Sono tornato a vedere al cinema "SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA" di Pasolini.
Erano anni che non osavo riguardare certe scene raccapriccianti un tempo ripudiate, all'epoca non potevo comprendere del tutto l'opera e difficilmente sarei stato in grado di metabolizzare quelle più oscene.
Lo ricordavo diverso, temevo di immergermi nella storia, ma riguardandolo con calma e con il senno di poi, l'ho apprezzato più di quanto non mi aspettassi, notando una certa sobrietà estetica, ma sempre elegante e mai volgare o superficiale, e soprattutto una grande denuncia della ferocia del potere.
Il film è introdotto da un interessante documentario dove il regista spiega il senso dell'opera, avvisando che molti spettatori, soprattutto giovanissimi, non saranno probabilmente in grado di capirlo, cosa che successe al tempo anche al sottoscritto, o di comprenderlo solo in parte, avendo diversi livelli di lettura.
Pasolini racconta cosa voleva rappresentare con SALO', ovvero, l'anarchia del potere, l'autoreferenzialità dello status quo, qualunque esso sia, e che averlo voluto mettere in scena durante la fine del fascismo, è solo perché risultava più evidente e palese l'esercizio dell'abuso della forza in quel periodo storico, periodo storico che viene preso come modello, ma MAI senza fermarsi a quegli anni, anzi rendendolo modello universale, mostrando come si alimenta e come viene esercitato dal sistema sulle masse.
Pasolini racconta cosa voleva rappresentare con SALO', ovvero, l'anarchia del potere, l'autoreferenzialità dello status quo, qualunque esso sia, e che averlo voluto mettere in scena durante la fine del fascismo, è solo perché risultava più evidente e palese l'esercizio dell'abuso della forza in quel periodo storico, periodo storico che viene preso come modello, ma MAI senza fermarsi a quegli anni, anzi rendendolo modello universale, mostrando come si alimenta e come viene esercitato dal sistema sulle masse.
Il Fascismo come archetipo sistemico del MALE, ovviamente per poter metaforicamente parlare dell'attualità, dei nostri mostri sociali quotidiani e non solo una fotografia di una storia passata e sepolta, l'identificazione di un mondo trasversale ai sistemi, di un linguaggio rituale che attraversa le epoche e si firma sempre nello stesso modo.
Nella Repubblica di Salò, 8 ragazzi ed 8 ragazze, vengono rastrellati per ordine di quattro rappresentanti del potere, definiti "SIGNORI": il Duca, POTERE ARISTOCRATICO, il Monsignore, POTERE RELIGIOSO E SACERDOTALE, l'Eccellenza, POTERE GIUDIZIARIO ed il Presidente, POTERE POLITICO-ECONOMICO.
Nella Repubblica di Salò, 8 ragazzi ed 8 ragazze, vengono rastrellati per ordine di quattro rappresentanti del potere, definiti "SIGNORI": il Duca, POTERE ARISTOCRATICO, il Monsignore, POTERE RELIGIOSO E SACERDOTALE, l'Eccellenza, POTERE GIUDIZIARIO ed il Presidente, POTERE POLITICO-ECONOMICO.
I quattro impersonano i vizi e le turpitudini delle caste che ciascuno rappresenta. Sedici prescelti fra i giovani prigionieri sono confinati in una grande e sontuosa magione, isolata da qualsiasi centro abitato.
La villa è come situata fuori dal tempo, una sorta di terra di mezzo, un antro infernale dantesco, nonostante sia ben evidenziato il periodo storico, quasi a voler stabilire un patto sottile con lo spettatore che questa storia è sempre esistita ed esiste anche oggi.
Pasolini con SALO' mette in scena la ritualità del POTERE, scavando nel profondo e non limitandosi a fare una critica socio-politica contro di esso, ma rappresentandone tutte le metodologie operative nell'atto sacrificale, quei paradigmi che determinano i ruoli sociali sublimati e stabiliti dal potere attraverso tutte le declinazioni sessuali morbose, perverse e criminali.
Lo status quo opera la castrazione sessuale perpetrata tramite la violenza sessuale, che va a sostituire la normale sessualità ed il naturale scambio erotico, affettivo e di amore che plasma la persona e la proietta in uno stato di consapevolezza, di maturità, di coscienza individuale, di classe e di libertà, sotto ogni sua forma, interiore spirituale e civile. Corpi come merce da consumare, tipici della società capitalista... Svuotamento di quei corpi quasi a voler rubare le anime e quella purezza che non possiedono gli uomini di potere.
Un inferno contrapposto ad un paradiso negato.
Non è un caso che tra i dogmi e le regole ferree dei 4 SIGNORI DELL'APOCALISSE è divieto assoluto aver qualsiasi recrudescenza spirituale che possa alleviare le torture a cui andranno incontro le vittime sacrificali, è proibito pregare o invocare Dio, ma anche rifugiarsi in una propria spiritualità da contrapporre all'assolutismo del micro sistema/macro sistema repressivo sessuale, religioso endemicamente e quindi sostitutivo delle altrui libere pulsioni interiori.
Quindi da intendere come negazione e divieto di stato ad essere SPIRITI LIBERI, in un'accezione più laica contrapposta a quella dogmatica, ergo religiosa, dei loschi figuri e del loro criminale regolamento.
E' interessante come Pasolini abbia messo in scena la quotidianità, attraverso un periodo storico ben preciso, ovvero durante la caduta dell'Impero, attraverso la decadenza e lo straripare delle pulsioni malate dell'uomo orgasticamente impotente, che necessita di sublimare la sessualità e la sua naturalezza, attraverso il ribaltamento delle sue regole e l'imposizione di altre fino alla morte, controiniziando e viziando il corso della vita, creando quel clima di terrore nelle vittime dove potersi specchiare per riuscire finalmente a vedere se stessi e scoprirsi nel profondo.
Se il film fosse continuato dopo le torture e gli omicidi dei poveri giovani rapiti, avrebbe visto come ulteriori vittime anche i carnefici, perché la logica conseguenza a questo processo distruttivo, sarebbe stata la morte dei 4 SIGNORI DELL'APOCALISSE, come in una sagra IMPLOSIVA e autodistruttiva, un sogno mistico pagano che pervade chi coltiva il potere e chi lo esercita.
I dogmi e le regole presentati ai ragazzi rapiti ed esposti come un sacerdote da un pulpito, vanno a fortificare e strutturare l'ANARCHIA DEL POTERE, che è appunto una controiniziazione della vera anarchia, libera e consapevole. L'ANARCHIA DEL POTERE a differenza dell'altra, ha bisogno di assolutismi, meglio se di natura coercitiva sessuale.
Quando si impone con violenza una sessualità deviata che giunga lentamente fino alla morte, quando si rieduca un popolo sessualmente, sia castrandolo che manipolandolo con i ruoli sessuali imposti dall'alto, si opera dentro i confini del fascismo, in un'accezione di significato più allargata.
Interessante come i 4 SIGNORI DELL'APOCALISSE vengano mostrati talvolta vestiti da donna e con un desiderio omosessuale talmente represso che per essere liberato dalle catene moraliste del dogma, ha bisogno di essere esercitato di nascosto e in maniera perversa e brutale.
L'uomo di potere per potere finalmente esercitare la sua propensione omosessuale, quindi simbolicamente la sua vera libertà ed identità, che in altra sede sarebbe stata legittima e naturale, ha bisogno di uccidere lo spirito libero, giovane, necessita di vampirizzarlo, deve ridicolizzarsi mettendo in scena un matrimonio omosessuale ed i relativi travestimenti forzati, per potersi flagellare e sentirsi in colpa, per continuare ad alimentare quel masochismo che lo contraddistingue e che lo porta ad essere sia carnefice che vittima, dentro un circolo vizioso, all'interno di un cerchio magico sessuale, da quale si può uscire solo attraverso la morte altrui nella quale riconoscersi e nella quale sprofondare.
SALO' è suddiviso in 4 parti, come 4 sono i SIGNORI DELL'APOCALISSE, i cui titoli si rifanno alla geografia dantesca dell'Inferno: Antinferno, Girone delle Manie, Girone della Merda e Girone del Sangue.
I tre "Gironi" in particolare richiamano la suddivisione dantesca del Cerchio dei Violenti.
Pasolini sceglie di rappresentare il potere nella maniera più classica ed autoriale, proprio per ben identificarlo, classificarlo, destrutturarlo e alla fine metabolizzarlo, quindi per renderlo impotente come è nella realtà dei fatti, nonostante esso appaia e spesso abbia il coltello dalla parte del manico e possa imporre la sua visione malata.
Sceglie di addentrarsi in un clima rituale esoterico, anche se essotericamente appena accennato, per potere urlare al mondo intero, sia a coloro che possono comprenderne il linguaggio, sia a coloro che coglieranno alcuni aspetti, che il potere opera in questi termini brutali anche e soprattutto nella realtà empirica di tutti i giorni e non solo in quella romanzata del film.
Il livello esoterico di SALO' contempla questa critica feroce alla società dei consumi e dei sacrifici.
Il film inizia con il rapimento di giovani donne e uomini, quasi tutti minorenni, strappati o venduti dalle rispettive famiglie per essere l'oggetto rituale del potere, perché questa prassi è sempre esistita ed esiste anche oggi nella civilissima democrazia, perché il potere così opera, attraverso il sacrificio di sangue, come una messa nera satanica.
La società capitalista religiosa alimenta se stessa ed il suo Tempio attraverso il sangue e l'esercizio gratuito della violenza, lo fa essotericamente attraverso guerre che giustifichino la sua esistenza, esotericamente attraverso una liturgia antica mutuata da linguaggi iniziatici "neri", e non è un caso che nella parte del film del Girone del sangue, il monsignore si mostri come un sacerdote mitraico seduto su un trono con teschi di capri cornuti, come a voler dire che il potere si trasforma continuamente trasmutando se stesso attraverso la storia, mantenendo salde le sue tradizioni secolari, essendo sempre se stesso e replicandosi all'infinito.
Certe ambientazioni e le musiche in sottofondo ricordano gli stessi scenari e le stesse litanie presenti in SHINING di Kubrick, hanno lo stesso potere evocativo magico rituale, considerando che entrambi i film, da due punti di vista solo apparentemente differenti, hanno moltissime analogie e denunciano con diversi stili, la ritualità del potere costituito che si fonda su un precedente martirio, il regime fascista ed i suoi crimini, in SALO' e il cimitero degli indiani d'america sterminati, in SHINING, per approdare nell'attualità e mostrare il cannibalismo del potere gerontocratico.
Una denuncia sociale, quella del regista, che si ripercuote su diversi livelli, spingendosi fino dentro le fogne del del sistema, mostrando quello che non era mai stato fatto al cinema, denundando il RE e i suoi liturgici esercizi sacrificali, destrutturando la celebrazione del Tempio, facendola riemergere dalla notte dei tempi e togliendo tutte le maschere che la democrazia usa per nascondere la sua vera identità. Un'identità mostrata al volgo e per questo punita con la morte, considerando che Pasolini da vero rivoluzionario ed antimilitarista, fu perseguitato per anni dalla polizia di regime, denunciato decine di volte, braccato dai fascisti, picchiato ed infine ucciso da quel sistema che ha sempre ripudiato e combattuto.
Quello fu il suo ultimo grido di libertà ma anche il suo testamento, in fondo, le vittime dei 4 SIGNORI DELL'APOCALISSE, lo rappresentavano, ogni persona uccisa e violentata era e sarà ogni vita del regista spezzata e contrastata dal potere, ogni atto di accusa, ogni fase della sua carriera di antagonista fuori dagli schemi e per questo pericoloso, troppo pericoloso, per un sistema che vive di regole ed irrazionalità. La presenza scomoda di Pasolini, nello scenario mediocre di un Italia conformista sia a destra che a sinistra, rappresentava un esempio che toglieva energia al potere, era un alito di vento in mezzo a tanto fumo, un sogno di speranza e di libertà che andava tolto di mezzo.
E quale miglior modo di eliminare una figura simbolicamente così vitale?
Attraverso un contrappasso dantesco, ovvero, mettendo in scena quello che lui aveva denunciato in SALO'.
Quindi, esecutori fascisti o comunque vicini a certi ambienti militari deviati e mandanti "ALTI" che, per varie ragioni, erano tutti concordi nel volerlo uccidere.
Sei omosessuale? Verrai ucciso durante quell'atto sessuale, adescato e poi incastrato, almeno nella versione ufficiale. Esistono altre ragioni per cui fu ucciso, oltre a quelle del fatto che rappresentò il potere nella sua essenza e nella sua operatività rituale di sangue, come quella della stesura del suo romanzo PETROLIO, uscito postumo nel 1992.
Petrolio appare debitore al modello della commedia dantesca, con la sua satira e la dura denuncia della politica contemporanea. L'ideologia, fulcro dell'opera, è quella politico-sessuale e il tema principale è il potere e il male, oltre a voler denunciare metaforicamente la morte di Mattei e la preoccupazione nelle stanze dei bottoni che il romanzo sarebbe potuto diventare un nuovo film di denuncia troppo esplicito in una fase storica di spostamento a destra dell'asse politico e culturale, attraverso la strategia della tensione, implementata dai nuovi omicidi mediatici che ancor oggi, soprattutto oggi, sono in voga ed alimentano la sacra egregora del MALE, gli stessi che Pasolini aveva reso espliciti nel suo film più rivoluzionario.
PS: Nel romanzo PETROLIO, oltre la parte mancante dell'opera dove denunciava il sistema ed i suoi uomini più direttamente, c'è un capitolo importante dall'emblematico titolo: "Appunto 2" dal sottotitolo La prima rosa dell'Estate.
I riferimenti esoterici floreali sono presenti anche in SALO' nell'ultima scena del film, quando i due giovani kapo' accendono la radio e ballano su una vecchia melodia del ventennio.
Uno dei due chiede all'altro: "Come si chiama il tuo ragazzo???... E il suo compagno di danze risponde: "MARGHERITA".
NB: Durante le campagne belliche degli antichi romani, i medici portavano a loro seguito sacchi colmi di Margherite. I fiori venivano spremuti e, con il succo che se ne ricavava, venivano imbevute le bende utilizzate per curare le ferite riportate durante i combattimenti. La margherita era utilizzata anche per raffigurare le medaglie donate ai vincenti gladiatori. Oltre ad avere significati simbolici di profezia e di AMORE, che ribaltati nell'accezione dantesca dallo stesso regista, possono voler indicare come suggestione i FEDELI IN AMORE, la parola "margherita" ha col tempo cambiato il suo significato, e nel tardo Medioevo è arrivata a designare il fiore della margherita, al quale oggi il nome proprio di persona viene generalmente associato, e il suo uso richiama solitamente il significato floreale, ad imitazione di altri nomi quali ROSA e IRIS.
LINK VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=G3o1RCWPz8I
https://www.youtube.com/watch?v=HUW0gUJ_q5Y
https://www.youtube.com/watch?v=zlU0rf58ajA
https://www.youtube.com/watch?v=9k1Kv4XKE00
https://www.youtube.com/watch?v=KIL-uDkMx00
https://www.youtube.com/watch?v=2j3BiRV-P7A
https://www.youtube.com/watch?v=WY9iI5uUByw
Lo status quo opera la castrazione sessuale perpetrata tramite la violenza sessuale, che va a sostituire la normale sessualità ed il naturale scambio erotico, affettivo e di amore che plasma la persona e la proietta in uno stato di consapevolezza, di maturità, di coscienza individuale, di classe e di libertà, sotto ogni sua forma, interiore spirituale e civile. Corpi come merce da consumare, tipici della società capitalista... Svuotamento di quei corpi quasi a voler rubare le anime e quella purezza che non possiedono gli uomini di potere.
Un inferno contrapposto ad un paradiso negato.
Non è un caso che tra i dogmi e le regole ferree dei 4 SIGNORI DELL'APOCALISSE è divieto assoluto aver qualsiasi recrudescenza spirituale che possa alleviare le torture a cui andranno incontro le vittime sacrificali, è proibito pregare o invocare Dio, ma anche rifugiarsi in una propria spiritualità da contrapporre all'assolutismo del micro sistema/macro sistema repressivo sessuale, religioso endemicamente e quindi sostitutivo delle altrui libere pulsioni interiori.
Quindi da intendere come negazione e divieto di stato ad essere SPIRITI LIBERI, in un'accezione più laica contrapposta a quella dogmatica, ergo religiosa, dei loschi figuri e del loro criminale regolamento.
E' interessante come Pasolini abbia messo in scena la quotidianità, attraverso un periodo storico ben preciso, ovvero durante la caduta dell'Impero, attraverso la decadenza e lo straripare delle pulsioni malate dell'uomo orgasticamente impotente, che necessita di sublimare la sessualità e la sua naturalezza, attraverso il ribaltamento delle sue regole e l'imposizione di altre fino alla morte, controiniziando e viziando il corso della vita, creando quel clima di terrore nelle vittime dove potersi specchiare per riuscire finalmente a vedere se stessi e scoprirsi nel profondo.
Se il film fosse continuato dopo le torture e gli omicidi dei poveri giovani rapiti, avrebbe visto come ulteriori vittime anche i carnefici, perché la logica conseguenza a questo processo distruttivo, sarebbe stata la morte dei 4 SIGNORI DELL'APOCALISSE, come in una sagra IMPLOSIVA e autodistruttiva, un sogno mistico pagano che pervade chi coltiva il potere e chi lo esercita.
I dogmi e le regole presentati ai ragazzi rapiti ed esposti come un sacerdote da un pulpito, vanno a fortificare e strutturare l'ANARCHIA DEL POTERE, che è appunto una controiniziazione della vera anarchia, libera e consapevole. L'ANARCHIA DEL POTERE a differenza dell'altra, ha bisogno di assolutismi, meglio se di natura coercitiva sessuale.
Quando si impone con violenza una sessualità deviata che giunga lentamente fino alla morte, quando si rieduca un popolo sessualmente, sia castrandolo che manipolandolo con i ruoli sessuali imposti dall'alto, si opera dentro i confini del fascismo, in un'accezione di significato più allargata.
Interessante come i 4 SIGNORI DELL'APOCALISSE vengano mostrati talvolta vestiti da donna e con un desiderio omosessuale talmente represso che per essere liberato dalle catene moraliste del dogma, ha bisogno di essere esercitato di nascosto e in maniera perversa e brutale.
L'uomo di potere per potere finalmente esercitare la sua propensione omosessuale, quindi simbolicamente la sua vera libertà ed identità, che in altra sede sarebbe stata legittima e naturale, ha bisogno di uccidere lo spirito libero, giovane, necessita di vampirizzarlo, deve ridicolizzarsi mettendo in scena un matrimonio omosessuale ed i relativi travestimenti forzati, per potersi flagellare e sentirsi in colpa, per continuare ad alimentare quel masochismo che lo contraddistingue e che lo porta ad essere sia carnefice che vittima, dentro un circolo vizioso, all'interno di un cerchio magico sessuale, da quale si può uscire solo attraverso la morte altrui nella quale riconoscersi e nella quale sprofondare.
SALO' è suddiviso in 4 parti, come 4 sono i SIGNORI DELL'APOCALISSE, i cui titoli si rifanno alla geografia dantesca dell'Inferno: Antinferno, Girone delle Manie, Girone della Merda e Girone del Sangue.
I tre "Gironi" in particolare richiamano la suddivisione dantesca del Cerchio dei Violenti.
Pasolini sceglie di rappresentare il potere nella maniera più classica ed autoriale, proprio per ben identificarlo, classificarlo, destrutturarlo e alla fine metabolizzarlo, quindi per renderlo impotente come è nella realtà dei fatti, nonostante esso appaia e spesso abbia il coltello dalla parte del manico e possa imporre la sua visione malata.
Sceglie di addentrarsi in un clima rituale esoterico, anche se essotericamente appena accennato, per potere urlare al mondo intero, sia a coloro che possono comprenderne il linguaggio, sia a coloro che coglieranno alcuni aspetti, che il potere opera in questi termini brutali anche e soprattutto nella realtà empirica di tutti i giorni e non solo in quella romanzata del film.
Il livello esoterico di SALO' contempla questa critica feroce alla società dei consumi e dei sacrifici.
Il film inizia con il rapimento di giovani donne e uomini, quasi tutti minorenni, strappati o venduti dalle rispettive famiglie per essere l'oggetto rituale del potere, perché questa prassi è sempre esistita ed esiste anche oggi nella civilissima democrazia, perché il potere così opera, attraverso il sacrificio di sangue, come una messa nera satanica.
La società capitalista religiosa alimenta se stessa ed il suo Tempio attraverso il sangue e l'esercizio gratuito della violenza, lo fa essotericamente attraverso guerre che giustifichino la sua esistenza, esotericamente attraverso una liturgia antica mutuata da linguaggi iniziatici "neri", e non è un caso che nella parte del film del Girone del sangue, il monsignore si mostri come un sacerdote mitraico seduto su un trono con teschi di capri cornuti, come a voler dire che il potere si trasforma continuamente trasmutando se stesso attraverso la storia, mantenendo salde le sue tradizioni secolari, essendo sempre se stesso e replicandosi all'infinito.
Certe ambientazioni e le musiche in sottofondo ricordano gli stessi scenari e le stesse litanie presenti in SHINING di Kubrick, hanno lo stesso potere evocativo magico rituale, considerando che entrambi i film, da due punti di vista solo apparentemente differenti, hanno moltissime analogie e denunciano con diversi stili, la ritualità del potere costituito che si fonda su un precedente martirio, il regime fascista ed i suoi crimini, in SALO' e il cimitero degli indiani d'america sterminati, in SHINING, per approdare nell'attualità e mostrare il cannibalismo del potere gerontocratico.
Una denuncia sociale, quella del regista, che si ripercuote su diversi livelli, spingendosi fino dentro le fogne del del sistema, mostrando quello che non era mai stato fatto al cinema, denundando il RE e i suoi liturgici esercizi sacrificali, destrutturando la celebrazione del Tempio, facendola riemergere dalla notte dei tempi e togliendo tutte le maschere che la democrazia usa per nascondere la sua vera identità. Un'identità mostrata al volgo e per questo punita con la morte, considerando che Pasolini da vero rivoluzionario ed antimilitarista, fu perseguitato per anni dalla polizia di regime, denunciato decine di volte, braccato dai fascisti, picchiato ed infine ucciso da quel sistema che ha sempre ripudiato e combattuto.
Quello fu il suo ultimo grido di libertà ma anche il suo testamento, in fondo, le vittime dei 4 SIGNORI DELL'APOCALISSE, lo rappresentavano, ogni persona uccisa e violentata era e sarà ogni vita del regista spezzata e contrastata dal potere, ogni atto di accusa, ogni fase della sua carriera di antagonista fuori dagli schemi e per questo pericoloso, troppo pericoloso, per un sistema che vive di regole ed irrazionalità. La presenza scomoda di Pasolini, nello scenario mediocre di un Italia conformista sia a destra che a sinistra, rappresentava un esempio che toglieva energia al potere, era un alito di vento in mezzo a tanto fumo, un sogno di speranza e di libertà che andava tolto di mezzo.
E quale miglior modo di eliminare una figura simbolicamente così vitale?
Attraverso un contrappasso dantesco, ovvero, mettendo in scena quello che lui aveva denunciato in SALO'.
Quindi, esecutori fascisti o comunque vicini a certi ambienti militari deviati e mandanti "ALTI" che, per varie ragioni, erano tutti concordi nel volerlo uccidere.
Sei omosessuale? Verrai ucciso durante quell'atto sessuale, adescato e poi incastrato, almeno nella versione ufficiale. Esistono altre ragioni per cui fu ucciso, oltre a quelle del fatto che rappresentò il potere nella sua essenza e nella sua operatività rituale di sangue, come quella della stesura del suo romanzo PETROLIO, uscito postumo nel 1992.
Petrolio appare debitore al modello della commedia dantesca, con la sua satira e la dura denuncia della politica contemporanea. L'ideologia, fulcro dell'opera, è quella politico-sessuale e il tema principale è il potere e il male, oltre a voler denunciare metaforicamente la morte di Mattei e la preoccupazione nelle stanze dei bottoni che il romanzo sarebbe potuto diventare un nuovo film di denuncia troppo esplicito in una fase storica di spostamento a destra dell'asse politico e culturale, attraverso la strategia della tensione, implementata dai nuovi omicidi mediatici che ancor oggi, soprattutto oggi, sono in voga ed alimentano la sacra egregora del MALE, gli stessi che Pasolini aveva reso espliciti nel suo film più rivoluzionario.
PS: Nel romanzo PETROLIO, oltre la parte mancante dell'opera dove denunciava il sistema ed i suoi uomini più direttamente, c'è un capitolo importante dall'emblematico titolo: "Appunto 2" dal sottotitolo La prima rosa dell'Estate.
I riferimenti esoterici floreali sono presenti anche in SALO' nell'ultima scena del film, quando i due giovani kapo' accendono la radio e ballano su una vecchia melodia del ventennio.
Uno dei due chiede all'altro: "Come si chiama il tuo ragazzo???... E il suo compagno di danze risponde: "MARGHERITA".
NB: Durante le campagne belliche degli antichi romani, i medici portavano a loro seguito sacchi colmi di Margherite. I fiori venivano spremuti e, con il succo che se ne ricavava, venivano imbevute le bende utilizzate per curare le ferite riportate durante i combattimenti. La margherita era utilizzata anche per raffigurare le medaglie donate ai vincenti gladiatori. Oltre ad avere significati simbolici di profezia e di AMORE, che ribaltati nell'accezione dantesca dallo stesso regista, possono voler indicare come suggestione i FEDELI IN AMORE, la parola "margherita" ha col tempo cambiato il suo significato, e nel tardo Medioevo è arrivata a designare il fiore della margherita, al quale oggi il nome proprio di persona viene generalmente associato, e il suo uso richiama solitamente il significato floreale, ad imitazione di altri nomi quali ROSA e IRIS.
LINK VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=G3o1RCWPz8I
https://www.youtube.com/watch?v=HUW0gUJ_q5Y
https://www.youtube.com/watch?v=zlU0rf58ajA
https://www.youtube.com/watch?v=9k1Kv4XKE00
https://www.youtube.com/watch?v=KIL-uDkMx00
https://www.youtube.com/watch?v=2j3BiRV-P7A
https://www.youtube.com/watch?v=WY9iI5uUByw
AMIGO MMD...non é possibile alcun commento.hai detto tutto anche per me , con tua grande anima
RispondiEliminaTi accarezzo nell'aria
rò
Novanta minuti di applausi ;)
RispondiEliminaPosso aggiungere che la location di SAlò non è stata scelta a caso ma potrebbe rimandare alla villa del Balbianello sul Garda dove pare che negli anni 60 si facevano esperimenti sui bambini come costola del programma MK ULTRA americano?
OH ma hai visto?un'altra PSY OP questa volta in California,mobbbasta veramente!
Ciao SoylentGreen