giovedì 30 settembre 2021

KARMACOMA VERONA ROMA...

Pietas per Luca Morisi, per il suo karma e per quelli come lui (luca morisi gay)

Sono sincero, umanamente mi dispiace per Luca Morisi. 
Mi dispiace sempre quando qualcuno, chiunque esso sia, viene esposto brutalmente alla gogna mediatica, nei film io tengo sempre per quelli sbagliati. 
I social poi non perdonano, sono diventati e forse lo sono sempre stati, i peggiori bar del pettegolezzo. 
Sicuramente la sua vita è rovinata, e state certi che, per certe persone con problemi ad ammettere le proprie legittime pulsioni sessuali, la cosa peggiore è essere considerati gay, la droga in fondo passa in sordina.
Tutta una vita a combattere i diritti degli omosessuali, tutta una vita a creari mostri mediatici, a sbatterli in prima pagina, a cavalcare il moralismo, campagne contro la droga, gli stranieri cattivi, il Capitano, le scampanellate a presunte famiglie di spacciatori tunisini al Pilastro da mettere all'indice, e poi, in un caldo assolato preferragosto essere scoperti a pippare cocaina e fare orge con modelli rumeni ventenni.
Pensate che contrappasso, stranieri, droghe e gay, tutte le tre cose insieme, in un colpo solo!
Forse, in cuor suo, inconsciamente ha fatto di tutto per farsi beccare, anche perché erano note le sue frequentazioni, il fatto che fosse cocainomane e che amasse i festini particolari. 
Magari, senza volerlo razionalmente, per la prima volta in vita sua, ha fatto in modo di uscire realmente allo scoperto, denundandosi pubblicamente, mostrandosi per quello che è nel profondo, non la BESTIA razzista della macchina del fango salviniana, ma un efebico bambino di quasi 50 anni, laureato con lode in Lettere e Filosofia, che ha interpretato un ruolo sociale, speculandoci cinicamente sopra, che non voleva ammettere a se stesso di essere un "diverso".
Che brutto karma Morisi, chi l'avrebbe mai detto?
È proprio il caso di dire, parafrasando ironicamente i Massive Attack, Karmacoma Verona Roma, perché il filo rosso del contrappasso parte da Verona ed approda a Roma, proprio in Senato.
Prima o poi sarebbe successo, abbiamo una lunga lista di predecessori che sono caduti nello stesso tranello di sesso e droga. Troppo ingenuo, forse anche superbo, ma non così stupido da pensare di non poter essere colpito da uno scandalo del genere.
Parlo di tranello perché è noto che politici e tirapiedi vari, abbiano sempre diversi scheletri nell'armadio.
Li scelgono con queste peculiarità, per essere ricattabili un giorno si e l'altro pure, all'uopo scatta lo scandaletto, spesso con vicessitudini sessuali, di consumo di stupefacenti.
Non è un caso che questo fatto venga fuori adesso e non dopo le elezioni di Ottobre, da sempre la magistratura ed i servizi segreti annessi, operano ad orologeria, perfettamente sincronizzati sugli eventi scandalistici per colpire quel personaggio, quel politico, per mandare messaggi... tac tac, ta tac...
In questo noi italiani siamo precisi, puntuali e molto efficienti.
Il vero bersaglio non è certo Morisi, che alla fine non ha commesso alcun reato, almeno fino a nuove rivelazioni, il vero bersaglio è il Capitano.
"Caro Capitano, compagno di tante bastardate ai danni di malcapitati presi di mira per finalità di potere, evidentemente ora vai ridimensionato. Non lo vuole solo il PD, ma anche FI. 
Devi stare molto attento al fuoco amico, anche dentro il tuo partito, per esempio, guardati le spalle dal Fratello Giorgetti. 
Le tue uscite sui vaccini, su quota100, il tuo stare con un piede in due staffe non ti ha giovato.
È giunto il momento di pagare dazio, è il momento dei contrappassi, e Draghi non tollera nemici interni, manda messaggi e segnali massonici in continuazione, si muove facendo muovere e colpire."

Colpire Morisi, con quel faccino da Hobbit, così fragile e così segretamente perverso, deve preoccupare Salvini, che sinceramente penso abbia recepito il messaggio.
Morisi nel frattempo è nuovamente eclissato nelle tenebre e me lo immagino a cliccare disperato su google le indicizzazioni Morisi-gay-orge-coca, pensando a cosa staranno dicendo di lui tutti i benpensanti del suo partito e quell'ambiente della Verona bene, molto borghese e tradizionalista, come poi quello di Mantova, sua città natale, le risatine, gli sguardi, i commenti a bassa voce e tanto altro schifo del genere.
Mediterà sul fatto di cambiare vita e lasciarsi definitivamente andare ai suoi istinti (sinceramente glielo auguro di cuore), evolverà come uomo, magari sposando la causa dei diritti degli omosessuali, oppure, ricadrà nell'inferno in cui ha sempre vissuto, fatto di maschere, ruoli sociali da rispettare, convenzioni da seguire e poi, quando si spengono le luci... vai con il trenino dell'amore?
Ai poster(i) l'ardua sentenza...



Pietas per Luca Morisi, per il suo karma e per quelli come lui (Luca Morisi)

1 commento:

  1. Che poi all'inizio, si parla di oltre 20 anni fa, la Lega aveva proprio il gruppo gay dichiarato, e avevo alcuni amici gay che votavano per la Lega appunto.
    Poi evidentemente i pruriti anali- che sempre lì caschiamo in ogni caso- degli altri esponenti hanno fatto sparire il gruppo portando la Lega ad essere l'assurdo partito pagato da Confindustria e banchieri internazionali che è oggi.
    Ma questa roba è questione interna. Giorgetti sta facendo fuori Salvini e lo fa colpendo prima il suo entourage per fargli recepire il messaggio, modello Draghi ad agosto (e Salvini che finse di correre a vaccinarsi, tanto per dare l'esempio giusto alle pecore italiote).

    La verità? A me non frega una beata mazza di Morisi, di Salvini e della Lega tutta.
    Schifo tutti a prescindere, per cui qualunque cosa accada non è un mio problema, ma loro sì.
    Tutta questa gente deve sparire in ogni caso insieme alle sue ridicole convenzioni sociali, i tabù religiosi e sessuali, e le sue penose ideologie politiche.

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