domenica 11 luglio 2021

RICORDATI CHI SEI

Il Paradiso Perduto di John Milton

“Io profetizzo l’epoca in cui il nuovo potere utilizzerà le vostre parole libertarie per creare un nuovo potere omologato, per creare una nuova inquisizione, per creare un nuovo conformismo. E i suoi chierici saranno chierici di sinistra”.
cit. Pier Paolo Pasolini

Da bambino ingenuamente pensavo che le persone progressiste, di sinistra fossero più intelligenti e colte, più aperte e democratiche. Purtroppo, con il tempo ho realizzato che, talvolta, possono essere anch'esse stupide ed ignoranti, quanto o peggio le persone di segno opposto.
Ho imparato che non c'è una regola ed ogni persona è una storia a sé.
Ho capito che le fazioni non contano un'emerita cippa, ma conta solo l'individuo, la persona, le singole persone con le loro peculiarità, il resto sono schematismi diversamente declinati e colorati, illusioni, credenze, atti di fede, nulla più.
La cosa buona di questa triste storia è che sono venuti a galla tutti i pesci... 
Il peggio ed il meglio della maggioranza silente, le loro ansie, le loro paranoie, anche le loro miserie.
Il popolo di "sinistra", o quel che rimane di esso, aveva celato le sue tante miserie esistenziali, grazie al suo fallace razionalismo d'accatto, tramite la sua religione scientista, il suo conformismo alveare di appartenenza, a differenza del popolo di destra che, essendo più istintivo, irrazionale ed emozionale, aveva da sempre palesato, nel bene o nel male, i suoi desideri, la sua pancia.
Il Grande Reset, a questo punto, più coscienziale che economico, ha avuto il merito di mostrare le nudità di noi tutti, pregi e difetti.
Io che continuo ostinatamente ad essere di sinistra e considerarmi tale, non rinunciando ad una terminologia forse vecchia ed obsoleta (ma è un mio problema di DNA), ho trovato più di una volta, molta più saggezza, apertura, collaborazione, visione olistica, rispetto, amore, si anche quello, in persone che la pensano diversamente da me, talvolta in maniera opposta, e questo da principio, mi ha molto turbato.
Superato questo ostacolo, il turbamento è scomparso diventando rottura di certi schemi idioti, tipici di una società liberista, dicotomica, divisoria, quella si realmente conservatrice, che alcuni benpensanti, invece, hanno sposato per incapacità di mettersi in discussione, per paura, ignavia e vigliaccheria.
Essere l'altra faccia della medaglia dello stesso paradigma culturale, i cosiddetti BUONI rispetto ai cosiddetti cattivi, ma della stessa lavagna, dello stesso schema magico di potere, uno schema primordiale, primitivo, oggi non ha più senso, e forse, non lo ha mai avuto.
Con il tempo ho capito che, talvolta, sono molto più illuminate persone che si definiscono di destra, e molto più di destra e reazionarie, chiuse e rigide, persone che si considerano di sinistra.
Questo perché siamo individui prima che tifoserie e fazioni, ed assumiamo maschere per ritagliarci il nostro ruolo sociale, come ci insegna il teatro greco.
Ecco, oggi per me essere di sinistra non significa affatto essere in linea con una delle declinazioni esistenti sul panorama planetario progressista, ma essere autonomo nel pensiero, magari più anarchico, sicuramente, critico a 360°, in primis con il mondo più vicino a me.
Significa rifiutare in toto la narrazione ufficiale, perché essa è per natura reazionaria, da qualsiasi parte essa provenga.
Significa non accettare qualsiasi tipo di sopruso sia deciso dall'alto, qualsiasi restrizione democratica, sui diritti sociali, sui diritti civili, sulle persone.
Significa rifiutare qualsiasi sistema totalitario, sia esso un nuovo fascismo diversamente colorato od uno di segno più tradizionale, qualsiasi forma di teocrazia, più o meno celata, od una delle tante democrature in cui viviamo.
Significa criticare quotidianamente ed agire nelle piccole cose per arginare qualsiasi deriva liberticida, conformista, qualunquista, alveare. 
Coscienza critica individuale, spirituale e non più religiosa e fideistica, per una rinnovata coscienza di classe che, da individuale possa trasformarsi in collettiva, non prima di essere maturata nel profondo.
Essere di sinistra, nell'accezione alta del termine, forse è mera utopia. 
Io la considero una tensione perpetua, verso una rivoluzione perpetua dove ognuno di noi comuni mortali può agire su vari livelli, dai più piccoli ai più complessi. 
Non più rivoluzioni che replicano gli stessi schemi di potere, sostituendosi ad essi, come la storia ci insegna e come Orwell aveva ben delineato nel suo illuminante "La Fattoria Degli Animali".
Avrete spero compreso, che questa mia visione è lontana anni luce dall'attuale sinistra egemone, che poi, diciamocelo, è solo una nuova forma di destra strisciante, che ha anche la colpa di spostare l'antagonismo popolare in lidi reazionari, realizzando una sorta di populismo e trasformando poveracci come Salvini o similari in potenziali salvatori della patria. 
Oggi molti lavoratori si sono, non a caso, spostati sempre più a destra, e questo solo a causa del vuoto lasciato da qualcuno negli ultimi decenni. Capite il disastro sociale e culturale che è stato provocato?
L'unico risveglio dal sonno della ragione, a questo punto, è riscoprire chi siamo, ricordarci chi siamo, cosa vogliamo, per cosa è giusto lottare.
Ricordati chi sei, ricorda i tuoi sogni.

                Sergio Alteri "Festa Popolare"

10 commenti:

  1. Bisognerebbe ringraziare l'epidemia (pandemia è un termine errato) per aver fatto venire a galla i peggiori istinti delle persone. I più accaniti cani da guardia del potere costituito sull'obbligatorietà vaccinale, sono all'80% a sinistra, facciamocene una ragione. Ho visto punk lottare per il vaccino sperimentale, meglio e più di manager di multinazionali. Ho visto compagni sposare il paradigma vaccinale scientista come nuovo oracolo, per colmare un vuoto religioso, esistenziale. Il mondo di sinistra, diversamente declinato, dalla finta sinistra neo-liberista, fino a centri sociali, è a maggioranza pro-vaccino, vuoi per ignoranza, vuoi per pigrizia mentale, vuoi per fede religiosa in quei poteri che dovrebbero combattere, vuoi per primitivo sentimento di appartenenza e tifoseria. Se W. Reich fosse ancora vivo, oggi sarebbe tacciato di populismo, quando indicava criticamente i tanti, troppi fascismi rossi che ci circondano, stesso discorso per Pasolini ed altri illuminati del passato.

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    1. Exiladadelsur@gmail.com11 luglio 2021 alle ore 08:19

      Mi riconosco nell'articolo e condivido il commento. I soggetti citati, sono individui che hanno smarrito l'anima, per loro nessun controllo remoto necessario sin d'ora. ��

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  2. Per me i veri "anti-sistema" sono i maghi, gli sciamani, gli esploratori di altre aree di consenso, cosa che ne i sinistroidi ne i destroidi (la maggior parte osano fare).

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  3. Pandemia non è un temine errato, Maestro, pan è il tutto, e pan/demia è una parola composta che vuol significare Epidemia dappertutto.

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    1. Far parte ed essere esponenti di una casacca politica o di un'altra non è un qualcosa con la quale uno ci si può improvvisare, l'ego con il suo complesso poliedrico di sfaccettature e di substrati di personalità fittizia cerca sempre di identificarsi in un qualche ruolo sociale, ma io verificato personalmente che spesso quelli che si atteggiano a fare gli antisistema, o i "figli dei fiori" o gente che si illude di sostenere tali ideali non solo non è in grado di incarnarli ma addirittura sono persone che mostrano di essere l'antitesi di ciò che vanno sostenendo, peccato che inconsciamente il nucleo profondo del nostro essere non possiede etichette, non può essere catalogato secondo schemi mentali preconfenzionati, tutti cercano quella fessura di silenzio profondo della mente, ma in pochissimi si rendono conto che non serve stordirsi con mille impegni o con i rumori e la frenesia del mondo sociale, basta astrarsi dagli stimoli esterni, crearsi una sorta di luogo protetto, ma che è talmente profondo e quasi inaccessibile che molti gettano la spugna e non tentano neanche. Fare l'antisistema o l'alternativo, a livello subconscio è una tappa per ricondurre la persona alla sua essenza eterica, ma purtroppo queste persone sbagliano il modo in cui orientano la loro ricerca del proprio vero e autentico sè. Sostanzialmente nessuno può aiutare nessuno, ma soltanto fornire gli strumenti teorici e cognitivi per poter proseguire con le proprie forze e proseguire il cammino in solitudine. La sinistra di oggi? prima o poi il lupo mostrerà la sua vera natura che va oltre la superficie delle apparenze e vi renderete conto che non c'è sinistra e non c'è destra, ci sono soltanto cripto-tecno-satanisti che indossano una casacca oggi e all'occorrenza e a seconda dell'occasione ne indosseranno un'altra. Riporre la propria fiducia in gente deviata, bohhhh.... ieri ha vinto l'Italia agli europei di calcio e dalle mie parti la gente sembrava in preda alle convulsioni, sembravano posseduti, un putiferio da paura..... agghiacciante..........

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    2. Pan (il dio Pan, il dio della paura), demia? forse daimon o demone, il demone Pan, noto anche perchè il termine panico deriva proprio dagli attacchi irrazionali e incontrollati scatenati dagli demoni incorporei di cui anche Pan faceva parte. Il panico smorza le vibrazioni e produce soffocamento e mancanza di respiro, l'operazione covid invece cosa produce nelle persone piu emotive e meno inclini alla riflessione? sensazione di soffocamento, sensazioni di timore viscerale, la Pan-Demia è un inno quasi conclamato al Dio incorporeo Pan. James Hillman associava Pan al dio della masturbazione sessuale (la quale pratica depaupera la luminosità eterica dell'essere umano e produce sensazioni di fragilità psicologica, attacchi di panico, insicurezza e aggressività emotiva). Con il sopravvento dell'operazione Covid la nostra società è sprofondata in una sorta di spirale mastrubatoria di gran lunga piu profonda rispetto al periodo pre-covid. Idem per il Castaneda, anche lui era convinto che Pan corrispondesse ai famosi e noti los voladores, gli inorganici che hanno civilizzato, addomesticato e rammollito l'istinto indomito racchiuso nella specie umana attuale.

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    3. Quoto ogni singola parola di Anonimo, e vorrei consigliare a tutti i lettori del blog i video di Giorgio Rossi, che sono contenuti nel canale Libreria Esoterica Cavour su youtube.

      Ne vale la pena, fidatevi.

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  4. Caro Maestro, si, dobbiamo ringraziare questa simulazione virtuale detta pandemia per i motivi che hai già esposto, e credo tu debba fare il salto finale di qualità mollando definitivamente schemi mentali illusori e che sembrano profondamente incistati nella tua psiche, impedendoti in parte il salto evolutivo decisivo.

    Per mia "fortuna" non ho mai creduto alla politica e alle sue menzogne, ho votato una sola volta a 20 anni in tutta la mia vita e posso dire di aver demolito larga parte di quei processi consci e inconsci che mi tenevano nella Matrix.
    Ora, qualunque cosa accada me ne frego semplicemente. È ora di capire che noi siamo solo una delle infinite forme e possibilità di vita negli infiniti universi, e come tale spariremo e torneremo sotto nuove forme, non siamo fondamentali e tutto ciò che nelle nostre singole vite è importante lo è solo per noi e nessun altro, tantomeno per lo Spirito.

    Per me comprenderlo è stata LA liberazione su tutte, perché ridimensiona tutto, ma proprio tutto, specialmente l'ambizione e la preoccupazione di fare carriera e lasciare il mattone agli eredi.
    Queste cazzate fanno tutte parte dell'illusione perché alla fine l'umano viene qui a tentare di imparare qualcosa di buono per l'anima, non riuscendoci nel 97% dei casi essendo tale percentuale umana pura spazzatura astrale incarnata qui, e di conseguenza non pronta a evolvere.
    Ma è il famoso 3% che conta, non tutto il resto.
    E quel 3% farà la differenza necessaria in questo periodo storico decisivo per noi, e per la continuazione della specie umana, ma fondamentale per la Terra e il sistema solare tutto.
    La nuova energia è per pochissimi, tutto il resto scomparirà come da piani universali di eoni fa.

    Non ricapiterà più in questa vita e per i prossimi 12mila anni.

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  5. http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/storia-e-identita/storia-del-fascismo/10251-zangrandi-vs-gaida

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