di Rosario Picolla
La serie House of Cards ha riscosso molto successo, un po' perché Kevin Spacey - nei panni di Francis Underwood, politico spietato e senza scrupoli - e' un attore fenomenale, un po' perché descrive quelle che sono le vere dinamiche del potere: per intenderci, quelle che si svolgono dietro le quinte.
Molte situazioni, infatti, vengono descritte in maniera assai verosimile: soffiate alla stampa per screditare gli avversari politici, macchina del fango e gogna mediatica, coinvolgimento negli affari della "res pubblica" di multinazionali, finanza e lobby varie aventi fini privati e spesso inconfessabili, corruzione generalizzata, ecc.
Mancava soltanto una fattispecie, presente nell'episodio 8 della stagione V.
I produttori della serie non si sono ispirati dal nulla: viene, infatti, portato in scena il rito della "Cremation of Care", tipico della società paramassonica di nome "Bohemien Club" (qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=RoO6pwhGoFA&t=27s&fbclid=IwAR0A7E4wqt7cDotZ-fL9pdTJ51P4WLl4K19vgCRGe5oTkjzaxqNFw17rQ3k), per dar modo allo spettatore di comprendere un fatto molto semplice - ma allo stesso tempo molto importante - su cui sarebbe auspicabile avviare una profonda riflessione: nel cosiddetto "back office" del potere, esistono entità più potenti di quelle finanziarie.
Le cerchie di potere, infatti, non si esauriscono ai vertici delle istituzioni o al livello politico, ma nemmeno alle oligarchie del denaro e ai servizi di intelligence.
Vanno oltre: assumono una dimensione occulta, rituale ed esoterica, e - per questa ragione - sono avvolte da un fitto cono d'ombra.
Coloro che ne fanno parte, non sono esattamente gli ultimi arrivati.
In questo episodio, viene praticamente gettato un fascio di luce su questi "ambienti" e ciò deve aver dato fastidio, a più di "qualcuno".
L'ultimo che fece una cosa del genere fu Stanley Kubrick, con Eyes Wide Shut e la famosa scena del rito di magia sessuale.
Il caso - il caso? - volle che morì prima di vedere completato il suo film.
Stanley Kubrick pare fosse anche parte integrante di tali ambienti, ma non in totale armonia con la loro weltanschauung.
Dopo quella famosa scena, Victor Ziegler (personaggio impersonato da Sydney Pollack: altro frequentatore di cenacoli esoterici), rivolge a Bill Harford (Tom Cruise) le seguenti parole:
"Io non credo che ti rendi conto del casino in cui ti sei cacciato ieri notte. Chi pensi che siano quelli là? Non era mica gente qualsiasi, sai? Se io ti dicessi i loro nomi - e non te li dico, ma se te li dicessi... - non dormiresti più tranquillo...".
Finita la quinta stagione di House of Cards, alcuni si ricordano improvvisamente di aver subito, trent'anni prima, abusi da parte di Kevin Spacey.
Il tempismo con cui arrivano queste denunce desta più di un sospetto; Kevin Spacey è al centro di un processo mediatico e la sua carriera viene seriamente compromessa, dopo essere stato anche licenziato dalla produzione della serie e allontanato da altri progetti Netflix.
L'attore, a tutti gli effetti, viene preso di mira con la stessa, identica, metodologia descritta in House of Cards. Come a dire: "chi di spada ferisce, di spada perisce".
Improvvisamente, però, in data 24 Dicembre 2018, alla vigilia di Natale, appare un video intitolato "Let me be Frank" (al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=JZveA-NAIDI), dove Spacey recita le seguenti parole:
"So cosa volete. Sì, hanno provato a separarci, ma quello che ci unisce è troppo forte, è troppo potente. E dopotutto abbiamo condiviso tutto, voi ed io. Io vi ho detto i miei più profondi e più oscuri segreti. Vi ho fatto vedere esattamente quello di cui le persone sono capaci.
Vi ho scioccato con la mia onestà, ma soprattutto vi ho messi alla prova, e vi ho fatto pensare.
E vi siete fidati di me, anche se sapevate che non avreste dovuto. Non importa quello che dicono, quello che imbarazza. So quello che volete. Volete che io torni.
Alcuni credono a quello che hanno sentito e si aspettano che io confessi, che ammetta che tutto quello è stato detto è vero e che ho avuto quello che mi meritavo. Non sarebbe semplice se tutto si chiudesse con una mia ammissione?
Non sarebbe facile? Ma sia voi che io sappiamo che non è mai così semplice, né in politica, né nella vita. Ma voi non credereste alle peggiori cose senza prove, vero? Non arrivereste immediatamente a giudicare senza fatti, vero? Lo fareste? No, non voi. Voi siete più intelligenti.
Ve lo prometto. Se non ho pagato il prezzo per le cose che ho fatto, di sicuro non pagherò il prezzo per le cose che non ho fatto. Di certo diranno che sono senza rispetto perché non mi sono comportato secondo le regole, come se finora avessi giocato con le regole stabilite da qualcuno.
Non l'ho mai fatto. E voi l'avete adorato. Eppure, nonostante tutti i titoli di giornali, i giudizi, l'impeachment senza processo, nonostante tutto, anche la mia stessa morte, mi sento incredibilmente bene. E la mia fiducia aumenta ogni giorno di più nella certezza che presto avrete tutta la verità.
Ma, aspettate un momento. Voi finora non mi avete visto morire, non è vero? Le conclusioni possono essere molto ingannevoli. Sentite la mia mancanza?".
A primo impatto, questo video suscita le stesse sensazioni di un trailer o un episodio di House of Cards.
Pensandoci bene, però, il tutto assume un contorno abbastanza inquietante: a ben vedere, sembra che sia proprio Francis Underwood ad impersonare Kevin Spacey, e non il contrario!
L'attore, dopo aver subito un trattamento identico ai meccanismi descritti nella serie, decide di rispondere a tono, con linguaggio in stile Underwood, e confondere volutamente i livelli tra reale e fiction cinematografica.
La vicenda, dunque, non sembra essere finita qui: è questo il messaggio che traspare, indirizzato, da una parte, al proprio pubblico, come a voler rassicurare i fan; dall'altra, come un avvertimento nei confronti di coloro che hanno messo in moto tutta questa serie di eventi ai suoi danni.
Ne risentiremo parlare presto.
Non ho mai, MAI creduto nemmeno per un nanosecondo a tutte le "denunce" di molestie contro Weinstein e tanto meno a quelle contro Spacey, in quanto provengono da puttane mediatiche e nella vita vera che per tornare ad avere 5 secondi di notorietà venderebbero pure la madre e i figli.
RispondiEliminaD'altronde stiamo parlando di gente di un certo tipo, oltre che di livello umano infimo, cresciute nell'ipocrisia del mondo dello showbusiness e che non distinguono nemmeno più la realtà dalla fiction per quante droghe si sono fatte in vena, su per il naso e anche su per il culo.
E' ovvio che Spacey, così come Weinstein servono a coprire storie ben più orrende e raccapriccianti di una sveltina per uno straccio di particina in un film, cosa praticata da tutti in quel mondo e anche nel mondo dei comuni mortali per un lavoro da schiavi morti di fame, che però guarda caso dopo 30 anni diventa improvvisamente una violenza sessuale e uno scandalo. Il che la dice lunga su quanto questa gentaglia di merda rispetti lo stupro, quello vero, ai danni di poveracce dentro a parchi, negli angoli di strada di sera e all'uscita da un cinema.
Spero che Spacey torni alla grande alla faccia di quei finocchietti insulsi e senza talento che lo hanno denunciato per una manciata di spiccioli e due minuti di intervista al notiziario delle 18, ma non oso sperare che gli zombie che popolano questo mondo si sveglino dal coma profondo della (in)coscienza e capiscano finalmente in che cazzo di Matrix viviamo, dove tutto si rifà all'occulto, all'evocazione di entità extradimensionali che governano questa dimensione e che tutto è solo una farsa mal recitata.
Insomma, SCOPATE di più, sbattetevene il cazzo di tutto, buttate la TV e l'abbonamento al cinema e assicuratevi che il tizio o tizia con cui trombate anche solo per un paio di minuti o di ore non faccia video delle vostre scopate per poi ricattarvi buttandogli lo smartphone nella tazza del cesso e non dando mai i vostri veri dati.
Anna