lunedì 4 luglio 2022

PISCIO ERGO SUM?


L'uguaglianza da ricercare sulla tazza del cesso mi mancava.
Siamo a Luglio, un torrido Luglio che ci fa odiare pure il sole, allora meglio dedicarsi ad argomenti più frivoli e meno pesanti, senza però non sganciarsi mai dalla realtà e dalle conseguenti analisi su ciò che accade intorno a noi, perché la manipolazione è sempre alle porte, anche quando ci appare demenziale e divertente. Per questo vi offro un argomento basso in tutti sensi, che riguarda più gli sfinteri che la geopolitica, anche se i collegamenti simbolici non mancano mai.
All'Università di Pisa, avanguardia del modernismo e del neo-futurismo, hanno inaugurato i bagni GENDERLESS, dicendo che le rivoluzioni culturali iniziano con un piccolo gesto.
Pensate faranno tre bagni differenziati come in Indonesia ed altrove, nel rispetto di tutti? 
No, ne basterà solo uno per tutti quanti, accontentatevi una buona volta, è il Genderless a dirlo e volerlo. Inchinatevi al cambiamento, nulla sarà come prima, manco i water.
Notizia apparentemente futile se non inutile, che nasconde però una volontà di trasformazione, naturalmente in peggio, aggiungo io, e della quale non sentivamo il bisogno proprio ora.

Premesso che al chiuso piscio seduto anche a casa mia (all'aperto è diverso, mi diletto a fare l'effetto idrante), ho sempre avuto rispetto per i cessi altrui, pulisco accuratamente e sono civilissimo, ma questa novità neoliberale di dover parificare tutto, quindi nulla, è per essere gentili, piuttosto demenziale.
Intanto partiamo malissimo, con questo estenuante utilizzo dell'inglese e del termine GENDER, ma quello che è facile notare come la società, con la scusa di un'uguaglianza tra persone sempre più sublimata e non reale, strumentalizzi tutto e di più per tagliare servizi anche quando già esistevano.
Cosa diversa, ovviamente, per tutti gli esercizi pubblici che avevano ed hanno sempre avuto solo un bagno a disposizione per il pubblico. 
Quelli scopriamo oggi che sono sempre stati all'avanguardia, ma un po' fresconi, avendo inutilmente speso soldi per fare due servizi differenziati, quando costretti.
Viene premiato il concetto medievalista della latrina unisex, tipo "Quella locanda in fondo al parco", si torna indietro semmai. 
Dal punto di vista neoliberista, punto di vista che cavalca sempre i diritti e le mode per trarne vantaggi economici e culturali a svantaggio delle persone, si tagliano e non solo economicamente i servizi, per cui ora saremo tutti pisciati e piscioni in egual misura, contenti di fare lunghe file in mono-bagni indifferenziati. 
In un mondo dove il capitale differenzia anche le scorregge, l'unica cosa a non essere differenziata diventa il bagno. Per il resto le donne sul lavoro continueranno ad essere discriminate ed a percepire in proporzione minor salario.
Si evince ancora una volta, sempre con la scusa pelosa ed irritante dei cosiddetti diritti, ma poi tali non sono, che vince ancora una volta il maschile sul femminile, e da adesso care donne dovrete affrontare paludi pestilenziali prima di recarvi sull'amata odiata tazza, anche laddove un tempo potevate evitarlo.
Sono consapevole ed un po' rassicurato del fatto che, talvolta, anche i bagni delle donne sono sporchi e pieni di assorbenti, ma rispetto a quelli frequentati da uomini, sono cristallerie di Murano.
W IL GENDERLESS, tutti ugualmente sporchi e pisciati, ma moderni.
Cosa significa "Nessuna distinzione tra uomini e donne", come recita orgoglioso il manifesto universitario in un impeto rivoluzionario da circolo della bocciofila?
Significa per caso che le baronie fascio-padronali universitarie, quasi sempre in mano a uomini maschilisti e patriarcali anche quando fingono di essere progressisti, favoriranno le donne e le loro carriere?
NO, assolutamente no! Però da oggi il gentil sesso (non è vero, non sono così gentili, sfatiamo anche questo mito) potranno avere l'ebrezza di pisciare in bagni zozzi e senza carta igienica (la carta igienica è quasi sempre bandita nei bagni dei maschietti, sappiatelo a cosa andate incontro).
Il discorso si può simbolicamente estendere a tutti i piani della realtà, dove il ricatto ideologico e neoaristocratico di una paventata uguaglianza, che biologicamente per fortuna non esiste (dovrebbe esistere per ben altro), diventa imposizione accettata che finisce per sfavorire le cosiddette minoranze (altro termine da bandire), anche se presentata diversamente, imbellettata e come ineluttabile modernità da seguire e subire.
Per cui per osmosi accettiamo tutto il resto anche su altri piani, perché no? 
Quindi tutti ugualmente poveri, tutti ugualmente e senza distinzione di sesso a carico di un servizio sanitario sempre più privatistico, tutti con pensioni da fame in maniera equa e solidale, tutti ugualmente vaccinati, tutti senz'acqua ma più genderfluid, tutti sempre più fresconi, ma ugualmente piscioni e pisciati.
Piscio ergo sum?



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