domenica 14 gennaio 2024

DAL POLITICAMENTE CORRETTO ALL' ANCIEN REGIME



Il politicamente corretto è il male assoluto, soprattutto, perché è scorrettissimo quando si trasforma in arma contro opinioni divergenti, con la malafede di pretendere di difendere le minoranze.
Non difende le cosiddette minoranze, non migliora il linguaggio e le usanze, ma abitua nel tempo l'utente a NORMARSI e CONFORMARSI verso il pensiero di pochi.
Vince metaforicamente e comunque sempre chi l'ha più lungo e, soprattutto, chi è più ricco e performante, questi avrà sempre i mezzi per scusarsi politicamente correttamente.
Questa è una forma di bigottismo laico che sostituisce i veli sulle statue nude del fu' Savonarola.
Un conto è non offendere il prossimo con un linguaggio violento e maleducato, ma non c'era certo bisogno di nessun paradigma nazi-linguistico per arrivare a ciò, pensando di cambiare le parole per scontentare tutti e fingere di difendere i presunti indifesi.
Un conto è usare un vocabolario di Stato che è consono e supino al sistema neoliberale, oggi decisamente più censorio ed oscurantista, altra cosa è educare il prossimo al rispetto di tutti senza sovrastrutture ideologiche. 
Questo sarebbe nulla o quasi nulla, peccato che poi il neo-linguaggio si trasforma in una mannaia, colpendo chiunque dissenta o esprima criticità politiche e anti-sistema, e questo a prescindere si abbia ragione o meno. Perché si passa sempre più velocemente dalla pretesa di coprire le vergogne, alla censura di chi vuol scoprire vergogne più pesanti, mettendo in discussione lo status quo, per esempio in campo economico e dei diritti dei lavoratori o della difesa dello Stato sociale.
Soprattutto, abitua l'utente medio (sia scolastico che social) a non pensare con la propria testa e con le proprie pulsioni, a scremare qualsiasi sfumatura e ad agire in automatico, come appunto una macchinetta o un soldatino, accumulando nel tempo aggressività inespressa. Aggressività che poi si sfogherà con chi non concorda con il pensiero unico previsto e vigente in una sorta di modello simile al famoso "Villaggio dei dannati".
Concettualmente, un paradigma reazionario, ma vestito di tutto punto. 
Non rutta e scorreggia, non puzza, è neutro, ma poi si trova concorde in qualsiasi orrore espresso dal mainstream, legittimato in questo dall'essere il 1° della classe.
Quindi e per esempio, si alla cancel culture ed anche all'occupazione della Palestina, perché bisogna pur sempre aderire allo stesso modello di partenza, proporzionalmente al proprio grado di aggressività passiva, al sistema che ti propone entrambi i piatti sulla tavola mediatica.
Una "cura Ludovico" più sottile e strisciante, quella che intellettuali come Reich, Kubrick, Pasolini, solo per fare i nomi più comuni, chiamavano "Fascismo bianco".
L'importante è rimpicciolire il range di possibilità di analisi e di comprensione, usando lo schema dei buoni e cattivi, del bianco e nero come unici colori possibili, come unico sistema possibile, che sfocia nel pensiero conformista della serie "c'è un invaso e un invasore", "siamo in presenza di un cambiamento climatico per colpa delle persone comuni", "se non ti vaccini muori", fino al conseguente "se sei povero è colpa tua".
Non esiste, fateci caso, l'unico politicamente corretto veramente utile, quello sulla povertà e sulla dignità economica. In quel caso è legittimo pensare in termini egoistici, di sopraffazione, di dominio.
Tutte forme linguistiche di propaganda che partono strumentalmente da presunti diritti civili, senza mai risolverli realmente, ma limitandosi ad annunciarli, quindi acuendo le divisioni e le atomizzazioni sociali, arrivano a plasmare un pensiero unico su altri fronti più caldi.
E' in termini di psicologia di massa e apparentemente democratici, una svolta autoritaria che annuncia nuovi scismi ontologici e contro-rivoluzionari.
Il progetto in corso è creare una forma pensiero alveare, un po' come in Cina, ma implementata in un sistema occidentale che, gioco forza, diventa sempre meno democratico, quindi più conformista e lontano sideralmente da chi dovrebbe in teoria proteggere.
Per questa restaurazione antropologica, l'ancien regime transnazionale da tempo manipola il senso di colpa del variegato quanto confuso mondo di sinistra, in questo più plagiabile e predisposto, per arrivare a realizzare una reazione anti-democratica, pur veicolandosi BUONO.
In realtà e su altri piani, questa trasfigurazione sociale e trasmutazione del piano del reale, è sempre stata fatta con l'ausilio del mondo variegato di sinistra, dell'attivismo, fino alla manipolazione di un certo antagonismo, reso talvolta cavallo di Troia per aggiornare il sistema, ma sempre in termini più autoritari.
L'attivismo declinato su più piani della realtà, fino appunto all'antagonismo più radicale non consapevole, fu manipolato per uccidere Moro o ancor peggio, credere di farlo, giustificando il conseguente spostamento dell'asse politico valoriale a destra su posizioni economiche neocon, non a caso, introiettate in pochi anni anche dalla sinistra partitica dalla caduta del muro di Berlino in avanti.
Lo stesso schema manipolatorio, nato ai tempi dei romani, fu adottato con Mani Pulite nei primi anni 90, dove il cambiamento di Mani Pulite, serviva ad instaurare un fronte neoliberista rappresentato sia dalla rinascente sinistra dell'epoca, oramai resa strumento del capitale, contro Berlusconi, nuovo paladino mafioso del cambiamento in peggio, ma gli esempi sono molteplici.
In piccolo, il sistema strumentalizza i sacrosanti diritti civili, svuotandoli del loro vero impatto egualitario tra persone, sostituendolo con il decalogo dei comportamenti da utilizzare come in una sorta di Collegio universale, pena la scomunica sociale.
Ci troveremo alla fine in un mondo dove dovrai pesare il linguaggio come si pesa l'oro, facendo salti mortali per non offendere il nano del Katonga, perché è nato in un paese sfortunato e non puoi dire NANO, appoggiando però dall'alto il dittatore del Katonga perché ci dona il petrolio a miglior prezzo sulla pelle dei suoi abitanti, e allora tana libera tutti.

Con il vostro senso di colpa, come quello di credere di vivere in un sistema patriarcale dove bisogna sentirsi in colpa a prescindere dalle colpe altrui, il sistema ci campa e compie ben altri riti sulle vostre teste, peggio, è legittimato a farlo come unico modello possibile, anche attraverso il suo nuovo linguaggio, quello BUONO contro quello CATTIVO, che legittima il piano di realtà in cui viviamo e, per osmosi, tutti gli orrori che esprime facendosi accettare.



1 commento:

  1. Parte tutto sempre dal solito presupposto trito e ritrito: l'essere umano è deficiente e ha paura pure della sua stessa ombra, ergo ha creato tutta la merda in cui affoga oggi.
    Stanno cadendo a milioni come pere mature in Occidente causa vaccini. Il raccolto o karma si sta compiendo.
    Un biologo americano ebreo parla di 17 milioni già morti per i vaccini.
    Entro fine 2025 e nei pochi anni a venire prima del botto conclusivo ci sarà una selezione finale che quella di Hitler impallidisce al confronto.
    Lo spettacolo è appena cominciato, ce ne saranno di eventi...
    Il politicamente corretto possono infilarselo su per il culo tutti quanti, a breve non ci saranno coglioni a cui far credere a ste boiate perché i paesi che restano in piedi se ne sbattono il cazzo del politicamente corretto, Russia in primis.
    Trovatevi un riparo bello resistente e nascosto fidatevi.

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