lunedì 22 maggio 2023

ALLUVIONE: LE GRAVI RESPONSABILITA' DI BONACCINI E SCHLEIN


I gravi errori e orrori del duo Bonaccini-Schlein sui fondi persi negli ultimi anni per la manutenzione degli argini e la messa in sicurezza del territorio, sono tristemente noti all'opinione pubblica. Questa è la vera tragedia umana e politica.
Al posto di enunciare ridicoli slogan ambientalisti d'accatto, pensiamo a tutte le opere di contenimento degli argini interrotte, messe come la polvere sotto il tappeto.

Pensate alla gravità di quello che è successo e pensate come oggi la Schlein faccia la morale a tutti, spostando il discorso, per evitare di parlare delle sue importanti responsabilità.
La Regione Emilia-Romagna poteva spendere 55 milioni di euro di fondi anti-alluvioni quando l'attuale segretario del PD era vice presidente, invece quei soldi non solo non sono stati mai spesi, ma sono stati pure restituiti al governo.
Bonaccini ora fa l'interventista sciocco, con tanto di giacca d'ordinanza, fa lingua in bocca alla Meloni come dire, "ora rimbocchiamoci le maniche e facciamo partire il paradigma Green".
Ecco, il famigerato modello Green che pensa ingenuamente alle machine elettriche (auto che in caso di abbondante pioggia imploderebbero in pochi secondi, a causa proprio delle loro fragili batterie), agli infissi delle case e altre amenità surreali e ridicole, utili solo alle speculazioni e a rimpinguare il sistema neoliberista.
Nulla dice e nulla ha fatto per impedire e contenere la tragedia. Politici come minimo poco lungimiranti e ignoranti, incapaci e arroganti.
Ecco allora la Schlein spostare nuovamente il bersaglio, lodando "Ultima Generazione", come se le loro infami invettive contassero qualcosa riguardo quello che è successo e che succederà nuovamente. "Ultima Generazione" ha il ruolo cialtrone di gatekeeping, utile a celare le vere responsabilità e le cause di determinate sciagure. Nessuno che parla in termini concreti.

Gli interventi previsti in quei finanziamenti, incautamente restituiti, riguardavano la “manutenzione ordinaria per la sistemazione della rete idrografica del bacino Lamone“, i lavori di “sfalcio, taglio vegetazione riprofilatura e ripristino sponde in frana tratti saltuari nei corsi d’acqua dei bacini del torrente Idice e del torrente Sillaro“, gli interventi “urgenti d’emergenza nei corsi d’acqua dei bacini del torrente Idice“, come quelli “nei corsi d’acqua dei bacini del torrente Sillaro“.
Figurano anche i lavori di “sfalcio, taglio vegetazione riprofilatura e ripristino sponde in frana in tratti saltuari dei torrenti Idice, Savena, Sillaro, Quaderna, Gaiana e Fossatone“, come pure quelli di “manutenzione del torrente Ravone“.
A livello nazionale invece ci sarebbero addirittura 8 miliardi di euro di fondi anti dissesto che non sono mai stati spesi e che sarebbero dovuti essere spesi entro il 2023.
L’alluvione ha devastato intere città con 23 i fiumi esondati, 280 frane e oltre 400 strade interrotte. I comuni colpiti dall’alluvione sono 41 e oltre 20mila gli sfollati soprattutto dalle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna.
Questo è il risultato di anni e anni di governi di sinistra e di destra che non hanno investito nella prevenzione e cura del territorio.
Ora bisogna investire in un grande piano di riassesto idrogeologico.
STOP alle esternalizzazioni dei servizi, sempre al ribasso, e messa a punto di tutto il territorio, manutenzione periodica e capillare, STOP disboscamenti e speculazioni edilizie nei pressi dei fiumi e in zone a rischio. E, soprattutto, STOP a qualsiasi Austerity economico-politica. Torniamo a pensare al bene pubblico, alla collettività, finiamola con il peloso cosmopolitismo progressista che abbandona le comunità martoriate.
Cara Europa, caro Governo, ora mettete mano al portafoglio, perché ci sono diverse decine di miliardi di euro da spendere subito.
Lasciamo perdere il Ponte sullo stretto di Messina, STOP all'invio di armi, per quanto poche, all'Ucraina e basta ipocrisie.
La triste immagine dell'elicottero precipitato nelle torbide acque è un po' il simbolo della decadenza del bel paese e dell'infausto destino che l'attende.






7 commenti:

  1. caro MDD grazie per questo bellissimo articolo!! dovevo andare a milano marittima per 4 gg di balli ma andrei volentieriva spalare fango!! per quanto riguarda l’ucraina..ma ancora non hai visto o capito che le macchine usate per fare finta che ci siano bombardamenti li prendono dallo sfasciacarrozze??..facci caso e’ facile smascherare l’attore cocainomane!!!

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    1. A spalare il fango ci dovrebbero andare Bonaccini, la Schlein e tutta la cricca che non ha speso 55 miliardi, non 2 spicci, per rifare tutti gli argini, per pulire, per fare le vasche di contenimento che, anche se la pioggia fosse stata maggiore, avrebbero reso il danno decisamente inferiore e gestibile.

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  2. Spero tu e famiglia non abbiate avuto problemi, Maestro.
    Per il resto, la solfa è ormai trita e ritrita cari Italiani: votate la merda e mangerete la merda. Ci morirete sotto. Elementare, Watson.
    Questo è solo uno dei tanti assaggi di tutte le catastrofi in arrivo ovunque sul pianeta, credo che lamentarsi sia solo tempo perso a questo punto.
    Non verrà fatto proprio nulla da nessuna parte per risanare, tranquilli.
    Il nostro fato è già pronto.

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    1. No, tutto a posto, abito in centro a Bologna. Comunque, bastava poco per evitare allagamenti. Avevamo ben 55 miliardi che abbiamo restituito, che dire...

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    2. Da dire non è rimasto nulla. Da fare tanto, se gli italiani fossero un popolo normale con i coglioni.
      Non lo sono. Sono per lo più vaccinati e ho detto tutto. Niente e nessuno fermerà la distruzione causata dal vuoto di consapevolezza generale.
      Ognuno salvi sé stesso...se ci riesce. Il resto finirà comunque nel fango.

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  3. All'inizio dell'articolo c'è scritto "55 milioni".

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