martedì 25 febbraio 2020

COVID-19: GUERRA BATTERIOLOGICA USA O PROVA DI FORZA DEL DRAGO?


Proviamo ad elencare le possibili cause che hanno provocato il COVID-19 in Cina.
Il primo contagio ufficiale è datato il 1° Dicembre 2019 a Wuhan, mentre a fine Febbraio 2020 siamo arrivati a circa 2.700 decessi su tutto il territorio cinese, per un totale di 77.658 contagi dall'inizio dell'epidemia. Sono invece 2.589 le persone guarite.
Inizialmente le riviste scientifiche avevano ipotizzato che tutto fosse partito dai mercati del pesce della stessa città, oggi si inizia a dubitare di tali tesi, perché non suffragate da alcuna prova empirica.
Dopo 4 mesi nessuno sa ancora con certezza scientifica quali siano le cause del contagio e come sia stato possibile un suo sviluppo improvviso.
Ho analizzato 3 possibili scenari, 3 suggestioni senza la pretesa di alcuna verità ultima.
Ognuno scelga quella che ritiene più valida, logica ed interessante.


1- GUERRA BATTERIOLOGICA USA:
Nel 2017 a Wuhan fu aperto un importante centro di ricerca di LIVELLO 4 dove, oltre al personale cinese, opera l'OMS, diversi scienziati con personale inglese ed americano.
Il laboratorio esiste dal 2014 e nel 2015 è stato brevettato un vaccino per un ceppo nuovo di CoronaVirus molto più pericoloso dell'attuale, grazie anche agli ingenti fondi della Commissione Europea e della Fondazione Gates.
A Marzo 2019 il Canada invia un pacchetto di virus letale da studiare in caso di contagio a Wuhan, inizialmente era un'operazione segreta, poi secretata dopo le polemiche scaturite dallo stesso governo cinese, preoccupato per la pericolosità della circolazione di tali agenti patogeni nel suo territorio.
Le ragioni di tali studi erano giustificate all'attuazione di un progetto condiviso di ricerca per salute pubblica mondiale.
Il 18 Ottobre del 2019 il Global Security Studies della Johns Hopkins University, di concerto con la Fondazione Gates, Bloomberg ed il World Economic Forum, ha riunito 15 leader mondiali, tra politici, economisti, filantropi, scienziati e militari, per simulare una pandemia che sarebbe partita ipoteticamente dal Brasile.
Tale studio fu chiamato Evento 201 e la previsione teorizzava in 18 mesi una pandemia globale con 65 milioni di morti. L'Evento 201 simulava lo scoppio di un CoronaVirus Zoonotico che si trasmette da pipistrelli e maiali all'uomo, esattamente come la spiegazione "scientifica" che ci hanno raccontato i media dopo i primi casi di contagio.
A Wuhan il 15 Ottobre, in occasione del Military World Games, c'è stata una presenza massiccia di militari occidentali e di funzionari del Pentagono, oltre che apparati di Intelligence, ed è curioso che due settimane dopo, proprio nella stessa città e dopo tutti i precedenti studi virologici e simulazioni effettuate, sia nata la pandemia. Il tempo di incubazione può variare entro un range di 15 giorni e, guarda caso, i primi casi ufficiali sono venuti fuori lo scorso inverno.
La rivista The Lancet aveva dichiarato che il primo caso di infezione risaliva ipoteticamente al 1° Dicembre e che la persona contagiata non si era mai recata al mercato ittico di Wuhan, mentre il primo decesso ufficiale è dell'11 Gennaio 2020.
L'emergenza massima cade proprio durante il capodanno cinese il 25 Gennaio 2020, dove sono stati presenti flussi migratori di centinaia di milioni di cinesi che si sono spostati dalle campagne alle città. attraverso treni, aerei e mezzi pubblici.
Quale migliore occasione per estendere massivamente il contagio?

In USA, uno dei massimi esperti come Boyle, creatore del Biological Weapons Act, lo afferma candidamente, dimenticandosi volutamente che nei laboratori militari di Wuhan non ci sono SOLO scienziati cinesi.
"Il coronavirus è un'arma da guerra biologica creata in un laboratorio di Wuhan e l'Organizzazione mondiale della Sanità ne è già a conoscenza". E' quanto afferma in un'intervista video rilasciata al sito Geopolitics and Empire.
Francis Boyle è professore di diritto presso l'Università dell'Illinois e nel 1989 ha redatto il Biological Weapons Act, la legge sull'antiterrorismo per le armi biologiche.
Boyle sostiene che il coronavirus, "un'arma da guerra biologica potenzialmente letale", sarebbe "fuoriuscito da un laboratorio di massima sicurezza" di Wuhan.
Il governo cinese avrebbe quindi inizialmente cercato di coprire il caso, mentre ora sta adottando misure drastiche per contenere l'epidemia. Il laboratorio BSL-4 di Wuhan è anche un centro di ricerca dell'Organizzazione mondiale della Sanità e per questo motivo, secondo Boyle, la stessa Oms "non poteva non sapere".

La tesi più logica e sensata, anche ricordando quello che diceva il Generale Mini sulle guerre batteriologiche del futuro e dopo la stagione terroristica dell'Isis, ritengo sia quella dell'utilizzo di agenti patogeni, atti a provocare pandemie mortali, ma contenibili entro certi range.
Ci sono troppi investimenti e studi in joinventure con l'apparato militare, per non solleticare certe idee e per non testare ed utilizzare tali strumenti.
Perché mai gli USA ed altri paesi del blocco occidentale non dovrebbero utilizzare come armi, eventuali virus da tempo studiati, dato che il Pentagono, la NATO, l'OMS e tutte le Fondazioni occidentali hanno speso migliaia di miliardi di dollari e fatto ingenti investimenti ovunque in questo settore strategico?
Il COVID-19 potrebbe solo rappresentare la prima di una lunga serie di pandemie non casuali, un primo vero test di massa per studiare gli effetti su larga scala, non più solamente relegati alle simulazioni teoriche, comprendendo il grado di sostenibilità delle popolazioni e dei diversi governi colpiti dalla "cattiva sorte". Verificare sul campo il funzionamento delle quarantene, la reazione delle persone e di eventuali isterie di massa, favorendo una vaccinazione di massa sempre più accettata, oltre a provocare diverse conseguenze negative dal punto di vista finanziario, militare e geopolitico.
Fare una "piccola pandemia" è piuttosto funzionale dal punto di vista della gestione della società globalizzata, in questo modo possiamo destabilizzare l'economia del nostro rivale, senza innescare necessariamente una guerra militare, che forse non converrebbe a nessuno.
Dal loro punto di vista, un male minore, proprio ora che la Cina stava primeggiando economicamente, proprio durante il capodanno cinese, proprio nella stessa città dove la Fondazione Gates e la sovragestione hanno investito ed operato nei laboratori di ricerca di Wuhan.
Ovviamente, non ci sono prove documentabili ad oggi che possa essere una strategia voluta, e come potrebbe essere il contrario, ma ciò non toglie che ci siano ottimi indizi, sicuramente più di quelli della presunta casualità, perché in quel caso dobbiamo fare un atto di fede nei media.

C'è un grande conflitto in atto da diversi anni tra USA e Cina, uno dei tanti motivi oggi è rappresentato dal colosso Huawei per il controllo dell'etere globale. 
La conferenza della Sicurezza di Monaco è diventata l'arena di un nuovo scontro fra gli Usa di Trump e la Cina, che in questa occasione si è difesa sfoderando l'orgoglio socialista, "non ci fermerà nessuno".
Cuore del confronto è stato il veto americano su Huawei: "un cavallo di Troia dei servizi cinesi", secondo il segretario di stato americano Mike Pompeo.
Consentire a Huawei di installare la rete 5G in Europa "potrebbe arrivare a mettere a rischio la Nato", secondo il ministro della Difesa Usa, Mark Esper.
"Non vogliamo conflitti con la Cina, ma devono cambiare politica, essere trasparenti e rispettare le regole", ha avvertito Pompeo, puntando il dito contro le pratiche sleali e la pressione "palese e nascosta" che Pechino esercita sugli altri stati della comunità internazionale tra cui Italia, Corea del Sud e Iran, paesi CURIOSAMENTE tra i più colpiti da questo virus.
Con una retorica gentile, il ministro degli esteri cinese Wang Yi gli ha replicato senza mezzi termini: "Le accuse sulla Cina sono bugie".
"Negli Usa non si accetta l'idea del successo in uno stato socialista, ma questo è ingiusto, i cinesi meritano una vita migliore. Nessuno potrà fermarci, la Cina uscirà più forte di prima dall'emergenza del coronavirus", che non comprometterà la crescita del gigante asiatico.
Sul tema di fondo dello schiacciamento dei valori occidentali, questione che si intreccia con l'effettività e la coesione della Nato, Pompeo ha aperto anche un altro fronte di scontro: "Sono felice di annunciarvi che parlare di morte della alleanza transatlantica è estremamente esagerato. L'Occidente vince, insieme noi vinciamo".


2- PROVA DI FORZA DEL DRAGO:
Un'altra possibilità è rappresentata dalla prova di forza del drago, che sfiderebbe i suoi competitors internazionali nel misurare le sue capacità di reazione in caso di crisi.
Forse, in questa non troppo remota eventualità, la Cina mostrerebbe i muscoli mettendo in campo una copertura sanitaria su larga scala difficilmente replicabile in altri paesi, da un lato favorita dal suo popolo, dalla sua capacità alveare di costituire in poco tempo un moloch impeccabile, organizzato capillarmente come milioni di api operaie, da un lato favorito dal suo sistema politico che permette facilmente di instaurare e fare accettare una massiva militarizzazione sul territorio.
In questo modo la Cina si presenta al mondo più forte ed unita che mai dinnanzi a sciagure di qualsiasi natura, anche dovesse presentarsi la possibilità di una pandemia, come è appunto successo, a prescindere sia casuale o indotta.
Sacrificando solo sul breve termine la sua economia, distruggendo indirettamente le nostre economie che investono in Cina e che magari producono in occidente, puntando su un'economia autarchica, nazionalista in netto contrasto con la globalizzazione vigente, mostrando infine al mondo che avrebbe tutte le possibilità per sostenersi con le sue gambe.
AVVERTENDO la comunità internazionale che, nel caso di reali conflitti futuri, loro si salverebbero, mostrando indirettamente le nostre debolezze e, quindi, dando un monito al resto del mondo che mai si presteranno a ricatti ed a compromessi sul controllo dello spazio e delle materie prime nell'attuale panorama geopolitico. Oltre ad affermare al suo interno che non tollera il dissenso, schiacciando ogni voce fuori dal coro ed ogni criticità, dando un esempio dall'alto, dopo le manifestazioni di Hong-Kong, dopo le tante richieste di libertà nate negli ultimi anni in tutto il paese.
In questo caso esercitando una sorta di strategia della tensione atta a cristallizzare il potere centrale.
Un'occasione scaturita da una crisi sanitaria reale, ma forse meno pericolosa di come è stata rappresentata dai media, comunque, che risponde ad un grado di gestionalità soddisfacente superiore al nostro.
Un messaggio all'intero pianeta ed al suo popolo sempre più smaliziato dalla modernità, che il dragone è vivo e vegeto e lavora nel silenzio meticolosamente, conscio della sua grande forza.


3- SOVRAGESTIONE TRANSNAZIONALE:
Un'altra suggestione, decisamente più cospirazionista, ma non meno interessante, è quella di una sovragestione che opererebbe fuori dagli schemi e dai contesti nazionali, fuori dalle squadre che giocano questa partita. 
Un Network di poteri transnazionali, composto da multinazionali di ogni settore strategico "senza patria", da eserciti senza appartenenza nazionale, da poteri massonici, "magici" ed economici globalisti che lavorano per definizione SOPRA le entità statuali, almeno per come le conosciamo.
Questo non significa che non siano anche interconnessi, ma le loro logiche sono di altra natura e di preparazione di un assetto globale che, in un futuro, dopo aver sobillato e provocato eventuali conflitti militari ed economici tra le parti, possa prendere le redini del comando e non stare più nel backoffice del potere, smettendo di fingere di servire gli schieramenti stessi, agendo così più frontalmente ed efficacemente, facendosi al contempo accettare e metabolizzare dalle popolazioni.
Un potere senza più vincoli antichi, di fatto esiste già, e condiziona da decenni le nostre economie, un potere che non è straniero nemmeno in Cina, dato che essa contempla numerosi affiliati a URLOGGE sovranazionali, i cui interessi talvolta prescindono dalle reali appartenenze nazionali e le cui logiche a noi sembrano fantascienza.
Sovragestioni che non agiscono per schemi rigidi, sono infinitamente più elastiche, non ideologiche, mutano forma come camaleonti e la loro trasversalità determina la loro forza.
Rappresentano il famoso banco da gioco sopra i giocatori, che interagisce con essi, ma solo in funzione del suo sistema. 
In questa piramide di poteri, ogni livello mette in atto le proprie strategie per soddisfare i suoi bisogni, e le due possibilità descritte precedentemente, ovvero, una guerra batteriologica USA ed una prova di forza della Cina, possono in questo mondo essere valide entrambe e convivere come opzioni, senza contraddizioni sostanziali, seppur apparenti.
Possono rappresentare lo scenario dei primi livelli del potere di questa sovragestione ed essere loro malgrado manipolate da altri livelli successivi.
Noi ingenuamente pensiamo che il potere si realizzi e finisca all'interno di Stati sovrani, ma quello è solo un nostro limite culturale ed uno dei motivi per i quali viviamo ai piedi dell'oracolo.
Una sovragestione che necessita di abbeverarsi del capitalismo occidentale e di implementare nuove visioni orwelliane distopiche e dispotiche, che si nutre della medicalizzazione di massa e delle tecnologie pervasive di controllo strutturale, per governare i tempi della modernità dall'alto dei cieli, ad libitum.
Perché dare limiti al potere quando, per definizione, esso non ha forma?





martedì 18 febbraio 2020

IL PENSIERO DI GIORDANO BRUNO di Simone Germini



I principi fondamentali del pensiero di Giordano Bruno

Simone Germini
25 Maggio, 2018

E chi mi impenna, e chi mi scalda il core?
Chi non mi fa temer fortuna o morte?
Chi le catene ruppe e quelle porte,
Onde rari son sciolti ed escon fore?

L’etadi, gli anni, i mesi, i giorni e l’ore
Figlie ed armi del tempo, e quella corte
A cui né ferro, né diamante è forte,
Assicurato m’han dal suo furore.

Quindi l’ali sicure a l’aria porgo;
Né temo intoppo di cristallo o vetro,
Ma fendo i cieli e a l’infinito m’ergo.

E mentre dal mio globo a gli altri sorgo,
E per l’eterio campo oltre penetro:
Quel ch’altri lungi vede, lascio al tergo.

Giordano Bruno, De l’infinito, universo e mondi, 1584.


Giordano Bruno (1548-1600) concentra tutte le sue attenzioni sulla natura, ne brama ardentemente la conoscenza, e il suo interesse, che trova terreno fertile in un animo positivamente tracotante e tumultuoso, sfocia in un fervore poetico che si concretizza di frequente nella lirica. Egli è infatti, oltreché filosofo e mago, anche poeta. Abbiamo accennato alla sua brama di conoscenza, brama tanto veemente e rovente da non riuscire a dirigersi verso quella mite e alacre indagine naturalistica propria, ad esempio, di un pensatore a noi noto, Bernardino Telesio (1509-1588).
Bruno vuole prendere d’assalto il sapere, possederlo con impeto e per questo si dedica alla mnemotecnica, o arte lulliana, il cui obiettivo è raggiungere la conoscenza attraverso l’utilizzo della memoria, e di far avanzare la scienza a gran velocità, attraverso invenzioni quasi miracolose che superino il metodo piuttosto lento, razionale, sistematico e regolare della ricerca scientifica tradizionale.
Bruno è un frate domenicano, dunque ha una formazione religiosa profonda e approfondita, eppure giudica la religione, come puro impianto di credenze, nauseante perché sostanzialmente priva di senso, illogica e incoerente. 
La spoglia di ogni valore, è solamente un groviglio di superstizioni distanti dalla ragione e dalla natura, che avvinghiano i popoli rozzi e ignoranti. Non solo, la religione ha la colpa di etichettare come ignobile e delittuoso tutto quello che all’intelletto sapiente sembra straordinario, compresi i principi naturali, la filosofia e la magia, definendole follie. Colpevolizza gli atti eroici ed esalta l’ignoranza come scienza.
Il filosofo nolano si scaglia inoltre contro la figura di Cristo. Nonostante si sia formato sui testi di Erasmo da Rotterdam, apprezzandone soprattutto il cristocentrismo, Bruno è un anticristiano convinto. Il cosiddetto salvatore è il nemico contro cui combattere, lo spettro da cui bisogna liberarsi per progredire nella conoscenza. Cristo non ha saputo morire, sulla croce ha implorato l’aiuto di Dio. Al contrario, in punto di morte Bruno non pregherà il Signore, anzi, continuerà a imprecare contro il cielo per quella morte assurda tanto da spingere gli esecutori a inchiodargli la lingua.

Questo atteggiamento ostile nei confronti della religione e di Cristo, è particolarmente presente in alcune opere di Bruno, come Lo spaccio della bestia trionfante (1585), Cabala del cavallo Pegaseo (1585) e L’asino cillenico (1585), nelle quali si lancia in una violenta e implacabile satira anticristiana.
Nell’articolo dedicato all’incredibile vita del filosofo, abbiamo visto come egli abbia vissuto anche l’esperienza della Riforma, abbracciando la fede calvinista. 
Eppure Bruno non risparmia critiche neppure al cristianesimo riformato, che gli sembra addirittura peggiore del cattolicesimo, in quanto nega la libertà e cancella persino il valore delle opere misericordiose, provocando divisioni, disaccordi, dissidi e inimicizie inutili fra i popoli.
A questa religiosità ignorante e superstiziosa, definita con spirito «santa asinità», Bruno contrappone la religiosità propria dei teologi, dei dotti, dei sapienti che, filosofando e indagando, hanno cercato la via autentica per approdare direttamente a Dio. Questa seconda religiosità è per il pensatore campano la filosofia, il cui campo di indagine prediletto è la natura. 
Per questo motivo Bruno, più che a Platone e Aristotele, rivolge le sue attenzioni ai cosiddetti presocratici, portatori di una verità originaria che deve essere riveduta e rinnovata.
Per Bruno Dio è mente al di sopra di tutto e mente presente in tutte le cose. 
Dunque, per quanto riguarda il primo punto di vista, la massima entità si trova ben al di là del cosmo, e per questo motivo supera di gran lunga le possibilità della ragione umana. Dio è trascendente, oggetto di fede svelato parzialmente dalla Rivelazione. Per quanto riguarda invece il secondo punto di vista, Dio è immanente, insito nel cosmo e raggiungibile dalla mente dell’uomo, e rappresenta l’argomento favorito dell’indagine filosofica.

Dio è lo spirito che anima le cose, ma anche causa, ovvero energia che elabora il cosmo, e principio, ovvero componente fondativo di tutte le cose. L’universo è un organismo sconfinato che possiede una sola forma e una sola materia. La forma è Dio in quanto anima del mondo, la materia è la massa corporea del mondo, plasmata dalla sapienza celeste. Soffermandoci un istante sulla materia, occorre sottolineare come dal punto di vista materiale, per Bruno gli uomini, prodotti dalla stessa materia universale, sono tutti uguali, è solamente il merito a distinguerli. In questo senso, il filosofo nolano si allontana dalla concezione di Dio come creatore del mondo. Egli prende le distanze dal tradizionale mito della Creazione.
Inoltre, ancora materialmente parlando, non ci sono differenze sostanziali neppure tra l’uomo e la bestia. Tuttavia, Bruno individua un aspetto che distingue le due creature, e cioè la mano. 
La mano è alla base della civiltà umana. Nulla impedisce all’animale di essere più intelligente e scaltro dell’uomo, ma quest’ultimo possiede l’operatività, è in grado di eseguire praticamente.
Altro concetto essenziale all’interno del pensiero filosofico di Bruno è l’infinito. 
L’universo è infinito, e in sé contiene un numero illimitato di mondi possibili, e un numero altrettanto illimitato di creature. E per Bruno non è possibile una relazione tra ciò che è infinito e ciò che è finito. Proprio per questa sua convinzione Cristo è una menzogna. 
Essendo il figlio di Dio, Cristo dovrebbe essere al tempo stesso Dio e uomo, brevemente finito e infinito. Ecco, per il filosofo nolano ciò è inammissibile.

Bruno ambisce a una visione, la visione della natura nella sua unicità. È il fine ultimo della sua ricerca filosofica, del suo percorso conoscitivo. Per giungere a un tale, superiore, magnifico “livello” nel quale intravedere effettivamente almeno qualcosa di Dio, occorre essere furiosi ed eroici, bramare, agognare ardentemente l’infinito e Dio stesso, scavalcando confini, limiti e orizzonti imposti. Superare la barriera rappresentata dal corpo, spingersi oltre se stessi, tendere, tendere con tutte le forze a disposizione, fin quando si giunga all’ideale immedesimazione con il cosmo, comprendendo così pienamente l’idea secondo cui l’universo si distende nelle cose e le cose si estinguono nell’universo. È questo «l’eroico furore» di cui parla Bruno con tanto impeto (il termine eroico deriva da eros).
Prendendo le distanze da morali ascetiche che prevedono l’isolamento e la contemplazione totali, il pensatore campano elogia lo sforzo e il lavoro dell’uomo. Il lavoro come attività che sottomette la materia all’intelligenza, manifestazione, come abbiamo visto poco fa parlando della mano, della differenza tra uomo e bestia.

Per quanto riguarda l’anima, Bruno mantiene il tema della sua immortalità, cancellandone però l’individualità. Non esiste un’anima individuale che viene giudicata in base alla condotta. 
Ogni anima è inserita all’interno del ciclo infinito della metempsicosi, dunque l’anima dell’uomo può mutare nell’anima della bestia e viceversa. Nell’infinito ciclo della metempsicosi, nel processo che prevede il passaggio da individuo a bestia, l’uomo ha una responsabilità, la responsabilità meritoria. In poche parole, se viviamo con merito la nostra anima riassumerà la forma umana, se, al contrario, viviamo in modo bestiale la nostra anima assumerà la forma animale. 
La metempsicosi è un punto essenziale della filosofia di Bruno, ed è quello che più di ogni altro susciterà le ire di Bellarmino, cardinale e teologo che rivestirà un ruolo primario nel lungo e duro processo romano del filosofo che si concluderà con la condanna a morte per rogo, eseguita il 17 febbraio 1600 a Campo de’ Fiori.
Un altro aspetto importante del pensiero di Bruno, e che dunque merita almeno un accenno, è il legame tra biografia e filosofia. È impossibile scindere le due cose, perché è proprio nell’esperienza esistenziale che il filosofo mette in pratica le sue convinzioni, che non restano astratte ma si concretizzano nella vita. Per questo motivo Bruno lotta anni e anni senza lasciare nulla agli accusatori pur di non morire. Egli è convinto del fatto che, prima di tutto, è nella sua esperienza biografica che si realizza la riscoperta della verità autentica, dopo i secoli oscuri caratterizzati dall’egemonia teologica ebraico-cristiana. Detto questo, è chiaro il motivo per cui abbiamo dedicato un intero articolo alla vita di Bruno.

Ho lottato, è molto: credetti poter vincere (ma alle membra venne negata la forza dell’animo) e la sorte e la natura repressero lo studio e gli sforzi. È già qualcosa l’essersi cimentati; giacché vincere vedo che è nelle mani del fato. Per quel che mi riguarda ho fatto il possibile, che nessuna delle generazioni venture mi negherà; quel che un vincitore poteva metterci di suo: non aver temuto la morte, non aver ceduto con fermo viso a nessun simile, aver preferito una morte animosa ad un’imbelle vita.
Giordano Bruno visse e pensò come un uomo libero, perché ciò che denota l’uomo nella realtà è essenzialmente la libertà della ricerca, dell’indagine, la libertà di filosofare. Egli non si piegò neanche dinanzi a un potere che giunse ad annientarlo fisicamente. Non abiurò, non cancellò la sua filosofia in cambio della vita. Bruno è un’icona del pensiero libero, un martire il cui insegnamento di libertà fende i cieli e si riverbera nei secoli con forza, senza perdere efficacia e lucentezza.

http://imalpensanti.it/2018/05/25/i-principi-fondamentali-del-pensiero-filosofico-di-giordano-bruno/


martedì 11 febbraio 2020

CINA 2020: PANDEMIA PORTAMI VIA...


Nel romanzo The Eyes of Darkness, libro di Dean Koontz, scritto nel 1981, viene narrato come il governo cinese creò in un istituto di virologia di Wuhan, un virus chiamato wuhan-400.
E' veramente curioso come la realtà, talvolta, superi la fantasia. In verità, è la fantasia a rielaborare ed aspirarsi alla realtà stessa. Evidentemente, in quelle zone si sono studiati anche in passato diversi virus e forse, ci sono stati precedenti, magari non sfociati in una pandemia, o sfociati ma taciuti, che hanno permesso all'autore di fantasticarci sopra ben 40 anni fa. Rimane la coincidenza della stessa città in un paese così vasto di 2 miliardi di abitanti.
A Shang Hai esiste un laboratorio di virologia che presenta lo stesso logo della saga zombi Resident Evil, ed in questo caso, è la realtà ad essersi ispirata alla fantasia, dato che il videogioco ed i film, credo siano antecedenti alla creazione del logo cinese.
Anche nella serie inglese degli anni 70 "I Sopravvissuti", nella sigla di apertura, veniva mostrato come un virus creato in laboratorio fosse veicolato "per caso" da uno scienziato cinese e come dalla Cina fosse propagato in tutte le più importanti città del mondo.
Questa fantasia, mutuata dalla realtà, è sempre esistita nell'animo umano, chissà forse per un retaggio di una paura atavica, per un perverso senso del macabro o, addirittura, perché inconsciamente dentro di noi esiste una volontà distruttiva, una voglia recondita di apocalisse imminente che riazzeri tutto questo mondo così stupido ed irrazionale, od anche come semplice esorcizzazione di un evento probabile, vista la psiche umana e la storia dell'uomo.
Più semplicemente, il confine tra reale e fantastico è molto labile, o forse è sovrapponibile.


Facciamo un paradosso, non me ne vogliate.
Pensiamo, solo per un attimo, che non esista nessuna pandemia, che quel ceppo mortale del Coronavirus sia una totale invenzione dei media, di certi poteri transnazionali che vogliono implementare uno stato orwelliano di allerta perenne, di ansia perenne, di divisione tra il popolo, di controllo emozionale, sociale politico ed economico mondiale.
Allora, per far accettare questo paradigma illiberale e liberticida, ecco pronto il nuovo virus in laboratorio, nato proprio per questo scopo e "sfuggito" per caso.
Oppure, nella versione più ingenuista, venuto fuori al mercato del pesce, in un mercato rionale, non distante dallo stesso laboratorio.
Viene scelta la Cina, uno stato dittatoriale non casuale, un potenziale nemico da rendere più mansueto, colpendolo all'interno, distruggendo la sua economia e di conseguenza parte dell'economia mondiale, ma solo quella più apparente e sacrificabile, per poter gestire un nuovo ordine mondiale più totalitario.
E' interessante notare come nel 2019, su Netflix, sia stata trasmessa una nuova serie di produzione coreana che parla di una pandemia, nata proprio per una guerra interna al potere centrale dell'antica Corea Imperiale. La pandemia nella fiction non nasce molto distante dalle zone orientali cinesi del Corona virus e si espande a macchia d'olio come la peste.
Il titolo è THE KINGDOM, e mentre attendiamo la seconda serie con ansia, la realtà sembra nuovamente superare la fantasia.
Un po' come era stato fantasticato dalla leteratura di genere, dal cinema e dalla TV, oggi siamo finiti dentro un film. La realtà è sempre la fiction più fantastica ed impensabile.



Dicevamo, se fosse tutto un fake?
Una prova per gestire nuovi cambiamenti epocali in termini più distopici?
Pensate, da oggi, il terrorismo vecchia maniera non servirebbe più, sarebbe obsoleto, e non è un caso che nasca proprio ora questa pandemia globalizzata.
Secondo me, non sarà la prima, in passato avevamo avuto esempi più blandi come la Sars ed altre forme virali.
Sembrano dei test di massa, fatti in punta di piedi e spalmati nel tempo, non troppo incontrollabili, dannosi quanto basta per allarmare i cittadini e le organizzazioni sanitarie mondiali, ma abbastanza nocivi per capire come potrebbe funzionare una peste globale nel 21° secolo, con tutte le conseguenze del caso, sempre non degeneri e diventi incontrollabile, perché potrebbe accadere anche questa opzione.
Parliamoci chiaro, siamo troppi, non serviamo più al sistema industriale e alla società, la vecchia forza lavoro in futuro sarà sostituita dalle macchine, dal post-umano, e allora perché non inventarsi un bel virus letale, ma non troppo, perchè comunque deve essere gestibile?
Perchè non impaurire le masse ed i popoli, tenendoli sul filo del rasoio?
Perché non medicalizzare l'intera umanità con centinaia di vaccini ad hoc?
Perché non creare nuove catene di controllo emozionale di massa?
E, soprattutto, perché non inventarsi, sempre per assurdo, una bufala di un virus mortale, oppure, amplicare la sua nocività, in quanto meno pericoloso di quanto paventato e narrato?
Pensate un mondo di psico-tossici in cerca di vaccini, la nuova droga del futuro...
Siamo sicuri che i 1.000 morti attuali in Cina siano tutti e solo a causa del Coronavirus e non di altre patologie, o che non ci siano sempre stati casi del genere, magari occultati in tempi dove la rete non esisteva ed era più facile nascondere certi fatti?
Sappiamo quanti morti ci sono in quelle zone, quotidianamente, per motivi sanitari di qualsiasi tipologia?
E se invece il numero dei decessi fosse molto superiore?
Perché colpisce quasi esclusivamente persone di sesso maschile e di ceppo asiatico?
Oppure, perché si dice colpisca maggiormente uomini rispetto alle donne di ceppo asiatico?

A tutte queste domande c'è una risposta, ma bisogna attendere THE KINGDOM 2°, l'antivirus si trova nella fantasia dell'uomo e non nella paura delle masse.




giovedì 30 gennaio 2020

CRAXI NEMICO PUBBLICO N°1



-"Un' Unione Monetaria prematura, malaticcia, non creerà alcun paesaggio fiorito, ma costerà posti di lavoro». «Bisogna discutere senza pregiudizi dei rischi dell'euro".
-"Solo in Italia sono tutti europeisti purosangue, giovani, vecchi, donne e bambini, da Prodi a Berlusconi: non spiegano bene di cosa si tratta e si tratterà, ma sono egualmente europeisti al cento per cento".
-“I parametri di Maastricht non si compongono di regole divine. Non stanno scritti nella Bibbia. Non sono un’appendice ai dieci comandamenti. Poiché si tratta di un trattato, la cui applicazione e portata è di grande importanza per il futuro dell’Europa comunitaria, come tutti i trattati può essere rinegoziato, aggiornato, adattato alle condizioni reali ed alle nuove esigenze”.
“Il governo italiano, visto l’andazzo delle cose, avrebbe dovuto per primo, essendo l’Italia tra i maggiori paesi la più interessata a porre con forza nel concerto europeo il problema della rinegoziazione di un trattato che nei suoi termini è divenuto obsoleto e financo pericoloso. 
Non lo ha fatto il governo italiano. 
Non lo fa l’opposizione, che rotola anch’essa nella demagogia europeistica. 
Questa è la regola del buon senso, dell’equilibrio politico, della gestione concreta e pratica della realtà. Su di un altro piano stanno i declamatori retorici dell’Europa, il delirio europeistico che non tiene conto della realtà, la scelta della crisi, della stagnazione, e della conseguente disoccupazione. Affidare effetti taumaturgici e miracolose resurrezioni alla moneta unica europea, dopo aver provveduto a isterilire, rinunciare, accrescere i conflitti sociali, è una fantastica illusione che i fatti e le realtà economiche e finanziarie del mondo non tarderanno a mettere in chiaro”.
“Quattro anni fa mi capitava di osservare che il trattato di Maastricht si presentava come un’opera ancora molto incompleta. Tre questioni dovevano essere approfondite, e l’Italia era ancora più di altri, assolutamente interessata a farlo. La prima poteva essere definita una questione democratica. Di fronte ai crescenti compiti di direzione e di coordinamento spettanti all’unione, che andavano dal campo monetario a quello fiscale, dalla ricerca scientifica e tecnologica all’agricoltura e all’ambiente, per non dire in prospettiva alla politica estera, alla difesa, sanità, politiche sociali e cultura, si imponeva una fondamentale riflessione. 
Quale sarebbe stato in prospettiva il ruolo e la funzione reale del parlamento europeo, presente in un ambito molto ristretto, e in che modo si potevano invece far crescere i suoi poteri reali di coordinamento politico. Si sente parlare molto di Europa ma poco di parlamento europeo. 
La seconda questione riguardava lo squilibrio, non difficile peraltro da verificare, tra la concretezza e il rigore degli impegni da assumere in vista dell’unione monetaria, e la scarsa concretezza degli impegni che invece riguardavano materie economiche, sociali, politiche, scientifiche tecnologiche. La terza riguardava il rischio di un’Europa a due velocità. 
C'è da chiedersi a questo proposito se i parametri del trattato sono veramente dogmi essenziali ed intangibili. Non è mai stato cosi e non si capisce perché l’Italia non abbia mai sollevato seriamente questo problema, come avrebbe potuto fare. 
C’è da chiedersi perché si continua a magnificare l’entrata in Europa come una sorta di miraggio, dietro il quale si delineano le delizie del paradiso terrestre. Non sarà così. Alle condizioni attuali, dal quadro dei vincoli cosi come sono stati definiti, ad aspettare l’Italia non c’è affatto un paradiso terrestre. Senza una nuova trattativa e senza una definizione di nuove condizioni, l’Italia nella migliore delle ipotesi finirà in un limbo, ma nella peggiore andrà all’inferno”.
Quindi bisogna riflettere su ciò che si sta facendo perché la cosa più ragionevole di tutte era quello di richiedere e di pretendere, essendo noi un grande Paese – perché se l’Italia ha bisogno dell’Europa l’Europa ha bisogno dell’Italia – pretendere la rinegoziazione dei parametri di Maastricht."


A riascoltare le parole di Craxi, certe sue dichiarazioni, certi sottintesi, si comprendono diverse cose riguardo la sovragestione del potere in Italia e all'estero e le conseguenze che ne derivarono. 
Le sue furono parole profetiche riguardo alla nostra economia, riguardo all'Euro, riguardo alla geopolitica.
Attraverso le sue parole si intuisce come i poteri forti, massonico reazionari, abbiano scientemente eliminato tutti i partiti socialisti e le social-democrazie europee per spostare a destra il baricentro politico, economico, culturale e valoriale, per fare entrare l'Italia a pieni voti nell'alveo del neoliberismo, questo a prescindere dai limiti e dalle fisiologiche involuzioni presenti negli stessi.
Questo processo avvenne poco alla volta, attraverso la svalutazione, il declassamento, le privatizzazioni e l'attaco alla Lira per destrutturare l'Italia.
Il vicario di questo processo fu Ciampi, Prodi colui che bruciò le aziende di Stato, Soros ed accoliti coloro che specularono sulla moneta, distruggendo la nostra economia, Mani Pulite, eterodiretta dagli USA, il braccio armato per "innovare" il parlamento e Berlusconi il grande traditore.
La finta rivoluzione cavalcata dall'ex PC, scampato e protetto dalla mattanza giudiziaria, fu la facciata democratica dietro la quale governava l'egemonia dei poteri atlantisti, che garantiva al centro-sinistra, posizione di rendita e di potere, salvo poi opporre la neonata Forza Italia, come contenitore conservatore, tradendo lo stesso Craxi ed aprendo la strada a scenari terrificanti.
Questo e tanti altri fattori, insieme alla morte e all'isolamento di tutti gli altri socialisti al mondo negli ultimi decenni, diversamente declinati ovunque, vuoi Allende in sud-america negli anni 70, vuoi Olof Palme in Svezia negli anni 80, vuoi in Africa Sankara'  afine anni 80, rappresentarono la trasformazione delle economie nazionali in economie globali, l'abbraccio mortale del sistema turbocapitalista, del pensiero unico.
Craxi in Italia andava eliminato in quanto baluardo di un sovranismo socialista che, con tutti suoi limiti ed errori, era un ostacolo alla globalizzazione ordoliberista che poi, attraverso il PD, FI fino ai governi tecnici, è stata instaurata ed implementata in Italia.
Il cattivo Craxi, il cesarista Craxi, il dittatore Craxi fu invece l'unico vero oppositore degli USA, senza considerare lo schiaffo di Sigonella, l'amicizia con Gheddafi e l'appoggio ai palestinesi.
Senza entrare in merito alle vicende giudiziarie, è chiaro lo scenario che si sviluppò.
La destrutturazione della nostra economia e la cessione di sovranità, rientrarono nel progetto di un Nuovo Ordine Mondiale, come ben ci ricordava il massone reazionario Napolitano, scampato a qualsiasi indagine, uomo collegato ai servizi segreti degli amici e dei nemici, vero Caronte che ci ha preso per mano portandoci fino al baratro.
Craxi fu l'unico politico italiano a contrastare l'attuale paradigma neoliberista, a difendere la sovranità di molte realtà mediorientali e nordafricane, ad opporsi all'arroganza yenkee. La narrativa che abbiamo appreso dal 90 ad oggi è abbastanza falsata.
La magistratura, la cosiddetta 2° Repubblica ed i loro poteri forti, i media ed il giustizialismo, da un lato hanno sviluppato le premesse per l'affermazione degli attuali populismi, salutati come salvatori, dall'altro lato furono al contrario i nostri veri carnefici e saranno i nostri nuovi padroni con i loro nuovi contenitori del dissenso.





giovedì 23 gennaio 2020

SCUSI, LEI SPACCIA??? (STORIA DI UN DELATORE MENEGHINO)


Appena letta la notizia pensavo fosse uno scherzo, una bufala come tante, invece è tutto vero.
Salvini suona ai campanelli di veri o presunti spacciatori di fumo, non è una barzelletta.
Questo succede al Pilastro, quartiere periferico di Bologna, in prossimità delle elezioni regionali.
Ci sarebbe da ridere per non piangere, invece, la cosa è di una gravità inaudita e chi non lo comprende ha diversi problemi esistenziali.
In puro stile MEDIASET, tipo "C'è posta per te", Striscia la Notizia e schifezze simili, vedersi recapitare al proprio domicilio un ex Ministro dell'Interno, non è proprio il massimo della vita, soprattutto in versione delatore infame, forte con i ragazzini e debole con i potenti.
Eccolo il salvatore degli oppressi e dei poveracci in cerca di un ducetto ad personam, eccoli gli indignati di ogni latitudine, fare i delatori ed i kapo' dei loro futuri padroni.
Uno squallore ed una miseria senza fine, senza considerare che Salvini, dopo aver saputo che era al 5° piano, ha vigliaccamente desistito, forse perché la scorta non entrava nell'ascensore, forse per paura di aggressioni, forse e più semplicemente, perché gli bastava questa sciarada per dimostrare al popolino in astinenza da rogo quanto è bravo.
Applausi, bravo capitone, magari potevi suonare al campanello di qualche noto mafioso della zona, magari puntando più in alto, ma forse quelli sono già tuoi elettori, ed allora giusto fare il bullo con lo spaccino di quartiere, simbolo del male.
E pensare che le canne se le faceva pure lui, quando era giovane ed antiproibizionista, chissà quanti campanelli avrà suonato nei pressi del Leoncavallo per comprarlo quel fumo.
I veri campanelli sono altri, quelli di allarme, e ti avvisano che qualcosa è cambiato nel panorama politico, ed è cambiato in peggio, ora il populista di turno te lo trovi recapitato a casa, come un pacco di Amazon, questo modello è la perfetta società del Grande Fratello, dove un vip va a rompere i coglioni alle persone (ci sono le forze dell'ordine preposte a questo ruolo, nel caso di reati), mentre dovrebbero essere le persone a rompere i coglioni ai vip.
Un giacobinismo al contrario, fatto scherzosamente ed impunemente, un metodo fascista populista dei peggiori per fingere di essere dalla parte della gggente e raccattare voti.
La colpa però non è tanto di Salvini, lui fa il suo mestiere, è pagato per trollare e fare il patacca, la colpa è solo vostra che lo votate, lo tollerate ed ingenuamente lo sostenete.



Proprio ora sento il campanello suonare. 
Chi rompe i coglioni a quest'ora? 
Sarà mica il Salvini e la sua corte dei miracoli?
Rispondo: 
"Chi è che disturba la pubblica quiete a quest'ora...???"
-Scusi lei è per caso MAESTRO DI DIETROLOGIA? Quello che parla male di me?
"Si sono io, perché? Vuol venire su in casa, l'ascensore è rotto, può farla a piedi, l'aspetto..."
- E la madonna, mi tocca farla a piedi, va bene, vengo su...
"Venga pure, l'aspetto, però senza scorta, eh... Venga da solo che c'è una bella sorpresa che l'aspetta"
- Cosa fa mi minaccia? Allora non vengo e la denuncio, sa...
"Ma no, cosa ha capito, le offrivo da fumare, anche lei fumava fino a poco tempo fa, si ricorda quando era anti-proibizionista? Così si tranquillizza e si calma un po'..."
- Allora vengo su da solo, ma lei però non lo dica a nessuno. A proposito (a bassa voce) è charas? Perché nel caso mi fiondo subito, eh... Deve sapere che faccio tutto questo solo perché mi tocca farlo, dipendesse da me, mi ammazzerei di canne tutto il giorno, ma anche questo non lo dica in giro, mi raccomando, eh...
"Non si preoccupi, lo immaginavo, ho sempre saputo che lei recita una parte e le tocca umiliarsi e fare il pagliaccio per la pagnotta, non la invidio, venga su però che è tardi..."
- ARRIVOOOO, sto venendo a piedi, ho il fiatone, che fatica...
"Dimenticavo, sono all'11° piano e al 5° abita uno della finanza, è meridionale, al 6° piano c'è una famiglia di islamici che non l'ha molto in simpatia, poi al 7° piano ci sono dei comunisti che mangiano i bambini, all'8° dei cani rognosi molto incazzati, ma se è fortunato non la morderanno, al 9..."
-... Non mi sento bene sa, mi manca il fiato e mi gira la testa, torno giù, non è stata una buona idea fare tutte queste scale, mi dispiace, arriverderci.
"Ma come, desiste? Allora è vero che lei parla parla..., tira il sassolino e poi nasconde la mano. Lei è un vero patacca, il classico meneghino patacca."
- Facciamo una cosa, ora sono tornato in strada, mi tiri giù la canna dalla finestra (preoccupato)"
" Va bene caro patacca, vada sotto la finestra, ecco, ora stia fermo, guardi in alto, apra la bocca, eccala'... ora arriva, tac."
- Scusi sa, ha un sapore strano, dove l'ha presa?
"Guardi, direttamente dalla cassetta del mio gatto, è pura merda felina triturata e rullata, contento?"
- E la madonnina, mai provata sa? Almeno non potranno dire che faccio uso di droga, eh... (sorride)
"Certo, è buona, la fumi tutta e buona notte..."
- Grazie ancora e mi saluti il suo gatto, A proposito come si chiama il suo gatto (occhi lucidi)?
"Questo glielo dico la prossima volta, adesso si levi dai maroni che mi ha fatto perdere anche troppo tempo..."
- Certo, la fumerò tutta anche se puzza un po'. Dopo continuo a scampanellare i citofoni di tutto il centro storico fino a San Luca, inizio da quelli della Caritas perchè sono troppo comunisti, KRIBBIO (ride)... La saluto e grazie ancora, mi sento già meglio (sorride).

Continua?


                         PS: Salvini è andato via, ora puoi salire...








giovedì 16 gennaio 2020

MANIFESTO TRANSUMANISTA DEI NUOVI SAVI DELL' ARISTOCRAZIA DIGITALE


MANIFESTO TRANSUMANISTA DEI NUOVI SAVI:
(Presentazione del Manifesto Transumanista dei Nuovi Savi, pervenutomi il 13 Gennaio 2020 alle ore 13, attraverso una radiocomunicazione su onde medie (3MHZ) e, successivamente, tradotto in italiano. 
Il presente articolo è solo un piccolo riassunto di un più complesso proclama e rappresenta il 1° protocollo di un programma più dettagliato che verrà veicolato successivamente, in data da destinarsi)



^^^ I Savi sono tornati. ^^^
Siamo rimasti nel limbo per più di un secolo, aspettando che i tempi fossero maturi per sviluppare il nostro programma "APOCALISSE".
Abbiamo dovuto attendere la venuta del nostro Lord, Arconte LUX XIII, nato nel 2001 a Roma, ed aspettare il compimento del suo 18° anno, il 31 Dicembre 2019.
I nostri 13 Anziani si sono espressi ed hanno battezzato questa data per il grande reset.

Il sogno del Reich sarà finalmente realtà e la razza eletta potrà dominare sull'intero pianeta.
Poca importa se, apparentemente, abbiamo perso la 2° Guerra Mondiale, quella fu un passaggio storico imprescindibile, rappresentò una necessità dovuta alla naturale evoluzione del nostro pianeta. La nostra sinarchia si è infiltrata nei più importanti Stati della terra, ci siamo nascosti per un secolo agli occhi di voi sudditi ed abbiamo occupato tutti i livelli della piramide del potere.
I nostri Arconti hanno co-fondato la NASA, la Silicon Valley, nutrito e reso magnificente il Military Industrial Complex globale, hanno scalato le principali Intelligence, hanno preso il comando di qualsiasi istituzione pubblica e privata, di qualsiasi governo, sono entrati nei piani alti di qualsiasi Chiesa, culto e religione, hanno ottenuto il controllo di qualsiasi istituzione bancaria, concentrando il potere ed il denaro in poche mani sicure, le NOSTRE.
Nel giro di un secolo siamo diventati l'economia globale, l'informazione planetaria, il Big-Pharma, noi oggi siamo l'Arte, la musica, il cinema, i giornali e la TV.
Abbiamo inventato la rete per conoscervi e controllarvi emozionalmente, la rivoluzione digitale che tanto amate ed adorate come scimmiette isteriche, i simulacri dei vostri stupidi telefoni, feticci senza i quali siete persi come sciocchi bambini.
Mentre distruggevamo i vostri villaggi urbani, mentre realizzavamo i nostri sacrosanti genocidi, le nostre epurazioni etniche, mentre alimentavamo guerre e terrorismo, in occidente, vi abbiamo donato il contentino dei diritti civili per tenervi mansueti.
Lo abbiamo fatto per imbrogliarvi, per favi amare il nostro sistema, per farvi credere di vivere in un mondo giusto e democratico, vi abbiamo cooptato all'illusione della felicità, della comodità, ai valori effimeri del successo, della competizione, vi abbiamo drogato come tifosi al paradigma del panem et circenses, vi abbiamo corrotto con l'iconografia digitale dei nuovi media, sempre più pervasivi.
Vi abbiamo rubato il TEMPO per non farvi pensare più.
Abbiamo fatto in modo che la razza umana delegasse ogni sua necessità alle macchine, i nostri demiurghi, i nostri cari e fedeli araldi meccanici.
In fondo, teorizziamo solo il vostro controllo totale, economico, materiale e spirituale, per guidare verso l'estinzione tutte le razze impure.
Tutti i popoli della terra devono sottomettersi alla nostra Aristocrazia Illuminata.


Erano tempi immaturi per realizzare l'Impero, quelli del secolo passato, non c'erano ancora a disposizione le tecnologie nate successivamente, grazie al nostro prezioso contributo, il superuomo era ancora una fantasia, una vana speranza, c'erano ancora troppi umani che potevano complottare e combattere, opponendosi ingenuamente a NOI, ancora troppo pensiero critico in circolazione, ancora troppi dissidenti, troppi rivoluzionari, troppe rivoluzioni, rapporti da gestire con nazioni nemiche/amiche, guerre da fare per depredare, scontri di civiltà, di religioni, ma era una concezione troppo antica ed umana di DOMINIO.
Ora i tempi sono maturi, ci aspetta una meravigliosa rivoluzione nei prossimi decenni, l'uomo sarà sempre meno umano e sarà finalmente implementato alla nuova cibernetica, tutto sarà implementato ed intimamente interconnesso, qualsiasi oggetto, persona e pensiero sarà on line.
Il mondo virtuale è stato solo un primo passaggio, per abituare voi sudditi al nuovo che avanza.
Noi siamo l'incarnazione delle forze arimaniche, voi la nostra carne da macello, il nostro allevamento, il nostro circo.
Oggi ci sarà la logica e giusta evoluzione del sistema e tutto potrà essere scavalcato con un click digitale. Quando sarete tutti biologicamente interconnessi, potremo azzerare qualsiasi vostra volontà, qualsiasi desiderio, qualsiasi sogno, qualsiasi istanza e rivendicazione, qualsiasi conflittualità, i vostri pensieri saranno i nostri, sarete controllati da remoto, sarete ridotti a meri device.


Accetterete poco alla volta il vostro status di schiavi, sarete contenti di esserlo, pagherete per essere manipolati geneticamente, vi metterete in fila per impiantarvi microchip sottocutanei e farvi inoculare nel sangue i meravigiosi Biochip, ritrovati della nuova cibernetica.
Poco alla volta, passo dopo passo, in punta di piedi, sarete sostituiti con replicanti, e sarete voi schiavi a costruirli, vi sentirete parte del progetto, sarete felici di essere sottomessi, la volontà individuale sarà solo un pallido ricordo del passato più remoto, nessuno dovrà più sviluppare alcuna facoltà di forza di volontà, vi sentirete parte del tutto, piccoli ingranaggi di qualcosa di infinitamente più grande di voi, per il compimento della Grande Opera.
Questo prevediamo per tutti voi.
Il Post-umanesimo potrà giustamente affermarsi solo dopo una massiva estinzione del 75% dell'intera popolazione totale. Il 20% rimasto in vita, sarà trasformato, poco alla volta, in un ibrido uomo-cyborg e, il rimanente 5%, sarà rappresentato dalla nostra Aristocrazia Digitale, la nostra elite suprema arcontica, che non dovrà più preoccuparsi di mantenere lo scettro globale del comando, attraverso inutili conflitti.
Noi vivremo all'interno di una bolla A-Dimensionale, una sorta di piccolo paradiso terrestre, senza problemi ecologici, di contaminazioni, di radiazioni, di elettromagnetismo, tra il lusso ed il piacere, mentre voi vivrete in un grande inferno terreno, pronti a servirci, come è giusto che sia.
Il vostro cervello sarà mappato, il vostro DNA sarà modificato, il transumanesimo potrà liberare questo mondo dagli impuri, il mito del superuomo sarà finalmente possibile grazie alla nostra evoluzione tecnologica.
Le razze impure del terzo mondo saranno le prime cavie, dopo essere eliminate, saranno poco alla volta sostituite dalle macchine, dopo si passerà alla riduzione di umani nel mondo civilizzato e tutte le forme di democrazia del passato saranno obsolete e sorpassate, saranno aboliti gli Stati, i parlamenti, i sindacati, anche i diritti umani non avranno più senso di esistere, perché la vita degli esseri viventi sarà modificata definitivamente.
"E' NATO IL NUOVO MONDO, E' NATO IL POST-UMANO..."



Pensate, una piccola grande aristocrazia che dominerà su macchine ed ibridi fino alla fine dei tempi.
Il grande sogno imperiale sarà realizzato e tutte le vostre inutili filosofie ed ideologie salvifiche, di uguaglianza, legate ancora a forme tribali di umanesimo, saranno definitivamente cancellate.
Siete il passato e noi l'avanguardia per l'evoluzione della razza eletta.
Come farete a ribellarvi, una volta che sarete completamente controllati da remoto, una volta che voi sub-umani, risparmiati e ridotti ad ibridi, sarete solo device elettromagnetici?
Come farete a desiderare di farlo, sarete tarpati sul nascere, come potrete più esercitare un libero pensiero, un libero arbitrio?
NON AVETE SCAMPO...!!!
Sarete i nostri elettrodomestici.
Capite la grande novità che stiamo prospettando per voi stupidi e primitivi ilici?
Solo noi utilizzeremo la potenza della tecnologia che ci farà evolvere nel SUPERUOMO, noi potremo curarci e sostituire organi malati con organi clonati, la nostra coscienza potrà essere trasportata in nuovi involucri, diventeremo immortali.
Siete inutili, accettatelo e metabolizzate il nuovo paradigma, l'intelligenza artificiale sarà più efficiente di voi tutti, vi utilizzeremo nelle colonie per edificare il nuovo mondo fino alla vostra totale estinzione.


Lodate il nuovo culto del modernismo, l'oracolo del post-umano, inchinatevi all'Impero transumanista dei NUOVI SAVI, e siate felici di essere il nostro arredamento.
Vi ricorderemo alla stessa stregua di una testa di cervo imbalsamata in salotto, non dovrete più figliare come bestie, mettendo al mondo inutili pargoli, le donne non dovranno più partorire, sarete tutti sterilizzati.
Non vi vogliamo più, siete troppi e siete troppo stupidi.
Accettate, dunque, la FORZA, assaggiate il nostro POTERE, adorate la SUPREMAZIA della razza eletta, inchinatevi al NUOVO ORACOLO.
Il mondo è cambiato ed il Programma APOCALISSE è giunto a voi, per purificare le vostre imperfezioni, potremo spegnervi ed accendervi ad ogni nostro desiderio.
Non pensate, abbandonatevi al vostro infausto destino.
Noi siamo i vostri DEI, noi siamo il nuovo OLIMPO, noi siamo i NUOVI SAVI.

continua...



sabato 4 gennaio 2020

TRUMP HA UN GROSSO DRONE NELLE MUTANDE



Il drone utilizzato dagli Stati Uniti per mettere a segno l'attacco mortale contro il generale iraniano Qassem Soleimani è l'MQ-9 Reaper, originariamente conosciuto come Predator B.
Belli questi nomi, quanto sono fighi, Predator B, sembra una scena di un film di propaganda, ma è la cruda realtà.
Secondo il generale Leonardo Tricarico, ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica, "gli Usa con l'uccisione del generale Quasem Soleimani hanno colpito un'icona. E' un'ulteriore dissennata destabilizzazione dagli esiti incerti, senza apparente logica".
"Non c'è dubbio che di fronte a questa azione l'Iran dovrà reagire, non può perdere la faccia. 
In che modo? Non lo sappiamo, ma è chiaro che l'Italia è particolarmente esposta", dice il generale Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore della Difesa.
Perfino i nostri militari sono seriamente preoccupati, mentre un mentecatto pericoloso come l'ex Ministro delle Interiora si inchina servilmente e saluta positivamente l'attentato terroristico, senza minimamente preoccuparsi delle gravi conseguenze delle sue affermazioni sui media e sui social, creando caos e divisione anche a livello internazionale, smentito dalle stesse forze dell'ordine e dagli stessi militari che a parole dice di voler onorare.
Un Generale ucciso in visita ufficiale in un paese terzo, è un precedente che potrà essere replicato, un esempio che destabilizzerà i futuri rapporti tra occidente e medioriente. Una sorta di doppio tradimento, l'evoluzione dei rapporti geopolitici, si ristabiliscono i ruoli in campo e gli attori del film sono molteplici.
Il punto non è se SOLEIMANI sia stato un criminale, secondo me si, o sia stato un eroe (spesso le due cose nella storia coincidono), ma l'ennesima ingerenza imperialista degli USA. 
Magari gli esperti di geopolitica ci diranno che è tutta una strategia per evitarla la guerra, e che è il male minore uccidere qualcuno, perché bisognava ripristinare i ruoli in medioriente, partendo proprio dall'Iran. Una raffinata strategia doppiogiochista veramente rischiosa e con conseguenze pericolose su tutti i fronti. Vedremo come si evolverà la situazione, sta di fatto che da oggi ci saranno pesanti ripercussioni, e se questo è il "male minore", poco importa per chi lo subisce, nel senso che tutto cambia per non cambiare nulla e le conseguenze, alla fine, le pagheranno solo i popoli.

Trump ha un grosso drone nelle mutande e ce lo vuol mostrare, come se il mondo fosse un set pornografico.
I nostri cari liberatori si possono permettere di spedire un simpatico drone intelligente ed eliminare in un paese straniero 12 persone, come fosse un atto dovuto, per il semplice motivo che è concesso loro farlo e agli altri no, come un vicino di casa antipatico che ti butta un grosso petardo sul balcone e tu devi stare zitto e muto.
Naturalmente, oggi ci troviamo di fronte all'apparizione di una nuova realtà, vale a dire l'eliminazione di un rappresentante del governo di uno Stato sovrano, un funzionario, senza alcuna base giuridica. 
E' un avvenimento estremamente importante che porta l'intero contesto su un piano completamente diverso rispetto al passato, un po' come un vicino di casa grande e grosso che ti spara dal balcone e tu devi stare pure fermo, perché sennò non ti colpisce, e quindi sei un po' canaglia.
Pensate se l'IRAN, di cui non sono certo sostenitore e simpatizzante, si fosse permesso di mandare un bel drone, eliminando 12 uomini della CIA o dell'FBI, perchè hanno fatto uno dei tanti colpi di stati in giro per il mondo.
Invece, LORO, se vogliono fare una strage terroristica, semplicemente la fanno, perché mettersi problemi?
L'hanno sempre fatto, si sono fatti pure l'attentato in casa l'11/9, dando la colpa ai soliti beduini.
Un secolo di guerre, stragi, colpi di Stato, bombe atomiche, cosa volete che sia, in fondo, un piccolo e simpatico drone che uccide il solito cattivo islamico barbuto e compagnia brutta?
Ci rendiamo conto del livello di barbarie che abbiamo raggiunto?
Gli USA sarebbero una democrazia liberale?
In che senso, non capisco...
Ora, però, non lamentiamoci se verrà innescata un'escalation terroristica in occidente e in Israele, ancor peggio, una guerra, o forse era proprio questo il goal?
Troppo comodo fare i colonialisti in ogni parte del mondo e poi fare i piagnoni quando ci sono attentati a casa nostra.
Ciò sarà la naturale conseguenza, soprattutto per colpa di chi accetta questo paradigma illiberale, e di chi persegue ancora, nell'anno domini 2020, queste logiche autodistruttive, giustificando qualsiasi crimine.


Che tipo di società vogliamo?
Vogliamo ancora, dopo secoli e secoli di sangue, una società dove al più forte sia consentito fare il bello e cattivo tempo, uccidere e massacrare popoli?
SI, lo vogliamo, eccome se lo vogliamo!!! Mors tua vita mea...
Iniziamo ad essere onesti con noi stessi, guardiamoci in faccia, se noi accettiamo qualsiasi orrore e nefandezza, per quale motivo ora gli iraniani non dovrebbero rispondere militarmente?
Perché sono un popolo inferiore?
Perché sono un paese più debole?
Perché hanno la barba lunga e sono brutti?
Quanto siamo intimamente conformisti per accettare questo paradigma culturale?
In fondo, non è colpa di Trump, lui è un burattino che esegue ordini, lui fa il suo mestiere, verrebbe eliminato se non facesse la parte del cattivo, gli è stato concesso diventare un paperone proprio perché un giorno si sdebitasse. Ah, il mito del sogno americano, la più grossa menzogna della storia.
La colpa è anche nostra che giustifichiamo tutto passivamente, così interpretiamo la nostra maschera sociale, quella di sudditi, e non siamo certo migliori dell'aguzzino Soleimani, ne del burattino del deepstate Trump.
Però, almeno, non facciamo gli ipocriti.
Accettiamo supinamente la legge del più forte e non giustifichiamo questo orrore dicendo che è la risposta all'attacco dell'ambasciata, perché offenderemmo la nostra intelligenza, perché non ci crede nessuno e perché non c'è bisogno di fare i lacchè senza che ci sia richiesto, così, a gratis.
Non importa, tanto LORO fanno quello che vogliono a prescindere, quindi accettiamo supinamente sui ceci tutto quanto, da bravi sudditi quali siamo, restiamo sullo zerbino a scondinzolare come cagnette isteriche e mangiamo semmai un osso, sperando ci vada di traverso.
Facciamo come Salvini, felice di fare il servo dei servi, uomo senza più dignità politica, senza più nessun freno inibitore, uomo che, dopo aver postato i tortellini Rana al ragù sui social, venderebbe sua madre per 3 lire a un saudita.
"Care vecchie lire..."
cit.