LA VERITA' NON ESISTE ...
ANZI, ESISTE LA NOSTRA VERITA', LE NOSTRE VERITA', LE VOSTRE VERITA' ...
FORSE LA VERITA' RAPPRESENTA LA RELATIVITA' DELL' ILLUSIONE IN CUI CI TROVIAMO A VIVERE, OPPURE IN CUI PENSIAMO DI VIVERE ...
COME PUO' ESISTERE UNA SOLA VERITA' IN UNA REALTA' FRAMMENTATA ???
COME PUO' ESISTERE UNA SOLA FRAMMENTAZIONE SE LE REALTA' SONO INFINITE ???
COME PUO' ESISTERE UNA SOLA REALTA' NELL' INFINITO ???
ESISTE UNA VERITA' DI COMODO, UNA SIMIL-VERITA' CONDIVISA, UNA STRUTTURA CHE SI RICHIAMA AD UNA VERITA', MA QUALE VERITA' E' " LA VERITA' " ASSOLUTA ???
E L' ASSOLUTO COME FA AD ESSERE TALE SE E' PENSATO DA UNA DIMENSIONE NON ASSOLUTA ED ILLUSORIA ???
FORSE PENSIAMO DI PERCEPIRE LA VERITA', MA CHI CI DICE CHE QUESTA SIA QUELLA METAFISICAMENTE VALIDA E FINALE ???
PENSIAMO CHE L' AMORE ED IL BENE SIANO LA VERITA', ANCH' IO LO PENSO, MA LO PENSO PERCHE' SONO ANCH' IO "CONDIZIONATO" AD ESSERE BUONO, CIO' CHE MI DETTA IL CUORE E LA TESTA SONO ANCHE FRUTTO DEL CONDIZIONAMENTO CHE HO APPRESO O SUBITO, SE FOSSI NATO IN UNA REALTA' MALVAGIA SAREI ALTRA PERSONA, NON NECESSARIAMENTE CATTIVA, MA SICURAMENTE ALTRA COSA CON ALTRE VERITA' E VALORI ...
SE FOSSI ALTRA PERSONA CON ALTRA VERITA', QUELLA NON SAREBBE SBAGLIATA NE TANTOMENO GIUSTA, SAREBBE SEMPLICEMENTE ALTRA VERITA', DIVERSA E LEGITTIMA ALTRA VERITA' ...
L' ILLUSIONE CI PORTA A CREDERE DI SEGUIRE E/O CREDERE AD UNA DETERMINATA VERITA', CHE ASSUME UNA VALENZA METAFISICA QUASI ANTROPOMORFA, COME POSSO DIALOGARE CON IL MIO LOGOS QUANTICO ARCHETIPO E ATTRIBUIRGLI VERITA' ASSOLUTA ???
POSSO CREDERE DI FARLO, AL MASSIMO POSSO PENSARE DI AVVICINARMI ALLA VERITA', MA RIMANE SOLO UNA MIA PROIEZIONE, PER QUANTO SOFISTICATA E VEROSIMILE ...
POSSO INTUIRE E MEDITARE LA VERITA' ASSOLUTA SULLE COSE, SUL MONDO, SULL' AMORE, SU DIO E VIA DICENDO, MA CHI MI DICE CHE LA MIA SINTONIZZAZIONE MEDIANICA, LA MIA LOGICA, IL MIO AMORE SIANO VERITA' OGGETTIVE ED ASSOLUTE ???
SONO, INVECE, MOLTO RELATIVE, GIUSTE MA ASSAI RELATIVE E SOGGETTIVE ...
POI PERCHE' GIUSTE ???
FORSE PER ME LO SONO ...
MA PERCHE' LO SONO PER ME ???
PERCHE' SONO AD UN X LIVELLO EVOLUTIVO E/O INVOLUTIVO ???
E COSA SAREBBE L' EVOLUZIONE E L' INVOLUZIONE ???
PERCHE' DEVO ACCETTARE L' IDEA DI EVOLVERMI O MENO, PERCHE' E' GIUSTO CHE IO CONTEMPLI QUESTA IDEA ???
IO NON VOGLIO NE EVOLVERMI NE INVOLVERMI, VOGLIO ENTRAMBE LE COSE E NESSUNA DI ESSE ...
SE ESISTE UN ETERNO PRESENTE, ENTRAMBE LE OPZIONI SONO SOVRAPPONIBILI ED INTERSCAMBIABILI, QUINDI NON ESISTE UNA GERARCHIA ASSOLUTA, O PERLOMENO UNA GIUSTA O MENO GIUSTA ...
METAFISICAMENTE PARLANDO, NON ESISTE NE IL BENE NE IL MALE, OPPURE ENTRAMBE LE COSE COINCIDONO, SIAMO NOI A PERCEPIRLE SEPARATE E A PALESIZZARLE NELLA MATRICE ILLUSORIA RELATIVA DEL NOSTRO FILM RELATIVO ...
IL KAOS NON E' NE BUONO NE KATTIVO, SEMPLICEMENTE E' ...
SIAMO NOI AD ATTRIBUIRGLI UN DETERMINATO VALORE, PROIETTANDOCI CIO' CHE PENSIAMO ESSO SIA O RAPPRESENTI ...
NOI, AL MASSIMO, RAPPRESENTIAMO UNA VERITA' ...
PENSIAMO ESISTA IL BENE E L' AMORE PERCHE' LO PROVIAMO, PENSIAMO ESISTA L' ODIO E LA NEGATIVITA' PERCHE' PENSIAMO DI PERCEPIRLI E DI SENTIRLI, MA CIO' CHE SENTIAMO E' RELATIVO ALLA MATRICE ILLUSORIA, SONO SENTIMENTI CHE ESISTONO IN UNA REALTA' FRAMMENTATA, E NESSUNO DEI DUE E' VERITIERO IN QUANTO TALE, SONO CONVENZIONI DELLO SPIRITO, VERE NELLA RELATIVITA' DELLE NOSTRE PERCEZIONI SOTTILI, CHE ANCH' ESSE SARANNO PER FORZA RELATIVE A QUALCOS ALTRO E COSI' ALL' INFINITO CIRCOLARMENTE ...
NON ESISTE NESSUNA GERARCHIA VALORIALE, ESISTE NELLA CONVENZIONE CHE CI SIAMO COSTRUITI E CHE PENSIAMO SIA PIU' O MENO VALIDA, MAGARI UTILE, QUESTO SI, NELLA RELATIVA CONVIVENZA ILLUSORIA TERRESTRE, ED ANCHE IN ALTRE DIMENSIONI, CHE IN QUANTO TALI SARANNO SEMPRE FRAMMENTATE E QUINDI RELATIVE ...
INFINITI MONDI PARALLELI ILLUSORI E REALI AL TEMPO STESSO, INFINITI "IO" ED INFINITI DIO, O NESSUN "IO" E NESSUN DIO, ENTRAMBI VERI ED ENTRAMBI FALSI ...
LA STESSA LOGICA, TANTO UTILE AD INTERPRETARE IL "REALE", E' RELATIVA PER QUANTO FINTAMENTE ASSOLUTA ED OGGETTIVA, PERCHE' ESPRESSA DA SOGGETTI E NON DA OGGETTI ...
LA BELLEZZA E LA MAGNIFICENZA DELLA VITA E' TALE ED AL TEMPO STESSO UNA CONDANNA A SENTIRE QUALCOSA, SIA ESSO PRESUNTO BENE O MALE, UNA CONDANNA NECESSARIA ALL' EVOLUZIONE DELLO SPIRITO ...
QUESTO E' QUELLO CHE POSSO PENSARE IO, MA E' UN MIO PENSIERO, PER QUANTO BELLO ED AFFASCINANTE, NON E' NECESSARIAMENTE GIUSTO O SBAGLIATO, E' SIA GIUSTO CHE SBAGLIATO, E NESSUNA DELLE DUE COSE ...
TUTTO E' CONVENZIONE E PROIEZIONE, TUTTO E' KAOS E ORDINE ...
ANZI, IL KAOS E' ORDINE E DISORDINE, COSTRUZIONE E DISTRUZIONE, BENE E MALE ...
MA POI COS' E' IL BENE ???
PERCHE' DEVO SENTIRE LA NECESSITA' DI AMARE ???
IO AMO, MA PERCHE' AMO ???
E SE DECIDESSI DI NON AMARE, COSA CAMBIEREBBE, SE IO STESSO SONO SOLO UNA RELATIVA TRASMUTAZIONE DEL TUTTO DAL MIO PUNTO DI VISTA ???
IDEM SE IO DECIDESSI DI NON ODIARE O DI FARLO ...
SE SONO UNA INFINITESIMA PARTE DEL TUTTO E IL TUTTO AL TEMPO STESSO, COSA CAMBIEREBE SE IO FACESSI MALE O BENE UNA COSA ???
QUALE VERITA' SAREBBE VALIDA IN UN' ASSOLUTA RELATIVITA' ... ???
E POI, NON E' UNA CONTRADDIZIONE UN' " ASSOLUTA RELATIVITA' " ???
DIRE CHE DIO E' " VERITA' " ASSOLUTA, NON SIGNIFICA NULLA, PER QUALCUNO SIGNIFICHERA' INVECE TUTTO, MA CHI E' CHE HA RAGIONE ???
NESSUNO POTRA' DECIDERE DI STABILIRE UNA GERARCHIA VALORIALE, SE NON APPUNTO IN UNA RELATIVA CONVENZIONE O CIRCO-NVENZIONE ( DI INCAPACI ???) ...
NULLA E' VERO O FALSO, E' ENTRAMBE LE COSE E NESSUNA DELLE DUE, ED E' PER QUESTO CHE ESISTE UNA COSA ED IL SUO OPPOSTO, ED ESISTE SIA IL BENE CHE IL MALE, IL GIORNO E LA NOTTE, ESISTE ILLUSORIAMENTE UNA CONTRAPPOSIZIONE ANTROPOMORFA E TUTTA LA REALTA' SI ESPRIME ATTRAVERSO QUESTA DUALITA' ...
VITA E MORTE ...
MA LA VITA NON RAPPRESENTA ANCHE LA MORTE DELLO SPIRITO ???
E LA MORTE NON E' FORSE UN PASSAGGIO VERSO LA PRESUNTA "VERA VITA" DELLO SPIRITO ???
GLI OPPOSTI COINCIDONO, ESISTONO PERCHE' SONO VERI E FALSI ENTRAMBI ...
MA IL TUTTO E' ANCH ESSO UN ILLUSIONE ???
MA SE E' ANCHE VERO IL SUO OPPOSTO, ESISTE IL TUTTO ...
DIPENDE SOLO DA CHE PUNTO DI VISTA RELATIVO NOI GUARDIAMO O PENSIAMO DI OSSERVARE LA COSA ...
MA QUALE COSA OSSERVIAMO SE ANCH' ESSA E' UN ILLUSIONE ???
DIAMO VALORE AD UNA NOSTRA CREDENZA PROIETTATA ...
ESISTE SE CI PARE, NON ESISTE, ANCORA, SE CI PARE ...
TUTTO E' VERO ED ESISTE UNA VERITA' SE PENSIAMO POSSA ESISTERE ...
TUTTO NON ESISTE SE RITENIAMO POSSA ANCHE NON ESISTERE O NON ESSERE ...
QUINDI LA VERITA' E' RELATIVA ...
E POSSO PURE DIRE CHE ESISTE UNA MIA VERITA', ALLA QUALE CREDO, MA CHE RIMANE RELATIVA A CIO' IN CUI CREDO ...
POSSO AFFERMARE, CONTRADDICENDOMI CON L' INIZIO DEL POST, CHE ESISTE LA VERITA' ...
L' INIZIO E LA FINE DEL POST COINCIDONO, IN REALTA' O IN APPARENZA, ESSENDO UN POST CIRCOLARE ...
POSSO ANCHE SBILANCIARMI AFFERMANDO CHE LA VERITA' POSSA RAPPRESENTARE LA CIRCOLARITA' DELLE POTENZIALI RELATIVE VERITA' ...
OPPURE DIRE CHE LA VERITA' E' IN POTENZA CIO' CHE POTREBBE ESSERE O NON ESSERE ...
MA SE ESISTE O SE NON ESISTE, COME FACCIO A PENSARE POSSA ESSERE O L' UNA O L' ALTRA COSA ???
IL MIO PENSIERO PER QUANTO GRANDE SARA' RELATIVAMENTE SEMPRE ILLUSORIO ...
POTREI ANCHE NON SCRIVERE NULLA O SCRIVERE TUTTO, CONCETTUALMENTE SAREBBE IDENTICO ...
PERCHE' INSEGUIRE LA VERITA', SE E' ANCHE ILLUSORIA E QUINDI PROCESSO PROIETTIVO INDOTTO ???
OPPURE, PERCHE' NON FARLO, DATO CHE POTENZIALMENTE ENTRAMBI GLI ASPETTI COINCIDEREBBERO ???
PERCHE' DEVO PENSARE, PERCHE' DEVO NON-PENSARE ???
PERCHE' VOGLIO PENSARE, PERCHE' VOGLIO NON-PENSARE ???
MA SOPRATTUTTO, PERCHE' NON VADO A LETTO E SMETTO DI DELIRARE ???
... :-)
domenica 15 agosto 2010
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Ci sono persone cui a ferragosto “glie tocca de lavorà”, quindi invece di andare in vacanza, delirano. Forse è una realtà relativa, ma essere qui mi sembra una scocciatura alquanto assoluta.
RispondiEliminaComunque apprezzo il tuo sforzo, anche se non c’è modo di dipanare la matassa, ci voglio provare partendo da un altro punto di vista.
Io mi immagino la massoneria, quindi la società umana, come una piramide. Nessuno sa chi stia al vertice, o nelle immediate vicinanze, ma è il vertice che prende le decisioni, che si diramano poi verso il basso sotto forma di ordini, mano a mano che si scende sempre più tassativi, fino ad arrivare ai piani operativi, dove si lavora e che pongono in opera i progetti decisi dall’alto. Questi progetti faranno raggiungere dei risultati i cui benefici ritorneranno a salire, diventando sempre più consistenti mano a mano che si salirà di livello, mentre i costi della messa in opera rimangono a carico dei livelli più bassi della struttura piramidale. Da che mondo è mondo l’organizzazione della società umana segue questo schema, dalle ditte alle nazioni, fino agli enti sovrannazionali e ai progetti globalizzati. L’unica differenza che riesco a percepire tra la “modernità” e le antiche società è che, mentre nel passato si tendeva alla celebrazione anche formale della struttura, la tendenza odierna sembra quella di renderla sempre più occulta, nascosta, dando l’illusione ai livelli più bassi di godere di una sostanziale libertà, di poter essere gli artefici della propria esistenza, di potersi quindi autodeterminare. Siamo orgogliosi delle nostre libertà democratiche, dei diritti civili, acquisiti dopo decenni di lotte e rivendicazioni sociali e sindacali, della libertà sessuale conquistata, ma soprattutto della libertà di pensiero, caposaldo e origine di ogni altra libertà.
Questa nuova impostazione della società, che pur non cambiando strutturalmente le cose dia l’illusione di averlo fatto, comporta un cambiamento drammatico di mentalità. Mentre prima gli uomini avevano delle certezze e ragionavano in termini assoluti, oggi vige la totale incertezza e la visione del mondo di ognuno si traduce in termini relativi, negando addirittura la possibilità di un assoluto. Proprio usando il mezzo della dialettica e del pensiero critico, punte di diamante del relativismo come concezione filosofica e sociologica della realtà umana, dobbiamo arrivare alle seguenti conclusioni: “Ogni pensiero filosofico, ogni usanza o costume, ogni gerarchia, derivano direttamente dalle condizioni e dalle esigenze della società stessa e dalla sua organizzazione, anche il relativismo stesso.”
Detto in altri termini, mentre l’assolutismo è relativo all’individuo (Kant), il relativismo non può rappresentare una risposta valida, in quanto relativo a se stesso, ovvero non si può non notare la contraddizione di un relativo che si ponga come verità assoluta, certa e imprescindibile (democrito!).
Come uscirne? Trovando delle risposte fuori dalla sfera intellettuale! Tu ti domandi: pensare o non pensare? Come puoi pensare di non pensare? Siamo immersi fino al collo nei nostri pensieri, occorre una forza interna a noi, ma esterna ai nostri pensieri che ci trascini fuori dalla melma. Questa forza o condizione, non dimostrabile ma assolutamente concreta e non immaginaria, possiamo indicarla come la Risposta Totale alla nostra esistenza.
In verità, in verità vi dico: intelligenti pauca.
RispondiEliminaDeaeterna
Che tutto appaia relativo, soggettivo, sembra vero, ed è in effetti un aspetto della realtà (in quanto la realtà include anche questa manifestazione, come possibilità) ma solo un aspetto, e per me, il più riduttivo, il più povero, il fittizio. La materia, non è illusoria come non lo è il vuoto che la circonda e che è il suo opposto, come sono opposte le leggi che sono a loro implicite; tutte e due esistono nell'unica modalità possibile e giusta (mi è più difficile immaginare un vuoto finito che infinito e mi è altrettanto più difficile immaginare una materia che non muti perdendo continuamente l'aspetto precedente a favore del successivo; pensa se ci dovessimo portare dietro, come una scia, il nostro corpo di ieri e avantieri ecc.!)La verità, la realtà, l'oggettività, è la somma delle soggettività, delle realtà e verità singole; la "vera" immagine di una città è quella che ottieni affacciandoti da tutte le finestre e non quella che vedi da una sola, per grande e decorata che sia (per questo le specializzazioni sono limitative ed è meglio sapere di tutto un po'; in quanto, l'intreccio di queste molteplici conoscenze danno poi vita a una chiara visione della somma, del totale, del vero, dell'oggettivo). La realtà della materia non è meno vera perchè nel mutare scompare continuamente, lo fa a favore dell' altrettanto comparire continuamente; e questo processo, per quanto possa non sembrare, visto dalla nostra soggettività, ha un moto evolutivo. La materia non è democratica, non può esserlo, perchè vive e si alimenta DI SE' DELA LUCE E DEL BUIO, e questo è tutto! è stratificante, disunita, violenta e ingiusta, ma CONSEGUENTE; per contro, il cielo, il vuoto, (il NULLA INFINITO, LA MADRE) è, all'opposto, unito e senza livelli. Io credo che la vita ed il creato sorgano dalla congiunzione di queste due forze: dal freddo e il caldo, dal buio e dalla luce, dalla materia e dall'I-DEA. La pietra è ancora soltanto materia(ma l'aria e l'acqua incominciano ad influenzare); con i cristalli si fa un passo avanti; la pianta ha già una specie di cervello ma ancora dentro la terra; l'animale si stacca, diventa autonomo ma guarda ancora la terra; ed in fine abbiamo l'uomo, che s'innalza, si erge e guarda il cielo che lo avvolge, bello, immenso, ugualitario e protettivo come una madre. Nasce il Matriarcato ed il primo concetto di religione "LA DEA MADRE"; ma nasce anche, perchè implicito come antitesi, il conflitto tra uomo e donna, che condurrà al Patriarcato. L'I-DEA INSEGNA ALLA MATERIA LA GIUSTA VIA ATTRAVERO L'UNICO MEZZO POSSIBILE: "IL CONFLITTO" E DA LA SOLUZIONE COME RISULTANZA! Questa è la mia visione "OGGETTIVA"! Ciao MDD, e un bacio anche a te. Lilith
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