Tutti personaggi tristi e frustrati che vedevano solo in Bergoglio il male dei nostri tempi, rimpiangendo i suoi predecessori, come se la Chiesa non si fosse mai macchiata di crimini.
Per carità, finché si tratta di preferire un campanile ad un altro, de gustibus, ognuno scelga il suo santino preferito o nessuno di essi, però se si devono inventare storie assurde prive di alcuna logica e buon senso, meglio tacere e far parlare i fatti storici.
Al posto che incentrarsi e focalizzare quali siano state le vere cause delle dimissioni di Ratzinger, capire le lotte fratricide in seno alla Chiesa di Roma, comprendere gli accordi tra le due fazioni belligeranti millenarie, il fatto di non essere riusciti a denunciare con forza la lobby pedofila vaticana, gli scandali passati dell'Opus Dei e dello IOR, si scade nella ridicola questione dei 2 Papi in carica, nelle tifoserie da stadio, nella guerra tra poveri fedeli rincoglioniti.
L'abdicazione di Ratzinger, probabilmente, non riguardava solo il fatto dell'età e delle forze necessarie per esercitare il suo papato, forse gli fu sussurrato e consigliato di farsi da parte, infine, ci fu un accordo tra le due fazioni in campo per accontentare entrambe le posizioni, riguardo la nuova gestione del potere in Vaticano. Ci possono essere mille ragioni, però che abbia abdicato al suo trono è un fatto oggettivo. Purtroppo, non è così per tutti.
Qualcuno afferma addirittura che, dal 2022, non ci sia più stato un Pontefice, che Bergoglio non sia morto e sia anche lui nella famosa isola dei vip, oggi frequentatissima, fuggito al suo destino in carrozzella a 88 anni, con defibrillatore e poi nascosto da suore nichiliste sotto la montagna sacra.
Oppure, si sperticano sulla presenza di vari sosia, gli immancabili sosia vissuti e morti al posto di Bergoglio, poveri teatranti sacrificati all'altare papale, o ancora che è morto due anni fa manoncelodicono. Tutte teorie che si contraddicono l'una con l'altra, talvolta pronunciate e scritte dalle stesse persone in preda ad un delirio isterico che, di cristiano, ha veramente poco.
Le due missive furono pubblicate dal quotidiano tedesco BILD.
Cosa scrisse Ratzinger nelle sue lettere per fugare ogni dubbio, dopo le ennesime strumentalizzazioni dei sedicenti giornalisti e nemici di Bergoglio?
Già nel contenuto di alcuni stralci delle lettere pubblicate si comprende chiaramente che fu proprio Ratzinger a farsi chiamare "Papa Emerito".
Non solo, da alcuni passaggi certificati, l'ex Papa afferma che "c'è solo un Papa", parlando della "fine del suo pontificato", di conseguenza il Papa era uno solo ed era Bergoglio, questo a prescindere piaccia o meno, quella è un'altra questione. Altro che due Papi o mancanza di un Papa.
Così se lui in prima persona parla di dimissioni dal suo pontificato, anche un analfabeta funzionale potrà comprendere il significato di queste parole.
AMEN
Il baritono ed ex-blogger Cionci ci ha fatto un libro, "Il Codice Ratzinger", opera poi smentita da parte di tutti gli interessati, ma non dalla folla di beoti adulatori che non mollano l'osso pur di non dover ammettere di aver creduto in questi anni a sciocchezze pedissequali.
Lo stesso Monsignor Viganò, vecchio gatekeeper che gioca su più fronti per motivi oscuri, iniziò a insinuare dubbi per poi ritrattare e cambiare versione, per motivare l'attacco frontale contro Papa Francesco.
Così fu lo stesso Ratzinger a smentire queste voci, scrivendo di suo pugno due lettere al Cardinale Brandmüller, senza mai ritrattare.Le due missive furono pubblicate dal quotidiano tedesco BILD.
Cosa scrisse Ratzinger nelle sue lettere per fugare ogni dubbio, dopo le ennesime strumentalizzazioni dei sedicenti giornalisti e nemici di Bergoglio?
Leggiamo alcuni stralci pubblicati che certificano le posizioni in campo:
Benedetto XVI risponde alle affermazioni di Brandmüller a proposito della rinuncia al pontificato. Il cardinale aveva affermato che Ratzinger decidendo di farsi chiamare “Papa emerito” aveva creato una figura inesistente in tutta la storia della Chiesa.
Ecco come risponde l’interessato:
Benedetto XVI risponde alle affermazioni di Brandmüller a proposito della rinuncia al pontificato. Il cardinale aveva affermato che Ratzinger decidendo di farsi chiamare “Papa emerito” aveva creato una figura inesistente in tutta la storia della Chiesa.
Ecco come risponde l’interessato:
«Lei ovviamente sa molto bene che – sebbene rarissimamente – ci sono stati Papi che si sono ritirati. Cosa erano dopo? Papi emeriti? O che cosa altro?».
«Nel mio caso - scrive ancora Ratzinger a Brandmüller - sicuramente non sarebbe stato sensato dichiarare semplicemente un ritorno al cardinalato. Sarei stato permanentemente esposto al pubblico come appunto è un cardinale – anzi, di più, perché in lui si sarebbe visto l’ex Papa.
Ciò avrebbe potuto condurre, volendo o non volendo, specialmente nel contesto della situazione attuale, a conseguenze pesanti.
Con il Papa emerito ho cercato di creare una situazione nella quale io fossi per i mass media assolutamente inaccessibile e nella quale fosse pienamente chiaro che c’è solo un Papa.
Se lei conosce una via migliore e crede di poter condannare quella da me scelta, la prego di dirmelo. La saluto nel Signore».
«Posso ben capire il profondo dolore che Lei e molti altri avete provato con la fine del mio pontificato, ma il dolore, così mi sembra, in alcuni e anche in Lei è diventato una rabbia che non riguarda più solo la rinuncia, ma si estende sempre più anche alla mia persona e al mio pontificato nel suo insieme».
Morale della favola: «Nel mio caso - scrive ancora Ratzinger a Brandmüller - sicuramente non sarebbe stato sensato dichiarare semplicemente un ritorno al cardinalato. Sarei stato permanentemente esposto al pubblico come appunto è un cardinale – anzi, di più, perché in lui si sarebbe visto l’ex Papa.
Ciò avrebbe potuto condurre, volendo o non volendo, specialmente nel contesto della situazione attuale, a conseguenze pesanti.
Con il Papa emerito ho cercato di creare una situazione nella quale io fossi per i mass media assolutamente inaccessibile e nella quale fosse pienamente chiaro che c’è solo un Papa.
Se lei conosce una via migliore e crede di poter condannare quella da me scelta, la prego di dirmelo. La saluto nel Signore».
«Posso ben capire il profondo dolore che Lei e molti altri avete provato con la fine del mio pontificato, ma il dolore, così mi sembra, in alcuni e anche in Lei è diventato una rabbia che non riguarda più solo la rinuncia, ma si estende sempre più anche alla mia persona e al mio pontificato nel suo insieme».
Già nel contenuto di alcuni stralci delle lettere pubblicate si comprende chiaramente che fu proprio Ratzinger a farsi chiamare "Papa Emerito".
Non solo, da alcuni passaggi certificati, l'ex Papa afferma che "c'è solo un Papa", parlando della "fine del suo pontificato", di conseguenza il Papa era uno solo ed era Bergoglio, questo a prescindere piaccia o meno, quella è un'altra questione. Altro che due Papi o mancanza di un Papa.
Così se lui in prima persona parla di dimissioni dal suo pontificato, anche un analfabeta funzionale potrà comprendere il significato di queste parole.
AMEN
Vademecum:
1- Joseph Ratzinger, eletto come Benedetto XVI, fu il primo Papa a rinunciare al pontificato dopo il Concilio Vaticano II, nel febbraio 2013, e fu il primo ad assumere il titolo di "Papa Emerito".
Titolo: Il titolo di Papa emerito è stato scelto per indicare che il Papa non è più il capo della Chiesa, ma rimane comunque un membro della Chiesa cattolica, con uno status speciale.
Titolo: Il titolo di Papa emerito è stato scelto per indicare che il Papa non è più il capo della Chiesa, ma rimane comunque un membro della Chiesa cattolica, con uno status speciale.
2- Ratzinger, come Papa emerito, ha scelto di mantenere l'abito bianco, ma con alcuni distinguo, come ad esempio la fascia rossa, che si distingue dalla fascia bianca del Papa regnante.
3- Ratzinger non rinunciò al papato in sé, ma all'esercizio attivo del ministero pontificio, che considera un compito faticoso che non poteva più svolgere adeguatamente a causa dell'età.
La "morte" del Papa:
L'espressione "morte del Papa" in realtà si riferisce alla rinuncia al ministero pontificio, non alla morte fisica. Ratzinger, anche dopo la rinuncia, mantenne una forte connessione con la Chiesa e il papato, anche se non era più il Papa in carica.
Il ruolo del Papa emerito:
Il titolo di "Papa emerito" indica che il Papa ha rinunciato all'esercizio del ministero, ma non al suo legame spirituale con la Chiesa e alla sua autorità spirituale.
La "morte" del Papa:
L'espressione "morte del Papa" in realtà si riferisce alla rinuncia al ministero pontificio, non alla morte fisica. Ratzinger, anche dopo la rinuncia, mantenne una forte connessione con la Chiesa e il papato, anche se non era più il Papa in carica.
Il ruolo del Papa emerito:
Il titolo di "Papa emerito" indica che il Papa ha rinunciato all'esercizio del ministero, ma non al suo legame spirituale con la Chiesa e alla sua autorità spirituale.
4- Nel diritto canonico, "munus" e "ministerium" sono spesso utilizzati in modo interscambiabile, indicando un incarico o un servizio che si svolge per la Chiesa. Tuttavia, "munus" si riferisce più genericamente a un compito o una responsabilità che è intrinseca a una particolare funzione o ruolo, mentre "ministerium" ha un significato più specifico, indicando un servizio attivo e personale che viene svolto. Non sono separabili, ma piuttosto complementari: "munus" è il fondamento, il dovere, mentre "ministerium" è la sua attuazione concreta.
Più nello specifico:
Munus: Questo termine latino si riferisce a un ufficio, una funzione, un incarico che è affidato o che è proprio di qualcuno. In diritto canonico, può indicare la giurisdizione ecclesiastica (munus regendi), che è una e indivisibile e appartiene al Romano Pontefice e ai Vescovi per diritto divino.
Ministerium:
Questo termine latino indica un servizio, un ministero, una funzione svolta in modo attivo e diretto. In diritto canonico, si riferisce al ministero della parola, dei sacramenti, della carità, e in generale a tutte le attività che un membro della Chiesa è chiamato a svolgere per la costruzione del Regno di Dio.
In sostanza, il "munus" è il fondamento, la responsabilità che deriva dal proprio ruolo, mentre il "ministerium" è la concreta realizzazione di quel "munus" attraverso azioni specifiche e attive. Non sono due entità separate, ma piuttosto due aspetti di un unico concetto: un incarico, un compito che si svolge attivamente attraverso il servizio alla Chiesa e ai suoi membri.
Ad esempio, il "munus" di un vescovo è quello di governare la propria diocesi, mentre il "ministerium" di un vescovo è quello di predicare la parola di Dio, amministrare i sacramenti, e guidare la comunità ecclesiastica.
Più nello specifico:
Munus: Questo termine latino si riferisce a un ufficio, una funzione, un incarico che è affidato o che è proprio di qualcuno. In diritto canonico, può indicare la giurisdizione ecclesiastica (munus regendi), che è una e indivisibile e appartiene al Romano Pontefice e ai Vescovi per diritto divino.
Ministerium:
Questo termine latino indica un servizio, un ministero, una funzione svolta in modo attivo e diretto. In diritto canonico, si riferisce al ministero della parola, dei sacramenti, della carità, e in generale a tutte le attività che un membro della Chiesa è chiamato a svolgere per la costruzione del Regno di Dio.
In sostanza, il "munus" è il fondamento, la responsabilità che deriva dal proprio ruolo, mentre il "ministerium" è la concreta realizzazione di quel "munus" attraverso azioni specifiche e attive. Non sono due entità separate, ma piuttosto due aspetti di un unico concetto: un incarico, un compito che si svolge attivamente attraverso il servizio alla Chiesa e ai suoi membri.
Ad esempio, il "munus" di un vescovo è quello di governare la propria diocesi, mentre il "ministerium" di un vescovo è quello di predicare la parola di Dio, amministrare i sacramenti, e guidare la comunità ecclesiastica.
5- Sepoltura: Dalla fine del Concilio di Trento – nel 1563 – a oggi si sono succeduti 42 papi, da Pio IV che portò a termine il Concilio tridentino a Francesco, pontefice regnante.
Di questi, 14 non sono sepolti in Vaticano.