martedì 22 novembre 2022

L'OMBRA DELLA SUBURRA SUL KILLER DI PRATI


Giovedì 17 Novembre Roma si tinge di rosso. Tre omicidi insanguinano la città e gettano nel panico gli abitanti del quartiere Prati. Vengono ritrovate uccise inizialmente due prostitute cinesi e, a breve distanza, una transessuale. Tutti e tre gli efferati omicidi avvengono a metà mattinata. Successivamente, grazie alla telefonata della sorella ed alle telecamere della zona, viene identificato ed arrestato GianDavide De Pau.
Chi è GianDavide De Pau?

Biografia di un killer:
De Pau in passato è stato l’autista del boss Michele Senese, tra i suoi più fidati collaboratori.
Attivo nel narcotraffico era stato arrestato il 1 dicembre del 2020 insieme ad altre 27 persone accusate a vario titolo di traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, lesioni personali gravissime, tentato omicidio, trasferimento fraudolento di valori, reati, per la maggior parte, aggravati dal metodo mafioso.
In un filmato agli atti dell’operazione un tempo nota come Mafia Capitale, De Pau accompagna, il 30 aprile 2013, Michele Senese ad un incontro con Massimo Carminati al bar tavola calda La piazzetta, dietro Corso Francia.
Il nome di De Pau compare anche nell’operazione Alba Tulipano, quella che aveva assestato un duro colpo al clan Senese. Arrestato due anni fa, successivamente Giandavide De Pau è tornato in libertà. E adesso è sospettato di un triplice omicidio.
Nel 2008 e nel 2011 è stato ricoverato all’ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino. 
Tra gli altri reati contestati in passato anche porto d’armi abusivo, lesioni personali, violenza sessuale, violazione di domicilio e ricettazione.

La dinamica degli omicidi:
GianDavide De Pau è arrivato in via Riboty nel quartiere Prati di Roma la mattina di giovedì 17 novembre, a bordo della sua auto, dopo avere trascorso la notte precedente consumando droga con un'amica cubana. Nell'appartamento i primi due delitti, vittime due donne cinesi. Una delle due vittime, la più giovane, inseguita sul pianerottolo e colpita con stilettate al fianco e alla schiena.
De Pau, "dopo avere dimenticato il cellulare nell'appartamento", è salito a bordo dell'auto e ha raggiunto via Durazzo, in linea d'aria 850 metri, in auto una distanza che si copre in pochi minuti. Lì viene immortalato in alcuni video mentre entra nel seminterrato di Martha Castano, prostituta transessuale colombiana di 65 anni che viene uccisa, dinamica identica a quanto avvenuto pochi minuti prima. 
In base alla ricostruzione, l'ex autista del boss di camorra Michele Senese, risale sull'auto e si dà alla fuga. «Ho vagato per due giorni senza mangiare e dormire ma non ricordo nulla, non ricordo di via Durazzo», ha raccontato agli uomini della Squadra Mobile l'indagato. 
Nel corso della fuga De Pau è coinvolto in un incidente, la conferma è arrivata da una primissima analisi dell'auto che presenta numerose ammaccature. 
Non è chiaro, però, se in quelle ore abbia contattato la donna cubana, la cui posizione non è al momento al vaglio, con cui aveva trascorso la notte tra il 16 e il 17 novembre per chiederle aiuto. Di sicuro ha chiamato la sorella. Una telefonata che, di fatto, ha indirizzato le indagini. Un breve colloquio durante il quale il 51enne le fa capire «di avere combinato un casino». La sorella allerta quindi i carabinieri che trasmettono l'informazione alla polizia. Nel frattempo De Pau, con indosso ancora i vestiti sporchi di sangue, sale a bordo di un taxi e raggiunge la casa della madre dove viene prelevato, intorno alle 6 del mattino, dagli agenti. 

Cosa non torna nella narrazione ufficiale:
Diverse cose. Intanto il movente, manca il movente. Alcuni potrebbero dire che è un pazzo criminale e chiudere facilmente il discorso. In realtà, De Pau si è fatto ricoverare in un ospedale psichiatrico in passato da "persone compiacenti", proprio per evitare il carcere e poter tornare quasi subito in libertà. Probabilmente un profilo di un criminale del genere non è come quello di una persona comune, ma ciò non prova nulla riguardo ai tre apparentemente casuali omicidi.
Si dice che faceva uso di cocaina, ma che senso avrebbe uccidere prima due prostitute, per poi recarsi da una terza ed ucciderla anch'essa nell'arco di un'ora, così a caso in piena mattinata?
Altra incongruenza è il cellulare lasciato sul letto della prostituta cinese. Non è un profilo che si addice a colui che faceva da autista e uomo della sicurezza di un importante uomo mafioso come Senese. E con quale altro cellulare avrebbe chiamato successivamente la transessuale, la madre, la sorella ed il taxi, dopo aver abbandonato la macchina accidentata? Magari aveva più di un cellulare, ma è strano che quello principale, dove c'erano magari importanti informazioni su Mafia Capitale e dintorni, sia stato banalmente ritrovato sul luogo del primo delitto. Sembra il famoso film di Elio Petri " Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto", però al contrario, dove tutti gli elementi sapientemente disseminati, vanno a condannare un mostro già conclamato.
Tralasciando il fatto che si trovasse a piede libero, nonostante decine di crimini gravi (altro fatto assai curioso), De Pau ammette di essere stato nell'appartamento delle due cinesi, pur specificando di non ricordarsi nulla a parte il sangue, ma non ricorda affatto di essere stato nel 2° appartamento, dove è stata uccisa la terza vittima. 
Perché parzialmente ammettere senza problemi di essere stato presente nella casa del 1° omicidio ed assicurare gli inquirenti di non conoscere la dimora della povera Martha?
Poi, oltre il movente, manca per ora l'arma del delitto. Magari verrà ritrovata proprio nella sua auto, nonostante per una settimana si sia detto che non era stata trovata. Chissà...
Altro elemento importante che i media cercano di oscurare è la quasi sicura presenza di un complice o più complici, fatto che è venuto fuori in seguito, ma che sembra non interessare troppo i media che trattano questo importante aggiornamento come un particolare trascurabile.

Conclusioni:
Nonostante sia ovviamente troppo presto per chiarire le responsabilità e le dinamiche di questo terribile fatto di sangue, mi limiterò a dire la mia opinione per valutare l'eventuale aspetto simbolico, attraverso alcune curiosità colte tra le immagini, tra i detti e non detti, collegando fatti ed ambienti, diciamo, piuttosto peculiari.
Le suggestioni che propongo non pretendono di dire alcuna verità, sono semplicemente intuizioni personali che possono mostrare l'episodio criminoso sotto altre lenti.
La suburra romana, sempre attiva più che mai, torna alle cronache ogni volta che c'è un cambio al vertice e manda messaggi, punisce la parte avversa, crea capri espiatori, comunica con chi sa leggere. Non è un caso che ultimamente si siano intensificati tanti omicidi domestici fino a quello di Prati.
Ho aspettato qualche giorno prima di pensare cosa potesse essere successo, fino a quando non sono comparsi dal cappello magico soggetti della mafia romana, ed escludere a priori proprio questo elemento, mi pare molto curioso. 
Questo De Pau, fido cocchiere di Senese, uomo di fiducia del boss che, così ad minchiam, accoltella a caso prostitute, non mi convince affatto. Probabile sia stato incastrato per motivi legati alla guerra per il controllo mafioso della droga, per colpire indirettamente qualcun altro sopra di lui, "sacrificato" all'altare della malavita per loschi piani. Un regolamento di conti, soprattutto diversi messaggi su diversi piani, quello criminale della suburra romana e quello politico, intimamente legato ad essa.
Arrivano così, come d'incanto, due rose anonime ed un inquietante bigliettino che riporta la scritta "Sei preziosa per noi. SALMI 139", accanto al portone della casa delle due cinesi, mentre nella porta del 3° omicidio, di un color rosso sangue da ricordare una famosa sequenza di Shining, appare ancora una volta il fantomatico n°5 (interno dell'abitazione) ed un'altra lettera anonima. Il n°5 è stato presente in altri fatti di sangue recenti, ma sicuramente è una banale coincidenza, una casualità da non tener conto.
Sicuramente, il primo messaggio di distrazione di massa mediatico, è giunto in tutte le case degli italiani, compresa la frettolosa risoluzione del caso che premia l'operato di questo nuovo Governo che ha così tanto a cuore l'ordine pubblico.
Giustizia è fatta...!
Continua?





8 commenti:

  1. Pensavo anche al fatto che i nomi delle due cinesi non sono stati resi pubblici. E d'intuito, magari sbagliando per eccesso di zelo, ho pensato a due spie cinesi (i due mestieri più antichi del mondo: la prostituzione e la spia). E il De Pau usato per coprire il tutto. Come un novello "pacciani"....ma forsep troppo per i tempi che stiamo vivendo.

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  2. e’ se fosse tutta ina messainscena? nessun morto?

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    1. Interessante, ma i morti ci sono. Ci sono testimoni del palazzo che parlano di sangue per le scale e sul pianerottolo. Non credo siano tutti attori, con ambulanze al seguito, curiosi della zona accorsi, polizia, carabinieri e tutto il resto. Comunque, tutto è possibile, ma opto per i decessi.

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  3. Il Salmo 139 è attribuito al Re Davide.
    GianDavide De Pau l'assassino presunto.
    Non sono brava negli anagrammi, tu Maestro o qualcuno? Per vedere se dalla frase del bigliettino esce fuori qualcosa di interessante.
    Le due cinesi erano sicuramente spie, notizia di questi giorni è di stazioni di polizia cinesi in incognito per controllare i cinesi in Europa, l'Italia è quella che ne ospita di più (di stazioni di polizia cinesi). Faida tra malavita romana e cinese legata a ciò che accade in Cina ultimamente e ai nostri rapporti con la Cina? La trans colombiana non so collocarla, ma dove c'è la trans c'è sempre del marcio e del non chiaro.
    Il numero 5 esotericamente significa cambiamento, per cui c'è un cambio ai vertici della malavita e delle logge che comandano tutto, di sicuro.
    Il nuovo omicidio del consorzio porterà altre sorprese.

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    1. Non credo sia una faida tra agenti, anche se potrebbe essere. In quella casa c'erano da anni prostitute e tutto il palazzo lo sapeva, viavai di clienti, ragazzi e vecchi, non credo sinceramente. Ritengo sia un messaggio tra ambienti e che il candidato manciuriano sia un'ulteriore vittima, magari costretta a partecipare al delitto, un po' come Izzo quando lo facevano uscire per uccidere. Però la tengo a mente come analisi, potresti aver ragione.

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    2. Talvolta faccio gli anagrammi, ma qui manca il 3° uomo, quello indicato da DePau, che poi è scomparso dalle cronache ed altre eventuali informazioni. Questo però è interessante, basato solo sul suo nome e cognome: (GianDavide DePau) = Puniva Dee D(i) Giada.

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  4. Ho dimenticato di firmarmi, il commento era mio.

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