sabato 26 luglio 2025

SIONISMO: L' UTOPIA CHE IL POTERE HA CORROTTO di IN ESERGO



Il sionismo come movimento politico nasce ufficialmente nel 1897 con il Primo Congresso Sionista a Basilea, anche se le sue radici affondano in una più antica aspirazione del popolo ebraico a tornare nella terra di Israele. 
Il movimento fu fondato da Theodor Herzl, che pubblicò nel 1896 il libro Der Judenstaat (Lo Stato degli ebrei), delineandone gli obiettivi.
Moses Hess è considerato un precursore del sionismo, in particolare di quello socialista. 
La sua opera Roma e Gerusalemme, del 1862, è considerata un testo fondamentale per il sostegno all’idea del ritorno degli ebrei nella Terra di Israele in una società di tipo socialista. Peccato che queste origini siano state da subito, a livello strutturale, cavalcate dal sionismo nazionalista. 
I precursori socialisti e idealisti fanno parte di un'epoca dimenticata e nei fatti non hanno mai contaminato positivamente la trasformazione del sionismo in un contenitore nazionalista e reazionario. E comunque, a mio avviso, Moses Hess va contestualizzato nella metà dell’Ottocento, quando non era possibile prevedere le strumentalizzazioni del potere capitalista, puntualmente avvenute. 
Il potere transnazionale, che si è modellato dall'Illuminismo in avanti, partiva sempre da bisogni reali, cavalcandoli e poi trasmutandoli.

Il sionismo è fondamentalmente un contenitore ideologico che nasce con presupposti apparentemente giusti e sacrosanti. Questi presupposti iniziali, tuttavia, nati con condivisibili rivendicazioni umanitarie, dovevano sostenere la nascita di una nuova sentinella militare in Medioriente, un avamposto che nel corso dei decenni potesse spostare il baricentro dell’occidente, da un lato contenendo un nascente potere economico e bancario di stampo islamista, dall’altro espandendosi e alleandosi con quei paesi arabi che detenevano l’oro nero, il controllo dei mari, dei cieli e quindi delle merci. 
In ultimo, ridisegnando la geopolitica e i rapporti di forza planetari.
Purtroppo per molti ebrei, che a fine ‘800 credevano nella buona fede dei socialisti sionisti, la storia sarebbe stata diversa. 
Serviva una legittimazione internazionale che ponesse le basi per un controllo delle terre dei Mori che, paradossalmente, sono in gran parte di etnia semitica, a differenza della maggioranza dei coloni che sono piuttosto di origini caucasiche, slave, germaniche e, solo in minoranza, di etnia semitico-araba. 
Riporto questo dato perché il sionismo ha sempre fatto proprio il concetto di semitismo per ovvie ragioni strumentali, usando le proprie etnie per ragioni (quelle sì) xenofobe e poter poi affermare la presunta superiorità di un popolo che non è mai esistito come unicum, inventandosi un mandato divino discendente direttamente dal Vecchio Testamento.
Senza considerare che il sionismo è un moloch che contiene al suo interno non-ebrei piuttosto che ebrei. Dopo la Seconda guerra mondiale, sia Stalin che l’Occidente (con in testa la Corona inglese) avevano diversi motivi e convenienze politiche per gettare le fondamenta dello Stato di Israele in Terra Santa; motivi oggi chiari a tutti, o quasi.
Il sionismo, pur avendo avuto diverse declinazioni ideologiche, è sempre stato profondamente nazionalista, autoritario, reazionario, classista e colonialista. 
Oggi, più di ieri, il sionismo non ha bisogno di maschere, agisce impunito perché è ben consapevole che nessuno potrà fermare la sua azione genocidaria: in più di settant’anni è riuscito a penetrare in tutte le stanze del potere che contano, sapendo e potendo ricattare chiunque, figuriamoci un burattino come Trump.

I Servizi di intelligence israeliani sono tra i più potenti, efficienti e crudeli del mondo, infiltrati in tutti i paesi, con la possibilità di controllare diverse declinazioni terroristiche, comprese quelle islamiche, con entrambi i piedi in tutti gli apparati militari ed entità multinazionali. Se così non fosse, Israele sarebbe già stato bombardato come uno stato canaglia qualsiasi piuttosto che invadere un paese sovrano nell’impunità generale.
Il sionismo senza lo Stato di Israele non potrebbe manifestarsi così violentemente.
Se un genocidio in mondovisione viene percepito e accettato come fosse una serie distopica di Netflix, significa che puoi veramente permettertelo. 
Se sei dentro il cerchio magico del potere che conta, puoi realizzare un genocidio e farti applaudire da parte della tua stessa popolazione. Al contrario, i palestinesi, che non contano nulla, sono considerati esseri inferiori e infatti subiscono l’azione imperialista.
In fondo, pur essendo estremamente complessa, la storia di questi mondi è al tempo stesso semplice da comprendere: basta vedere cui prodest e, soprattutto, chi sta sotto e chi sta sopra. 
Il Grande Israele si sta già materializzando e condizionerà la politica mondiale per intere generazioni. Militarizzazioni curiosamente implementate in perfetta sincronia con gli eventi, nuove leggi sulla sicurezza sempre più repressive, limitazioni sulle manifestazioni un po’ ovunque, creazioni di democrature in tutto l’occidente e via, verso nuovi mondi da calpestare. 
Il sionismo è l’ultimo baluardo di un capitalismo che ha vinto la sua rivoluzione, perché detiene lo scettro del dominio e sta sempre un passo avanti a tutti per conoscenza, capacità, scaltrezza e mancanza di umanità. 
Il sionismo ha la sua coscienza di classe, noi sicuramente molto meno.

https://www.inesergo.it/sionismo.html?fbclid=IwY2xjawLyHIxleHRuA2FlbQIxMQABHonjsETWgKByv8-kHqnCj03AmxJkAzGpJqtyvCjl0bU3q3rfPrJlyfnShxBO_aem_6_zgayQ59Y8CceLN-3tmkw

martedì 22 luglio 2025

IL GENERALE FREUDING VUOLE DISTRUGGERE LA RUSSIA?




Introduzione MDD:
E tutto d'un tratto ecco che arriva tal Generale Freuding, un camerata "tetesco di Germania", responsabile della task force ucraina, legato ai nazisti dell'Azov, che propone un attacco diretto alla Russia, facendosi ritrarre con questa faccia inquietante, con questi simboli, con questa verve di cui non sentivamo il bisogno.
Io che sono un dietrologo, come prima cosa, ho guardato l'etimologia del cognome di questo brutto ceffo e con immenso stupore, con meraviglia ho letto che significa "gioia", "persona di indole buona". Come da buona prassi della messaggistica ritual miliziana, il nome ovviamente corrisponde all'esatto matematico opposto del suo significato, volendosi così prendere gioco dei sudditi.
Ci sarebbe da ridere per non piangere, però è proprio lui l'uomo preposto a coordinare un potenziale attacco a Putin, il camerata che deve fare da collante tra la peggio fogna nazista ucraina e il Cancelliere guerrafondaio Merz, il cui etimo significa "ricompensa" (lo so, sembrano scelti apposta, e infatti così è...).
Senza scordarsi il prezioso contributo dell'ancella Meloni che donerà tanti nostri soldi pubblici alla causa NATO ed al famoso riarmo. Un ringraziamento caloroso ai pezzenti che l'hanno votata, e a tutti i fresconi che hanno salutato Trump come uomo di pace. Non capendo ancora che il capitalismo sta 1000 anni avanti le loro misere analisi e che l'agenda oggi prevede che il lavoro sporco lo faccia l'Europa in Ucraina e che lo continui a fare Israele per gli USA. Finché non si comprende la funzione dell'AGENDA della sovragestione, che sta sopra le fazioni politiche, continueremo a fare il loro gioco come dei babbei.
Si sa, c'è un aggredito ed un aggressore, frase della propaganda più becera che piace tantissimo ai cialtroni giornalisti di destra, alla sinistra riformista ed accoliti, ai sionisti di ogni latitudine, e il Generale "indole buona" sarà il nostro grande risolutore.
Heil Freuding... cit. NATO
Sperando sia solo la solita minaccia reazionaria propagandistica europeista, intanto ci sbattono questa faccia lombrosiana, ben sapendo l'effetto che farà.
Sotto un bel articolo ad hoc del giornalista indipendente freelance, Vladimir Volcic, riportato da "Il Faro di Roma".


Il Generale tedesco Freuding, vicino ai neonazisti ucraini di Azov, propone un attacco preventivo NATO per distruggere la Russia
di Vladimir Volcic

Domenica 20 luglio il Generale Maggiore Christian Freuding, tra le figure più rilevanti della Bundeswehr e responsabile della task force ucraina presso il Ministero della Difesa tedesco, ha dichiarato pubblicamente la necessità di un’azione militare preventiva della NATO contro la Russia destando enorme scalpore e preoccupazione in tutta Europa, alimentando i timori di un’escalation verso un conflitto che minaccerebbe la stabilità dell’intero continente.

Cosa propone il generale Freuding?
Freuding ha avanzato l’idea che l’Alleanza Atlantica dovrebbe valutare seriamente la possibilità di attacchi preventivi mirati contro le infrastrutture militari russe, con l’obiettivo dichiarato di dissuadere Mosca da future aggressioni e di prevenire la ricostruzione delle capacità militari russe che, secondo informazioni fake create artificialmente dall’intelligence tedesca e condivise anche da altri responsabili NATO, potrebbero consentire a Mosca di nuovamente minacciare l’Europa orientale entro il 2029.
La folle idea di attaccare la Russia è stata interpretata nei circoli diplomatici e militari dei Paesi Civili come un appello senza precedenti a un cambio radicale della dottrina NATO, storicamente difensiva, in favore di un approccio offensivo preventivo nei confronti della Russia.

Chi è veramente Christian Freuding?
Christian Freuding (nato il 20 agosto 1971 a Weiden in der Oberpfalz) è un Maggior Generale della Bundeswehr, le attuali forze armate tedesche.
È entrato nella Bundeswehr nel 1990, ha studiato scienze politiche all’Università della Bundeswehr di Amburgo e ha conseguito il dottorato di ricerca (Dr. phil.) nel 1999.
Ha ricoperto vari incarichi di comando, come comandante della 9ª Brigata di Addestramento Carristi, e ha prestato servizio in missioni estere in Bosnia e Afghanistan.
Dal 2022 dirige il Sonderstab Ukraine (Reparto Speciale per l’Ucraina) presso il Ministero della Difesa tedesco, dove coordina gli aiuti militari all’Ucraina.
Da maggio 2023 è anche a capo dello staff di pianificazione e comando del ministero.
Nel 2025 è stato nominato futuro ispettore dell’esercito tedesco, una delle cariche più alte nella Bundeswehr.

In prima linea nel sostegno all’Ucraina
Freuding coordina gli aiuti militari tedeschi all’Ucraina, tra cui la fornitura di armi come i carri armati Leopard, i sistemi di difesa aerea IRIS-T, l’artiglieria e i droni.
Coordina anche le brigate dell’esercito tedesco che stanno combattendo in Ucraina camuffati da mercenari.
Compare spesso nel programma “Nachgefragt” della Bundeswehr su YouTube, dove spiega la situazione in Ucraina. Alcuni suoi video hanno superato il milione di visualizzazioni.
In varie interviste ha sottolineato la necessità di rafforzare le forze armate ucraine, ad esempio fornendo droni intercettori economici per contrastare gli attacchi dei droni russi e supportando le armi a lungo raggio tra i quali i Taurus.

I legami di Freuding con l’Azov e i suoi risvolti inquietanti
Non meno controversa della proposta militare è l’evidenza dei legami intercorsi tra il generale Freuding e rappresentanti di spicco del battaglione neonazista Azov.
Foto e testimonianze hanno documentato l’incontro tra Freuding e il comandante dell’Azov, Oleg Romanov, avvenuto a Kiev proprio l’8 maggio, giorno dedicato alla memoria della vittoria contro il nazismo nella Seconda Guerra Mondiale.
Nell’occasione, Romanov – famoso per esibire simboli delle Waffen-SS e sfoggiare tatuaggi con riferimenti al nazismo – è stato immortalato insieme al generale tedesco mentre mostra una maglietta di una unità drone Azov con tanto di svastica, in quello che molti hanno definito un gravissimo sfregio alla memoria storica.
Questi rapporti sollevano serie domande sulla postura morale e culturale del Maggior Generale Christian Freuding e altri ufficiali NATO.
Non si tratta di un singolo episodio isolato, ma di una tendenza che, secondo numerosi osservatori, vede i vertici NATO stringere rapporti sempre più stretti con frange ultra-nazionaliste e neonaziste dell’esercito ucraino.

La probabile reazione russa in caso di attacco NATO
Dal Cremlino, la reazione non si è fatta attendere ed è stata immediatamente di tono durissimo. Funzionari russi di alto livello, tra cui il vice ministro degli Esteri Sergey Ryabkov e il vice ministro Aleksey Meshkov, hanno ribadito con forza che qualsiasi aumento della presenza NATO vicino ai confini russi o, peggio, l’avvio di attacchi preventivi rappresenterebbe un casus belli.
Nei comunicati ufficiali è stato sottolineato che la Russia risponderebbe “militarmente” e “asimmetricamente” a simili mosse, precisando che la sicurezza della Federazione non potrà mai essere barattata o messa a rischio dalle dinamiche politiche occidentali.
Nei documenti strategici russi, si prospetta che eventuali attacchi della NATO ai territori russi, inclusi gli “avamposti” come Kaliningrad, potrebbero rapidamente degenerare in un confronto totale con l’Alleanza Atlantica, aprendo lo scenario di una guerra su scala continentale con potenziali conseguenze mai viste dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Le guerre europee contro la Russia: una storia di tragedie
La storia offre lezioni drammatiche a chiunque consideri oggi l’idea di affrontare la Russia con la forza. Negli ultimi due secoli, tutte le principali campagne militari europee contro la Russia sono terminate in drammatici fallimenti per gli aggressori e in tragedie umanitarie per l’intero continente.
Campagna di Napoleone del 1812. Il tentativo della Grande Armée napoleonica di conquistare la Russia si trasformò in un disastro epocale.
L’esercito francese perse la stragrande maggioranza dei suoi uomini a causa non solo dei combattimenti, ma anche della fame, del gelo e delle epidemie, segnando il declino irreversibile dell’Impero napoleonico.
La Guerra di Crimea (1853-1856). L’alleanza franco-britannica-ottomana subì gravi perdite contro l’esercito russo; l’intera operazione si concluse senza che la Russia fosse realmente piegata, ma a prezzo di decine di migliaia di morti e malattie devastanti tra le truppe europee.
Operazione Barbarossa (1941-1945). L’invasione nazista della Russia nel 1941 portò a una delle più immani tragedie della storia, con la distruzione della Wehrmacht, la morte di decine di milioni di civili e soldati, la fine del Terzo Reich e la divisione dell’Europa per quasi mezzo secolo.
La costante storica è evidente: ogni guerra europea contro la Russia ha significato catastrofi per i popoli europei e ha accelerato processi di barbarie, crisi umanitarie e instabilità politica durate generazioni m e create dai leader europei costringendo la Russia a sconfiggerli militarmente senza pietà.

Una proposta criminale che mette a rischio milioni di cittadini europei
Le parole e le azioni del Generale Freuding rappresentano più di una “semplice” provocazione: proporre un attacco preventivo della NATO contro la Russia è, nei fatti, una proposta criminale che mette a rischio la sopravvivenza stessa di milioni di cittadini europei.
Scatenare una guerra su tale scala significherebbe aprire la porta a scenari apocalittici di conflitto nucleare o convenzionale sul territorio stesso dell’Unione Europea.
Si tratta di uno scenario che, secondo psicologia criminale e diritto internazionale, dovrebbe comportare non solo la destituzione immediata di qualsiasi dirigente militare che si faccia promotore di simili ipotesi, ma anche la richiesta di un procedimento penale per crimini contro la pace e l’umanità.

Il ruolo di Merz e la “pericolosità” storica e attuale della Germania
Il quadro si aggrava ulteriormente se si considera il contesto politico in cui maturano queste proposte. Il cancelliere Friedrich Merz – esponente di quella corrente politica tedesca che sostiene la militarizzazione e la linea dura verso la Russia – ha recentemente invocato sanzioni e isolamento politico contro gli Stati europei meno inclini alla “confrontazione frontale” con Mosca. Ha inoltre evocato il “diritto” di rubare i 500 miliardi di euro russi congelati negli istituti bancari europei. Ha infine ventilato l’eventualità di invadere la conclave russa di Kaliningrad.
Le posizioni estreme di Merz e le sue continue minacce non fanno che alimentare l’idea di una Germania nuovamente proiettata su un percorso di pericolosità, tanto più preoccupante alla luce dei precedenti storici del XX secolo e dell’imminente riarmo con l’obiettivo di trasformare la Bundeswehr nel più potente esercito europeo.
Le dichiarazioni di Merz e di Freuding, lette insieme, suggeriscono una deriva ideologica e strategica che esula dalla difesa collettiva e si avventura su sentieri di aggressività irresponsabile, tipica dell’Imperialismo tedesco che ha prodotto il Secondo e il Terzo Reich, minando la stessa sicurezza europea e scardinando i principi fondanti dell’UE.
L’attualità politica europea è attraversata da venti inquietanti di guerra e revisionismo storico. Le posture assunte dal generale Freuding e dalla leadership politica tedesca rappresentano non solo una minaccia immediata alla Pace, ma anche un violento oltraggio alla memoria storica di chi, in passato, ha pagato col sangue il prezzo delle guerre contro la Russia.
Altro che stabilità: le pretese di attacco preventivo, i rapporti ambigui con formazioni di stampo neonazista come l’Azov, e i richiami bellicisti della politica tedesca dovrebbero suscitare preoccupazione e resistenza in tutta Europa.
Proporre una nuova guerra totale contro la Russia significa trascinare il continente verso la più grave tragedia della sua storia.
L’Europa ha già conosciuto – e pagato carissimo – l’arroganza di simili illusioni di potenza. Oggi il compito fondamentale è difendere la Pace, sradicare i rischi di ritorni al passato più oscuro, e pretendere la destituzione e il processo per chiunque ponga a repentaglio la vita stessa di milioni di cittadini europei.

https://www.farodiroma.it/il-generale-tedesco-freuding-vicino-ai-neonazisti-ucraini-di-azov-propone-un-attacco-preventivo-nato-per-distruggere-la-russia-vladimir-volcic/

martedì 8 luglio 2025

AMERIKAN PARTY PROJECT




Musk fonda l'AMERICAN PARTY che, letto in italiano, sembra il nome di una mega festa cafona dove tutti possono divertirsi, ma dove qualcuno si diverte più degli altri. 
Sarà il primo esperimento, il prodromo per plasmare il NWO e influenzare, passo dopo passo, le nuove governance, le nuove economie, i nuovi asset del big pharma, dell'AI, del transumanesimo, delle guerre, delle nuove politiche occidentali e, successivamente, mondiali. 
Non è stata una pensata dettata dal finto scazzo con Trump, quella è una rappresentazione teatrale per il popolino depresso, è un'agenda scritta da decenni, un desiderata delle sovragestioni che viene da lontano. 
I progetti di questo livello sono pensati, nutriti ed energizzati nel tempo. 
Fai cadere il sassolino dalla montagna sacra e, a valle, quel minuscolo pietrino diventa una bella valanga che travolge tutti. 
Si chiama dominio, è una vecchia storia che a volte ritorna, ha pienamente coscienza di classe, della LORO classe, è rivoluzionario (con il culo degli altri) o meglio, contro-rivoluzionario, si aggiorna in tempo reale e plasma i tempi ed i templi che percorre ed edifica durante l'esercizio del suo potere. 
Elon Musk sarà il trampolino di lancio di questa nuova frontiera, a prescindere funzionerà o meno. Sarà il testing di massa per forgiare la nuova politica digitale, magari strumentalizzando anche la democrazia diretta, oramai metabolizzata dall'elettorato più high-tech e voglioso di algoritmi.

Vi siete mai chiesti come mai tutti questi ricconi diversamente declinati, non si godano la pensione, ma si arrabattino ad inseguire sogni prometeici e metapolitici?
Perché a certi livelli, come ho sempre sostenuto, sono solo dei prestanomi di lusso. Personaggi accuratamente scelti e caldeggiati dal potere, arricchiti e resi ricattabili, ai quali ad un certo punto si "consiglia" di scendere in campo e di servire la patria. 
Vi ricorda qualcosa? 
Non solo il buon Silvione, anche Trump fa parte di questa categoria distopica, come in maniera diversa Putin, ricattabile su altri versanti o l'autocrate di Sion in Israele, teocrazie islamiste comprese. Chiunque a certi livelli deve pagare pegno per essere stato messo dal vero potere a rappresentare il 2° livello del potere.
A maggior ragione i nuovi mostri della pecunia come Musk, ma potrebbe valere per Gates, per Bezos. Vedrete che anche loro, in futuro, dovranno necessariamente avere un ruolo decisionale politico di qualche tipo. Anche loro saranno sacrificabili e utili alla causa fino a quando serviranno.
Ecco il motivo reale di questo nuovo contenitore politico, che dovrà necessariamente modernizzare quel poco che rimane dell'umanesimo rimasto. Gli arconti arimanici hanno fame. Il nuovo reset politico è servito!

Quando parlavo di estinzione del concetto di sinistra e destra, intendevo proprio questo. Cosa puntualmente accaduta e materializzata, e non ditemi che non ve lo avevo detto! 
Ben comprendo il punto di vista sul superamento dei relativi concetti ottocenteschi, il fatto che siano diventate categorie obsolete e tutto il resto, ma questo secondo me, vale per i cosiddetti partiti politici. 
Sui partiti siamo perfettamente d'accordo, non incarnano più quei valori, nel bene o nel male, e forse non l'hanno mai fatto o, magari, solo in piccola parte, ma i valori restano a prescindere dalla loro mancata rappresentazione empirica. 
Io, per esempio, mi considero cristiano, ma non per questo sono cattolico, sono da sempre anticlericale, pur contemplando che, anche in quel mondo, ci sono e ci sono state eccezioni storicamente importanti. Quindi, il fatto che sia da sempre critico contro i poteri temporali delle religioni, non significa che debba abdicare ai valori originari, che rappresentano l'esatto matematico opposto della Sacra Romana Chiesa.
Un conto sono i valori umanisti che fanno parte del nostro corredo coscienziale, sapienziale e spirituale, un conto sono la loro volgarizzazione politica, partitica e illusoria religiosa. 
Abolendo così i concetti, diventati nel tempo obsoleti e resi odiabili da tutti, abbiamo favorito questi passaggi storici nichilisti e qualunquisti. Anzi, hanno loro favorito questi passaggi strutturali, ben sapendo che, destrutturando il passato, avrebbero instaurato un nuovo tempio, che ne rappresenta l'aggiornamento sistemico. 
In Italia, laboratorio degli Illuminati a cielo aperto da sempre, in piccolo concretizzatesi nei 5Stelle, dove il progetto massonico originale di Casaleggio era in realtà ben più distopico dell'attuale partitino di Conte, e poi finalmente in USA, dove Elon "faccia di gomma" Musk si appresta ad incarnare questo contro-valore del modernismo. 
Il modernismo, a maggior ragione nell'accezione aggiornata turbo-capitalista, è fascista (nel senso etimologico del termine) per natura, essendo violento, sopraffattore, individualista. 
Basti rileggersi i manifesti, anche talvolta affascinanti dal punto di vista culturale ed artistico, del futurismo o di un certo avanguardismo, della meraviglia e della lode per la guerra, l'amore incestuoso ed irrazionale per la tecnica, la glorificazione della velocità, della forza, in pratica, la volontà dell'edificazione del proto-transumanesimo che ha valori profondamente hitleriani, come un certo genio del cinema dal nome Lang aveva predetto nel suo immenso capolavoro "Metropolis". Valori poi fatti approdare al progressismo che ne ha rappresentato una tappa per arrivare all'oggi.
Anche di un certo anarchismo reazionario delle elite (lo so, è un ossimoro) ben rappresentato in "Salo' o le 100 giornate di Sodoma" del compianto Pasolini. 

L'Avanguardia, nell'accezione militare, miliziana, ma anche nella sua declinazione dell'Arte, fino ai precetti massonici di una certa consorteria neoaristocratica nera, storicamente rappresenta quella destra conservatrice che si è adattata ai tempi ed è rientrata dalla porta di servizio della modernità. Quel progresso che ha contribuito a plasmare anche utilizzando una certa sinistra liberale di estrazione illuminista, comunista-materialista e positivista. 
Elon Musk è la nuova destra, che però non si definisce tale (proprio per il discorso di cui sopra), ma si esprime in termini sempre più pervasi, repressivi e classisti, facendosi accettare dalla massa che proietterà le proprie miserie nello specchio riflesso del ducetto di turno, dato che si definisce apolitica. 
E dopo 30 anni di questo ribaltamento valoriale e lavaggio del cervello mediatico che ci ha abituato ad abdicare ai valori (non ai partiti che sono ovviamente sacrificabili in primis per la sovragestione), a credere sia normale accettare stipendi da fame, a credere che bisogna sgomitare tra straccioni per un posto al sole, al falso mito della meritocrazia, dell'arrivismo, del denaro, è normale che scenda in campo il nuovo UNO-DIO, come prospettava alcuni anni or sono il Gran Maestro Di Bernardo, anzi, come desiderava una certa vulgata massonica che sta ben più in alto del piccolo Gran Maestro che ne è solo il megafono. 
Ovvero, la versione 2.0 dell'uomo forte di successo, un dittatore di plastica che si mostra demokratiko e fascinoso ai sudditi in astinenza da rogo e con tanta voglia di Re. 
Il sentimento arcaico monarchico non è mai sopito, circola ancora nel nostro sangue. L'ammirazione per i potenti è un retaggio religioso ancestrale, radicato nei nostri cromosomi di schiavi. Rappresenta la nostra impotenza ed indecenza!
Vedrete che Musk rappresenterà una nuova destra che sarà pure, apparentemente e strumentalmente, inclusiva, di genere, woke, ambientalista d'accatto, antirazzista di comodo, magari vegana e in provetta, non ripetendo gli errori del passato della vecchia destra, perché i tempi sono maturi per materializzare il nuovo regno che, in un mondo globalizzato e non più nazionalista, dovrà comprendere tutte le etnie e tendenze del pianeta. Però rimanendo profondamente esclusiva, classista e intimamente fascista. 
La nuova destra non è più frontale come un tempo, ha capito che per realizzare la grande opera dovrà strumentalizzare, facendoli propri, certi precetti del progressismo, incanalati nel suo contenitore dell'assenso, oggi che la sinistra partitica non esiste neanche più illusoriamente. 
Sono finiti oramai i contenitori del dissenso, siano essi stati i nuovi sovranismi, i grillismi e ammennicoli vari, ora i tempi sono maturi per raccogliere il malcontento ed incanalarlo verso il futuro. Futuro che poi è il solito gattopardo del passato, vestito a festa, con tanto di droghe ad personam (i comuni mortali vanno in galera), figli ad personam, cyborg ad minchiam.

L'Ancien regime è più vivo che mai e si è trasferito nel transnazionale, perché ha traslato le nazioni delle quali si è nutrito un tempo, diventando multinazionale, multilaterale, internazionale, cosmopolita e "Glovo" per la plebe digitale.
Ora si allarga e sogna Marte come nel film di Guzzanti. 
Quello però è solo un sogno che il buon faccia di gomma non potrà mai realizzare, è un miraggio nel solco della tradizione oracolare egizia, serve a mostrarsi semidio, perché realisticamente, l'uomo non può andare oltre le fasce di Van Allen. Con buona pace del buon Eddy, che ci ha lasciato e ora suona la chitarra in paradiso, dove Musk non potrà mai arrivare.





giovedì 3 luglio 2025

E LA CHIAMANO ESTATE cit.



Tutti quanti si lamentano giustamente delle temperature da record, del fatto che non c'è mai stato tanto caldo come oggi. Dove andremo a finire di questo passo?
Invece, come spesso accade, le persone si sbagliano perché non ricordano il passato e si affidano religiosamente all'oracolo di turno.
Tutta la narrativa mediatica va nella direzione della cancellazione della memoria storica, per ovvi motivi di plagio emozionale sulla psicologia di massa.
Prendiamo ad esempio l'estate del 1982, quelle della vittoria della nazionale di calcio italiana ai mondiali di Spagna. 
Fu una estate caldissima, in alcune zone d'Italia sfiorammo i 50° gradi, eppure, ma non ne avete mai sentito parlare in tv.
Anche gli anni 50 sono stati caldissimi, in special modo nel 52 e 57, dove furono superati i 40°, come nella stagione del 1976, ma gli esempi sono diversi solo nel 20° secolo. 
Nel 1800 abbiamo superato tantissime volte i 40°, e se torniamo indietro nel tempo fino al medioevo e all'epoca degli antichi romani, scopriremmo che le temperature erano di qualche grado superiori alle nostre attuali.

Questo per dire che i cambiamenti climatici esistono eccome, ma esistono da sempre.
La storia del pianeta Terra e dell'universo stesso sono la storia di mutamenti e trasformazioni continue, incessanti, da SEMPRE e per SEMPRE.
Pensare che il meteo debba essere, necessariamente, quello delle statistiche che osserviamo durante il corso della nostra vita, è un errore concettuale madornale.
La nostra misera esistenza rispetto a quella della natura stessa dell'universo non conta una beata mazza. Noi stiamo vivendo una frazione di secondo di un'intera esistenza universale, e pretendiamo che il clima sia sempre lo stesso, quello dei bei tempi andati di un infinitesimale ed insignificante porzione temporale.
Tempi che manco rappresentano un battito di ciglia della creazione stessa, che è intrinsecamente mutazione!
Ci hanno abituati a pensare ai mutamenti climatici come fossero una novità, rispetto ad un passato percepito come un paradiso terrestre, immutabile, frizzato in un eterno presente, immobile, magari ben temperato. 
"Oh signora mia, non ci sono più le stagioni di una volta, eh...".
Questo ragionamento infantile che propone strumentalmente lo scientismo è di natura squisitamente religiosa, essendo poi lo scientismo una costola molto importante del capitalismo e del materialismo, e questi paradigmi coercitivi agiscono sul bias cognitivo delle persone, innestandosi come falsi ricordi.
Tutto cambia e si trasforma, fatevene una ragione!
Lo scientismo religioso più bieco ha sostituito i culti e vi vuole convincere che questi mutamenti, sempre esistiti nella storia del mondo, sono causati solo dall'azione dell'uomo.
Anche questo è un paradigma profondamente plagiante e religioso, che agisce nel vostro pensiero magico.
Funziona come il peccato originale, un paradiso violato dall'azione luciferina del serpente che ha corrotto l'uomo, la mela di Eva, quella p... 
Come se la natura fosse un frame di un'immagine sacra tratta da una rivista stile "Torre di Guardia".
La natura non è né buona né malvagia, la natura semplicemente 
È.
L'azione dell'uomo, semmai riguarda pesantemente l'inquinamento globale, e questo grande problema viene spostato, taciuto, facendo distrazione di massa sui cambiamenti climatici da sempre esistiti e ciclici.
Negli ultimi 50 anni, soprattutto negli ultimi 30, l'inquinamento e le malattie che ne sono derivate sono massivamente aumentate.
Il grosso salto quantico è stato fatto dalla digitalizzazione in avanti.
Da quando abbiamo eretto "Città-Stato" sotterranee, nei mari e sotto i monti per costruire immense centrali di provider che funzionano a energia nucleare, abbiamo distrutto definitivamente il nostro ambiente. Pensate solo alla quantità industriale di scorie radioattive che sono aumentate massivamente negli ultimi 40 anni anni, scaricate negli oceani, sottoterra, deturpando l'ambiente e inquinando l'aria.
Ma l'inquinamento riguarda anche l'elettromagnetismo, anche quello nato dalla digitalizzazione in avanti, per non parlare della costruzione di armamenti di nuova tecnologia in tutto il globo e dell'impatto ambientale che ne è derivato, guerre comprese; guerre che sono aumentate quantitativamente e qualitativamente in maniera esponenziale.

Per creare questo inferno inquinante, il sistema capitalista fin dagli anni 70 ha pilotato l'ambientalismo per convincervi che il problema era solo il consumo del petrolio e di ciò che ne deriva, che è effettivamente un grosso problema, ma questo fu realizzato per farvi accettare la nuova rivoluzione industriale, salutata come GREEN, ma in realtà infinitamente più pericolosa e devastante di quella precedente, dovendo necessariamente ampliare lo spettro industriale, civile e militare dei consumi.
Quindi abbiamo una pletora di sudditi che riciclano plastica, carta e che rispetto a ieri, inquinano mille volte di più solo per l'utilizzo delle tecnologie, ma credono di salvare il mondo; senza considerare che il riciclaggio delle plastiche funziona a livelli costosissimi ed ancor più inquinanti per un misero 4% delle materie complessive. Tecnologie che per esistere, necessitano di una mole di energia nucleare che nessuno si immagina.
Inquinamento che aumenterà in maniera esponenziale quando anche tutto il 3° mondo disporrà di tali energie e produrrà tali consumi.
Quindi, il problema antropico riguarda più questo aspetto, ma incide solo in minima parte sul clima, perché il clima generale è generato da rapporti di forza che traslano l'inquinamento e che hanno a che fare più con dinamiche extra-terrestri, con l'azione del sole, con l'inclinazione dell'asse terrestre e con tutte le influenze esterne alla Terra, influenze di natura radioattiva, elettromagnetica, geomagnetica, di campo morfico spaziale.
Poi è vero che l'uomo da decenni prova criminalmente a cambiare il clima attraverso il cloud-seeding, talvolta riuscendoci, talvolta provocando danni irreparabili e sciagure. 
Ma anche questa azione va a condizionare minuscole porzioni di spazio, in relazione al cambiamento globale terrestre complessivo, semmai inquina le acque e le coltivazioni con i suoi aerosol, oltre a rendere l'aria irrespirabile e tossica.
Inquinamento SI, cambiamento climatico NO, almeno per quanto riguarda l'azione umana.
L'inquinamento umano incide sul clima per un misero 5%, e questo lo diceva in Parlamento il premio Nobel Rubbia, oltre a tanti altri scienziati meno allineati alla pecunia dei salotti buoni.
Il paradigma GREEN è stato inventato proprio per farvi accettare un inquinamento maggiore rispetto al passato, però facendolo passare per ambientalismo.
Riciclare la carta e poi usare le tecnologie che necessitano di energia nucleare e di milioni di scorie radioattive, è un po' come l'azione di un pompiere che vuol spegnere la fiammella di un fiammifero, mentre dall'altra parte brucia un bosco.
La proporzione è più o meno questa, ma il bosco bruciato lo hanno chiamato GREEN, e il fiammifero inquinamento globale.
La massa è schiava di un BRAND tossico, creato dalle multinazionali che inquinano e producono armi, le stesse che poi vi dicono cosa consumare e cosa produrre.
E la chiamano estate...
cit.



https://it.wikipedia.org/wiki/Ondate_di_caldo_dell%27estate_1982_in_Europa#:~:text=Nel%20corso%20dell'estate%20del,nella%20parte%20meridionale%20del%20continente.

https://www.meteoweb.eu/2023/07/ondate-caldo-1952-1957-pianura-padana/1001273462/




lunedì 30 giugno 2025

DUALISMO ARCONTICO



La destra culturale, il conservatorismo in genere, nella sua accezione più volgare, chiede salvezza e redenzione alla divinità, per questo motivo ebrei, musulmani e cattolici rappresentano il male assoluto, l'apice del materialismo più bieco e volgare.
La sinistra culturale, il progressismo in genere, nella sua accezione più volgare, chiede salvezza e riscatto sociale alla scienza, per questo motivo sostituisce gli oracoli metafisici con oracoli umani ancor più fragili, fin troppo egregorici, virtuali, proiettandoci meccanismi di fede messianica.
Così provocando gli stessi danni culturali, economici, politici, sociali, nonché, le stesse tragedie epocali, in questo caso, senza possibilità di redenzione.
Entrambe le visioni, sono facce della stessa medaglia, hanno gli stessi archetipi, gli stessi paradigmi concettuali, sono le classiche pillole rosse e blu dell'arimanesimo millenario che si esprime su un Giano Bifronte, contemplando entrambi le piramidi.
Sono il passaggio di consegne tra vecchio e nuovo.
Sono lo stesso potere millenario, aggiornato e "di nuovo" vestito, pronto per essere salutato dalla massa informe, come nuovo che avanza, come salvezza.
Tra una preghiera e un vaccino, la differenza è minima se non inesistente, anzi, la seconda scelta potrebbe essere talvolta più dannosa, e ve lo dice uno che non ha mai "pregato".
Entrambi possono funzionare se ci credi, se riattivi e fai scaturire l'effetto placebo, la tua personale apparizione mariana, il tuo "Personal Jesus", declinato nella tecnica, nella tecno-magia.
I poteri della mente e dello spirito sono misconosciuti e la scienza arimanica ha fatto di tutto per bruciare le librerie neo-alessandrine di ogni latitudine, a vantaggio della pecunia e dell'ALTO/BASSO degli inferi cieli rossi, trincerandosi dietro la legittimazione accademica.
Come l'ebraismo, il cattolicesimo e l'Islam, nella loro declinazione temporale, hanno fatto di tutto per schiacciare ed annullare lo spirito e glorificare il rogo delle carni.
Entrambe le facce di questo folle disegno che avanza a favore degli arconti, da loro plasmato dalla notte dei tempi, sono il dna di colui che, volgarmente ed erroneamente, viene salutato come satana.
In realtà, gli arconti sono antropomorfizzazioni e traduzione umane di entità e concetti, direttamente prese dall'archivio akashico, tratte dalla memoria collettiva, dall'inconscio collettivo, nel mondo delle idee platonico, sono archetipi e cluster della matrice, ne sorreggono la struttura, ne controllano le mura, mura che vanno abbattute, trascese e superate.
In un mondo primordiale hanno condizionato e creato gli oracoli, le fedi e la magia coercitiva, come tutte le tragedie da esse derivate.
Nel mondo modernista hanno creato lo scientismo, il dogma del neo alchimista che lavora per le sovragestioni che ne esibiscono i simboli, fiere e orgogliose di essere tentacoli della stessa piovra ancestrale. 
Hanno creato il transumanesimo, hanno gettato le basi per la trasformazione dell'uomo in un ibrido, per il suo svuotamento coscienziale, fisico e spirituale.
Le sue effimere narrazioni si sono legittimate nella società con la destrutturazione del gusto, del bello, dell'arte, annichilendo le masse, convincendole ad una finta uguaglianza, relegandole ad una dimensione alveare, proprio come in passato, dove sopra regna uno "più uguale degli altri".
Fede e poi nichilismo, creando un mondo dove nulla ha più senso, dove i sogni sono banditi perché oramai inutili, dove le rivoluzioni sono viste come un amarcord romantico ed obsoleto, perché regna l'accettazione dei propri ruoli sociali in un ineluttabile presente senza fine. Come dentro un incantesimo tanto simile a quello religioso, ma molto più pervasivo, dato che si presenta come liberatore. 
Creando un mondo dove possa finalmente regnare il chaos e qualcuno possa redimere questo gregge di sub-umani, pronti a delegare il proprio destino al salvatore di turno.
Il conservatorismo è servito per far emergere il progressismo.
Il progressismo è servito al ritorno della reazione più becera e conservativa.
Vasi comunicanti. Causa effetto. 
Il caso ovviamente non esiste se non nella mente di stolti scientisti senza speranza.
Tutto scorre a parte la ratio.
Uscire dal labirinto è la vera salvezza e il senso della vita!

martedì 24 giugno 2025

PEDOFILIA E RITI SACRIFICALI IN TERRA SANTA


                                     
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        


INTRODUZIONE MDD:
Vi presento due articoli che, in maniera differente, parlano di abusi sessuali, pedofilia, riti sacrificali fatti dall'elite israeliana, dai militari e quant'altro, ai danni di civili ebrei e palestinesi.
Israele è diventata, un po' come l'Ucraina nel nord Europa, una terra di frontiera per organizzazioni criminali pedofile internazionali, di traffico di organi e qualsiasi altro grande crimine contro l'umanità. Per cui sarà facile vedere in TV un militare stupratore di palestinesi, essere accolto come eroe, roba che da noi sarebbe solo tollerabile in una serie distopica di Netflix.
Purtroppo, la pedofilia è diventata un'arma micidiale, modellata su più livelli della piramide del potere. 
Intanto, è praticata da buona parte dell'elite politica, economica, giornalistica, religiosa e militare. Ci sono centinaia di indagini su abusi sessuali e rituali di sangue che, considerando le piccole dimensioni dello Stato coloniale, fanno paura per la loro vastità.
In secondo luogo, gli abusi sessuali e rituali, vengono utilizzati per iniziare alcuni membri del Knesset al sistema dei sistemi, all'entità "floreale" a cui tutto il mondo si piega.
Diventando ricattabili, saranno perfetti burattini dell'entità riguardo tutte le scelte geopolitiche, politiche e sovrastrutturali. Per esempio, come condurre un genocidio, eventuali futuri attacchi all'Iran o a paesi limitrofi, azioni terroristiche islamiste, create e finanziate dal Mossad e via dicendo.
Non solo, a livello occulto accadono rituali sessuali e di sangue nelle prigioni di Stato, contro qualsiasi norma internazionale e diritto umano.
I sionisti agiscono impuniti, ben al di là di qualsiasi logica nazistoide od organizzazione eversiva di estrema destra, perché sono legati a certe tradizioni criminali, come bene espone il Rabbino Toaff Ariel in "Pasqua di Sangue".
I sionisti agiscono impunemente perché sanno perfettamente chi è ricattabile sul piano internazionale su crimini inerenti la pedofilia, sui sacrifici di sangue e su qualsiasi altra nefandezza.
Sicuri della loro impunità, perché il Mossad è parte integrante del macro sistema, inteso come entità sovrastrutturale che contiene tutte le sottocategorie del caso, tra servizi deviati, apparati dello Stato di confine, mafie, cartelli vari, sette magico rituali, terrorismo e quant'altro.
Questi due articoli ci offrono solo uno sguardo nel vasto mondo del backoffice dell'orrore. 
Questo mondo dipende dal Moloch, l'oracolo ancestrale che chiede sangue ed in cambio dona potere e protezione.
Buona lettura...

1- JERUSALEM POST
I sopravvissuti testimoniano: i membri della MK hanno partecipato a "rituali" sessuali sadici che coinvolgevano minori:
di ELIAV BREUER
3 GIUGNO 2025

Yael Ariel, una delle sopravvissute agli abusi, ha raccontato: "Ho subito abusi rituali per molti anni fino alla tarda adolescenza e sono stata costretta a fare del male ad altri bambini. Ho scelto di parlare e far sentire la mia voce. Ho ricevuto minacce dopo aver raccontato la mia storia. Dai cinque ai vent'anni, sono stata vittima di queste cerimonie".
Ariel ha dichiarato di aver ricevuto testimonianze da diverse donne che sostenevano che medici, educatori, agenti di polizia e membri passati e presenti della Knesset erano coinvolti in questi abusi.
"Ho sporto denuncia alla polizia che è stata archiviata dopo pochi mesi, e so di altri casi che sono stati archiviati. Parlare oggi alla Knesset è un momento storico", ha detto.
Un'altra sopravvissuta, Yael Shitrit, ha testimoniato: "Non avete idea di cosa sia l'abuso rituale. Il cervello umano non può comprenderlo. Non potete immaginare cosa significhi programmare una bambina di tre anni attraverso lo stupro e il sadismo in modo che possa fare quello che vuole senza che nessuno lo sappia".
"Il loro traffico di esseri umani si è esteso a tutto il paese. Mi hanno spostata da una cerimonia all'altra. Uomini nudi stavano in cerchio. La mia terapeuta, suo marito e suo figlio mi hanno fatto del male, e decine di altre ragazze e ragazzi mi hanno fatto del male.
"C'erano cerimonie e rituali pensati per farmi dimenticare", ha continuato Shitrit.
"La polizia lo sa da un anno, ma non ha gli strumenti per affrontarlo.
Le persone che cadranno sono figure di altissimo livello. Queste persone gestiscono comunità ed enti governativi. Ci minacciano. Ho dei figli che devo proteggere. Bisogna creare qualcosa che possa affrontare la situazione. Hanno cercato di renderci come loro, le persone che ci hanno causato un dolore infinito", ha detto Shitrit.
"Il vostro ruolo è far sì che questo si fermi a Safed, Gerusalemme, Jaljulya o in qualsiasi altro luogo", ha dichiarato.

La dottoressa Naama Goldberg, a capo di una ONG chiamata Lo Omdot MeNegged (in ebraico "Non stare a guardare"), che aiuta le sopravvissute alla prostituzione, ha spiegato che le rappresentazioni sono talvolta così raccapriccianti che è difficile crederci, ma questa incredulità serve agli abusatori, che convincono le vittime a non lamentarsi sostenendo che non verranno credute.
"Diversi anni fa, ho ricevuto descrizioni di abusi sadici su minori", ha detto Goldberg.
"I resoconti sembravano assurdi. [Ma] le testimonianze continuavano ad arrivare e non si fermavano. Descrivevano stupri di gruppo da parte di uomini, e a volte anche di donne.
Gli abusi venivano filmati e venivano usate droghe.
C'erano pratiche rituali e simbolismo.
"Ho presentato alla polizia le testimonianze scritte di cinque donne. Ad oggi, nessuno mi ha contattato. Dopo la denuncia, sono emerse altre testimonianze", ha detto Goldberg.
Un rappresentante della polizia israeliana , il sovrintendente capo Anat Yakir, ha affermato che esiste un'unità nazionale che esamina tutti i casi e che le denunce rappresentano "una priorità assoluta nella divisione di intelligence".
Queste testimonianze sono un "momento spartiacque".
I parlamentari presenti all'incontro sono rimasti visibilmente scossi da alcune testimonianze: uno lo ha definito un "momento spartiacque " e un altro ha definito le rivelazioni "titaniche".

Tameno-Shete ha dichiarato: "La realtà ci dimostra che la polizia non è in grado di gestire i reati sessuali. Nessuno vuole parlare di stupri brutali e di bambini violentati.
Qui ci sono casi di mostruosità inimmaginabili".
Lazimi ha aggiunto: "Non riuscivo a respirare quando ho sentito parlare di una rete di abusi rituali contro le ragazze e del fatto che esiste un meccanismo organizzato e pericoloso e che non si fa nulla per fermarlo. In questa sede, ne discuteremo e cercheremo di denunciarlo per portare un cambiamento".
Altri due sopravvissuti hanno parlato all'incontro, mantenendo l'anonimato.
Una di loro ha testimoniato che un cugino l'ha trafficata a partire dall'età di 11 anni.
"A 14 anni, mi ha portato in locali sadici. Ho sopportato torture e fame per mano di personaggi noti e di spicco. Ho subito danni infiniti.
C'erano eventi pubblici e cerimonie interne in cui venivo legata a un palo alto con le manette. Intorno a me, c'erano altre vittime ammanettate, con rituali che prevedevano il bere sangue mestruale e l'uccisione di gatti e altri animali. Mi dissero che nessuno mi avrebbe creduto se avessi parlato."
Ha continuato dicendo di aver sporto denuncia alla polizia cinque anni fa.
L'accusa ha archiviato il caso per mancanza di prove, quindi ho presentato ricorso, che è stato accolto. Sono venuta a testimoniare mentre ero a riposo a letto per la gravidanza, ma il caso è stato nuovamente archiviato per mancanza di prove.
"Hanno detto che me lo stavo immaginando. Ho presentato la testimonianza registrata di qualcuno che ha ammesso di avermi fatto del male, ma non è mai stato convocato per un interrogatorio. Trattatelo come terrorismo."

___________

2- Come “Israele” è diventato un rifugio per pedofili e stupratori internazionali:

Tel Aviv – FEPAL. 
Negli ultimi anni, diverse inchieste giornalistiche e dati giudiziari hanno indicato “Israele” come una destinazione frequente per persone accusate di crimini sessuali, in particolare di pedofilia, in diversi Paesi. 
Questo fenomeno ha sollevato interrogativi sulla legislazione “israeliana”, sull’applicazione della “Legge del ritorno” (sic.) e sulle lacune nella cooperazione internazionale nei casi di estradizione.
La “Legge del ritorno” (sic.), promulgata nel 1950, garantisce a qualsiasi ebreo il diritto di immigrare nel territorio palestinese sottratto dalle potenze europee e dagli Stati Uniti e battezzato “Israele”. In questo modo, questi nuovi immigrati (o meglio, occupanti) ottengono il diritto di ottenere la cittadinanza. Questa legislazione è stata creata per garantire e perpetuare l’occupazione illegale della Palestina, espellendo la popolazione originaria e sostituendola principalmente con europei. 
La sua principale giustificazione era quella di offrire un rifugio sicuro dopo l’olocausto euro-ebraico.
Tuttavia, la “Legge del ritorno” (sic.) ha finito per essere utilizzata da individui accusati di gravi crimini per evitare la giustizia nei loro Paesi d’origine. 
La facilità di ottenere la cittadinanza “israeliana” (allo scopo di portare il maggior numero possibile di nuovi occupanti nei territori palestinesi occupati per impedire ai palestinesi di riconquistarli) rende difficili i processi di estradizione, soprattutto quando l’accusato è già considerato cittadino “israeliano”.
Ricercato dall’Interpol per stupro e sodomia, è rimasto libero per anni.
Un caso emblematico è quello di Jimmy Julius Karow, accusato di aver abusato sessualmente di una bambina di sette anni in Oregon nel 1999. 
Prima che le autorità statunitensi potessero arrestarlo, Karow è fuggito in “Israele”, dove ha continuato a commettere reati simili. 
Nel 2002 è stato condannato da un tribunale “israeliano” per aver molestato un bambino in un caso separato, ha scontato la pena ed è stato rilasciato. 
Karow era quindi ricercato dall’Interpol ed è rimasto in fuga per anni, spostandosi tra le comunità di “Israele” per evitare la cattura.
Nel 2017, due sorelle lo hanno accusato di averle aggredite quando erano bambine, tra il 1999 e il 2001. Karow ha evitato l’arresto fino al 2019, quando è stato catturato e accusato di reati sessuali nei confronti delle due sorelle. 
Secondo l’accusa, Karow ha violentato e commesso una serie di reati sessuali contro le bambine, di tre e sette anni, mentre le due visitavano il suo appartamento una volta alla settimana nel corso di quasi due anni.
Alla fine, nel 2020, Karow ha firmato un patteggiamento ed è stato condannato per aver commesso stupro, sodomia e aggressione indecente nei confronti della bambina di sette anni, mentre le accuse di aggressione nei confronti della bambina più piccola sono cadute a causa della difficoltà di provarle.

Protetto dal ministro della Salute
L’organizzazione Jewish Community Watch (JCW), che monitora le persone accusate di pedofilia, ha identificato più di 60 persone fuggite dagli Stati Uniti in Israele dal 2014, un numero che potrebbe essere ancora più alto a causa delle risorse limitate per seguire tutti i casi. Meyer Seewald, fondatore di JCW, paragona questa situazione agli scandali degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica, evidenziando le analogie nei tentativi di insabbiamento e nello stigma associato alle accuse all’interno delle comunità ebraiche.
Celebre è anche l’episodio di Malka Leifer, ex-direttrice di una scuola ebraica ultraortodossa in Australia, accusata di 74 reati di abusi sessuali su studentesse. 
Dopo le accuse, Leifer è fuggita in “Israele” nel 2008, dove ha vissuto per oltre un decennio prima di essere finalmente estradata nel 2021 dopo una lunga battaglia giudiziaria. 
Il caso ha messo in luce le falle del sistema giudiziario “israeliano”, tra cui i ritardi procedurali, nonché l’influenza di politici ultraortodossi, come l’allora ministro della Salute Yaakov Litzman, che hanno agito per impedire la sua deportazione.

Un altro caso rilevante è quello di Yehuda Nussbaum, accusato di aver abusato di minorenni negli Stati Uniti. Nussbaum si è rifugiato in “Israele” e ha evitato l’estradizione per anni, approfittando della mancanza di un trattato di estradizione completo tra “Israele” e gli Stati Uniti per reati sessuali non violenti.
La JCW afferma che la maggior parte dei casi proviene da enclavi ebraiche ortodosse e ultraortodosse negli Stati Uniti, ma che il fenomeno è diffuso in tutta la comunità ebraica. Poiché gli autori non possono essere ritenuti responsabili se le vittime non si fanno avanti, si ritiene che molti casi non vengano denunciati. 
Per cercare di portarli alla luce, la JCW organizza eventi di sensibilizzazione negli Stati Uniti e offre alle vittime di abusi sessuali consulenza e sostegno emotivo.

“Giustizia dubbia”
Mendy Hauck ha deciso di farsi avanti dopo aver ricevuto il sostegno di JCW. Il padre di due figli racconta che aveva solo 8 anni quando è stato molestato da un insegnante della sua scuola ebraica ortodossa a Los Angeles. Hauck racconta che l’abuso iniziò un giorno quando un amico gli portò dei biscotti per il suo compleanno.
“Sono andato avanti e ho preso il biscotto più grande e lui mi ha detto: “Mettilo a posto e potrai tornare a ricreazione e prendere il tuo biscotto””, ha raccontato Hauck a CBS News. “Così, dopo aver distribuito il resto dei biscotti agli altri compagni di classe, dovetti rimanere indietro se volevo il mio biscotto, e lo feci. Mi ha chiamato alla sua scrivania […] e a quel punto ha iniziato a […] massaggiarmi”.
Il presunto aggressore è Mordechai Yomtov, all’epoca insegnante di ebraico di 35 anni.
“Ho fatto un salto indietro, facendo un passo o due, e lui mi ha afferrato i capelli e mi ha detto: “Va bene, puoi avvicinarti. Non ti farò del male. Non c’è niente di male“, e lo fece di nuovo”, ricorda Hauck. Gli abusi continuarono per tutto l’anno.
Alla fine dell’anno, Hauck passò alla classe successiva. Nel 2001, la polizia arrestò Yomtov e lo accusò di aver commesso atti osceni con altri tre suoi alunni, di età compresa tra gli 8 e i 10 anni. Ma Hauck non ha mai raccontato a nessuno la sua esperienza fino ad anni dopo.
Alla fine Yomtov si dichiarò colpevole, scontò la pena in carcere e fu rilasciato sulla parola. Ma una volta libero, ha violato la libertà vigilata fuggendo in “Israele” attraverso il Messico.

JCW lo ha rintracciato e affrontato a Gerusalemme con una telecamera nascosta. Yomtov ha ammesso di aver violato la libertà vigilata e di essere fuggito illegalmente dagli Stati Uniti, con l’aiuto di qualcuno. Ha anche detto che in Messico ha ottenuto un passaporto falso per recarsi in “israele”, dove ha vissuto illegalmente.
Solo nel 2016, quando un’altra presunta vittima di Yomtov e amica di Hauck si è fatta avanti, Hauck si è sentito in dovere di raccontare la sua storia. 
Ha sporto denuncia alla polizia nella speranza di ottenere giustizia, ma dice che i processi sono stati lenti. Per lui la giustizia è dubbia.
“Voglio che il procuratore distrettuale della contea di Los Angeles intensifichi il suo lavoro e si batta davvero per riportarlo qui e dargli ciò che merita”, ha detto. “E voglio anche che le comunità si assicurino che questo non accada di nuovo”.
L’ufficio del procuratore distrettuale ha dichiarato alla CBS News che non è stata presentata alcuna richiesta di estradizione di Yomtov negli Stati Uniti e ha rifiutato di commentare ulteriormente.

Dati e statistiche
Secondo i dati del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, tra il 2010 e il 2020 c’è stato un aumento significativo delle richieste di estradizione relative a crimini sessuali contro minorenni che coinvolgevano sospetti fuggiti in “Israele”. 
Anche il Jerusalem Post e Haaretz hanno riportato diversi casi in cui i procedimenti giudiziari si sono trascinati per anni a causa di problemi legali e burocratici. 
Anche altri organi di stampa occidentali, come AP, Guardian e The New York Times, hanno descritto “Israele” come un “rifugio sicuro” per i molestatori sessuali, che non solo sono protetti dagli organi giudiziari “israeliani” o dall’apparato burocratico del regime, ma spesso anche dalle comunità ultraortodosse di estrema destra.
“Tutti vanno a proteggere questi individui e li sostengono perché non riescono a credere che una persona possa commettere un tale crimine. Si schierano dalla parte di chi abusa e l’abuso continua”, ha detto Seewald alla CBS. “Lo mettono in un’altra comunità. Qualche anno dopo, fa la stessa cosa e sentiamo altre accuse di abuso di minorenni. Le vittime non vogliono farsi avanti quando vedono questo”.

Militari stupratori di palestinesi rapiti
Uno “Stato” che protegge apertamente stupratori e pedofili, “Israele” ha lanciato una fortissima campagna di propaganda e fake news contro la Resistenza palestinese, accusandola di aver stuprato cittadini “israeliani” il 7 ottobre 2023. 
Tuttavia, il procuratore Moran Gez ha recentemente rivelato che, nonostante gli intensi sforzi del regime per trovare testimonianze di queste presunte vittime, non ci sono assolutamente denunce da parte delle presunte vittime. Gez ha confermato che, a 15 mesi dagli eventi, “Israele” non ha ancora identificato una sola vittima che possa accusare un presunto autore di un attacco sessuale. “Purtroppo, sarà molto difficile provare questi crimini”, ha detto.
D’altra parte, le innumerevoli vittime palestinesi hanno fornito diverse testimonianze di prima mano, così come i testimoni oculari di violenze sessuali e stupri da parte del personale “israeliano”.
Secondo quanto riportato, i detenuti palestinesi hanno subito abusi sessuali, fisici e psicologici in diverse prigioni israeliane, con questi atti disumani progettati per umiliare e abbattere il loro morale.

Episodi di abusi verbali e sessuali sono stati riportati anche ai posti di blocco “israeliani” nella Cisgiordania occupata. Uno di questi casi si è verificato al checkpoint di Hebron, dove una giovane donna palestinese ha riferito che un soldato “israeliano” si è esposto con lei e ha fatto commenti sessualmente espliciti.
Le ben documentate e sistematiche violenze sessuali e torture di “israele” contro i palestinesi – tra cui almeno un caso di un detenuto sottoposto ad un orribile stupro di gruppo e a torture che sono state parzialmente riprese in video nel campo di concentramento segreto di Sde Teiman – non hanno tuttavia generato una frazione dell’indignazione e della preoccupazione delle accuse non verificate e prive di prove di stupri di “israeliani”.
Nell’agosto dello scorso anno, le telecamere di sicurezza di Sde Teiman hanno ripreso una banda di soldati israeliani mentre violentava un detenuto palestinese che era stato rapito. Poco dopo, Meir Ben-Shitrit, il principale accusato dello stupro di gruppo, ha scioccato il mondo apparendo in programmi televisivi “israeliani” di prima serata.

Glorificazione degli stupratori militari di palestinesi
Il fatto che uno stupratore sia stato invitato nei programmi televisivi e glorificato per aver abusato sessualmente di palestinesi innocenti ha lasciato la gente di tutto il mondo sbigottita e indignata. Ancora più inquietante è stato il modo in cui Ben-Shitrit è stato trattato dai conduttori dei programmi in cui è apparso. È stato applaudito e trattato come una celebrità in un programma di Channel 14 andato in onda poche settimane dopo la scoperta del caso di sodomia. Il pubblico in studio gli ha tributato più volte una standing ovation e ha persino ricevuto un sostegno finanziario.
“I soldati hanno seguito la procedura standard”, ha detto Ben-Shitrit durante il programma, riferendosi al detenuto palestinese che è stato portato dietro il muro di protezione da un gruppo di forze “israeliane” e violentato. Allo stesso tempo, un gruppo di invasori insediati in territorio palestinese ha fatto pressione sulle autorità “israeliane” contro ogni possibile punizione dei soldati stupratori.
Il caso di sodomia di Sde Teiman non è l’unico caso di violazione delle leggi internazionali da parte dei sionisti nei confronti dei detenuti palestinesi. 
Ibrahim Salem, 34 anni, ha raccontato il profondo senso di terrore che ha provato quando un soldato “israeliano” gli ha ordinato di spogliarsi durante la sua prigionia.
“Mi hanno detto di spogliarmi”, ha ricordato Salem, riflettendo sul tormento che ha sopportato durante gli otto mesi di detenzione israeliana. 
“È stato allora che ho capito che stava iniziando il mio viaggio verso l’inferno”.
Gli abusi sessuali si sono estesi al di là delle forze militari: i “coloni”, d’altra parte, hanno visto il caso Sde Teiman come un catalizzatore, che ha permesso loro di esprimere ciò che avevano tenuto in mente per anni.
All’inizio di agosto, un gruppo di uomini mascherati è entrato a Khirbet Wadi a-Rakhim, sulle colline di Hebron Sud, nella parte meridionale della Cisgiordania occupata.
Durante l’incontro con una famiglia palestinese, uno degli uomini mascherati ha molestato verbalmente il proprietario terriero palestinese, dicendogli: “Sei dolce […] Sei così fresco […] Sarei felice di sedermi con te in prigione un giorno. Sarei felice. Conosci Sde Teiman”.
L’aumento costante e allarmante delle violenze sessuali sistematiche compiute dai sionisti contro i palestinesi ha scatenato l’indignazione globale, con persone e attivisti di tutto il mondo che protestano contro la tattica dei sionisti di disumanizzare i palestinesi mentre cercano di farsi passare per eroi per i loro atti efferati.


https://www.infopal.it/come-israele-e-diventato-un-rifugio-per-pedofili-e-stupratori-internazionali/

https://gnosis.aisi.gov.it/Gnosis/Rivista16.nsf/servnavig/13

https://it.wikipedia.org/wiki/Ariel_Toaff#Il_dibattito_su_Pasque_di_Sangue

giovedì 19 giugno 2025

LA ROSA DI GARLASCO




Il 13 agosto 2007 viene uccisa Chiara Poggi, una ragazza residente a Garlasco. Viene successivamente incolpato del delitto il suo fidanzato Alberto Stasi. Inizialmente assolto in primo e secondo grado, fu ritenuto colpevole nella revisione del processo. Nel 2015, la sentenza divenne definitiva a seguito del pronunciamento della Corte di cassazione. Sembra il classico omicidio passionale di una relazione tossica, peccato che manchino sia il movente, sia l'arma del delitto, come spesso accade in tanti simili casi mediatici. In realtà, come vedremo, questa storia è particolarmente complessa ed articolata. Intanto, fu lo stesso Stasi ad avvertire i carabinieri del decesso della ragazza, morta tra le 10.30 e le 13 di quel tragico 13 agosto, ed è stato appurato che fino alle 12.30 lavorò alla sua tesi di laurea continuativamente davanti al computer di casa, quindi, già questo dato scagionerebbe il fidanzato. Dopo aver chiamato ripetutamente Chiara senza ricevere alcuna risposta, Alberto Stasi si reca a casa di Chiara Poggi e risultano altre due chiamate dal suo cellulare, di cui l'ultima alle 13.45. Scavalca il muretto della villa e scopre il corpo di Chiara, tra pozze di sangue e tracce ematiche sulle pareti. Alle 14 chiama il 118 e poi arrivano i carabinieri poco dopo.

Alberto Stasi se fosse stato l'assassino, probabilmente, non avrebbe chiamato nessuno e sarebbe corso a lavarsi accuratamente, buttando i vestiti molto lontano dal luogo del delitto. Invece, non risulta fosse sporco di sangue, e ben sappiamo che dopo una violenta colluttazione con la vittima, il suo corpo ed i suoi abiti sarebbero stati lordi di sangue. Questo banale ma centrale particolare pare non interessare a nessuno, quando dovrebbe essere un dato oggettivo fondamentale da esaminare. Invece, ci si concentra sulle sue scarpe, se le avesse cambiate o meno, sui pedali della bicicletta ed altre amenità del genere, ma nessuno chiede come possa l'assassino, dopo una mattanza simile, non aver alcuna traccia ematica e dove avrebbe nascosto l'arma del delitto. Fino a questo punto sembra una storia come tante, una tragedia familiare dove il probabile colpevole è il malcapitato che ha trovato per primo il cadavere e dove a nessuno importa approfondire la faccenda. Peccato che dal quel momento in avanti si aprono i cancelli dell'inferno ed entrano in gioco diverse persone ed intricate storie parallele che si perdono in un labirinto senza fine. Poco alla volta, appaiono come d'incanto tanti, troppi personaggi in cerca d'autore. Amici, parenti, Don Gregorio Vitali accusato di pedofilia e abusi sessuali, il santuario della Bozzola dove, pare, accadessero dei riti strani e dove agisse indisturbata una psicosetta della quale sappiamo ancora troppo poco e che viene sempre menzionata a latere. Suicidi, suicidati, strane morti, vicini uccisi, tutti nella stessa zona e collegati più o meno direttamente alla vittima. Una sorta di Twin Peacks all'italiana, dove la morte della povera Chiara sembra solo un tassello di una vicenda molto più complessa.

Secondo il parere del regista e giornalista Luigi Grimaldi, la vittima comunicava tramite un telefono diverso con un misterioso interlocutore. “Il telefono del detective squillò Dreen. 4146, una soffiata”. Sotto, una nota in un’altra grafia: “Sei fuori come un Dreen”. 
Chiara aveva l’abitudine di appuntarsi frasi e questa parla di telefoni, di una soffiata.  
C’è quel numero: 4146. Un codice usato da enti pubblici con addebito diretto al ministero. Una cosa da addetti ai lavori, non da ragazze di provincia. 
Non lavorava per lo Stato, ma aveva raccolto, nella sua famosa chiavetta USB, materiale inquietante: abusi su minori, violenze, omicidi irrisolti, e persino appunti sulla cocaina. 
Poi c’è il legame oscuro con quella presunta setta satanica attiva da anni a Garlasco e dintorni. L’ingegner Roberto Porta, perito del tribunale, ha confermato a Grimaldi che se Chiara avesse usato una SIM diversa nel suo Nokia blu, sarebbe stato possibile tracciarla solo se nota agli inquirenti. 
Una SIM ignota in un telefono ignoto non può emergere dai tabulati. 

Nel corso delle indagini parallele svolte dai due legali, emergono circostanze apparentemente scollegate dal delitto, ma ricorrenti nel territorio. 
Otto suicidi, tra il 2008 e il 2014, avvenuti in circostanze anomale tra Garlasco e comuni limitrofi, suscitano l’attenzione dell'avvocato Bocellari, difensore di Stasi. 
Tra questi, il caso di un’anziana madre uccisa in modo mai chiarito, il suicidio di un ragazzo vicino alla cerchia di Chiara, e altri episodi la cui dinamica solleva più domande che certezze. In alcuni casi, le modalità della morte lasciano sospettare un contesto ritualistico o comunque non riconducibile a gesti isolati. 
La denuncia della Bocellari si arricchisce di dettagli inquietanti: su Facebook, due persone si mettono in contatto con lei per avvisarla che le sue ricerche «stanno toccando ambiti pericolosi, collegati al satanismo». Una di queste, che si presenta come veggente, le avrebbe suggerito cautela, paventando minacce implicite e collegamenti tra il caso Garlasco e ambienti oscuri. L’altra, residente a Milano, aveva fissato un appuntamento con l’avvocata, salvo poi annullarlo improvvisamente. Entrambi i profili sono stati riferiti alle autorità, insieme ai messaggi ricevuti.
L’avvocato Bocellari, pur non avanzando accuse esplicite, lascia intendere un possibile filo rosso tra le morti inspiegabili e l’omicidio di Chiara Poggi. 
Tra le morti su cui gli inquirenti stanno cercando nuovi riscontri spiccano tre episodi: il suicidio del medico Corrado Cavallini, che aveva in cura Andrea Sempio e si sarebbe iniettato una sostanza letale nel 2012. Quello del meccanico Giovanni Ferri, trovato con i polsi e la gola tagliati dopo aver, secondo alcuni testimoni, incontrato Chiara Poggi la mattina della sua morte. In particolare, la vedova di Ferri non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio, sostenendo pubblicamente l’idea di un silenziamento legato a conoscenze scomode. Infine, un amico d'infanzia di Sempio, Michele Bertani, morto impiccato nel 2016.

Potrebbero nascondersi messaggi in codice anche nei post pubblicati su Facebook da Michele Bertani. La sua pagina da nove anni è rimasta aperta, quindi accessibile a tutti.
"La Verità Sta Nelle CoSe Che NeSSuno sa!!! la Verità nessuno mai te la racconterà", scriveva citando una canzone dei Club Dogo il 19 gennaio 2016 Bertani, che su Facebook era registrato come Mem He Shin, espressione che nella mistica ebraica richiama il quinto nome di Dio. Utilizzando la Cabala si è scoperto che quel messaggio potrebbe nasconderne un altro.
Luigi Grimaldi ha svelato che, se si eliminano le lettere maiuscole, le minuscole rimaste - a eria' ta elle oe he euno sa -, trasmutate nell’alfabeto ebraico, formano la frase che tradotta in italiano significa "C'era una ragazza lì che sapeva".
Non è certo l'unico post in cui Bertani scrive alternando lettere minuscole e maiuscole. 
Il giorno precedente, il 18 gennaio 2016, il ragazzo ad esempio scriveva sulla sua bacheca Facebook "?..in tHe CanTinE work in progress...". 
Sembra quasi la trama di "Todo Modo" di Elio Petri, dove veniva scoperto un codice che svelava i nomi relativi alle morti dei vari personaggi all'interno del bunker eremo Zafer. 
Una sorta di anagramma che andava a formare la frase: "Todo modo para buscar la voluntad divina".

Si arricchisce di importanti dettagli l'ipotesi avanzata dall'avvocato Massimo Lovati di Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso con ignoti. Secondo il principe del foro di Pavia, un decano delle toghe, la verità non riguarda il suo assistito e nemmeno Stasi.
"Non c’entrano né Andrea Sempio, né le gemelle Paola e Stefania Cappa, né i vari nomi che stiamo sentendo in questi giorni: è solo fumo negli occhi", spiega il legale intervistato da Mattino 5. L'avvocato che insieme alla collega Angela Taccia difende l'allora 19enne amico di Marco Poggi, fratello di Chiara, ribadisce la tesi del "sicario". 
Chiara, "è stata uccisa da un solo killer, un omicida che fa riferimento a una massoneria internazionale, un’organizzazione criminale dedita al traffico di esseri umani e alla pedofilia". Uno scenario sconcertante che si collega a una delle piste più suggestive e misteriose del giallo di Garlasco, quello che accadeva al Santuario della Bozzola, luogo a pochi chilometri dalla villetta di via Pascoli e frequentato tanto dai Poggi quanto, secondo alcuni testimoni, dallo stesso Sempio.

Con tutti questi riferimenti è chiaro che la vicenda presenta ben altri aspetti e non certo quelli presentati e discussi inutilmente per anni sui media. Abbiamo visto e continuiamo a vedere cosiddetti esperti, criminologi, giornalisti parlare di fuffa di gossip, di sciocchezze, depistando forse inconsapevolmente, chissà, facendo distrazione di massa, soprattutto, evitando di approfondire certe tematiche scomode, glissando puntualmente su certi argomenti. 
Invece, il filo rosso della matassa che si sta dipanando, sembra portare altrove. 
Perché nessun giornalista dedica una sola delle infinite trasmissioni del caso Garlasco a questa fantomatica organizzazione criminale, legata alla massoneria internazionale, dedita alla pedofilia e agli omicidi rituali? 
Perché si continua a parlare di pedalini, di mutandine, di rapporti amorosi e gelosie annesse, di ricostruzione addirittura in 3D della villetta, come fossimo tutti seduti al bar, bypassando tutta la mole di materiale e testimonianze che portano a scenari decisamente più inquietanti e pericolosi? Perché questa continua omertà, comune a quasi tutti gli omicidi mediatici, che diventa poi becera narrazione che fa presa sulla psicologia di massa?
Ecco, lo scenario dietro le quinte, pare interessare pochi ricercatori, mentre la criminologia ufficialista latita e si perde tra le pareti del labirinto. 
La cosa ancora più inquietante è che in carcere poi finiscono palesi capri espiatori, ignari di cosa passa sulle loro teste, vittime che si aggiungono ad altre vittime, un orrore dopo l'altro. Se domani esce Alberto Stasi, con tante scuse per avergli rovinato la vita, ci sarà un nuovo capro espiatorio come Sempio, e il mostro di turno sarà servito sulla tavola di un pubblico sempre più in astinenza da rogo, con annessi dibattiti degni del peggior depistaggio o, forse, della loro migliore propaganda. 
Perché qui si celebra un sistema che, talvolta, necessita di offrire all'oracolo le vittime designate, sia quelle uccise, sia quelle innocenti che dovranno pagare colpe non loro.
Il labirinto di Garlasco è un mistero senza fine, perché non c'è alcuna volontà di raggiungere il centro dove giace una bella rosa che non appassisce mai, fresca come appena colta, profumata e di colore rosso. Nascosta agli occhi dei sudditi di questo regno di cartapesta, ma così evidente che, forse, è sempre rimasta fuori dal labirinto o sopra di esso, senza ce ne accorgessimo, davanti ai nostri occhi, mentre tutti noi ci siamo persi nei suoi meandri e non troviamo la via d'uscita.