giovedì 19 giugno 2025

LA ROSA DI GARLASCO




Il 13 agosto 2007 viene uccisa Chiara Poggi, una ragazza residente a Garlasco. Viene successivamente incolpato del delitto il suo fidanzato Alberto Stasi. Inizialmente assolto in primo e secondo grado, fu ritenuto colpevole nella revisione del processo. Nel 2015, la sentenza divenne definitiva a seguito del pronunciamento della Corte di cassazione. Sembra il classico omicidio passionale di una relazione tossica, peccato che manchino sia il movente, sia l'arma del delitto, come spesso accade in tanti simili casi mediatici. In realtà, come vedremo, questa storia è particolarmente complessa ed articolata. Intanto, fu lo stesso Stasi ad avvertire i carabinieri del decesso della ragazza, morta tra le 10.30 e le 13 di quel tragico 13 agosto, ed è stato appurato che fino alle 12.30 lavorò alla sua tesi di laurea continuativamente davanti al computer di casa, quindi, già questo dato scagionerebbe il fidanzato. Dopo aver chiamato ripetutamente Chiara senza ricevere alcuna risposta, Alberto Stasi si reca a casa di Chiara Poggi e risultano altre due chiamate dal suo cellulare, di cui l'ultima alle 13.45. Scavalca il muretto della villa e scopre il corpo di Chiara, tra pozze di sangue e tracce ematiche sulle pareti. Alle 14 chiama il 118 e poi arrivano i carabinieri poco dopo.

Alberto Stasi se fosse stato l'assassino, probabilmente, non avrebbe chiamato nessuno e sarebbe corso a lavarsi accuratamente, buttando i vestiti molto lontano dal luogo del delitto. Invece, non risulta fosse sporco di sangue, e ben sappiamo che dopo una violenta colluttazione con la vittima, il suo corpo ed i suoi abiti sarebbero stati lordi di sangue. Questo banale ma centrale particolare pare non interessare a nessuno, quando dovrebbe essere un dato oggettivo fondamentale da esaminare. Invece, ci si concentra sulle sue scarpe, se le avesse cambiate o meno, sui pedali della bicicletta ed altre amenità del genere, ma nessuno chiede come possa l'assassino, dopo una mattanza simile, non aver alcuna traccia ematica e dove avrebbe nascosto l'arma del delitto. Fino a questo punto sembra una storia come tante, una tragedia familiare dove il probabile colpevole è il malcapitato che ha trovato per primo il cadavere e dove a nessuno importa approfondire la faccenda. Peccato che dal quel momento in avanti si aprono i cancelli dell'inferno ed entrano in gioco diverse persone ed intricate storie parallele che si perdono in un labirinto senza fine. Poco alla volta, appaiono come d'incanto tanti, troppi personaggi in cerca d'autore. Amici, parenti, Don Gregorio Vitali accusato di pedofilia e abusi sessuali, il santuario della Bozzola dove, pare, accadessero dei riti strani e dove agisse indisturbata una psicosetta della quale sappiamo ancora troppo poco e che viene sempre menzionata a latere. Suicidi, suicidati, strane morti, vicini uccisi, tutti nella stessa zona e collegati più o meno direttamente alla vittima. Una sorta di Twin Peacks all'italiana, dove la morte della povera Chiara sembra solo un tassello di una vicenda molto più complessa.

Secondo il parere del regista e giornalista Luigi Grimaldi, la vittima comunicava tramite un telefono diverso con un misterioso interlocutore. “Il telefono del detective squillò Dreen. 4146, una soffiata”. Sotto, una nota in un’altra grafia: “Sei fuori come un Dreen”. 
Chiara aveva l’abitudine di appuntarsi frasi e questa parla di telefoni, di una soffiata.  
C’è quel numero: 4146. Un codice usato da enti pubblici con addebito diretto al ministero. Una cosa da addetti ai lavori, non da ragazze di provincia. 
Non lavorava per lo Stato, ma aveva raccolto, nella sua famosa chiavetta USB, materiale inquietante: abusi su minori, violenze, omicidi irrisolti, e persino appunti sulla cocaina. 
Poi c’è il legame oscuro con quella presunta setta satanica attiva da anni a Garlasco e dintorni. L’ingegner Roberto Porta, perito del tribunale, ha confermato a Grimaldi che se Chiara avesse usato una SIM diversa nel suo Nokia blu, sarebbe stato possibile tracciarla solo se nota agli inquirenti. 
Una SIM ignota in un telefono ignoto non può emergere dai tabulati. 

Nel corso delle indagini parallele svolte dai due legali, emergono circostanze apparentemente scollegate dal delitto, ma ricorrenti nel territorio. 
Otto suicidi, tra il 2008 e il 2014, avvenuti in circostanze anomale tra Garlasco e comuni limitrofi, suscitano l’attenzione dell'avvocato Bocellari, difensore di Stasi. 
Tra questi, il caso di un’anziana madre uccisa in modo mai chiarito, il suicidio di un ragazzo vicino alla cerchia di Chiara, e altri episodi la cui dinamica solleva più domande che certezze. In alcuni casi, le modalità della morte lasciano sospettare un contesto ritualistico o comunque non riconducibile a gesti isolati. 
La denuncia della Bocellari si arricchisce di dettagli inquietanti: su Facebook, due persone si mettono in contatto con lei per avvisarla che le sue ricerche «stanno toccando ambiti pericolosi, collegati al satanismo». Una di queste, che si presenta come veggente, le avrebbe suggerito cautela, paventando minacce implicite e collegamenti tra il caso Garlasco e ambienti oscuri. L’altra, residente a Milano, aveva fissato un appuntamento con l’avvocata, salvo poi annullarlo improvvisamente. Entrambi i profili sono stati riferiti alle autorità, insieme ai messaggi ricevuti.
L’avvocato Bocellari, pur non avanzando accuse esplicite, lascia intendere un possibile filo rosso tra le morti inspiegabili e l’omicidio di Chiara Poggi. 
Tra le morti su cui gli inquirenti stanno cercando nuovi riscontri spiccano tre episodi: il suicidio del medico Corrado Cavallini, che aveva in cura Andrea Sempio e si sarebbe iniettato una sostanza letale nel 2012. Quello del meccanico Giovanni Ferri, trovato con i polsi e la gola tagliati dopo aver, secondo alcuni testimoni, incontrato Chiara Poggi la mattina della sua morte. In particolare, la vedova di Ferri non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio, sostenendo pubblicamente l’idea di un silenziamento legato a conoscenze scomode. Infine, un amico d'infanzia di Sempio, Michele Bertani, morto impiccato nel 2016.

Potrebbero nascondersi messaggi in codice anche nei post pubblicati su Facebook da Michele Bertani. La sua pagina da nove anni è rimasta aperta, quindi accessibile a tutti.
"La Verità Sta Nelle CoSe Che NeSSuno sa!!! la Verità nessuno mai te la racconterà", scriveva citando una canzone dei Club Dogo il 19 gennaio 2016 Bertani, che su Facebook era registrato come Mem He Shin, espressione che nella mistica ebraica richiama il quinto nome di Dio. Utilizzando la Cabala si è scoperto che quel messaggio potrebbe nasconderne un altro.
Luigi Grimaldi ha svelato che, se si eliminano le lettere maiuscole, le minuscole rimaste - a eria' ta elle oe he euno sa -, trasmutate nell’alfabeto ebraico, formano la frase che tradotta in italiano significa "C'era una ragazza lì che sapeva".
Non è certo l'unico post in cui Bertani scrive alternando lettere minuscole e maiuscole. 
Il giorno precedente, il 18 gennaio 2016, il ragazzo ad esempio scriveva sulla sua bacheca Facebook "?..in tHe CanTinE work in progress...". 
Sembra quasi la trama di "Todo Modo" di Elio Petri, dove veniva scoperto un codice che svelava i nomi relativi alle morti dei vari personaggi all'interno del bunker eremo Zafer. 
Una sorta di anagramma che andava a formare la frase: "Todo modo para buscar la voluntad divina".

Si arricchisce di importanti dettagli l'ipotesi avanzata dall'avvocato Massimo Lovati di Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso con ignoti. Secondo il principe del foro di Pavia, un decano delle toghe, la verità non riguarda il suo assistito e nemmeno Stasi.
"Non c’entrano né Andrea Sempio, né le gemelle Paola e Stefania Cappa, né i vari nomi che stiamo sentendo in questi giorni: è solo fumo negli occhi", spiega il legale intervistato da Mattino 5. L'avvocato che insieme alla collega Angela Taccia difende l'allora 19enne amico di Marco Poggi, fratello di Chiara, ribadisce la tesi del "sicario". 
Chiara, "è stata uccisa da un solo killer, un omicida che fa riferimento a una massoneria internazionale, un’organizzazione criminale dedita al traffico di esseri umani e alla pedofilia". Uno scenario sconcertante che si collega a una delle piste più suggestive e misteriose del giallo di Garlasco, quello che accadeva al Santuario della Bozzola, luogo a pochi chilometri dalla villetta di via Pascoli e frequentato tanto dai Poggi quanto, secondo alcuni testimoni, dallo stesso Sempio.

Con tutti questi riferimenti è chiaro che la vicenda presenta ben altri aspetti e non certo quelli presentati e discussi inutilmente per anni sui media. Abbiamo visto e continuiamo a vedere cosiddetti esperti, criminologi, giornalisti parlare di fuffa di gossip, di sciocchezze, depistando forse inconsapevolmente, chissà, facendo distrazione di massa, soprattutto, evitando di approfondire certe tematiche scomode, glissando puntualmente su certi argomenti. 
Invece, il filo rosso della matassa che si sta dipanando, sembra portare altrove. 
Perché nessun giornalista dedica una sola delle infinite trasmissioni del caso Garlasco a questa fantomatica organizzazione criminale, legata alla massoneria internazionale, dedita alla pedofilia e agli omicidi rituali? 
Perché si continua a parlare di pedalini, di mutandine, di rapporti amorosi e gelosie annesse, di ricostruzione addirittura in 3D della villetta, come fossimo tutti seduti al bar, bypassando tutta la mole di materiale e testimonianze che portano a scenari decisamente più inquietanti e pericolosi? Perché questa continua omertà, comune a quasi tutti gli omicidi mediatici, che diventa poi becera narrazione che fa presa sulla psicologia di massa?
Ecco, lo scenario dietro le quinte, pare interessare pochi ricercatori, mentre la criminologia ufficialista latita e si perde tra le pareti del labirinto. 
La cosa ancora più inquietante è che in carcere poi finiscono palesi capri espiatori, ignari di cosa passa sulle loro teste, vittime che si aggiungono ad altre vittime, un orrore dopo l'altro. Se domani esce Alberto Stasi, con tante scuse per avergli rovinato la vita, ci sarà un nuovo capro espiatorio come Sempio, e il mostro di turno sarà servito sulla tavola di un pubblico sempre più in astinenza da rogo, con annessi dibattiti degni del peggior depistaggio o, forse, della loro migliore propaganda. 
Perché qui si celebra un sistema che, talvolta, necessita di offrire all'oracolo le vittime designate, sia quelle uccise, sia quelle innocenti che dovranno pagare colpe non loro.
Il labirinto di Garlasco è un mistero senza fine, perché non c'è alcuna volontà di raggiungere il centro dove giace una bella rosa che non appassisce mai, fresca come appena colta, profumata e di colore rosso. Nascosta agli occhi dei sudditi di questo regno di cartapesta, ma così evidente che, forse, è sempre rimasta fuori dal labirinto o sopra di esso, senza ce ne accorgessimo, davanti ai nostri occhi, mentre tutti noi ci siamo persi nei suoi meandri e non troviamo la via d'uscita.



31 commenti:

  1. Volevo scrivere un lungo commento, ma non ne vale la pena. E non per te Maestro, ovvio. Perché la verità la conoscono tutti a Garlasco, e pure gli inquirenti di allora come di oggi.
    Ma è una verità scomoda, che va a toccare troppi tasti delicati e troppe persone, o dovrei dire personalità.
    Scommetto quello che vuoi che questa inchiesta finisce con l'arresto di altri carabinieri delle vecchie indagini e archiviazione per Sempio ed altri.
    La Carlizzi aveva capito e l'aveva scritto. Il rituale fu fatto, ma mancherebbe il movente. In realtà il movente c'è, ma anche Grimaldi preferisce dipingere Chiara Poggi come la novella Santa Maria Goretti, per carità.
    E no, non mi riferisco a possibili tresche di Chiara, se le ha avute poi ha fatto benissimo, ché Stasi tutto ti fa venire tranne la voglia di scopare.
    Mi riferisco al voler guardare lontano per non dover guardare all'interno della vita, e della casa di Chiara Poggi.

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  2. Ah, trovo interessante il caso di Villa Pamphili, dove tante cose non tornano. La data del ritrovamento di madre e bimba è un bel 22, così come la data dell'omicidio di Chiara Poggi. Un bel numero gemellare, che richiama sacrifici a Giano Bifronte, come diceva la Carlizzi.
    22 come il calibro della pistola che ammazzava coppiette vicino Firenze, e ultima lettera, la 22esima appunto, dell'alfabeto ebraico, la Taw, o Tau.
    La quale lettera significa compimento, salvezza, protezione e unione col divino.
    Tutto è collegato, naturalmente.
    E non conosce limiti di tempo.

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  3. Personaggio accattivante, l'avv. Lovati ... non potendo ( o volendo ? ) portare prove della pista del sicario su mandato di una setta, dice che l'ha sognata.
    Mi è sembrato chiaro da subito che no, non si trattasse di un vecchietto svampito - al netto della carriera nel foro - ma che sapesse cose indicibili ai popolani ...

    ===

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  4. Si maestro però perché protezioni forti da parte del Cappa, testimonianze triplici su una donna e la fuga ripetuta di questa davanti al tale giornalista? Un coinvolgimento c'è e la Carlizzi lo spiegò

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    1. Anche Pacciani era in qualche modo coinvolto nelle vicende del MDF, frequentando a latere certi personaggi. Questo non significa fosse coinvolto direttamente negli omicidi.
      Anche Bossetti è alla lontana coinvolto con il caso Yara, perché lavorava nel cantiere del figlio di Locatelli, inquisito come uno dei più grandi narcos italiani.
      Tutti i personaggi che ruotano intorno a certe vicende sono in qualche modo coinvolti, anche indirettamente o a livello eterico.
      La prova regina di cui nessuno parla è l'ASSENZA di sangue sul corpo e sugli indumenti di Stasi, ma anche su altre eventuali persone.
      Se qualcuno di loro avesse realmente ucciso Chiara, avrebbe lasciato una scia interminabile di tracce ematiche anche fuori dalla villetta, sarebbe stato notato lordo di sangue uscire dopo un eventuale omicidio.
      Se questo passaggio non è avvenuto non è tecnicamente possibile, a mio avviso, incolpare nessuno.
      Questi omicidi vengono eseguiti da professionisti che difficilmente lasciano tracce, anzi, solitamente muovono oggetti e confondono la scena del crimine per depistare e/o mandare messaggi.
      Tutto questo non può essere realizzato da ragazzini, come è logico che sia, ma da addetti ai lavori. Ergo, tutti i personaggi che ruotano attorno non c'entrano nulla con la morte di Chiara. Magari sono a conoscenza di qualcosa, di qualcuno, magari conoscono alcune delle ragioni per cui è successo il fatto. Hanno paura delle conseguenze e anche loro tacciono e depistano.

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    2. Anche perché il caso Gambirasio fu un'operazione militare atta a prelevare il dna a oltre 33.000 abitanti della zona, cosa mai ripetuta finora nei casi di delitto. Quel dna fu venduto a laboratori angloamericani per la produzione dei famosi vaccini antimeningococco iniettati in quelle zone in autunno 2019, e per quelli anti Minkia19.
      Poi è chiaro che Yara fu scelta in base a dei requisiti precisi, in primis nome ed età affinché il rituale avvenisse correttamente, e l'hanno trovata nel giro di lavoranti di Locatelli.
      D'altronde Massoneria e malavita vanno a braccetto, la seconda essendo spesso la mano armata della prima.

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  5. 1+3+0+8+2+0+0+7 però fa 21, non 22!

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  6. https://www.youtube.com/watch?v=briKqhJhixY (LE DINAMICHE SOTTILI NEGLI OM*CIDI TIPO GARLASCO ECC. LE FORZE INVISIBILI IN GIOCO E LORO AZIONE)

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    1. Conosco le ricerche di Villanova, anch'io parlo di forme pensiero ed egregore. Non condivido nello specifico certe pratiche di protezione eteriche, non perché in termini assoluti, non possano esistere o addirittura funzionare, ma perché possono risultare controproducenti in certi soggetti, creare paranoie ed essere pericolose. Certe conoscenze operative non possono essere date a persone che potrebbero avere problematiche di qualsiasi natura. Semmai, già sarebbe tanto cercare di far comprendere come funzionano concettualmente certe dinamiche, senza necessariamente scendere nello specifico, che è un mondo da circoscrivere ad iniziati che possono avere la barra dritta per governarle. Poi, per carità, ognuno sceglie la strada che più ritiene opportuna.

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  7. Ultime news: la donna trovata a Villa Pamphili era russa e si chiamava Anastasia, la sua bambina Andromeda.
    Il tizio americano preso in Grecia.
    È talmente facile che se non fosse tragico sarebbe divertente.
    E pensano veramente che basti sta roba a fermare la Russia.

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    1. puoi spiegare anche ad un neofita?

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    2. Ecco, quella è una bella storia. Sicuramente è sempre un omicidio mediatico, quello lo avevamo intuito fin dall'inizio, PERO' è particolarmente complessa, articolata e con doppi e tripli ribaltamenti. Fosse solo una fuga dopo un duplice omicidio, manco mi interesserebbe. Peccato ci sia questo discorso sulle doppie identità, sul fatto che, inizialmente si credeva fosse un barbone, poi un produttore miliardario, poi uno che fingeva di essere quel produttore miliardario, poi di nuovo si afferma abbia riscosso quasi 1 milione di euri da un'agenzia italiana cinematografica (ma manco a Fellini avrebbero dato tutti questi soldi), e poi invece no, invece si... ma la cosa divertente è che questo FANTOMATICO produttore, intendo quello vero e non quello che dicono sia falso, ovvero tal REXAL FORD, nome da fumetto, è UN FANTASMA.
      Mi sono informato fin dall'inizio su questo VERO Rexal Ford e, a parte qualche menzione automatica in rete, non appare assolutamente nulla, nessuna BIO, nessuna foto, nessun articolo, nessun commento, nulla di nulla, MA e nonostante i siti di Cinema lo diano per reale e sotto il suo nome ci sia una lista di film, di produzioni sud-americane. Una roba stranissima che mi porta a pensare che tutta sta storia sia fortemente depistata e che sia stata creata per mandare messaggi in codice importanti, o che ci siano giri strani di snuff movie e rapimenti di bambini. In questo caso, magari trattasi di una "consegna" andata a male che è stata interrotta e uccisi i mediatori. Una roba veramente da spy-story.

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    3. Il nome Rexal Ford è talmente ridicolo che non si può sentire, tra l'altro un anagramma di esso è Red Earl Fox, bisognerebbe scavare già solo su questo.
      Credo che la storia in effetti abbia più scopi: sacrificio umano per la questione Russia-Ucraina, e infatti abbiamo la ragazzina ucraina morta 20 giorni dopo il ritrovamento della russa, e come dici tu un giro di pedofilia internazionale in cui qualcosa è andato storto e hanno dovuto ammazzare donna e bambina. Le quali come sospettavo non sono madre e figlia, ma come al solito i media massoni ci raccontano delle boiate spaziali.
      Sul contributo a sto tizio poi sarebbe da mettere dentro tutti e buttare via la chiave, ma come cazzo si fa a credere che si diano soldi come noccioline a uno stronzo qualunque che non presenta credenziali e va in giro come un pezzenti.
      Questa è una psy-op bella e buona, a questo punto sono morte davvero la russa e la bambina?

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  8. @Anonimo 23 giugno

    Sei un neofita e quindi cosa pensi di capire con una spiegazione di poche righe su un blog?
    Non sei veramente interessato a capire tra l'altro, solo ad avere una spiegazione terra terra con meno di 140 caratteri, altrimenti sapresti già quello che devi fare: partire dalle basi di esoterismo occidentale, e imparare l'arte, e quella non te la danno i libri, di sapere pensare velocemente unendo i puntini tra eventi accaduti a distanza di tempo, anche secoli.
    Il blog del Maestro inizia dal 2010 mi pare, buona lettura intanto.
    Ci risentiamo tra una ventina d'anni 🤣🤣🤣

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  9. Ah, ieri sera mi sono proprio divertita. Sul canale Darkside Gianluca Zanella ha intervistato la psicologa-criminologa Silvia Michelini, romana anche lei credo, che ha parlato di Michele Bertani, il ragazzo suicida o suicidato nel 2016 e del suo profilo Facebook con la famosa frase finto ebraica su cui Grimaldi è andato in loop totale, e le foto che metteva, oltre ai tatuaggi.
    Bene Maestro, vai a vedere i tatuaggi che ha sta tizia, volutamente messi in mostra, e il ciondolo della collana.
    La diagnosi su Bertani è stata pura spazzatura, volutamente è chiaro, e lei è decisamente il soggetto più interessante.
    Insomma, abbiamo avuto l'ennesima conferma che quando si parla di Garlasco, Roma si muove immediatamente a fare un bel cover up.

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  10. Continuiamo a divertirci:
    Il giorno dell'incidente probatorio su Garlasco fa un bel 23 come somma teosofica.
    In ebraico la lettera Taw (o Tau) viene considerata la lettera numero 22 dell'alfabeto ma anche la 23, a seconda se vengono separate consonanti e suoni che la compongono (uno è lo shin, vi ricorda qualcosa? Bertani...Mem He Shin...) e significa anche "segno".

    Insomma un altro messaggio a chi vorrebbe magari prelevare il dna di Bertani (che fu cremato dicono) e compararlo a qualche reperto è servito.

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  11. E ancora:
    Ricordate la famosa TAV, che tante lotte causò tra i residenti valdostani e il governo?
    A cosa credete faccia riferimento? Ma alla lettera TAW, ovviamente.
    Acronimo scelto apposta.
    La quale TAV doveva assolutamente passare dalla linea di San Michele, che collega la Francia a Gerusalemme.
    Ma chi mi batte? Solo il Maestro, e non sempre 🤣🤣🤣🤣

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  12. Scusate piemontesi i residenti, non valdostani.

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  13. Maestro tu hai mai fatto ricerche su Chiara Poggi e l'omicidio?
    No perché vengono fuori cose assai interessanti. Come ho sempre pensato, le versioni più simili alla verità su ogni caso mediatico sono spesso gli articoli di giornale, specie locale, scritti nell'arco dei primi 2 anni, poi tutto va regolarmente a puttane.
    Negli ultimi giorni mi sono divertita a fare ricerche -per deformazione professionale so cosa, come e dove cercare- e mi sono imbattuta in articoli del 2007-08 che parlano di questo "mago" titolare della TV Varese Sat e dei servizi di lettura tarocchi e cartomanzia Magic Star, il quale raccontò che Chiara telefonava frequentemente al suo servizio e parlava con un suo cartomante, a cui disse di essersi presa una scuffia per un 35enne ed aver fatto delle scoperte preoccupanti di cui voleva informare i suoi genitori e quelli di Stasi.
    Questo tizio, insieme alla compagna e ad altre 4 persone fu arrestato a luglio 2007, e nel 2011 fu assolto dall'accusa di calunnia verso Chiara Poggi, quindi che Chiara chiamasse quel servizio di cartomanzia e fosse cotta di un altro è vero.
    Lo conferma anche un giornalista che conosce la Bocellari, avvocato di Stasi con De Rensis.
    La stessa Bocellari denunciò di essere stata minacciata da due cartomanti/veggenti durante delle indagini per conto di Stasi.
    Perché non indagarono per capire chi fosse questo nuovo amore di Chiara?
    Perché si continua a non far uscire tutta questa roba?
    Come dice Gabriella Ambrosio, che sul caso Poggi ha scritto l'unico libro degno di nota, è un caso complesso ma non complicato.
    C'era già tutto per risolvere velocemente il caso, ma evidentemente Chiara si era innamorata e veniva manipolata da questa persona probabilmente appartenente ad una setta, o dai cartomanti stessi a cui telefonava, o Stasi stesso era parte di una setta con Sempio e gli altri e Chiara lo aveva scoperto, e questo ha fatto sì che venissero scombinato tutte le carte e si introducessero nella vicenda i servizi segreti con Sindoca e Pazienza. Questo perché la setta ha al suo interno pezzi grossi che devono essere protetti a ogni costo.
    Un omicidio assai probabilmente passionale che nasconde retroscena esoterici da salvaguardare a ogni costo.
    Stasi non è affatto innocente, ma non era da solo quella notte/mattina.

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  14. Se c'è stato questo contatto, lo si è fatto per adescare Chiara, come per adescare gli altri personaggi, hanno usato il Santuario. E' molto simile alle Bestie di Satana come storia, nel senso che questi personaggi erano STATI fatti orbitare attorno una sedicente psicosetta. Questa è la trappola per poi poter fare determinati riti e uccidere anche chi, eventualmente, conosce, è testimone, ecc... Ma tutti loro al massimo sono a conoscenza di, ma non sono i carnefici, perché questi riti sono fatti da superprofessionisti e non ragazzini. E' tutto perfettamente organizzato, non si possono affidare ai sentimenti o alle azioni di eventuali personaggi che possono mandare a puttane il tutto. Sono dei capri espiatori, magari a conoscenza di fatti, quello si.

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    1. Eppure a me sembra che il rituale sia stato fatto male e di fretta, magari sbaglio. Forse fa parte dello staging pure quello.
      Hai sentito del ritrovamento oggi del corpo di una 14enne all'interno di una fabbrica dismessa...a Bergamo?
      Oh, sempre lì e non se ne esce.

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    2. Ragazzina ucraina, aggiungo.
      Si suppone suicidio... Nome Valeria.
      Uhm, mumble mumble 🤔🤔

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  15. Ragazzi, io mi sto ammazzando dalle risate con sto caso Garlasco- sì lo so sono insensibile, ma a me i fessi che si fanno abbindolare da maghi e sette sono sempre stati antipatici, che volete - ma dico avete sentito la notizia che le famose armi del delitto che dicevano essere state dragate nel canale di Tromello un mese fa (e faceva già ridere così) sarebbero state invece ritrovate anni fa e conservate da...un muratore egiziano?
    Ma si chiama Hiram Habif per caso? 🤣🤣🤣🤣
    Cioè questi stanno perculando alla grandissima la massa italica idiota, e io me la rido.
    Muratore egiziano è come dire Massone, preciso per i neofiti che leggono e necessitano di lezioni in pillole di esoterismo, ma capite la presa per il culo epica che stanno portando avanti?
    Non erano mai arrivati a questi livelli giuro.
    Ma poi vogliamo parlare del procuratore Napoleone, messo lì per il cognome? Chi non conosce la storia di Napoleone, quello storico intendo, in Lombardia vada a studiarsela subito così capisce bene la questione.
    E perché ora, dopo 18 anni, l'incidente probatorio e tutto sto teatrino mediatico, se il caso è stato riaperto a novembre 2023 nel totale silenzio del media?
    Beh, 18 che numero è? Ma molto caro ai nostri amati fratelli grembiulini, of course.
    Direi che qualcuno è passato di grado in loggia, ma non a cavaliere Kadosh di 18° grado, troppo basso, bensì Gran Maestro, soppiantando un altro, che sarà morto o si sarà dimesso.
    Dopo 18 anni di (S)stasi, adesso serve il buon (E)Sempio per qualcuno, quindi Sempio diventerà il nuovo Stasi, colui che dopo 18 anni di immobilità porterà un nuovo ordine all'interno delle logge designate.
    Ripeto, c'e da ridere per non piangere.

    Sulla ragazzina ucraina trovata a 20 giorni di distanza dalla donna russa e sua figlia non fatemi fare tutto il lavoro, la farsa Ucraina-Russia credo termina a breve dopo sti 2 sacrifici.

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    1. Quella del MURATORE EGIZIANO mi mancava, ora la cerco. Comunque, dai tempi primordiali e grezzi del MDF si stanno notevolmente evolvendo. Non vorrei che leggessero in rete certi blog per capire dove non sbagliare e migliorarsi. Come se avessero anche bisogno di un contradditorio virtuale per capire come aggiornarsi in base a quello che possa essere compreso. Chissà...

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    2. Sai che penso la stessa cosa da tempo? Sto notando personaggi assai strani anche nelle chat di live fatte da canali Youtube che si stanno occupando del caso Garlasco, il che conferma, qualora ce ne fosse bisogno, quello che dici.
      È ovvio che misurano umori ed eventuali piccoli risvegli da parte della massa, e quindi alzano continuamente il tiro.
      È in atto una guerra spirituale spietata e feroce e non mollano la presa, figuriamoci.
      Il loro scopo è distruggere l'uomo definitivamente.

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  16. Buongiorno Anna e Maestro. Da quando seguo questo sito, ho imparato più da voi che durante la scuola dell'obbligo. Continuate la vostra opera di divulgazione. Carlo

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  17. Intanto ringrazio Carlo per i commenti sempre lusinghieri nei miei confronti e verso il Maestro.
    È sempre un piacere sapere che c'è chi ci apprezza.
    Maestro, ho ascoltato il tuo podcast sul caso su Border Nights, dove hai trovato l'informazione che Chiara Poggi si sarebbe vista con Giovanni Ferri, l'88enne ex meccanico che fu trovato suicidato tempo dopo il delitto, il giorno 13 agosto 2007?
    Sei sicuro? Questo a che ora sposterebbe il delitto di Chiara? Dopo le 11?
    Ho sempre pensato fosse accaduto di notte quando saltò l'allarme la prima volta, perché certi rituali vanno compiuti entro le 3 del mattino per questioni di basso magnetismo terrestre che permette agli spiriti evocati di manifestarsi meglio.
    Per me un rituale fatto al mattino con diverse persone all'interno della casa suona un po' strano; da dove sarebbero scappati poi senza essere visti in un tardo mattino di agosto, con tanto di borse contenenti le vere armi del delitto e il bastone rituale?
    Se così fosse significa che ci sono testimoni oculari mai sentiti prima e questo eliminerebbe una volta per tutte le testimonianze di Muschitta, per me fasulla, e della vecchia Bermani, perché gli orari non coincidono con quelli del delitto.

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    1. Ciao Anna, quella notizia che ho riportato è presa dai giornali locali che, all'epoca, riportarono questo gossip. Poi che sia vero o meno, non lo so, ma se è stata insabbiata la versioni di certi testimoni locali, significa forse che bisognava mettere a tacere certi voci, e infatti dopo il Ferri muore, e non si capisce perché avrebbero dovuto ucciderlo, se non c'entrava nulla con tutta la saga. Forse perché sapeva qualcosa. magari non la incontro quella mattinata, ma si videro e parlarono casualmente in paese. Si conoscevano un po' tutti comunque.

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  18. Scusate ma per quanto riguarda l'orario del delitto, la ragazza parrebbe abbia fatto colazione...

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    1. In delitti come questo anche i referti autoptici sono carta igienica, la storia dei mostro di Firenze insegna e parecchio al riguardo.
      Adesso viene fuori che la Poggi fu seviziata e le hanno fatto dei tagli sulle palpebre, e credi che tutte queste violenze e un rituale si possano commettere in 25 minuti come contestarono a Stasi?
      Quelli si coprono a vicenda e hanno falsificato tutto per non far indagare determinati soggetti, è più che ovvio.

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