martedì 12 ottobre 2021

FASCINAZIONE E CONVERGENZE PARALLELE



Nell'articolo precedente, scritto prima delle vicende di Roma e dell'assalto squadrista alla sede della CGIL, avevo evidenziato come un certo antifascismo di facciata fosse strumentale al mantenimento dello status quo. I tempi erano maturi per creare il casus belli che giustificasse una certa narrazione che portava acqua ai mulini della nostra governance.
Quale miglior occasione poteva essere offerta alla propaganda padronale?
In un colpo solo, grazie alla nefasta e criminale azione fascista, sono stati serviti diversi piatti al potere costituito.
I piatti di questa cena luculliana sono la legittimazione emozionale e l'accettazione definitiva dell'introduzione del GP, sono la definitiva consacrazione dell'uomo della provvidenza, che viene ricevuto con tutti gli onori da quella che in origine nasce come una sua naturale controparte, ed oggi muore nell'abbraccio mortale della sua liturgia.
Non solo, il piatto più succulento è rappresentato dalla possibilità di limitare, di comprimere il dissenso e, magari, in futuro vietare le manifestazioni più critiche, più antagoniste, più scomode. 
Ciò avverrà puntualmente quando si alzerà lo scontro sociale in vista di licenziamenti di massa, di nuovi tagli alle pensioni, di privatizzazioni, di restrizioni dello Stato Sociale, e riguardo a diverse criticità, come in passato è successo per il movimento NO TAV, NO TAP, a vantaggio di più edulcorate ed innocue rappresentanze della triade sindacale, oramai appiattita completamente su posizioni ufficiali, sempre più lontana da chi dovrebbe rappresentare.
Con questo grave precedente, il nostro Governo, avanguardia del cosiddetto cambiamento epocale, sarà legittimato a censurare tutto ciò che possa rappresentare ostacolo alla sua agenda, di cui il GP rappresenta solo il primo passo di una più ampia certificazione digitale, di un controllo sistematico e capillare, di un ricatto sociale riguardo ai lavoratori, e riguardo ad ogni opposizione si presenti sul suo cammino. 
Chi uscirà dal perimetro democratico, deciso aprioristicamente, non potrà più esprimere dissenso ed organizzare proteste, a patto che non siano troppo disturbanti.

Da oggi l'equazione vincente e comunemente accettata è diventata NV/NGP = neofascismo, e le vicende di Roma lo hanno certificato.
In realtà, a Roma c'erano diverse forme di manifestazioni, con diverse organizzazioni, di diverso orientamento, in maggioranza pacifiche, per quanto incazzate, TUTTE confluite nello stesso contenitore, sicuramente sgangherato, confusivo e manipolabile. 
Questo contenitore è stato abilmente canalizzato da un centinaio o poco più di estremisti destra, che hanno avuto chiari appoggi da "qualcuno", e questo ha permesso a diversi pregiudicati di poter parlare da un palco, avendo volutamente tutti i riflettori accesi. 
In questo senso possiamo parlare di infiltrati. Infiltrati che da mesi si mescolano con la forza e con metodi squadristi, minacciando le piazze, ricattando con la violenza chi fa comizi per le strade, contro i manifestanti più ingenui e disorganizzati, talvolta presentandosi come novelli Masaniello, fino a schierarsi militarmente in testa ai cortei, forti della loro aggressività e delle loro protezioni, per canalizzare il dissenso.
Questi estremisti conoscono bene le dinamiche urbane, sanno come muoversi e sono in grado di creare caos e disordini per tutta Roma. A loro non interessavano le ragioni del corteo, il loro obiettivo era l'assalto alla sede sindacale, questo avrebbe smontato definitivamente ogni protesta e mandato in vacca qualsisi conflitto democratico.


C'è da chiedersi, semmai, come pochi fascisti abbiano avuto il campo libero per poter assaltare la sede della CGIL, facendo "indirettamente" un enorme favore al Governo, gettando discredito sulla piazza in quanto tale. I tam tam dei social erano molteplici e variegati, la festa non è stata organizzata da nessuno ed un po' da tutti, questo è stato il grande limite ed il limite di certe manifestazioni senza servizio d'ordine, facili prede dell'azione di metodici criminali che nulla hanno da perdere.
Aggiungo che, l'assalto alla sede sindacale, era ufficialmente pubblicizzato sui social ed i Servizi erano ben informati. Perché non sono stati fermati prima che distruggessero tutto quanto, andando a colpire un presidio simbolicamente importante come il sindacato?
Perché allora tanti benpensati non si chiedono come mai nessuno sia intervenuto a proteggere la sede sindacale assediata da FN, a parte 3 poliziotti lasciati in balia dei picchiatori? 
Incredibile registrare come quasi tutti si perdano in un bicchier d'acqua, guardando sempre il dito e mai la luna. Capisco sia più difficile e sia più accomodante la riduzione ad Hitlerum del conflitto sociale, capisco come il conformismo vigente abbia la meglio, però le dinamiche di piazza, delle quali dovremmo aver memoria storica, ci avrebbero dovuto insegnare come funzionano certe convergenze parallele.

Cui prodest questo caos? Non giova certo alla Lega ne a FDI, che avranno mille colpe e connivenze non risolte e spesso irrisolvibili, ma è chiaro il messaggio nei loro confronti.
Non giova di certo alle piazze, che saranno, da oggi in avanti, nell'occhio del ciclone e che lotteranno tra loro per un posto al sole, le une strappando bandiere NV, le altre forzando la mano verso obiettivi da strumentalizzare politicamente.
Non giova nemmeno all'estrema destra, che rischia di essere cancellata politicamente.
Soprattutto, non gioverà nemmeno agli antagonisti di estrema sinistra e ai centri sociali, perché un eventuale scioglimento di formazioni neofasciste, potrebbe ripercuotersi anche a loro come prossimi bersagli.
A chi giova e gioverà, invece, questo meccanismo ad orologeria?
Sicuramente non alla democrazia, ma paradossalmente a chi oggi la gestisce abilmente strumentalizzando tutto a suo favore, perché il banco non perde mai, e quando perde, rilancia ed incassa.
Non solo, forzando la mano, non si farà che radicalizzare il dissenso, tornando a spostarlo verso l'estrema destra, creando i presupposti del lupo solitario, andando a plasmare in certi ambienti popolari e disagiati una certa fascinazione per alcuni personaggi borderline.
Da una censura ai cattivi maestri, vedrete che sorgeranno come funghi i martiri ed i santini, un po' come succede in certi ambienti anche con la mafia, vista e percepita erroneamente come l'ultimo baluardo contro lo Stato centrale. In fondo loro sanno difendersi, sanno attaccare, sono forti e cazzuti, non come certi sindacati, facili vittime di assalti vigliacchi che non sono stati capaci manco difendere i lavoratori e le loro sedi. Anche il sindacato verrà subliminalmente percepito come debole ed impaurito, quindi perdente. 
Il mercato cinicamente offrirà queste suggestioni.
Un colpo da sublimi maestri realizzare queste convergenze parallele. 
Tutti per uno, Draghi per tutti!








2 commenti:

  1. @MD,

    la tua come SEMPRE è una ANALISI molto LUCIDA e CENTRATA, quindi CONDIVISIBILE in TOTO, che ci fa CAPIRE l' estrema INTELLIGENZA "tattica" politica,
    delle PEDINE o meglio dalle TORRI e CAVALLI, usate
    dal POTERE definito anche dagli "OSCURI";

    ieri lunedì c'ero anch' Io nella mia amata TRIESTE, in mezzo ad una eterogenea vociante colorata MAREA umana, di oltre 15.000 PERSONE unite dal NO-GREEN PASS, il "diabolico" STRUMENTO ricattatorio finalizzato alla VACCINAZIONE;

    come scrivi i fatti di ROMA, porteranno a:

    - una stretta ulteriore, delle MANIFESTAZIONI di MASSA del DISSENSO;

    - ad una DELIGETTIMAZIONE dei MOVIMENTI dei NO-VAX, NO-GREEN PASS, NO-MASK etc.;

    - indebolimento dei SINDACATI confederali, ma sopratutto degli AUTONOMI;

    - eliminazione POLITICA degli ESTREMISTI, ma anche delle MINORANZE "scomode !!!

    MANDI

    SDEI/Sergio

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  2. https://www.nogeoingegneria.com/news/a-mosca-si-paga-la-metro-con-il-riconoscimento-facciale/ (vodka, coca cola e tutti a brindare con il cin cin beijing, la triarticolazione dell'asse, washington, mosca, pechino).

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