Nikola Tesla: "La scienza è solo una perversione, se non non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità".
INTRODUZIONE:
Possiamo affermare, nel caso di Cuba, che la scienza non è solo una perversione, come spesso accade nel mondo occidentale e come citava Tesla. E che una visione sistemica differente, talvolta produca benefici che la cosiddetta democrazia si sogna... Cuba da sempre all'avanguardia sulla ricerca scientifica, sulla medicina, sulla qualità del servizio sanitario pubblico, Cuba come esempio di civiltà, come esempio di obiettivo comune perseguito per il bene della collettività e non per il bene elitario padronale occidentale, che spesso va a danno delle popolazioni...
C'è da imitare Cuba, almeno per quanto riguarda la medicina, la ricerca la sanità, magari per altre faccende meno, ma siamo sicuri di essere migliori di loro con la nostra reazionaria democrazia capitalista???
Per fortuna che c'è Cuba, criticabile sotto tanti punti di vista, ma miracolo di innovazione e di ricerca contro il cancro, manna dal cielo e spero esempio per tutti...
Cuba rappresenta anche la possibilità di una diversa visione culturale, più logica, giusta e umana rispetto a quella individualista occidentale, dove la collettività viene prima dei personalismi, dove si è felici nel coltivarla, dove non esista il germe divisorio degli uni contro gli altri...
Una speranza, una direzione alternativa e quindi alla lunga sicuramente vincente, in primis perché logica e mette tutti d'accordo, forse non i padroni, ma il resto dell'umanità, certamente si !!!
ARTICOLO:
- Cuba crea quattro vaccini contro il cancro: una lezione alle aziende farmaceutiche che non farà notizia. Che Cuba abbia sviluppato già quattro vaccini contro altrettanti differenti tipologie di tumori è senza dubbio una importante notizia per l'umanità., e se teniamo presente che, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno muoiono nel mondo, per queste infermità, circa 8 milioni di persone.
I grandi mezzi internazionali hanno ignorato il fatto quasi completamente.
Nel 2012 Cuba testava il primo vaccino terapeutico contro il cancro al polmone avanzato a livello mondiale, la CIMAVAX-EGF. E nel gennaio 2013 è stato annunciato il secondo, la cosiddetta Racotumomab.
Sperimentazioni cliniche in 86 paesi dimostrano che questi vaccini, sebbene non curino l'infermità, ottengono la riduzione dei tumori e permettono una tappa stabile dell'infermità, aumentando le speranze e la qualità di vita.
Il Centro Immunologico Molecolare de la Habana, appartenente allo Stato Cubano, è l'artefice di tutti questi vaccini. Già nel 1985 venne sviluppato il vaccino della meningite B, unica al mondo, e più tardi altre, come quelle contro l'epatite B o il deng. Inoltre opera da molti anni per sviluppare un vaccino contro l'HIV-SIDA.
Altro centro statale cubano, il laboratorio Labiofam, sviluppa medicamenti omeopatici anche contro il cancro: è il caso del VIDATOX, elaborato partendo dal veleno dello scorpione azzurro.
Cuba esporta questi farmaci in 26 paesi, e partecipano in imprese miste in Cina, Canada e Spagna.
Tutto questo rompe completamente uno stereotipo molto diffuso, rafforzato dal silenzio mediatico sui successi di Cuba e di altri paesi del Sud: che la ricerca medico-farmaceutica di avanguardia si produce solo nei paesi cosiddetti "sviluppati". Indubbiamente, lo Stato cubano ottiene una rendita economica dalla vendita internazionale di questi prodotti farmaceutici. Senza dubbio, la sua filosofia di ricerca e commercializzazione è agli antipodi della pratica imprenditoriale della grande industria farmaceutica.
Il Premio Nobel della medicina Richard J. Roberts denunciava recentemente che le aziende farmaceutiche orientano le proprie ricerche non verso la cura delle infermità, ma lo sviluppo di farmaci per dolenze croniche, molto più remunerativi. E segnalava che le malattie proprie dei paesi più poveri - per la loro bassa redditività non venivano investigate. Per questo, il 90% dei finanziamenti per le ricerche viene destinato verso le malattie del 10% della popolazione mondiale.
L'industria pubblica medico-farmaceutica di Cuba, sebbene sia una delle principali fonti di entrate per il paese, di regge su principi radicalmente opposti.
In primo luogo, le sue ricerche vanno dirette, in buona parte, a sviluppare vaccini che proteggono dalle malattie e, di conseguenza, abbassano il costo dei medicamenti sulla popolazione.
In un articolo della prestigiosa rivista Science, i ricercatori dell'Università di Stanford (California) Paul Drain e Michele Barry assicuravano che Cuba ottiene migliori indici nella salute che gli Stati Uniti con un costo venti volte inferiore.
La ragione: l'assenza - nel modello cubano - di pressioni e stimoli commerciali da parte delle aziende farmaceutiche, e una riuscita strategia di educazione della popolazione nella prevenzione.
Inoltre, le terapie naturali e tradizionali - come la medicina verde, l'agopuntura, l'ipnosi e molte altre, pratiche poco redditizie per i produttori di farmaci, sono integrate da molti anni nel sistema sanitario pubblico gratuito dell'isola. Dall'altro lato, a Cuba i farmaci vengono distribuiti, in primo luogo, nella rete ospedaliera pubblica nazionale, in modo gratuito o altamente sussidiato.
L'industria farmaceutica cubana, inoltre, destina praticamente nulla in pubblicità, mentre nel caso delle multinazionali, è superiore al costo dell'investimento stesso della ricerca.
Per ultimo, Cuba spinge alla produzione di farmaci generici che mette a disposizione di altri paesi poveri e dell'Organizzazione Mondiale della Salute, a un prezzo molto inferiore a quello della grande industria mondiale.
Per questi accordi, alieni alle regole del mercato, generano forti pressioni dall'industria farmaceutica. Recentemente, il governo dell'Ecuador annunciava l'acquistoda Cuba di un numero importante di farmaci, in reciprocità alle borse di studio fornite a studenti ecuadoriani sull'isola e per l'appoggio di specialisti cubani al programma "Manuela Espejo" per persone diversamente abili. Le proteste dell'Associazione dei Laboratori Farmaceutici Ecuadoriani si sono commutate immediatamente in campagne mediatiche, diffondendo il messaggio della insinuata cattiva qualità dei farmaci cubani.
Dall'altro lato, numerosi analisti vedono dietro il colpo di Stato in Honduras, nel 2009, la grande industria farmaceutica internazionale, dato che il governo del deposto Manuel Zelaya, nel quadro degli accordi ALBA, pretendeva sostituire l'importazione di medicamenti delle multinazionali con farmaci generici cubani.
Il blocco degli Stati Uniti a Cuba impone importanti ostacoli per la commercializzazione internazionale dei prodotti farmaceutici cubani, però pregiudica anche direttamente la cittadinanza degli Stati Uniti.
Ad esempio, le 80.000 persone diabetiche che soffrono in questo paese ogni anno dell'amputazione delle dita dei piedi, non possono accedere al farmaco cubano Heperprot P., che propriamente le evita.
Il Premio Nobel della Chimica Peter Agre affermava recentemente che "Cuba è un magnifico esempio di come si possa integrare la conoscenza e la ricerca scientifica".
Irina Bokova, direttrice generale dell'UNESCU, dichiarava di sentirsi "molto impressionata" dai successi scientifici di Cuba e mostrava la volontà di questa organizzazione delle Nazioni Unite per promuoverli nel mondo.
La domanda è inevitabile: conterà sulla collaborazione imprescindibile dei grandi media internazionali per diffonderli?
Traduzione a cura di Puntocritico Onlus
FONTE:http://www.cubainformacion.tv/index.php/lecciones-de-manipulacion/47891-cuba-crea-cuatro-vacunas-contra-el-cancer-una-leccion-a-las-farmaceuticas-que-no-sera-noticia
TRAMITE:http://www.libera.tv/videos/4137/cuba-crea-quattro-vaccini-contro-il-cancro-una-lezione-alle-aziende-farmaceutiche-che-non-faraund039-notizia.html?______array
Condivido in pieno. W Cuba.
RispondiEliminaA Cuba c' è un numero impressionante di medici. Quando avviene una calamità in qualche paese sono i primi ad accorrere, e GRATIS ! !
RispondiEliminaL' omeopatia è pure molto avanzata e speriamo che lo divenga sempre più....." SANTA OMEOPATIA, MEDICINA DEL FUTURO".
Lilith
CUBA, ALMENO PER LA SANITA', E' UN ESEMPIO PER TUTTI...
RispondiEliminaHASTA