domenica 1 novembre 2020

TODO MODO E LA PANDEMIA DEL GRANDE RESET





TODO MODO è un film che non smette mai di stupire, e non solo per la sua meravigliosa estetica, non solo come importante documento storico sulla grammatica del potere di allora, da ricordare ai posteri come esempio di cinema politico antagonista, ma anche come metafora della modernità, con le sue incredibili preveggenze, visioni ed interpretazioni della realtà, incredibilmente attuali.
Nella scena iniziale del suo immenso capolavoro, tratto dal romanzo di Sciascia, il regista Elio Petri ha avuto il dono di prevedere (vedere prima con gli occhi della mente) diversi accadimenti, perché conosceva la psicologia del potere, la studiava e la combatteva.
La sua cifra artistica e la sua sensibilità lo hanno portato inconsciamente a raccontare storie che, in qualche modo, si sono avverate indipendentemente dalla sua volontà di "conoscerle".
Petri probabilmente aveva la macchina del tempo, perché nei suoi film ha sempre anticipato di decenni e con precisione chirurgica come si è sviluppata la società e la modernità. Pensiamo a La Decima Vittima, a Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, ma lo stesso vale per tante altre sue opere.
In questa scena che apre questo stupendo giallo metafisico, è rappresentato il potere dell'allora DC e dei suoi epigoni più stretti ed importanti, che si rifugiano in un bunker per svolgere gli esercizi spirituali di Ignazio di Loyola, mentre nel paese è in corso una pandemia con tanto di vaccinazioni obbligatorie. 
Scena che vista oggi fa impallidire!
Il loro ritiro spirituale evoca gli eventi del mondo esterno, o è quello che succede fuori la causa del loro occultamento dal mondo?
L'eremo post-moderno dal nome ZAFER (Vittoria in turco) è una sorta di terra di mezzo, forse il regno dell'Ade, oppure, una piccola/grande bolla ultraterrena dove si svolgono i fatti, attraverso un regolamento di conti e relativi omicidi rituali di tutti i partecipanti alla purificazione.
ZAFER rappresenta l'universo del potere con tutte le sue divisioni interne, i suoi scandali, i suoi ricatti, le sue omertà, ma non si limita a descrivere solamente la DC, perché sviluppa un archetipo valido per tutte le stagioni politiche e tutte le epoche. Un po' come fu per Salò di Pasolini, dove il fascismo rappresentato nelle sue perversioni più profonde, non era altro che l'anarchia del potere e di come esso sviluppa la sua liturgia sacrificale e rituale.
Nel film ci sono diversi livelli di lettura e fin troppi indizi esoterici che verranno studiati e compresi decenni più avanti.
Per quello che TODO MODO, non rappresenta solo la previsione della destrutturazione della DC e della morte di Moro, successa incredibilmente pochi anni dopo (meravigliosa e medianica l'interpretazione del Presidente DC, con un Volonté da oscar), ma la destrutturazione di un potere che venne utilizzato e silenziato per essere sostituito da una sovragestione più articolata che, in qualche modo, l'ha sempre contenuto. La sostituzione avviene attraverso la resa dei conti per tutto il film, da parte di agenti occulti che, omicidio dopo omicidio, elimineranno attraverso un preciso contrappasso tutti gli attori che gestivano il vecchio cerchio magico, oramai obsoleto.
Nessuno si salva in questo girone dantesco, nel basso astrale si salva solo l'idea del potere ed i suoi esecutori nell'ombra, incarnati da quella figura silente, prima guardia del corpo dello stesso Moro (un uomo dei Servizi interpretato da Citti), che si trasforma nel carnefice preposto ad uccidere tutti i fedeli del culto, per il grande reset in atto.
Un semplice demiurgo senza volto che deve solo applicare il COME degli eventi, quella figura che oggi potrebbe associata ad un emissario della RR per gli omicidi mediatici, nati non a caso dal MdF fino ad oggi, proprio perché gli anni 70 rappresentarono un grande spartiacque ed aggiornamento del sistema su scala globale.
Il micro mondo occulto con la sua liturgia nera si sviluppa proprio durante un altro reset, quello pandemico del macro mondo, solo appena accennato all'inizio del film.
Entrambi viaggiano in sincrono, perché così funziona quel linguaggio.
Oltre a queste interessanti analisi e suggestioni, il film ad un certo punto mostra a livello subliminale i suoi piccoli e quasi nascosti cromatismi ROSA che appaiono come soli lucenti, in mezzo a tanta oscurità composta da ambienti cupi ed asfissianti, e pur venendo mostrati in termini minimali, sembrano volerci comunicare qualcosa di più di quello che appare.
Tutto però diventa più chiaro e diretto quando il magistrato, intervenuto a scoprire cosa sta succedendo dentro l'eremo, viene a conoscenza del linguaggio esoterico utilizzato per i multi-omicidi in corso d'opera.
 
È lo stesso Moro/Volonté che descrive come funziona il rito, e spiega al povero ed incredulo malcapitato magistrato, infarcito di conoscenza profana e nulla più, che le sigle dei nomi dei sacrificati, tra cui politici, grandi industriali, banchieri, e le sigle delle loro roccaforti, rappresentano un codice onomantico che va a formare in senso cronologico rispetto alle esecuzioni, la seguente frase: "Todo modo para buscar la voluntad divina" = "Ogni mezzo per cercare la volontà divina".
Scomponendo le parole, il rebus indicherebbe i nomi dei defunti ed il perché sono stati uccisi, ovvero, per una causa superiore che andrà a sostituire quella vigente, all'epoca essenzialmente di carattere e portata nazionale, oggi, diremo più globalista.
Un potere si sostituisce ad un altro, attraverso il rito di sangue ed il rispettivo contrappasso che descrive la vita ed i peccati del sacrificato... 
È in corso una purificazione, sia fuori che dentro l'eremo postmoderno e transumanista, non a caso.
Fuori il silenzio, la pandemia, l'antico adagio STATE A CASA E VACCINATEVI.
Funzionava negli anni 70 e funziona ora in scala mondialista, il linguaggio del potere non è affatto mutato.
L'evocazioni egregoriche dei "TODO MODO" di ogni epoca vengono reiterate all'infinito nel cerchio magico del rinato potere e, pare, funzionino sempre.
Oggi, la visione aggiornata di questo antico adagio è narrata in termini più distopici, massmediatici e tecno-sanitari, tutto è decisamente meno vintage e più hitech, ma l'attuale volontà divina del potere, sembra voler rinascere dalle sue ceneri ed aggiornare il pianeta, non prima di aver risolto la sua labirintica guerra interna ed aver compreso chi sarà il nuovo araldo che lo guiderà.
Dopo la festa dei morti, ci sarà la festa dei vincitori il giorno delle elezioni del 3 Novembre, il giorno dello ZAFER, ovvero, della vittoria tra i due duellanti a stelle e strisce.
Domani è un altro giorno, ma, in qualche MODO, sempre lo stesso!!!



8 commenti:

  1. Devo riguardarmi i film di Petri, non ce li ho su dvd e devo cercarli, mai come ora lui e Pasolini sono di drammatica attualità.

    Già, i famosi esercizi spirituali di Ignazio di Loyola, padre della compagnia di Gesù che però guarda caso dopo averli scritti finisce davanti all'Inquisizione ma viene rilasciato...
    Non dimentichiamo che costui visse in pieno Rinascimento, epoca in cui molte conoscenze scientifiche e spirituali antichissime tornarono in auge e vissero il loro massimo splendore.
    Ora, che vuol dire questo e perché l'Inquisizione si interessa ai suoi esercizi spirituali?
    Semplice, perché non hanno nulla del cristianesimo ma tutto dello sciamanismo e delle dottrine yogiche segrete, infatti dove mai avete letto di questi esercizi nei Vangeli o in qualunque altro testo biblico?

    La contemplazione della propria storia di peccatori non è altro che la ricapitolazione, che serve a riavere indietro energia e a riconciliare se stessi con la propria parte eterica danneggiata da una percezione errata delle nostre azioni ed esperienze.
    Il peccato non è che la frattura tra ciò che ci accade e la nostra interpretazione di quell'evento, che porta a reagire anziché affrontare in modo neutro l'evento stesso.
    Diventi neutro, annulli il peccato, torni integro (in Cristo, per i gesuiti).

    Chiaramente il cattolicesimo non la vede così, anzi basa tutto sul concetto di pentimento continuo riguardo al peccato e all'identificazione con esso, ma se osservate attentamente individui "allevati" dai Gesuiti tipo Mario Monti, l'impressione istantanea che se ne ottiene non è certo quella di uno che passa la vita a flagellarsi per i suoi peccati, bensì appunto quella di individuo senza alcun tipo di emozione umana.

    I massoni di alto grado sono tutti ben addestrati a questi esercizi spirituali così come ai digiuni prolungati, alla solitudine, al buio e al silenzio.
    Ecco perché nonostante il linguaggio del (loro) potere non sia mai cambiato nei millenni - sono cambiati solo i mezzi di comunicazione di quel linguaggio- le masse si ritrovano sempre al punto dell'ameba e ci cascano ogni singola volta, diventando ogni volta più schiavi.

    Chi invece fa pratiche spirituali ben precise ha già disinnescato il loro potere perché ha compreso in profondità che nonostante i loro esercizi quotidiani, costoro mancano di consapevolezza.
    Il consapevole non vuole il potere se non su se stesso e non coltiva l'ego ma lo domina, usandolo solo quando serve a portare avanti il ruolo che si è scelto in questo gioco cosmico.

    Dico da anni che la consapevolezza è l'unica arma vincente non "contro" quelli là, ma per farli proprio evaporare dal proprio mondo.
    Il consapevole non combatte, trascende. Si distacca, osserva da esterno pur essendo dentro l'esperienza.
    Nel mio mondo ad esempio non trovano posto, e se anch'io mi ritrovo a dover in qualche modo subire gli effetti delle loro scelte è perché ho scelto io di esserci in questo preciso momento storico, per evolvere e fare il salto che mi serve, e l'ho scelto ben prima di incarnarmi.
    Come me tutti gli altri attualmente viventi, ma come dice Brizzi, c'è chi è qui ora per fare un lavoro su se stesso e chi per farsi i fatti suoi.
    Il mio amico sciamano dice sempre che chi deve evolvere adesso lo farà, tutti gli altri con la tranvata sui denti resteranno rintronati come sempre e avranno sprecato un'altra occasione, dovendo reincarnarsi ancora a lungo qui per imparare la lezione.

    Questa gente teme la massa critica come la peste e sta facendo di tutto per evitare che ci si arrivi, ma da inconsapevoli e con l'aiutino (a noi) della nuova energia stanno sbroccando e dicendo delle verità che dovrebbero e vorrebbero tenere segrete, ma per sempre più persone i loro sono segreti di Pulcinella.

    Forse Masaniello è davvero cresciuto ed è tornato, e sconfiggerà l'inconsapevolezza con una risata che li seppellirà tutti.
    La risata che non a caso costava la vita ai monaci del nome della Rosa...

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    1. "I massoni di alto grado sono tutti ben addestrati a questi esercizi spirituali così come ai digiuni prolungati, alla solitudine, al buio e al silenzio." Sembrano un proseguio degli antichi stregoni-veggenti, con la differenza che quelli attuali dispongono senz'altro di un sacco di potere che esercitano sui propri simili (anche se non li percepiscono come tali) ma non sono in grado di compiere le sfavillanti prodezze percettive dei loro discendenti. Entrambi, disprezzano i membri della loro stessa specie ma al contempo non riescono a farne a meno in quanto li considerano solo come delle risorse biologiche (proprio cosi, l'Onu considera l'uomo attuale come una risorsa biologica). Riguardo gli esercizi spirituali di Loyola, se servono per far emergere la cosiddetta predominanza del corpo energetico-sottile le cui caratteristiche sono l'antitesi di chi cerca di mantenere il proprio status quo sul resto della popolazione, non dovrebbero quindi far entrare il praticante in una condizione di puro silenzio interiore, aldilà di ogni struttura sensoriale interpretativa? non è che questi esercizi dei seguaci di Loyola piu che spirituali andrebbero classificati come spiritici, al pari dei grimori, delle vere e proprie guide per invocare entità e spiriti del basso astrale inorganico? Se questi gruppi di ispirazione gesuita che a quanto pare si scannano tra di loro, si raggirano e si inkulano a ogni minima occasione con una raffinatissima scaltrezza, evidentemente non hanno compreso l'essenza di tali insegnamenti, o forse li hanno deformati per piegarli ai loro meschini interessi. Dico questo perchè chi medita per silenziare il fastidioso e molestante brusio mentale, chi pratica la ricapitolazione sciamanica, chi pratica esercizi di visualizzazione degli elementi della natura, chi addestra nello stato di veglia la propria modalità e l'utilizzo della propria attezione per utilizzarla nelle pratiche sogno lucido e astrale, non dovrebbe poi successivamente non solo in linea teorica ma anche sul piano dell'attuazione pratica sortire degli effetti positivi anche sulla propria struttura caratteriale e quindi comportamentale? Chi si ricongiunge o cerca di ricongiungersi con la propria componente animico-spirituale non dovrebbe essere ossessionato dalla ricerca del potere materiale, ma come hai detto anche tu, l'unica ricerca davvero importante è riappropriarsi del controllo sulla totalità di sè stessi e non il contrario. Non è che questi esercizi di Loyola sortiscono l'effetto opposto, e creano frammentazione, possessione e incompletezza eterica ancor prima che psicologica, e dunque questi seguaci della compagnia di gesù, cercano disperatamente di recuperare la propria integrità ma con modalità che si possono definire perverse?

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    2. Apprezzo molto il tuo commento e le domande fondamentali che hai posto.

      Guarda, io posso dirti che non ho mai provato gli esercizi specifici di Loyola, da tempo sto meditando se provarne almeno alcuni per pura curiosità, ma devo parlarne prima col mio amico e maestro sciamano, perché anch'io sono certa che se fatti senza prima aver messo in atto alcune protezioni energetiche potrebbero portare a conseguenze spiacevoli.

      Tutto ciò che viene praticato in nome di quello o quell'altro alla fine è ricerca di parassitaggio da parte degli inorganici e altri tipi di entità.
      Le vere pratiche spirituali non includono preghiere o pensieri rivolti a nessuna eggregora, perché- e non intendo mettermi a discutere dell'esistenza o meno del Gesù storico proprio ora- quando si invoca la protezione di qualunque figura ritenuta sacra dal praticante, come sai anche tu si sta creando un'eggregora, ne' più né meno, e quella stessa eggregora diventa senziente e finisce per possedere il praticante.
      Per cui sì, credo anch'io che siano esercizi creati appositamente per farsi parassitare da entità di varia natura, il che appunto spiega come mai coloro che li praticano manchino totalmente di consapevolezza e siano ossessionati dal potere sugli altri. Oltre a sembrare totalmente disumanizzati loro.

      E per rispondere alla tua domanda su come le pratiche spirituali cambino poi il carattere, si, assolutamente, ma solo se viene deposto l'ego e si intraprendono con la più grande limpidezza di cuore e intenti.
      I cambiamenti occorsi dentro e fuori di me sono strabilianti, ma vedo tantissima gente ferma al palo perché l'unica cosa che vuole è ottenere qualcosa di materiale dalle pratiche.
      Lo sciamanismo sa molto bene che quanto più si dà importanza al desiderare di ottenere qualcosa, tanto meno si otterrà. Il segreto per muovere le energie e averne beneficio è la totale neutralità, e quindi comunque vada dire a se stessi con convinzione "nulla importa".
      Non a caso c'è anche una bella storiella zen al riguardo.

      E quel "nulla importa" è il totale disinnesco di una bomba rappresentata da tutto l'apparato egoico-spirituale, fratture eteriche dal proprio doppio energetico date da mala interpretazione del proprio operato quotidiano e passato, residui di giudizi altrui verso se stessi (o meglio, verso la propria interpretazione in questa vita e la pratica dell'indossare una maschera e mettersi davanti allo specchio ogni giorno è micidiale per mente ed ego), e molto altro ancora.

      Quella gente lì va presa per ciò che è e per cui esiste: stimolare ognuno di noi a cambiare sé stesso e comprendere che in ogni gioco (cosmico) esiste la figura del "villain" che è lo specchio di noi stessi e che dobbiamo imparare a trascendere con un duro lavoro su di noi. Null'altro.

      A rileggerti con piacere.

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    3. Ti ringrazio delle delucidazioni, rimango però con un amletico tormento interiore, riguardo la figura e il ruolo del "villain" questa storia dello specchio, degli altri come riflesso di noi stessi non mi ha mai convinto del tutto. Ci sono delle cose che non mi tornano. Faccio una fatica estrema ad accettare il ruolo del mio simile come uno specchio, perchè purtroppo con il pretesto subdolo dell'altro come riflesso di noi stessi, molta gente strumentalizza per i propri meschini interessi delle vere e proprie guerre psicologiche (forme di vampirismo energetico). Comunque è vero approcciarsi al mondo e anche con noi stessi con una certa neutralità è la chiave per mantere in equilibrio la natura bipolare che è insita in ogni essere pensante. Altrettanto mio il piacere di leggere i tuoi commenti.

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  2. Nulla da aggiungere, analogia perfetta, rivedrò il film stasera.

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  3. "Oggi, la visione aggiornata di questo antico adagio è narrata in termini più distopici, massmediatici e tecno-sanitari, tutto è decisamente meno vintage e più hitech, ma l'attuale volontà divina del potere, sembra voler rinascere dalle sue ceneri ed aggiornare il pianeta, non prima di aver risolto la sua labirintica guerra interna ed aver compreso chi sarà il nuovo araldo che lo guiderà.
    Dopo la festa dei morti, ci sarà la festa dei vincitori il giorno delle elezioni del 3 Novembre, il giorno dello ZAFER, ovvero, della vittoria tra i due duellanti a stelle e strisce. " Biden, un cognome che è tutto un programma, sembra o forse è davvero l'anagramma di IBM (intelligence,bill,microsoft?) chi lo sa! Dovesse andare Joe Biden alla casa bianca, prepariamoci al peggio, oltre al covid-19(84) in Iran riprenderanno i fuochi d'artificio, in quanto essendo un pupazzetto manovrato dalla Killary Clinton, non solo verrà ripreso il programma lasciato dalla Baracca di Obama (Barack Obama) ma si assisterà ad un escalation di terrorismo (basta ricordare i recenti attentato a Nizza, Vienna e in Canada dove un tizio di 24 anni ha ucciso a colpi di spada 2 passanti ferendone altri 5) quel tipo di terrorismo che andava di moda proprio quando c'era il fenomeno da Baracc(one)Obama. Ho l'impressione che se dovesse vincere Biden la situazione geopoliticamente ed economicamente parlando potrebbe subire un ulteriore peggioramento.

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  4. @Ciao MAESTRO,

    dimmi per FAVORE dove devo mandarti, la tua e-mail, il mio ultimo POST che mi ha impegnato parecchio nelle difficili ricerche storiche, si tratta delle sconosciute le antichissime & evolutissime SOCIETA' GILANICHE;

    sarei molto "onorato", se lo ritieni interessante & utile, che tu lo pubblicassi nel tuo documentato & battagliero BLOG, penso che la CONOSCENZA abbia più VALORE quando da INTERESSE INDIVIDUALE diventa COLLETTIVO !!!

    GRAZIE, AD MAJORA

    SDEI/Sergio
    (Il MESTRI)

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    1. Ciao SDEI, bentornato. La tua mail è ancora quella vecchia (sergio B...?). Nel caso ti scrivo io e ti mando la mail.

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