Non sopporto più questo antifascismo di facciata, fatto dai padroni attraverso vari epigoni collaborazionisti, attraverso tutti i media in coro, contro le derive di estrema destra, da sempre interne alla Lega e a FDI.
Lor signori scoprono l'acqua calda e pretendono di redimere Salvini e la Meloni costringendoli ad abiurare il loro DNA, la loro gente, pena l'impossibilità in un futuro prossimo, di governare una nazione intimamente conservatrice, facendo indirettamente pubblicità a certi oscuri personaggi, rendendoli martiri ad un certo popolo dei social.
Trovo molto violenta questa volontà di storpiare la natura delle persone per presunti fini nobili.
Sarebbe bello, invece, che FANPAGE ed altri organi padronali facessero una seria inchiesta storica sul colpo di Stato in Ucraina che ha prodotto la tragica strage di Odessa, dove furono carbonizzati e massacrati uomini, donne e bambini, e dove furono violentate, uccise donne, uomini, bambini in tutto il paese.
Questo orrore fu prodotto sotto l'egida della NATO, dopo la visita del democratico progressista Biden che, in accordo con le frange estreme di destra, con la malavita e con la polizia segreta, diede il suo benestare.
Questo orrore fu appoggiato in Italia dal PD, che diede la colpa ai russi, salvo chiudersi in un vergognoso imbarazzo, dopo l'accaduto. Vicenda che passò nel dimenticatoio e fu rimossa vergognosamente dall'informazione, tutta.
In quell'occasione i neonazisti ucraini e tanti mercenari di estrema destra italiani e di ogni latitudine, strinsero accordi con diversi centrosinistra occidentali, compreso il nostro, tra i quali uomini e donne che oggi appartengono a partiti che reggono il nostro governo, tutti dichiaratamente antifascisti.
Ecco, fatela un'inchiesta seria su chi appoggiò la più grande strage nazista in occidente del dopoguerra, non fatela sempre e solo sui soliti ultras romani o milanesi con braccia tese, per ovvie logiche ragioni, legate più a posizioni di rendita politica, elettorali, che morali e di giustizia sociale.
Fatela questa grande inchiesta sui rapporti infami e vergognosi che la nostra sinistra europea, quella buona, quella che canta BELLA CIAO insieme a Confindustria, quelli del mantra "CELOCHIEDEL'EUROPA", quella che firma privatizzazioni e distruzione dello Stato Sociale, ha realizzato appoggiando quello scempio hitleriano.
Sopporto sempre meno questo antifascismo da operetta pagato dai padroni del vapore che poi gestiscono dall'alto i colpi di Stato in giro per il mondo, e mi fanno veramente vomitare coloro che, da sinistra, non comprendono questi giochi di potere, limitandosi ad azzuffarsi come cani e gatti, cadendo nella tana del bianconiglio, mentre sopra gongolano, diventando parte dello stesso schema di potere, consapevoli o meno.
Se qualcuno studiasse seriamente queste oscure vicende, scoprirebbe che, in tempi moderni, le peggiori stragi fasciste sono state realizzate con l'appoggio di giornali come L'UNITA'.
Sembra paradossale vero? Invece, è realtà!
Altro che camerati scurzoni da inchiesta da bar, per carità, deprecabili ed osceni, ma il giornale del fu PCI, appoggiò e giustificò questi eccidi in arrampicate di specchi che, solo a pensarci, mi viene un brivido nella schiena, superando e non di poco certi personaggi saliti alla ribalta da inchieste facili ed a orologeria.
Le peggiori fascisterie, in tempi moderni in occidente, spiace ricordarlo, le hanno avallate certe sinistre, sono fatti storici documentati, pagando ed appoggiando le milizie ucraine, la mafia ucraina ed i peggiori sicari sul mercato.
FANPAGE, fatela questa inchiesta seria, non limitatevi a fare le sardine ambulanti e virtuali del potere costituito.
Sono sicuro che NON vi tirerete indietro a fare i nomi di quei politici di centrosinistra e di centrodestra, che fecero i collaborazionisti dei nazisti, vero? Sono gli stessi che oggi si stracciano le vesti scandalizzati per la Meloni e per un rintronato Salvini.
Fatelo veramente questo salto di qualità... Almeno leggetevi questo articolo che riporta la cronaca dell'epoca con nomi e cognomi.
Altro che camerati scurzoni da inchiesta da bar, per carità, deprecabili ed osceni, ma il giornale del fu PCI, appoggiò e giustificò questi eccidi in arrampicate di specchi che, solo a pensarci, mi viene un brivido nella schiena, superando e non di poco certi personaggi saliti alla ribalta da inchieste facili ed a orologeria.
Le peggiori fascisterie, in tempi moderni in occidente, spiace ricordarlo, le hanno avallate certe sinistre, sono fatti storici documentati, pagando ed appoggiando le milizie ucraine, la mafia ucraina ed i peggiori sicari sul mercato.
FANPAGE, fatela questa inchiesta seria, non limitatevi a fare le sardine ambulanti e virtuali del potere costituito.
Sono sicuro che NON vi tirerete indietro a fare i nomi di quei politici di centrosinistra e di centrodestra, che fecero i collaborazionisti dei nazisti, vero? Sono gli stessi che oggi si stracciano le vesti scandalizzati per la Meloni e per un rintronato Salvini.
Fatelo veramente questo salto di qualità... Almeno leggetevi questo articolo che riporta la cronaca dell'epoca con nomi e cognomi.
---
- L’ex-pornogiornale ufficiale del PD, l’Unità, affermò che la strage di Odessa fu opera delle stesse vittime. Alla luce dei legami tra la banda Mogherini/Pittella e Gladio neonazista in Ucraina, appare chiara la ragione politica di tale oscena affermazione.
“L’inglobamento dell’Ucraina nell’Unione Doganale Eurasiatica mette a serio repentaglio la sicurezza energetica ed economica dell’UE, che vedrebbe naufragare la possibilità di rafforzare la propria economia tramite l’integrazione di un Paese dalle enormi potenzialità umane, agricole, industriali come l’Ucraina”.
Sul sito dei banderisti in Italia, sotto l’appello a sostenere la raccolta fondi per la Guardia Nazionale (gli squadroni della morte neonazisti ucraini), vi era il programma della Festa dell’’Unità Ucraina’ (ovvero, lo sterminio dei russofoni e degli oppositori ucraini antifascisti ed antigolpisti), il programma della kermesse vedeva l’intervento di Anna Zafesova, giornalista russofoba, dei neonazisti Mauro Voerzio e Fabio Prevedello ed infine di Matteo Cazzulani, “analista, saggista, esperto di politica dell’Europa Centro-Orientale e di questioni energetiche, delegato del PD metropolitano milanese per i rapporti con il dissenso ucraino, ha fatto parte della missione a Kyiv del Vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella”; in sostanza aveva partecipato alla pianificazione del golpe atlantista (Gladio) a Kiev, dove gli elementi neonazisti locali stavano ‘mettendo su un esercito parallelo, strutturato non solo a Kiev e non solo per difendere la piazza’, come ci spiega compiaciuta della sua esperienza golpista, la nostra ministra degli Esteri Federica Mogherini (BlogMog).
L’unità più famosa della Guardia nazionale ucraina, il battaglione Azov, per conto del quale il nazista Fontana, intervenuto alla kermesse di Milano dei banderisti del 14 settembre, tra una spiegazione di come traesse godimento spirituale nel bruciare vive le persone nella casa dei sindacati di Odessa o di come rivivesse la gioventù perduta bombardando le case con gente inerme dentro, lanciava un appello lacrimevole in aiuto dei ‘bisognosi’ tirapiedi armati dell’oligarca mafioso Kolomojskij, “C’è urgenza di tutto, dagli anfibi alle mimetiche, ai giubbotti antiproiettile. Ho visto i combattenti del battaglione Kiev. Vanno in trincea con le scarpe da ginnastica” (Fonte: Popoff Quotidiano)
Fontana si vanta di aver partecipato al massacro di Odessa.
Cazzulani, esponente del PD arringa i fascisti di Majdan: “un giovane deputato di uno dei partiti di opposizione, ci spiega con disinvoltura inconsapevole che stanno mettendo su un esercito parallelo, strutturato non solo a Kiev e non solo per difendere la piazza.”
Cos’è il PD? Un partito di nazisti e agenti di Gladio.
Di seguito discorso di Matteo Cazzulani, responsabile per i rapporti del PD metropolitano milanese con il dissenso ucraino, pronunciato durante il dibattito alla prima Festa dell’Unità ucraina assieme alla giornalista Anna Zafesova, al saggista Massimiliano Di Pasquale, al reduce del Maidan Mauro Voerzio e al Presidente dell’Associazione Maidan Fabio Prevedello.
«Essere europei significa non solo battersi affinché nel proprio orticello i principi fondanti dell’Unione Europea siano rispettati, ma anche perché Democrazia, Libertà, Pace e Diritti Umani e Civili siano valori estesi e condivisi anche da popoli europei per storia, cultura e tradizione che, per motivi di ordine geopolitico ed energetico, ancora non appartengono all’UE.
Sul sito dei banderisti in Italia, sotto l’appello a sostenere la raccolta fondi per la Guardia Nazionale (gli squadroni della morte neonazisti ucraini), vi era il programma della Festa dell’’Unità Ucraina’ (ovvero, lo sterminio dei russofoni e degli oppositori ucraini antifascisti ed antigolpisti), il programma della kermesse vedeva l’intervento di Anna Zafesova, giornalista russofoba, dei neonazisti Mauro Voerzio e Fabio Prevedello ed infine di Matteo Cazzulani, “analista, saggista, esperto di politica dell’Europa Centro-Orientale e di questioni energetiche, delegato del PD metropolitano milanese per i rapporti con il dissenso ucraino, ha fatto parte della missione a Kyiv del Vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella”; in sostanza aveva partecipato alla pianificazione del golpe atlantista (Gladio) a Kiev, dove gli elementi neonazisti locali stavano ‘mettendo su un esercito parallelo, strutturato non solo a Kiev e non solo per difendere la piazza’, come ci spiega compiaciuta della sua esperienza golpista, la nostra ministra degli Esteri Federica Mogherini (BlogMog).
L’unità più famosa della Guardia nazionale ucraina, il battaglione Azov, per conto del quale il nazista Fontana, intervenuto alla kermesse di Milano dei banderisti del 14 settembre, tra una spiegazione di come traesse godimento spirituale nel bruciare vive le persone nella casa dei sindacati di Odessa o di come rivivesse la gioventù perduta bombardando le case con gente inerme dentro, lanciava un appello lacrimevole in aiuto dei ‘bisognosi’ tirapiedi armati dell’oligarca mafioso Kolomojskij, “C’è urgenza di tutto, dagli anfibi alle mimetiche, ai giubbotti antiproiettile. Ho visto i combattenti del battaglione Kiev. Vanno in trincea con le scarpe da ginnastica” (Fonte: Popoff Quotidiano)
Fontana si vanta di aver partecipato al massacro di Odessa.
Cazzulani, esponente del PD arringa i fascisti di Majdan: “un giovane deputato di uno dei partiti di opposizione, ci spiega con disinvoltura inconsapevole che stanno mettendo su un esercito parallelo, strutturato non solo a Kiev e non solo per difendere la piazza.”
Cos’è il PD? Un partito di nazisti e agenti di Gladio.
Di seguito discorso di Matteo Cazzulani, responsabile per i rapporti del PD metropolitano milanese con il dissenso ucraino, pronunciato durante il dibattito alla prima Festa dell’Unità ucraina assieme alla giornalista Anna Zafesova, al saggista Massimiliano Di Pasquale, al reduce del Maidan Mauro Voerzio e al Presidente dell’Associazione Maidan Fabio Prevedello.
«Essere europei significa non solo battersi affinché nel proprio orticello i principi fondanti dell’Unione Europea siano rispettati, ma anche perché Democrazia, Libertà, Pace e Diritti Umani e Civili siano valori estesi e condivisi anche da popoli europei per storia, cultura e tradizione che, per motivi di ordine geopolitico ed energetico, ancora non appartengono all’UE.
Ho sempre disprezzato l’atteggiamento della gran parte degli italiani, che per ogni guerra prende le parti di una o dell’altra fazione con la medesima leggerezza con la quale si sceglie quale squadra tifare allo stadio.
Non ho neppure mai tollerato l’etichetta di “filoucraino” che mi è stata posta da molti giornalisti invidiosi della mia indipendenza e persino da alcuni compagni di Partito gelosi della mia competenza specifica su un’Area geografica, l’Europa Centro-Orientale, di cui in Italia poco si sa e male si parla. Sostengo la causa degli ucraini, che si difendono dall’aggressione militare di Putin, proprio perché non sono “filoucraino”.
Sono un europeo che, da convinto europeista, è consapevole che la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina – Paese europeo per storia, cultura e tradizioni – rappresenta una minaccia politica a cui l’Europa non può non dare una risposta risoluta schierandosi a favore del Diritto all’Indipendenza del popolo ucraino.
Sono dalla parte dell’Ucraina, e contro l’aggressione militare di Putin nel Donbas, anche perché sono “filorusso”: la vittoria della Rivoluzione della Dignità, con cui gli ucraini hanno posto fine all’epoca autoritaria di Yanukovych, ha permesso non solo agli ucraini, ma anche agli stessi russi di sperare in un futuro di libertà e progresso.
L’indipendenza di un’Ucraina libera e pienamente integrata nell’UE e nella NATO è condicio sine qua non per l’evoluzione della Russia dal regime autocratico di Putin a una democrazia liberale che possa finalmente portare i russi a vivere in pace con i suoi vicini e, una volta superata per sempre la sua tradizionale tendenza imperiale – tipica dell’epoca zarista, sovietica e putiniana – a integrarsi appieno nel sistema politico e culturale europeo. Stare dalla parte dell’Ucraina aggredita da Putin, oggi significa sostenere il pieno Diritto alla Libertà, alla Democrazia e alla Pace sia per il popolo ucraino che per quello russo: un Diritto inalienabile che appartiene a tutti, senza distinzione alcuna di etnia, sesso e religione.
Il sostegno all’Ucraina non è una posizione di odio verso la Russia, ma una questione di civiltà che deve vedere tutti noi europei coinvolti affinché l’Ucraina sia in grado di guardare al futuro – chiamato UE e NATO – senza il timore di essere aggredita da un autocrate, Putin, che legge il presente con le lenti del passato sovietico e zarista.
L’indipendenza di un’Ucraina libera e pienamente integrata nell’UE e nella NATO è condicio sine qua non per l’evoluzione della Russia dal regime autocratico di Putin a una democrazia liberale che possa finalmente portare i russi a vivere in pace con i suoi vicini e, una volta superata per sempre la sua tradizionale tendenza imperiale – tipica dell’epoca zarista, sovietica e putiniana – a integrarsi appieno nel sistema politico e culturale europeo. Stare dalla parte dell’Ucraina aggredita da Putin, oggi significa sostenere il pieno Diritto alla Libertà, alla Democrazia e alla Pace sia per il popolo ucraino che per quello russo: un Diritto inalienabile che appartiene a tutti, senza distinzione alcuna di etnia, sesso e religione.
Il sostegno all’Ucraina non è una posizione di odio verso la Russia, ma una questione di civiltà che deve vedere tutti noi europei coinvolti affinché l’Ucraina sia in grado di guardare al futuro – chiamato UE e NATO – senza il timore di essere aggredita da un autocrate, Putin, che legge il presente con le lenti del passato sovietico e zarista.
Inoltre, sostenere gli ucraini significa supportare un processo di democratizzazione che può finalmente portare anche la Russia ad abbracciare gli ideali della Comunità Euroatlantica e a considerare l’Europa e la NATO come un partner leale con cui è possibile, e opportuno, collaborare per un futuro di pace e progresso condiviso».
La democratizzazione ucraina secondo Cazzulani, applicata a un deputato antigolpista.
I capi responsabili del massacro di Odessa, camerati e sodali di Voerzio, Prevedello, Fontana e Cazzulani
Odessa, un passaggio che il nazipiddino Cazzulani ignora, ma con cui i suoi camerati di Euromajdan tengono a mostrarci il concetto di democrazia, civiltà e amore euro-atlantici.
https://www.fianoromano.org/w/?p=22785La democratizzazione ucraina secondo Cazzulani, applicata a un deputato antigolpista.
I capi responsabili del massacro di Odessa, camerati e sodali di Voerzio, Prevedello, Fontana e Cazzulani
Odessa, un passaggio che il nazipiddino Cazzulani ignora, ma con cui i suoi camerati di Euromajdan tengono a mostrarci il concetto di democrazia, civiltà e amore euro-atlantici.
Ottimo articolo come sempre, ma con molti dettagli che nemmeno io conoscevo, grazie!
RispondiEliminaParliamoci molto chiaro, è mai veramente esistito un partito comunista in Italia? I comunisti non sono che fascisti che all'indomani della guerra hanno cambiato casacca, in un trasformismo tutto italiano del partito della convenienza, più che altro.
È chiaro che si spiegano solo così certe posizioni e "benedizioni" del PD e dei partiti "de sinistra" di prima a stragi e azioni di bassa macelleria sociale.
Vogliamo parlare di D'Alema e della ex Jugoslavia?
Guarda io dico spesso che non voto da 30 anni e mai più lo farò, la politica o quel cadavere in putrefazione che ne restava fino a marzo 2020 è definitivamente estinta, perché questa gente è proprio marcia dentro, nel DNA.
Pur di difendere l'ideologia sinistra in ogni senso ammazzerebbero le loro stesse famiglie per poter dare la colpa ai "fascisti".
Questa gente è programmata con un bug fisso nel sistema, sono tutti uguali nello squallore ideologico, politico, "umano".
Ricordate lo scrittore che disse nel 2018 che avrebbe voluto che qualche bambino africano morisse dentro la Diciotti pur di far condannare Salvini?
Ecco, questo è l'abominevole livello di quegli spregevoli individui.
Non esitano a sacrificare tutto il sacrificabile -a loro insindacabile giudizio, ovviamente- pur di portare avanti la loro demoniaca ossessione per il fascismo, e questo perché vorrebbero cancellare la loro storia di fascisti voltagabbana nel 1945, quando diventarono ancora più schifosi e vermi di ciò che erano stati prima.
Ma non ci riusciranno.
Se pensano stavolta di montare sul carro del vincitore sono totalmente fuori strada.
Entro un anno, un anno e mezzo al massimo è già tanto se avranno la testa ancora attaccata al collo, tutti quanti.
Leggetevi le profezie di Rasputin su Roma e ditemi che non si riferiscono a oggi e a ciò che sta accadendo.
Su Fanpage nemmeno mi soffermo, i tirapiedi di regime li ho sempre disprezzati e manco li seguo per cui non concedo loro nemmeno un secondo in più di queste righe.