mercoledì 6 marzo 2024

SERVI E "TERRORISTI"



Capitolo 3° della cosiddetta "Guerra Mondiale Infinita" e non dichiarata. 
Dopo la tragedia ucraina e palestinese, ecco che lo scenario si amplia e si sposta nel Mar Rosso, dove i pirati yemeniti colpiscono le nostre navi cargo che attraversano le rotte più importanti al mondo e collegano l'occidente all'oriente.
Dietro agli Houthi ci sono i mandanti iraniani che cercano in tutti i modi di ricattare le "forze del bene", affinché convincano Israele ad interrompere il massacro in atto a Gaza.
Se Israele non si fermerà, gli attacchi nel Mar Rosso continueranno, condizionando massivamente le economie di mezzo mondo.
A tal proposito, uno dei pochi che si è esposto sulla scena mainstream, uscendo fuori dal coro e dalle logiche reazionarie di propaganda sionista, è stato il prof. Orsini, oltre a Di Battista e Travaglio.

Ecco cosa dice senza mezzi termini il buon Orsini su questa vicenda e sul coinvolgimento dell'Italia nelle cosiddette missioni di pace:
"Sono formule piuttosto ipocrite perché l'Italia è pienamente coinvolta in questa guerra. L'Italia è nella guerra del Mar Rosso contro gli Houthi in una posizione defilata. 
Questa è la realtà dei fatti. Questa è la locuzione corretta: l'Italia è in guerra in una posizione di seconda linea. Tutte le volte che l'Italia ha partecipato a guerre l'ha sempre fatto utilizzando come formula la pace. Quindi l'Italia va in missione di pace però poi dà sostegno agli Stati Uniti che sparano sui talebani e così via in tante parti del mondo. 
Nel complesso penso che la linea dell'Italia sia sbagliata perché è una linea completamente a rimorchio della Casa Bianca. Quello che l'Italia dovrebbe fare è cercare di risolvere il problema alla radice perché gli Houthi hanno dichiarato che smetteranno di sparare i missili quando Israele cesserà di bombardare Gaza"

E ancora su Gaza:
"La presunta superiorità morale dell’Occidente riposa sotto il corpo di 12.000 bambini palestinesi trucidati da Israele con l’appoggio della Commissione europea e le armi della Casa Bianca". Così il professore e sociologo Alessandro Orsini ha scritto oggi sul Fatto Quotidiano, ricordando che la cosiddetta missione del ministro degli esterni Tajani contro gli Houthi nello Yemen non è altro che un modo per assicurare a Israele tutto lo spazio di manovra di cui ha bisogno per continuare i bombardamenti sulla striscia di Gaza.
"Bombardamenti che hanno già ucciso 27.000 palestinesi, tra cui 12.000 bambini. Israele ha causato anche l’amputazione di 1.000 bambini, molti dei quali senza anestesia, come testimonia il chirurgo britannico-palestinese Abu Sittah. 
Israele ha ridotto gli ospedali di Gaza al collasso causando persino la morte dei neonati nelle incubatrici sotto i colpi di una conclamata punizione collettiva". 
E tutto questo sta avvenendo nonostante "la Corte internazionale di giustizia dell’Onu abbia ingiunto a Israele di prendere tutte le misure in suo potere per impedire al suo esercito di commettere atti di genocidio" in Palestina.
Nel mentre la guerra in Ucraina prosegue: "Zelensky riceverà i cinquanta miliardi promessi dalla Commissione europea", ha sottolineato Orsini, ricordando che inizialmente il presidente dell'Ungheria Viktor Orban si era opposto ad ulteriori aiuti.
Al veto di Orban la Commissione europea ha risposto con il ricatto.
"Se Orban non avesse ritirato il veto, la sua economia e il suo governo avrebbero subito un attacco concentrico per danneggiare la prima e destabilizzare il secondo", ha scritto Orsini concludendo che "i ricatti e le minacce della Commissione europea contro l’Ungheria riconducono alla lezione fondamentale del realismo politico, secondo cui il diritto internazionale non è altro che il diritto del più forte".

Concludo, dicendo che condivido in toto il pensiero di Orsini sulle vicende in corso e che è triste notare come il circo mediatico, a parte poche e rare eccezioni, sia composto da servi sciocchi pronti a inchinarsi a qualsiasi comando d'oltre oceano, anche quando non è richiesto. In questo siamo i più zelanti.
Il vero problema è il conformismo, l'unica vera pandemia in corso che sembra non voler finire mai.
I prossimi fronti della Guerra Infinita saranno probabilmente ad estremo oriente. Si registrano tensioni tra le due Coree, tra Cina e Taiwan, ma anche in Pakistan che rimane una polveriera, per non parlare dell'instabilità di tutto il nord-Africa.
Avere la ragione sembra non contare più, la logica è diventata una bestemmia, se provi a sollevare qualsiasi dubbio sei, in ordine sparso: No vax, No global, terrapiattista, complottista, putiniano, filo Hamas, maschilista, sciovinista e pure un po' fascista.
Orwell è stato ampiamente superato dalla realtà.
Che D'IO ci salvi! 
cit. 




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