3- Trump che utilizza questo teatrino come propaganda politica, come avviene nelle peggiori teocrazie islamiche. In barba alla privacy del presunto carnefice e della presunta vittima, sbattuti sui media come esempio di violenza e quindi come scusa per legittimare la democratura che avanza. Il sempreverde trinomio Problema-Reazione-Soluzione!
Qualcuno ora dirà che non è morta subito, ma è morta di crepacuore successivamente.
Non credo, non è indicato da nessun media, qui io non vedo alcun omicidio, al massimo un ferimento al naso, per quanto orribile, ma sinceramente manco quello, per come reagisce la ragazza, sembra quasi le abbia spruzzato un liquido, oserei dire un coltellino da film caricato poco prima.
Da notare che il coltellino continua a sanguinare per svariati minuti lungo tutto il treno, manco avesse sgozzato un vitello, gocciola che è una meraviglia.
Mettetevi l'anima in pace, non è morto nessuno. Ci hanno preso per il culo ancora una volta, siamo serviti come testing di massa per alimentare la nuova guerra tra poveri. E dire che sarebbe bastato guardare il video originale integralmente, eh!
Buon 11 Settembre e buona guerra cognitiva a tutti...
Da notare che il coltellino continua a sanguinare per svariati minuti lungo tutto il treno, manco avesse sgozzato un vitello, gocciola che è una meraviglia.
Mettetevi l'anima in pace, non è morto nessuno. Ci hanno preso per il culo ancora una volta, siamo serviti come testing di massa per alimentare la nuova guerra tra poveri. E dire che sarebbe bastato guardare il video originale integralmente, eh!
Buon 11 Settembre e buona guerra cognitiva a tutti...
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