giovedì 6 novembre 2025

NORMALIZZAZIONE DELLA VIOLENZA IN TERRA SANTA


Dopo l'attentato di Hamas del 7 ottobre 2023, con lo zampino del Mossad, tutto il mondo ha denunciato la barbarie islamista contro i giovani israeliani che stavano felicemente ballando a pochi km dal lager di Gaza. Giornalai di ogni latitudine (soprattutto di destra) si sono sperticati a rete unificate a descrivere gli orrori commessi dai terroristi palestinesi contro il mondo libero occidentale. Ci siamo sorbiti come al tempo del covid, una propaganda che supera qualsiasi romanzo distopico, un martellamento sui buoni e sui cattivi, dove da una parte ci sono le nostre vittime, quelle di etnia caucasica, bianca, cittadini liberi ed evoluti, contro i carnefici, gli altri, di etnia araba (semitica in realtà...), scuri, mori, sporchi e cattivi.
Una semplificazione come in un fumetto degli anni 30, frutto di una cultura nazionalista e reazionaria che assomiglia molto al tragico ventennio passato.
Abbiamo un po' tutti accettato la velina, scandalizzandoci per la violenza che i musulmani riservano a noi poveri occidentali infedeli, salvo poi scoprire che tutto il mondo è paese. 
Non solo, che nel cosiddetto mondo libero e democratico, succedevano le stesse cose, però taciute, silenziate, censurate, fino ad essere rivendicate. 
In realtà, già conoscevamo la violenza dell'autorità in qualsiasi forma si manifestasse anche in occidente, perfino in Italia. 
Delle cronache sulle condizioni dei carcerati, sulle violenze subite, sulle morti sospette, sulle varie Guantanamo del mondo dei buoni, ne eravamo a conoscenza. Ci eravamo forse assuefatti, anche dopo gli scandali delle violenze sessuali di soldati statunitensi durante l'esportazione della democrazia. Però, in tutti questi casi, almeno in passato, c'è sempre stato il pudore di voler giustificare i "fatti incresciosi" con la solita teoria delle mele marce, oppure, cercando di costruire depistaggi per non mostrare la nostra metà oscura.
Oggi è cambiato qualcosa di importante, ovvero, la normalizzazione dell'orrore, al di là del bene e del male, al di là di qualsiasi morale, etica ed estetica. 
A livello cognitivo in tutto il mondo è stata accettata la nuova forma pensiero. 
Ora è ufficiale. Esistono popoli di serie A, che possono fare genocidi, stupri di massa, violenze, provocare carestie e guerre infinite, e popoli di serie B, che devono necessariamente subire il dominio e stare pure zitti.
Questo nuovo paradigma, da sempre esistito, ma aggiornato per quanto riguarda l'accettazione del MALE e la sua rivendicazione da parte di un'autorità vigente, è qualcosa che cambierà il modo di percepire il mondo ed i rapporti sociali, creando ad effetto domino un'esplosione di qualsiasi tipo di violenza gratuita, del tutti contro tutti.
Uno scenario perfetto per chi esercita il controllo sull'umanità.
Ecco perchè il genocidio a Gaza, la violenza quotidiana in Cisgiordania e le innumerevoli violazioni dei diritti umani nelle carceri israeliane non faranno che radicalizzare un certo Islam e giustificare nuove guerre, eterni conflitti e corse al riarmo.

Che differenza c'è tra un stupro fatto da un musulmano e uno stupro fatto da un ebreo?
Nessuno, sono entrambi orrori, con la differenza che il primo è un orrore inqualificabile perpetrato da un essere considerato inferiore, alla stregua di un animale, il secondo è un orrore legittimo, perché è il gesto di un eroe, legittimato dall'autorità sionista. Se questo non è razzismo...
Questo accade perchè Israele è la più avanzata teocrazia al mondo, governata dall'estrema destra xenofoba e messianica. E allora non bisogna stupirsi quando il ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha ribadito la sua richiesta di giustiziare i prigionieri palestinesi, nel mezzo di una disputa con il servizio di sicurezza interna israeliano Shin Bet sullo stato delle carceri israeliane.




Il ministro di estrema destra si è rivolto a X per rispondere alle accuse dello Shin Bet secondo cui il governo avrebbe ignorato mesi di avvertimenti sul sovraffollamento delle carceri, con almeno 21.000 detenuti palestinesi trattenuti dal 7 ottobre.
"Da quando ho assunto l'incarico di Ministro della Sicurezza Nazionale, uno degli obiettivi più ambiziosi che mi sono prefissato è stato quello di peggiorare le condizioni dei terroristi nelle carceri e di ridurre i loro diritti al minimo richiesto dalla legge", ha affermato Ben-Gvir.
Il ministro sembrava vantarsi delle squallide condizioni in cui sono tenuti i palestinesi, in dichiarazioni che alcuni osservatori hanno definito un'ammissione aperta del fatto che Israele gestisce campi di concentramento.
"Tutto ciò che è stato pubblicato sulle condizioni abominevoli" dei palestinesi nelle carceri israeliane "era vero", ha affermato Ben-Gvir, vantandosi di aver ridotto i tempi di distribuzione del cibo e della doccia ai prigionieri, rimosso i dispositivi elettrici e bloccato i depositi finanziari. Affrontando il problema del sovraffollamento, il ministro ha affermato che si stanno costruendo nuove prigioni, ma che la politica da lui proposta, consistente nell'esecuzione dei prigionieri, risolverebbe il problema.
"Ho già proposto una soluzione molto più semplice, ovvero l'introduzione della pena di morte per i terroristi, che risolverebbe il problema del sovraffollamento – una legge a cui anche lo Shin Bet si oppone fermamente", ha affermato.
Le osservazioni di Ben-Gvir su X seguono una dichiarazione video pubblicata domenica, in cui ha affermato che i prigionieri palestinesi dovrebbero essere "sparati alla testa invece di ricevere più cibo".
Una lettura preliminare della proposta di legge per giustiziare i palestinesi accusati di terrorismo è stata approvata dall'Assemblea generale della Knesset nel marzo 2023, e sono previste altre due letture.
Da ottobre Israele ha intensificato gli arresti e i rapimenti di palestinesi in Cisgiordania e a Gaza; la scorsa settimana il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, ha lanciato l'allarme affermando che le strutture erano diventate una "bomba a orologeria".
"Le condizioni di vita fisiche e mentali possono portare ad atti di violenza all'interno delle carceri e delle prigioni, e alcuni detenuti stanno già pianificando atti di violenza e vendetta", ha affermato Bar in una lettera inviata ai principali leader israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu e Ben-Gvir, come riportato dal canale israeliano Channel 12.
Nella lettera si aggiungeva che le prigioni israeliane, che hanno una capienza di 14.000 persone, attualmente ospitavano 21.000 prigionieri.

Lunedì, l'ONG legale HaMoked ha dichiarato che Israele detiene 9.623 palestinesi nelle prigioni israeliane, di cui circa 3.379 detenuti senza accusa né processo in base alla controversa politica di detenzione amministrativa.
Ex detenuti hanno denunciato di essere stati sottoposti a torture e abusi sessuali durante la detenzione in Israele, anche per mano di medici israeliani.I detenuti palestinesi attualmente presenti nelle carceri di Israele sono in gran parte civili.
"The Guardian" ha affermato che un quarto dei circa seimila palestinesi arrestati a Gaza nei primi 19 mesi di guerra è stato identificato dall’esercito israeliano come militante.
questo sistema di arresti di massa è reso possibile dalla legge sui combattenti illegali, emanata nel 2002 durante la Seconda intifada, che permette a Israele di detenere persone durante i conflitti armati senza riconoscerle come prigionieri di guerra secondo le Convenzioni di Ginevra. La normativa nega inoltre ai detenuti l'accesso a un avvocato per un massimo di 75 giorni consecutivi, creando una situazione in cui i tribunali israeliani estendono quasi automaticamente la detenzione dei palestinesi basandosi su "prove segrete" presentate in udienze che durano pochi minuti
Un soldato che ha prestato servizio nel centro di detenzione di Sde Teiman, struttura divenuta simbolo degli abusi israeliani, ha descritto ai giornalisti l'esistenza di un recinto soprannominato "il recinto geriatrico" perché tutti i detenuti al suo interno erano anziani o gravemente feriti, molti prelevati direttamente dagli ospedali di Gaza durante i raid militari. Secondo la testimonianza del militare raccolta dall’inchiesta, l’esercito israeliano trasferiva regolarmente in carcere gruppi di pazienti dall’ospedale di Beit Lahiya, uno dei principali centri medici del nord di Gaza, tra cui uomini su sedie a rotelle e persone mutilate dai bombardamenti.

Come non bisogna troppo stupirsi del fatto che la procuratrice dell’IDF, la Maggiore Generale Yifat Tomer-Yerushalmi, con trent’anni di servizio, lo scorso 31 ottobre sia stata costretta a dimettersi dopo essere finita nell’occhio del ciclone per un video in cui si vedevano soldati israeliani picchiare e torturare un detenuto palestinese nel carcere di Sde Teiman.
I suoi familiari ne avevano denunciato la scomparsa e dopo il ritrovamento nella sua macchina di una lettera d’addio, è stata rintracciata “sana e salva” nei pressi della spiaggia di Hatzuk, a Tel Aviv. Poi è stata arrestata. L’accusa? Ostruzione alla giustizia, per la fuga di notizie del video e per un sospetto successivo insabbiamento dell'indagine interna.
Mentre ancora proseguivano le ricerche, ieri è stato direttamente il premier israeliano Benjamin Netanyahu ad attaccare frontalmente la procuratrice: “Ha arrecato danni immensi all'immagine dello Stato d'Israele e delle Forze di difesa Israeliane, ai nostri soldati. Forse si tratta dell'attacco d'immagine più grave che lo Stato d'Israele abbia subito dalla sua nascita. Non ricordo nulla di altrettanto mirato e intenso”.

Capite a che livello di distopia siamo arrivati? Certo, la violenza dei vincitori è sempre esistita, ma da oggi si è fatto un salto quantico sulla accettazione di qualsiasi violazione dei diritti umani, anzi e ancor peggio, sul vantarsi ufficialmente di perpetrare qualsiasi violenza. Non più taciuta, non più rimossa, ma esercitata e rivendicata come prassi, come assoluta normalità, senza più alcuna vergogna e senso di colpa. E non è finita qui, mettendo in carcere chi osa accusare gli stupratori, perché in fondo hanno fatto la cosa giusta. 
Di cosa dovrebbero rispondere?
"Io so' io... e voi non siete un cazzo!"
cit. Il Marchese del Grillo







venerdì 31 ottobre 2025

FEDERICO FAGGIN: DAL MICROPROCESSORE ALLA COSCIENZA QUANTISTICA

                                   

Tra chip e circuiti: un pioniere dell’era digitale
Federico Faggin è conosciuto come il padre del microprocessore, un pioniere che ha aperto le porte dell’era digitale. Nato a Vicenza nel 1941 e laureatosi in fisica a Padova, nel 1968 si trasferì negli Stati Uniti per lavorare nell’industria nascente dei circuiti integrati. Presso Fairchild Semiconductor sviluppò l’innovativa tecnologia MOS a porta di silicio (Silicon Gate Technology) che aumentava di cinque volte le prestazioni dei transistor MOS rispetto alle tecniche precedenti . Questa tecnologia rese possibile la realizzazione del primo microchip programmabile: l’Intel 4004, il primo microprocessore su singolo chip (1971). Faggin guidò il progetto MCS-4 in Intel e incise perfino le sue iniziali sul chip, consapevole di aver racchiuso in quell’innovazione l’essenza del calcolatore su silicio.




Nel 1974 lasciò Intel e co-fondò Zilog, la prima azienda dedicata esclusivamente ai microprocessori. Qui progettò lo Z80 (1976), processore che divenne il cuore di molti personal computer e console nei decenni successivi. Negli anni seguenti Faggin continuò a innovare nel campo hi-tech: nel 1986 fondò Synaptics, società specializzata in reti neurali e interfacce uomo-macchina, dove furono inventati i primi touchpad e touchscreen per computer portatili e dispositivi mobili. In breve, Faggin ha contribuito a plasmare la tecnologia moderna: dai microprocessori alle interfacce tattili, il suo nome è legato ad alcune delle invenzioni chiave che hanno dato forma al mondo digitale odierno.
Tra i traguardi principali della sua carriera tecnologica possiamo citare:
Intel 4004 (1971) – Progettazione del primo microprocessore al mondo su chip singolo (4 bit)
Zilog Z80 (1976) – Fondazione di Zilog e concezione del popolare processore Z80 a 8 bit, usato in personal computer e console
Synaptics (anni ’90) – Sviluppo delle prime interfacce touchpad e touchscreen commerciali, 
anticipando l’era degli schermi tattili.



Nonostante questi successi nel mondo dell’elettronica, qualcosa in Faggin andava maturando oltre la sfera puramente scientifica. Proprio l’interesse per le reti neurali e l’intelligenza artificiale, coltivato in Synaptics, fece sorgere in lui una domanda fondamentale: è possibile costruire un computer cosciente? Questo interrogativo seminò il dubbio che la coscienza umana fosse un fenomeno troppo profondo per essere spiegato dai soli circuiti. 
Nel 2011, Faggin ha creato la Fondazione Federico ed Elvia Faggin, finanziando ricerche interdisciplinari sulla natura della coscienza presso università e istituti scientifici, segno di un cambio di rotta verso territori di confine tra scienza e filosofia.

L’illuminazione interiore: l’esperienza mistica che cambiò una vita
Sul finire degli anni ’80, all’apice della carriera imprenditoriale, Faggin attraversò una crisi interiore che lo avrebbe portato a esplorare territori ben lontani dai laboratori di elettronica. Poco più che quarantenne, pur coronato da successi professionali, sentiva un’inquietudine profonda. Ebbe il coraggio di riconoscersi infelice nonostante la fama, e di intraprendere un percorso di ricerca interiore parallelo a quello scientifico. Fu così che circa trent’anni fa visse un’esperienza straordinaria di coscienza, un evento interiore talmente intenso da poter essere definito mistico.
Faggin ha descritto quei momenti con parole vibranti: «Conteneva un senso di verità senza precedenti perché era vera a tutti i livelli del mio essere. Sul piano fisico il mio corpo era vivo e vibrante come non l’avevo mai sentito prima; a livello emotivo mi percepivo come una potentissima sorgente d’amore e a livello mentale sapevo con certezza che tutto è fatto d’amore. Per la prima volta nella mia vita avevo sperimentato l’esistenza di un’altra dimensione della realtà: il livello spirituale in cui una persona è tutt’uno con il mondo. 
Una conoscenza diretta, più forte della logica… da dentro anziché da fuori, che aveva coinvolto tutti gli aspetti della mia coscienza: fisico, emotivo, mentale e spirituale». 
Questa immersione nell’unità del tutto gli rivelò la natura profondamente interconnessa della realtà. Come ebbe a dire in seguito, «mi ha rivelato che sono il Tutto che osserva e conosce se stesso dal mio punto di vista… Invece di essere separato dal mondo… ero sia l’osservatore che l’osservato».

Quest’illuminazione interiore segnò un punto di svolta. Federico Faggin comprese, a un livello esperienziale, che la visione materialista dell’uomo come macchina biologica era incompleta. Decise allora di dedicarsi interamente a indagare il proprio mondo interiore con gli strumenti della scienza, mettendo in dialogo la spiritualità vissuta in prima persona con il sapere scientifico accumulato negli anni. 
Pur senza ritirarsi dalla società – continuò anzi per quasi vent’anni a guidare la Synaptics come amministratore delegato – iniziò una profonda esplorazione della natura della coscienza, interrogandosi su cosa ci rende davvero vivi e consapevoli. 
Faggin stesso racconta: «Ho continuato ad essere CEO della mia azienda… e nello stesso tempo ho esplorato la natura della mia coscienza, visto che noi possiamo solo conoscere noi stessi. Ed è stato da questa riflessione – durata un ventennio – che ho tratto una fondamentale conclusione: la coscienza non può emergere dal cervello, come la scienza ci aveva raccontato». In altre parole, l’esperienza mistica gli aveva suggerito che la coscienza è un elemento primario della realtà, e non un semplice epifenomeno dell’attività neuronale.
Coscienza quantistica: una teoria fisico-spirituale innovativa



Dopo vent’anni di studi e riflessioni, Faggin è giunto a formulare una nuova ipotesi sulla natura della coscienza: essa non è un prodotto del cervello, ma un fenomeno quantistico fondamentale, presente sin dagli albori dell’universo. Con coraggio intellettuale, Faggin ha ribaltato la visione dominante in neuroscienze sostenendo che coscienza e libero arbitrio sono realtà intrinseche alla natura, e non mere illusioni emergenti dalla materia. Questa idea controcorrente – definita in termini accademici “panpsichismo basato sull’informazione quantistica” – è stata sviluppata insieme al fisico Giacomo Mauro D’Ariano e presentata nel suo libro Irriducibile (Mondadori, 2022).
Secondo Faggin, per spiegare scientificamente proprietà soggettive straordinarie come la coscienza occorre partire dalla meccanica quantistica. 
La teoria propone come postulato che un sistema quantistico in uno stato puro sia cosciente del proprio stato, ovvero possieda un’esperienza interna (qualia) corrispondente a quello stato. In un certo senso, ogni stato quantistico individuale avrebbe un “punto di vista” interno, mentre un osservatore esterno può conoscerlo solo parzialmente attraverso misure.
Per rendere plausibile questo modello, Faggin lo àncora a due risultati fondamentali della fisica quantistica: Teorema di no-cloning (di non clonazione): dimostra che è impossibile copiare perfettamente uno stato quantistico sconosciuto. 
Ogni stato quantistico puro è unico e non riproducibile; analogamente l’esperienza cosciente di un ente è irripetibile e privata. Questa unicità non copiabile suggerisce che lo stato quantistico può esistere solo come esperienza privata del sistema che lo vive, e non può essere clonato o trasferito ad altri sistemi come invece accade con l’informazione classica (che è duplicabile a piacimento).
Teorema di Holevo: stabilisce che da uno stato quantistico puro si può estrarre al massimo un bit di informazione classica per ogni qubit che lo descrive In altri termini, un osservatore esterno può ottenere solo informazioni estremamente limitate sullo stato interno di un sistema quantistico cosciente. Questo rispecchia il fatto che i qualia della coscienza sono immensamente più ricchi di qualsiasi descrizione simbolica se ne possa dare dall’esterno. L’esperienza vissuta (informazione quantistica) è incommensurabilmente più ricca delle parole con cui cerchiamo di descriverla (informazione classica) così come l’emozione travolgente dell’amore materno non potrà mai essere pienamente tradotta in linguaggio.
Questi due principi quantistici conferiscono rigore scientifico all’idea che la coscienza sia intrinsecamente legata alla struttura quantistica della realtà. 
Nessuna macchina classica, deterministica, può essere cosciente, secondo Faggin, proprio perché i computer manipolano informazione classica completamente copiabile e condivisibile. Un programma software e i suoi dati possono essere duplicati all’infinito, mentre la coscienza vive uno stato quantistico privato non duplicabile. 

Come spiega Faggin, “un computer o un robot… sono sistemi deterministici e come tali non possono avere libero arbitrio. E senza libero arbitrio, la coscienza non avrebbe ragione di esistere, né potrebbe esistere in un sistema classico fatto di parti separabili. 
La conclusione rivoluzionaria è che la coscienza umana è irriducibile alle parti fisiche del corpo e alle loro interazioni algoritmiche. Essa rappresenta uno stato quantistico unificato, un campo unitario auto-cosciente, di cui il corpo è solo una manifestazione parziale".

In questa visione, il cervello non genera la coscienza, bensì funge da “interfaccia” attraverso cui la coscienza si esprime nel mondo fisico. Faggin arriva a dire che è la coscienza a creare il cervello, e non viceversa. L’essere umano viene così descritto come una simbiosi di due sistemi: da un lato il corpo biologico con i suoi sensi e il suo sistema nervoso (governato in parte da leggi classiche), dall’altro un’entità quantistica cosciente – talvolta indicata dallo stesso Faggin con il termine seity, il “SÉ” quantistico – che percepisce ed esercita il libero arbitrio guidando il corpo. 
Normalmente siamo talmente identificati con il corpo che dimentichiamo questa duplice natura; ma in stati di espansione della coscienza (come la sua esperienza mistica) o al momento della morte fisica, la componente quantistica può rendersi conto di esistere indipendentemente. 
Faggin ricorre a un’efficace metafora: il corpo è come un drone controllato a distanza dalla coscienza. «Immagina, che dal deserto del Nevada guidi un drone dall’altra parte del mondo… Se il drone viene abbattuto lui cade ma io non vado da nessuna parte, resto ciò che sono. È come la fine di una seduta in un simulatore: quando si spegne mi accorgo che tutto intorno c’era una realtà molto più vasta». In altre parole, la morte segna solo la fine dell’“avatar” corporeo, non della coscienza che lo pilotava: quando il corpo muore, la nostra identità cosciente (self quantistico) si “risveglia” alla sua natura più ampia, continuando ad esistere su un altro livello di realtà.

Oltre il visibile: scienza e spiritualità si incontrano
La teoria fisico-spirituale di Faggin apre prospettive affascinanti e radicali, tracciando un ponte tra scienza e mistica. Egli sostiene che solo superando il dualismo che separa il mondo oggettivo esterno dall’esperienza soggettiva interiore potremo comprendere davvero la realtà «La coscienza e il libero arbitrio esistono e sono fenomeni puramente quantistici, esistenti in una realtà più vasta di quella che gli strumenti e il corpo umano possono rilevare», afferma Faggin. E aggiunge: «Questa realtà si può esplorare solo unendo profondamente scienza e spiritualità e ponendo fine al tragico dualismo che oggi le separa». Si tratta di un invito a una visione olistica dell’uomo e dell’universo, in cui materia e spirito siano riconosciuti come due facce della stessa medaglia cosmica.
Non sorprende che il percorso di Faggin riecheggi i sentieri tracciati da grandi pensatori mistici e persino da alcuni scienziati del passato. Viene spontaneo accostarlo alla tradizione della mistica cristiana – che parla di unione dell’anima con Dio e il creato – e alle idee di psicologi come Carl Gustav Jung, il quale dialogava col fisico quantistico Wolfgang Pauli sull’interconnessione tra psiche e materia. Del resto, Faggin è figlio di un noto studioso di filosofia antica, Giuseppe Faggin, che tradusse Plotino: sin dall’infanzia ha probabilmente respirato riflessioni sull’anima e la natura ultima del reale. Ora, con il linguaggio della scienza moderna, egli sembra dare fondamento a intuizioni antiche: l’idea che l’essenza della realtà sia cosciente e intrisa di significato. 
Come scrive Faggin rievocando la sua illuminazione, «l’essenza della realtà è una sostanza che conosce se stessa nella sua autoriflessione e il suo autoconoscersi è vissuto come un amore irreprimibile, dinamico e pieno di gioia e di pace». Parole che non sfigurerebbero negli scritti dei mistici, ma che provengono dalla penna di uno scienziato e inventore.


Questo dialogo inatteso tra scienza e mistica prospetta anche un rinnovamento nella visione dell’umanità. Secondo Faggin, riconoscere la nostra natura di campi di coscienza quantistici auto-consapevoli può ispirare un nuovo umanesimo scientifico. 
L’essere umano non è più visto come un automa biologico spinto da leggi deterministiche, ma come un agente libero e creativo, co-autore della realtà. 
In tal senso, la sua posizione coincide con un messaggio di speranza: ogni individuo, riscoprendo la propria vera natura spirituale, può contribuire a un futuro in cui progresso tecnologico e crescita interiore vadano di pari passo. 
Faggin avverte che se accettiamo passivamente la visione di noi stessi come macchine, rischiamo un futuro disumanizzato, dominato da un’IA priva di coscienza. 
«Se noi pensiamo di essere macchine – che è quello che ci dicono gli scienziati – finiremo in un vicolo cieco in cui ci convinceremo che in futuro le stesse macchine ci supereranno», mette in guardia. Ma è qui che si gioca la sfida: ci dimentichiamo che quelle macchine le abbiamo create noi, e infatti finora non siamo riusciti a dar loro creatività, libero arbitrio o capacità di immaginare – ciò che ci distingue come esseri umani. 
L’intelligenza artificiale, pur potente, per Faggin “non capisce niente” in senso proprio, perché le manca l’intenzionalità cosciente. Può elaborare dati, ma non possiede un sé in grado di comprendere significati o di scegliere liberamente scopi. 
Solo gli esseri dotati di coscienza possono farlo, grazie a quella “marcia in più” che deriva dalla nostra natura quantistica non algoritmica.

In definitiva Federico Faggin, con il suo duplice percorso, incarna la figura di un innovatore integrale: da una parte artefice di rivoluzioni tecnologiche tangibili, dall’altra esploratore di frontiere immateriali della conoscenza. La sua vicenda umana è avvincente come un romanzo di mistero, perché intreccia la scoperta scientifica con la ricerca spirituale. 
Ci invita a guardare oltre il velo dell’apparenza materiale – “oltre l’invisibile”, per citare il titolo di un suo recente libro – e a considerare che forse la vita e la coscienza non sono emergenze accidentali, ma elementi fondamentali di un universo informato e vivo. 
Per gli appassionati di misteri e i lettori accademici, la storia di Faggin offre uno spunto potente: il mistero più grande potrebbe non trovarsi nei recessi dello spazio cosmico o nei bit di un supercomputer, ma nella profondità insondabile di ciò che siamo. E nel tentativo di svelarlo, scienza e spiritualità potrebbero finalmente camminare fianco a fianco.

di Giuseppe Oliva

https://misteryhunters.it/scienza/federico-faggin-dallinvenzione-del-microprocessore-al-mistero-della-coscienza-quantistica/

martedì 28 ottobre 2025

L' AGENDA NEOLIBERISTA VA AVANTI DA SE' (con le regine, i suoi fanti, i suoi re). E NOI?



Cambiano gli attori in campo, cambiano le strategie, cambiano le maschere, ma l'agenda neoliberista va avanti da sé. "Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi". La citazione tratta dal romanzo "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, esprime la strategia di cambiamento superficiale per preservare lo status quo. In pratica, si cambia tutto ciò che non minaccia le fondamenta del potere e del privilegio, in modo che le élite possano mantenere il controllo anche di fronte a mutamenti sociali e politici. Questo concetto si applica al "gattopardismo", ovvero al trasformismo politico e sociale, dove il cambiamento esterno serve a nascondere la continuità sostanziale del potere. Quindi, poco importa ci sia una governance di destra o di sinistra, perché il vero dominio capitalista è rappresentato da una sovragestione che utilizza i contenitori partitici come specchietto per le allodole, per veicolarsi democratica e farsi accettare dalla popolazione. Non solo, così operando, snatura qualsiasi ideologia passata, azzerando le differenze e ci mostra una sola via da percorrere, una sorta di eterno presente, immutabile come in un cerchio magico.

Questo paradigma che produce l'illusione della democrazia è in qualche modo sempre esistito, ma nel passato della sua breve vita, esistevano contraltari che hanno plasmato Stato sociale, diritti sociali e una visione di un'esistenza meno nichilista, dove era lecito sognare ed inseguire i propri desideri. Oggi, anche nell'evoluto occidente, si percepisce purtroppo una negatività quotidiana dovuta al bombardamento mediatico che azzera qualsiasi velleità. Pensavamo di vivere nel migliore dei mondi, guardavamo il resto del pianeta da un piedistallo ritenendoci fortunati, come fossimo i prescelti, invece, ci stiamo accorgendo che la nostra condizione esistenziale assomiglia sempre più al cosiddetto 3°mondo. 
Si, certamente, siamo ancora i "più ricchi, i più belli e i più avanzati", ma siamo proprio sicuri durerà per sempre? Io credo di no! L'Europa pare sgretolarsi come un gigante d'argilla, la storia non ci appartiene più, altre realtà stanno emergendo senza però esprimere modelli di vita tanto differenti, anzi... Il fattore comune, a parte rare eccezioni che scompariranno in qualche decennio, è la condivisione dello stesso modello economico e culturale, il capitalismo. Un capitalismo che preserva se stesso, aggiornandosi giorno dopo giorno ai tempi che contribuisce a plasmare, sempre un passo avanti rispetto a qualsiasi dissenso popolare. Una realtà che si mostra come una guerra fratricida tra piramidi di potere, ma solo per la conquista del trono, non per esprimere differenti modelli culturali. La politica non esiste più, e non perché non ce ne sia più bisogno, ce ne sarebbe bisogno come l'aria che respiriamo, ma ci stiamo immergendo nel brodo bollente del post-umano, dove le ideologie sono bandite ed espresse solo in termini velleitari, in risse da salotto, tra un antifascismo e un anticomunismo da operetta, confinate al bar sport.

Siamo sicuri che le ideologie bandite dal sistema, e sventolate solo per un agonismo emozionale, non esistano più e che siano solo vecchi orpelli ed obsolete formule astratte che oggi lasciano il tempo che trovano? Secondo me, assolutamente no! Il peccato originale del post-moderno è l'antipolitica, il suo neo-linguaggio, l'azzeramento dei sentimenti di appartenenza, l'aver corrotto e destrutturato ogni pensiero ed ogni contenitore culturale, sociale e politico. Se sono tutti corrotti e sono tutti diversamente uguali, allora il popolo si defila e preferisce astenersi. Sia chiaro, la reazione è giusta e sacrosanta, anch'io negli ultimi 25 anni ho votato solo due volte, però mi rendo conto che questo processo di annichilimento è voluto e perseguito dal sistema. Certo, i piani intermedi dei partiti lamentano la diserzione popolare alle urne, ma i loro padroni si auspicano un qualunquismo dilagante, come allo stesso tempo esorcizzano qualsiasi conflitto sociale, qualsiasi criticità e dissenso, creando solo un dissenso utile alla causa.

Se qualsiasi individuo non crede più a nulla, se non combatte più per nulla, in tempi di globalismo, per il potere costituito questo è una manna dal cielo, perché l'unica forma politica-non politica sarà quella dell'oracolo capitalista. Dal crollo del muro di Berlino nel 89, fino ad oggi, il capitalismo non ha avuto più alcuna resistenza alla sua avanzata predatoria. Le guerre coloniali sono aumentate, le differenze sociali sono esplose a livelli terrificanti, i modelli vincenti sono diventati idoli religiosi. 
La volontà del potere costituito è quella di spostare l'orologio indietro nel tempo, prima dei boom economici keynesiani, socialisti e democratici, di cui ancora oggi, forse per poco, ne godremo l'onda lunga. Tornare indietro nel tempo e fermarlo!
Basta benessere, caro occidente, semmai ce ne sia stato, da oggi si stringe ulteriormente la cinghia ed i vostri modelli di riferimento saranno sempre più divisori, classisti, reazionari, populisti. Il padronato la sua rivoluzione la fa quotidianamente, siamo noi che deficitiamo di coscienza di classe, di coscienza spirituale, da non confondere con quella religiosa. Per quella abbiamo già dato!             
La livella generale è stata spostata anno dopo anno sempre più sul versante della reazione, del conservatorismo, e non intendo meramente solo a livello partitico, come dicevo prima quel livello non esiste più, è una chimera, intendo più a livello culturale, sostanziale, economico, quindi in direzione ordo-liberista. Nel senso di un sistema piramidale ed esclusivo, gerarchico e totalizzante.            
La punta della piramide è sempre più visibile, ma sempre più distante. Abbiamo volenti o nolenti metabolizzato ed accettato un livello di ingiustizie sociali come mai in altri tempi avremmo fatto. Siamo come in un limbo gattopardesco, con i nostri feticci digitali, sempre più atomizzati e divisi, in cerca delle briciole che cadono dal tavolo imbandito per pochi. Accetta e continua? No, io salto giù dal treno in corsa, impazzito, cercando altri percorsi, altre vie, ovviamente, nel limite del possibile e delle mie capacità.

La cosiddetta sinistra, nella sua miseria esistenziale, negli ultimi 50 anni, anno dopo anno, è stata destrutturata e trasformata in una costola neoliberale, abdicando al suo compito storico, diventando nei fatti classista, un po' come lo sbirro "buono" che legittima quella cattivo. Questo però non significa che non esistano a livello concettuale più le ideologie, semplicemente le hanno eliminate per creare un nuovo mondo senza alcun equilibrio tra le parti e, sinceramente, non è il migliore dei mondi possibili. Il capitalismo non ha più freni, trasla anche la forma, senza più alcuna vergogna e calpesta il diritto internazionale come mai era accaduto dal dopoguerra ad oggi. Impone lockdown per la nostra salute, crea povertà e miseria come non ci fosse un domani, compie genocidi in diretta, mostra la sua brutalità, normalizzandola come fosse uno spot di uno yogurt, candidamente dal tubo catodico, creando quel senso di impotenza collettiva che fa gioco allo status quo, creando un popolo spettatore e non più attore della propria vita. Trasformando il soggetto in oggetto, natura in simulazione, umano in transumano.

Quale rivoluzione è possibile a questo marasma arcontico? A livello individuale riscoprire il nostro sé superiore, la nostra spiritualità, lavorando nella direzione dell'amore. Ah, l'amour... Quasi ci vergogniamo solo a pronunciarla questa bella parola ed io stesso un po' mi imbarazzo a scriverla, avendo paura di essere scambiato per un prete o un mollaccione qualsiasi. Invece no, l'unica via al nichilismo imperante, alle grandi ingiustizie di questo inferno chiamato Terra, è proprio l'amore, semplice concetto quanto profondo. E per amore non intendo peace & love, o qualsiasi sua banalizzazione, ma proprio quel valore fondante che dovrebbe riguardare la vita di noi tutti. "Omnia vincit amor". Quindi quel concetto che comprende l'empatia, la sensibilità, il mettersi al servizio del prossimo, senza dover necessariamente pensare di cambiare il mondo, ognuno nel suo piccolo. Come il preoccuparsi realmente dei nostri affetti e di tutto quello che ci circonda, conservare la magia e lo stupore del fanciullino che abita in noi, inseguire sempre i nostri desideri, non mollare mai la presa anche quando tutto sembra andare male, ergo, lottare e fare le nostre piccole e personali rivoluzioni. Creare bolle esistenziali, maturare consapevolezza, gnosi, creare i nostri mondi, avere i più svariati interessi, essere maledettamente curiosi, e non aver tempo di annoiarsi mai. Chi si annoia è perduto! Ridere del mondo e delle sue miserie, ma con immensa compassione e consapevolezza. Capire che questo gioco è anche illusione, ma un'illusione che va superata con la conoscenza e non subita passivamente. 
Purtroppo, è un lusso avere questa visione e propensione vitale, me ne rendo conto. 
Vallo a dire a un palestinese sotto i bombardamenti, ma l'esempio potrebbe riguardare qualsiasi tragedia anche personale. Però l'unica via, individuale e collettiva, consiste nella lotta per affermare il BENE, attraverso l'amore. Questa luce deve essere vista come azione, come arma per creare armonia interiore e poi esteriore. Perché le forme pensiero possano essere finalmente anche virtuose e non solo maligne. Questa lotta non deve quindi limitarsi ad una mera contemplazione di se stessi, come vorrebbero certe correnti spiritualiste, certe religioni e lo stesso sistema in cui viviamo, ma può esprimersi, oltre alla perseveranza, all'intelligenza, alla strategia, come estrema ratio, anche attraverso la forza.
L'agenda neoliberista va avanti da sé, ma anche noi dobbiamo necessariamente andare avanti e non indietreggiare mai, eliminando le sue regine, i suoi fanti e i suoi re, ovvero, le forze dell' ostacolo, evitando di subire il loro nefasto influsso sociale e sottile, diventando i re di noi stessi, ricordandoci chi siamo e la nostra origine divina. 
I partigiani di ogni latitudine hanno versato il sangue contro qualsiasi totalitarismo, gli stessi cristiani sono stati perseguitati e massacrati, lo stesso Gesù cacciava i mercanti dal tempio. Non bisogna essere stupidamente buonisti, banniamolo questo buonismo, talvolta serve anche la forza per lottare contro qualsiasi sopruso. L'amore può essere una carezza, ma talvolta anche un sonoro ceffone.
"Questa mano po esse piuma e po esse fero" cit. Mario Brega



lunedì 13 ottobre 2025

PACE E MOSCHETTO, SIONISTA PERFETTO


                   Vignetta di Ramon Angelo Bonandini


VIVO IN UN MONDO DOVE "EX FASCISTI" SONO DIVENTATI MAGICAMENTE I DIFENSORI DELL'EBRAISMO.
STIAMO VIVENDO IN UNA REALTA' PARALLLELA?
cit. Terra Z

In questo triste e misero periodo storico in cui ci siamo incarnati, forse per masochismo congenito o per vedere come va a finire la saga del mondo, abbiamo assistito al recente Piano di Pace dei vincitori (sempre gli stessi). Un Piano di Pace che fa ridere per non piangere, dopo un lungo sterminio di occupazione e dopo aver raso al suolo la Palestina per estendere il "Grande Israele". L'unica democrazia la mondo che si basa sull'antico testamento e su un Demiurgo abbastanza arimanico. Una sorta di theo-democratia, però transumanista, colonialista e suprematista. Un coacervo di tutte le forme reazionarie e conservatrici di destra che l'uomo abbia mai plasmato.
Questa è la piramide del potere che oggi si manifesta ai popoli occidentali come l'unico modello da accettare ed adottare per la nostra felicità.
Poi ci sono i governi vassalli di ogni latitudine. Questi hanno il compito di gestire le province dell'impero, spostando la livella culturale, economica e sociale sempre più verso posizioni totalitarie, verso democrature. Infine, ci sono i sudditi che li hanno votati ed energizzati a dovere, perché il concetto di "salvatore" fa sempre effetto nei cervellini rettiliani che amano delegare il comando al Masaniello di turno.
I popolini beoti, giustamente delusi da decenni di orrori della sinistra liberista, e di non essere più rappresentati (neanche illusoriamente), si sono buttati sui demagoghi, sul populismo più bieco, aspettando l'uomo della provvidenza. 
Un sentimento che cova da sempre in certi animi inquieti e primitivi, fin dai tempi di "Sua Eccellenza".
Il sistema capitalista, che è rivoluzionario e più cinicamente intelligente del suo popolo, lo sapeva, lo aveva programmato da tempo. Dopo la stagione pandemica e vaccinale, fatta presiedere per forma mentis al progressismo d'accatto, ha fatto la staffetta con la destra, che oggi ha il grande compito di militarizzare il bel paese, riarmandolo ed indebolendolo economicamente e spiritualmente, a vantaggio dei soliti noti.
Quindi e per questo motivo, oggi come stupefatti siamo costretti a vedere ex fascisti difendere a spada tratta gli ebrei da un antisemitismo immaginario, e nel caso ci saranno violenti rigurgiti xenofobi, la colpa sarà per l'azione genocidaria di Israele.
Però è grottesco leggere cosa scrive la destra che, acriticamente e strumentalmente, appoggia qualsiasi nefandezza sionista.
Pensate, i loro beniamini e padri fondatori fecero le oscene leggi razziali per compiacere il nazismo, dove anche mia nonna rischiò di essere deportata in un lager, solo per il cognome che portava, pur essendo cattolica. Oggi, con la faccia come il culo, si ergono a paladini di tutto l'ebraismo, vittima dei propal e dei terroristi mori, solo perché il sionismo, nell'ultimo secolo, giorno dopo giorno, ha abbandonato le origini primordiali socialiste, diventando sempre più nazionalista, suprematista e colonialista. 
Alle destre, in fondo, non frega assolutamente nulla dell'ebraismo, è tutto cinicamente strumentale. I loro idoli storici li deportarono nel ventennio, figuriamoci! A lor signori interessa solo la deriva nazionalista del sionismo. 
In quella si identificano, loro amano follemente l'aspetto miliziano dominante, perché sono e sempre resteranno dei poveri reazionari, è quella la loro natura. Si sentono impotenti e maledettamente provinciali, quindi applaudono il condottiero di turno che ce l'ha fatta. 
Loro adorano culturalmente ed endemicamente l'aspetto più retrivo, razzista e violento del sionismo, perché sono fatti della stessa pasta. 
Non parlo solo di quelli al governo, ma anche di tutti i sedicenti liberali che popolano i giornali di destra, fino a tutti i riformisti progressisti che, tradotto, significa Destra 2.0. 
Il nostro beneamato Governo Meloni non è semplicemente servo, ma ci crede, si identifica nella legge del più forte, la persegue culturalmente.
I missini nel dopoguerra nacquero per questo motivo. Essere i cani da guardia del capitalismo americano più retrivo. Lo fecero bastonando gli operai che scioperavano per i loro salari e per i loro diritti nel secolo passato. Lo fecero con Craxi, sbraitando a favore degli USA sul caso Sigonella. 
Altro che patrioti, patrioti con il culo dei padroni d'oltre oceano. Mentre i loro padri fondatori furono plasmati dal padronato industriale per conto della massoneria inglese, come baluardo di regime contro le lotte contadine e contro il risveglio di coscienza di classe dei primi del 20° secolo. Una storia che continua paradossalmente, almeno nell'apparenza della dialettica di propaganda, ancor oggi con il sionismo. 
Se esiste una fazione politica scientemente anti-sovranista, quella è endemicamente, storicamente, culturalmente e matematicamente la destra. Riuscendo nel capolavoro di esserlo ancora più di quella fogna che si definisce "sinistra", che poi è solo un'altra forma di totalitarismo neoliberista.
Pace e moschetto, sionista perfetto!

E non è una serie TV di Netflix, è tutto drammaticamente vero. 
Per questo che provo un po' pena e vergogna per tutta quella sedicente controinfo che ha votato e supportato la cocca di Draghi. 
Ricordate quei sorrisi con la mitica e scintillante campanellina arcontica? 
Draghi e il cerchio da cui dipende, dopo averle fatto fare una finta opposizione per anni, salvo poi cooptarla ufficialmente per militarizzare il bel paese, l'ha scelta e plasmata leader. L'ha realizzato con il vostro avallo per continuare l'agenda neoliberista del post-covid. Serviva oggi una grande MADRE (ma piccola in cui identificarsi) che convincesse il popolino ilico che l'ha benedetta. 
E poi avete continuato con Trump, il salvatore con il parrucchino arancione, il cosiddetto nemico del Deepstate (lo so, fa abbastanza ridere). 
Quello che oggi avrebbe siglato la pace in Palestina dopo averla fatta radere al suolo. Veramente, non voglio essere provocatorio, ma coloro che seriamente pensano che il Salvatore arancione sia il nemico acerrimo dello Stato profondo, e non uno dei loro emissari diversamente declinati, o non hanno capito una mazza di come funziona il potere (ma neanche il minimo sindacale), o non hanno proprio capito una beata mazza in generale. Prima avete puntato il dito contro i poteri forti, dicendo che comandano dai piani alti tutta quanta la politica mondiale (cosa peraltro vera), e poi avete accettato la novella idiota che la stessa governance, loro emanazione, lotti aspramente contro i suoi creatori. 
Mettetevi d'accordo con voi stessi una buona volta! 
Ah, mi sbagliavo, che stupido, ci sono le grandi guerre tra PIRAMIDI del potere. 
Ok, ma allora dove cazzo sta la PIRAMIDE a favore dei popoli? 
Non ci sta, non esiste, non esisterà mai! 
L'unica contro-piramide possiamo essere noi, se lo vogliamo e se mai un giorno lo comprenderemo. Prestate il fianco al neoliberismo e manco ve ne accorgete. 
Si lo so e lo ripeto, esiste una guerra fratricida tra i network del potere, ma non perché ci sia una fazione a vostro favore, ma per lo scettro del dominio sulle vostre teste. 
Ed è li che vi siete penosamente incartati e persi nel labirinto magico. 
Non è fumetto Marvel dove ci sono i buoni e i cattivi, usate la logica!  
Le fazioni belligeranti dei piani alti, funzionano un po' come le vostre amate squadre di calcio che giocano l'una contro l'altra, dandosele di santa ragione, ma condividendo le stesse regole dello stesso schema di potere. Si, ci divertono tanto, ma alla fine sono solo un altro tassello, seppur giocoso, del beneamato divide et impera e possono rappresentare una chiara metafora di come funzionano le meccaniche divine. 
Sono meccanismi della stessa forma pensiero capitalista, sono ingranaggi della stessa macchina ancestrale del padronato (scusate la grammatica marxiana, ma temo tornerà di moda in questo mondo a senso unico). 
Piramidi in guerra si, ma solo per SERVIRE lo stesso cerchio magico di regole condivise, e poi tante, troppe tifoserie. Panem et circenses. 
E allora poco importa chi vince la coppa del nonno, tanto su questa linea di pensiero non potrà che vincere sempre il neoliberismo. 
 

mercoledì 1 ottobre 2025

IL PIANO DI PECE



La serie tv "Fuga da Gaza" è giunta finalmente alla sua 2° stagione. Sarà visibile da tutti i sudditi a rete unificate e non servirà alcun abbonamento. Tutto gratis! 
La 2° stagione verte sul famoso e fumoso "accordo", ribattezzato nella fiction PIANO DI PECE, perchè ha più a che vedere con il residuo della distillazione del catrame che con una pace reale. Dopo giorni di speculazioni, la Casa Bianca ha reso noto un piano in 20 punti per porre fine alla guerra a Gaza, durata quasi due anni, ovvero, liberare gli ostaggi detenuti da Hamas e delineare il futuro dell’enclave palestinese. Tratto da una storia vera.
Quello che segue è il piano pubblicato dalla Casa Bianca e le relative risposte che sputtanano il suddetto piano: 

1- Gaza sarà una zona deradicalizzata e libera dal terrorismo che non costituirà una minaccia per i suoi vicini.
(Peccato che Hamas sia stata voluta, caldeggiata e finanziata proprio da Israele per scongiurare una governance palestinese, per legittimare qualsiasi occupazione colonialista, Cisgiordania compresa)

2- Gaza sarà ricostruita a beneficio della popolazione di Gaza, che ha già sofferto abbastanza.
(Peccato che la popolazione di Gaza, dopo due anni di bombardamenti indiscriminati sui civili, è stata costretta a lasciare la città e tutta la zona con una deportazione forzata verso il deserto o chissà dove. Se avessero voluto il BENEFICIO della popolazione di Gaza, non avrebbero fatto alcun genocidio)

3- Se entrambe le parti accetteranno questa proposta, la guerra finirà immediatamente. 
Le forze israeliane si ritireranno sulla linea concordata per prepararsi al rilascio degli ostaggi. Durante questo periodo, tutte le operazioni militari, compresi i bombardamenti aerei e di artiglieria, saranno sospese e le linee di battaglia rimarranno congelate fino a quando non saranno soddisfatte le condizioni per il ritiro completo.
(Peccato che la cosiddetta LINEA CONCORDATA preveda l'occupazione di un'altra parte di quel poco che rimane della Palestina e le LINEE DI BATTAGLIA siano solo frizzate, pronte a colpire, come sempre da circa 80 anni ad oggi)

4- Entro 72 ore dall’accettazione pubblica di questo accordo da parte di Israele, tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, saranno restituiti.
(Peccato che se realmente volevano salvare gli ostaggi detenuti, Israele avrebbe tranquillamente potuto liberarli con un'azione militare mirata, senza massacrare 200 mila civili per ben due anni. Questo ci fa capire che gli interessi sono ben altri)

5- Una volta che tutti gli ostaggi saranno stati liberati, Israele rilascerà 250 detenuti condannati all’ergastolo più 1.700 abitanti di Gaza arrestati dopo il 7 ottobre 2023, comprese tutte le donne e i bambini detenuti in quel contesto. Per ogni ostaggio israeliano le cui salme saranno restituite, Israele restituirà le salme di 15 abitanti di Gaza deceduti.
(Peccato che di ostaggi ne abbia più Israele che Hamas. Dopo il 7 ottobre, come giustamente ci ricorda il documento di cui sopra, 1700 civili palestinesi, tra cui donne e bambini, sono in ostaggio delle milizie israeliane, comprese le salme)

6- Una volta che tutti gli ostaggi saranno stati restituiti, i membri di Hamas che si impegneranno a coesistere pacificamente e a smantellare le loro armi saranno graziati. Ai membri di Hamas che desiderano lasciare Gaza sarà garantito un passaggio sicuro verso i paesi di accoglienza.
(Peccato che i terroristi di Hamas fossero considerati il MALE ASSOLUTO. Ma come potrebbero mai impegnarsi a coesistere pacificamente suddetti terroristi, se proprio il genocidio in Palestina è stato fatto per eliminarli? Un passaggio sicuro proprio a coloro che sono la causa dell'occupazione israeliana? Dove, verso l'Inghilterra? Il Tibet? Verso l'isola delle Rose?)

7- Una volta accettato il presente accordo, saranno immediatamente inviati aiuti completi nella Striscia di Gaza. Come minimo, le quantità di aiuti saranno coerenti con quanto previsto dall’accordo del 19 gennaio 2025 in materia di aiuti umanitari, compreso il ripristino delle infrastrutture (acqua, elettricità, fognature), il ripristino di ospedali e panifici e l’ingresso delle attrezzature necessarie per rimuovere le macerie e aprire le strade.
(Peccato che, come giustamente ci ricorda il suddetto documento, già nel 19 gennaio 2025 erano previsti tali aiuti umanitari. Quindi il punto non è la novità dell'eventuale ripristino, ma il fatto che Israele non abbia MAI rispettato alcun accordo e se ne sia fregato fin dall'inizio di ripristinare impianti elettrici, idraulici, fognari, dopo averli sabotati, dopo aver bombardato ospedali, panifici e tutto il resto)

8- L’ingresso degli aiuti e la loro distribuzione nella Striscia di Gaza avverranno senza interferenze da parte delle due parti attraverso le Nazioni Unite e le sue agenzie, la Mezzaluna Rossa e altre istituzioni internazionali non associate in alcun modo a nessuna delle due parti. L’apertura del valico di Rafah in entrambe le direzioni sarà soggetta allo stesso meccanismo attuato nell’ambito dell’accordo del 19 gennaio 2025.
(Peccato che gli aiuti e la loro distribuzione attraverso le Nazioni Unite, sarebbero dovuti avvenire, come in qualsiasi scenario bellico od occupazione militare, fin da subito e non dopo 200 mila morti. Grazie al cazzo, eh...)

9- Gaza sarà governata da un comitato palestinese tecnocratico e apolitico, responsabile della gestione quotidiana dei servizi pubblici e delle municipalità per la popolazione di Gaza. Questo comitato sarà composto da palestinesi qualificati ed esperti internazionali, con la supervisione e il controllo di un nuovo organismo internazionale di transizione, il “Consiglio di pace”, che sarà guidato e presieduto dal presidente Donald J. Trump, con altri membri e capi di Stato da annunciare, tra cui l’ex primo ministro Tony Blair. 
Questo organismo definirà il quadro di riferimento e gestirà i finanziamenti per la ricostruzione di Gaza fino a quando l’Autorità Palestinese non avrà completato il suo programma di riforme, come delineato in varie proposte, tra cui il piano di pace del presidente Trump del 2020 e la proposta saudita-francese, e potrà riprendere in modo sicuro ed efficace il controllo di Gaza. Questo organismo farà appello ai migliori standard internazionali per creare un governo moderno ed efficiente che sia al servizio della popolazione di Gaza e favorisca gli investimenti.
(Peccato che il cosiddetto "Consiglio di pace", assomigli più a un CONSIGLIO DI PECE, e poi presieduto proprio dal guerrafondaio Tony Blair? Ma l'Internazionale Nera, quindi, comprende anche gli attori del cosiddetto progressismo sionista? Si, certo, sono anni che lo scrivo. Brutto da dire, ma dispiace averci preso anche questa volta. Quindi le due famose piramidi in lotta Fratricida tra loro, sono già diventate un'unica piramide? Si, lo confermano i fatti)

10- Verrà elaborato un piano di sviluppo economico di Trump per ricostruire e rilanciare Gaza, convocando un gruppo di esperti che hanno contribuito alla nascita di alcune delle fiorenti città moderne del Medio Oriente. Molte proposte di investimento ponderate e idee di sviluppo entusiasmanti sono state elaborate da gruppi internazionali ben intenzionati e saranno prese in considerazione per sintetizzare i quadri di sicurezza e governance al fine di attrarre e facilitare questi investimenti che creeranno posti di lavoro, opportunità e speranza per il futuro di Gaza.
(Peccato che questo punto, umiliante, deplorevole e di stampo suprematista colonialista, lo avevamo già evidenziato in tempi non sospetti e ne avevano pure fatto un meme proprio gli occupanti. La volontà di ricostruire Gaza, con investimenti sionisti per farla diventare una nuova Las Vegas araba, dove i palestinesi non avrebbero alcuna possibilità economica per abitarla e sarebbero ovviamente i primi esclusi a casa loro)

11- Sarà istituita una zona economica speciale con tariffe preferenziali e tassi di accesso da negoziare con i paesi partecipanti.
(Peccato che le cosiddette TARIFFE PREFERENZIALI siano già previste per tutti gli investitori sionisti che occuperanno le terre dei nativi, dopo averli massacrati e dopo avergli distrutto le case. Le abitazioni dei palestinesi esistevano già, occorreva solo bombardarle per poi ricostruire, no? Problema, reazione, soluzione)

12- Nessuno sarà costretto a lasciare Gaza e coloro che desiderano andarsene saranno liberi di farlo e liberi di tornare. Incoraggeremo le persone a rimanere e offriremo loro l’opportunità di costruire una Gaza migliore.
(Peccato che questo sia il punto più crudele e grottesco del PIANO DI PECE
Nessuno sarà costretto a lasciare Gaza? Ma come, se fino a ieri era tutto un ultimatum per deportare e scacciare qualsiasi cittadino palestinese, se sono giorni, settimane, mesi che gli abitanti stanno facendo un esodo verso chissà dove, sballottati in ogni dove, bombardati anche nei campi profughi improvvisati. Oggi, caro Trump, come nulla fosse, mi stai dicendo che nessuno sarà costretto a lasciare la propria casa a Gaza? 
Saranno LIBERI DI TORNAREGrazie, caro salvatore arancione, grazie, come è buono lei. E offrirai loro l'opportunità di costruire una Gaza migliore? A chi, ai deportati con le pezze al culo? Forse solo come manovalanza da schiavi, forse quello intendevi. Ora ho capito meglio, tutto chiaro)

13- Hamas e le altre fazioni accettano di non svolgere alcun ruolo nella governance di Gaza, né direttamente, né indirettamente, né in alcuna altra forma. Tutte le infrastrutture militari, terroristiche e offensive, compresi i tunnel e gli impianti di produzione di armi, saranno distrutte e non ricostruite. Ci sarà un processo di smilitarizzazione di Gaza sotto la supervisione di osservatori indipendenti, che includerà la messa fuori uso definitiva delle armi attraverso un processo concordato di smantellamento, supportato da un programma di riacquisto e reintegrazione finanziato a livello internazionale, il tutto verificato dagli osservatori indipendenti. La nuova Gaza si impegnerà pienamente a costruire un’economia prospera e a coesistere pacificamente con i propri vicini.
(Peccato che se i sionisti avessero voluto smilitarizzare Hamas non l'avrebbero foraggiata da decenni. Peccato che questo avvenga dopo aver distrutto la Palestina e compiuto un genocidio, che poi sta andando avanti senza problemi. La "Nuova Gaza" è quella conquistata dai sionisti, si, quello è semplicemente il nuovo nome)

14- I partner regionali forniranno una garanzia per assicurare che Hamas e le fazioni rispettino i loro obblighi e che la nuova Gaza non rappresenti una minaccia per i suoi vicini o per la sua popolazione.
(Peccato che i partener regionali non esistano. Esiste un vicino Stato colonialista che in 80 anni ha rubato le terre ai nativi semiti, ovvero ai palestinesi, giustificandosi con un antisemitismo d'accatto, che a loro non dovrebbe manco interessare, perché i coloni israeliani sono tutti di etnia indoeuropea. Spiace ricordare la storia e la verità, ma qui gli unici semiti sono proprio i palestinesi. Inoltre, nei punti precedenti non era stato detto che Hamas andava smantellata?)

15- Gli Stati Uniti collaboreranno con i partner arabi e internazionali per costituire una forza internazionale di stabilizzazione (ISF) temporanea da dispiegare immediatamente a Gaza. L’ISF addestrerà e fornirà supporto alle forze di polizia palestinesi controllate a Gaza e si consulterà con la Giordania e l’Egitto, che hanno una vasta esperienza in questo campo. Questa forza costituirà la soluzione a lungo termine per la sicurezza interna. 
L’ISF collaborerà con Israele ed Egitto per contribuire a garantire la sicurezza delle zone di confine, insieme alle forze di polizia palestinesi appena addestrate. È fondamentale impedire l’ingresso di munizioni a Gaza e facilitare il flusso rapido e sicuro di merci per ricostruire e rivitalizzare Gaza. Le parti concorderanno un meccanismo di risoluzione dei conflitti.
(Peccato sarebbe stato meno ipocrita dire: abbiamo finalmente conquistato Gaza. A breve tutta la Palestina, Cisgiordania compresa, attraverso kapo' arabi deputati alla "sicurezza", sarà governata dagli USA & Partner. Ergo, colonia è fatta)

16- Israele non occuperà né annetterà Gaza. Man mano che l’ISF stabilirà il controllo e la stabilità, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) si ritireranno sulla base di standard, tappe fondamentali e tempistiche legati alla smilitarizzazione che saranno concordati tra l’IDF, l’ISF, i garanti e gli Stati Uniti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza di Gaza, che non costituirà più una minaccia per Israele, l’Egitto o i suoi cittadini. In pratica, l’IDF cederà progressivamente il territorio di Gaza che occupa all’ISF secondo un accordo che stipulerà con l’autorità di transizione fino al suo completo ritiro da Gaza, fatta eccezione per una presenza di sicurezza perimetrale che rimarrà fino a quando Gaza non sarà adeguatamente protetta da qualsiasi minaccia terroristica.
(Peccato sarebbe stato meno ipocrita affermare che da oggi saranno gli USA a gestire il territorio e quindi a permettere gli investimenti futuri in Palestina. Tradotto ancora una volta: colonia è fatta)

17- Nel caso in cui Hamas ritardi o respinga questa proposta, quanto sopra, compresa l’operazione di aiuto potenziata, procederà nelle aree libere dal terrorismo consegnate dall’IDF all’ISF.
(Peccato sia solo una supercazzola)

18- Sarà avviato un processo di dialogo interreligioso basato sui valori della tolleranza e della coesistenza pacifica per cercare di cambiare la mentalità e la narrativa dei palestinesi e degli israeliani, sottolineando i benefici che possono derivare dalla pace.
(Peccato che dopo 80 anni di colonialismo questo punto faccia abbastanza ridere, per non piangere)

19- Con il progredire della ricostruzione di Gaza e l’attuazione fedele del programma di riforme dell’Autorità Palestinese, potrebbero finalmente crearsi le condizioni per un percorso credibile verso l’autodeterminazione e la statualità palestinese, che riconosciamo come aspirazione del popolo palestinese.
(Peccato siano 80 anni che l'occupazione israeliana abbia negato questo. Comunque, grazie per la concessione, grazie veramente... "Come è buono lei!" cit.)

20- Gli Stati Uniti avvieranno un dialogo tra Israele e i palestinesi per concordare un orizzonte politico per una coesistenza pacifica e prospera.
(MAVAFFANGULOOO...)




martedì 16 settembre 2025

BELLA, CIAONE (SANTIFICAZIONE E GUERRA COGNITIVA)

                                     

                                     


FUMETTO TERRORISTICO
Veramente voi pensate che un ragazzino di 22 anni (di destra, di sinistra, un pazzo qualsiasi, non importa), possa realisticamente entrare in un corteo di un politico importante, dove l'area è cinta da centinaia di telecamere, dove c'è un cordone militare che la circonda, dove ti chiedono documenti e pass solo per farti avvicinare, con cecchini sparsi sui tetti (appunto, i cecchini, eh), telecamere, giornalisti, droni e agenti in borghese, il tutto con un cazzo di fucile (che magicamente non viene ripreso dalle telecamere), e possa salire impunito sul tetto davanti al comizio come fosse l'uomo invisibile, sparare, centrare perfettamente l'obiettivo a più di 200 metri. Poi scendere dal tetto e scappare via come se nulla fosse, attraverso un parco chiamato il "Parco di Zion", sempre inquadrato dalle telecamere con il suo piccolo zainetto ma senza fucile che, però, riappare magicamente, materializzandosi nel suddetto parco??? Una meraviglia di narrazione!
Ecco, se uno veramente è disposto a credere a questa versione demenziale che manco in un film sarebbe accettata come plausibile, si merita tutto, ma proprio tutto, eh!
Invece pare che le persone accettino la storiella acriticamente, senza manco far mente locale, senza chiedersi "ma come, ma dai, che roba è...", per poi dividersi tra fazioni e, ancora peggio nel caso dei politici o dei giornalisti, per strumentalizzare la vicenda, sapendo che è palesemente manipolata, sapendo che è il solito copione trito e ritrito, solo per fini propagandistici, speculativi, prestando il fianco al caos.
Con i bussolotti con le scritte di BELLA CIAO e quant'altro?
Giuro, io mi chiedo come diavolo fate a crederci, quale droga usate?
Ma come diavolo si fa ad essere così babbei?
Lo stesso copione vale per il finto attentato a Trump, dove il solito sniper dei Servizi ha sparato realmente a qualcuno presente al comizio, mentre il banana fingeva di essere colpito all'orecchio. Gli attentati sono incredibilmente simili per non associarli e per non fare il passo logico successivo, capire chi ne trae vantaggio.
Io posso capire in USA dove sono molto creduloni, ma noi non possiamo accettare di essere perculati così, soprattutto, nella cosiddetta controinfo. No...! 
E quindi, cui prodest? Unite le falangi (non quelle armate), fate un bel respiro e fate pace con voi stessi, una buona volta.



SANTIFICAZIONE E GUERRA COGNITIVA

Come scritto in questi anni, si sta combattendo una pericolosa guerra cognitiva. 
Da un lato, dal punto di vista del plagio emozionale, creando martiri anche tra i personaggi più retrogradi e utili alla causa, dall'altro creando forme pensiero che comprimono il dissenso spostandolo su versanti politici più reazionari, quindi perfetti per creare una polarizzazione tra poveracci, alimentando il caos e la paura. Facendo accettare futuri modelli sempre più autoritari. L'accettazione passiva del popolino è lo scopo primario, è il loro carburante.
Cui prodest questo ennesimo attentato all'attivista Charlie Kirk?
Basta vedere i profili social di tutto l'occidente. Favorisce l'accettazione di una svolta ufficialmente distopica. Favorisce il cavallo di Troia ora incarnato dalle destre che strumentalizzeranno il morto, cavalcando il finto dissenso per straccioni, per santificare il nuovo martire e raccogliere consenso tra il popolino stolto e in cerca di protezione sociale.
Come da sempre è successo nella storia della strategia della tensione, si sacrifica qualcuno che appartiene allo status quo, per creare vittimismo e martiri da SANTIFICARE.
Oggi tutti lo adorano e si stanno spostando su posizioni autoritarie e populiste, senza comprendere di essere manipolati a livello emozionale, favorendo appunto una polarizzazione tra fazioni. Dall'altra parte, a sinistra, avviene la stessa cosa, senza voler comprendere che trattasi dell'ennesima psyop, come se la storia non esistesse e fosse sconosciuta. Sono di una stupidità disarmante, di un'ingenuità vergognosa.
Però tutti ci credono! Zero senso critico. Altro che MK-ULTRA, qui siamo alla psicotronia pura. Ognuno vuole partecipare alla polarizzazione. Polarizzato ergo sum!
Kirk è stato ovviamente e logicamente ucciso dai "suoi", più precisamente dallo Stato Parallelo che soprassiede la narrazione in corso.
Infatti e ripeto fino allo sfinimento, cui prodest? Oramai non hanno più remore a nascondere, a celare il cosiddetto complotto, che poi è più banalmente prassi operativa.
Vogliono testare i vostri bias cognitivi, perché questa è una guerra cognitiva, sottile, realizzata per e nelle vostre menti.
Ed è indirizzata anche ad una certa controinformazione che, negli ultimi tempi ha abdicato al pensiero critico, bevendosi ogni sciocchezza, sperando nel salvatore sodomita di turno.
Sono auto-attentati, li ha sempre realizzati il potere costituito che è in carica, o meglio, lo Stato Ombra che, udite, udite, è sopra le fazioni belligeranti, sopra le fazioni politiche.
Compie queste liturgie per celebrarsi e cristallizzare il sistema, per far accettare anche a livello sottile le sue agende, agende che stanno sopra le fazioni in campo.
Poco importa chi muoia, quanti e dove.
Pensiamo all'auto-attentato delle Torri gemelle, l'attentato prodromo della modernità riguardo al plagio emozionale sulla psicologia di massa.
Puoi anche fingere di voler colpire qualcuno per creare lo stesso clima, oppure ucciderlo realmente. Kirk lo hanno ucciso realmente, altri no!
Lo stesso meccanismo accade per il video del tizio che avrebbe ucciso la ragazza sul treno.
In quel caso è tutta una palese recita, basta analizzarlo seriamente e risulterà chiaro a chiunque abbia voglia di non essere preso per i fondelli, che trattasi di un testing di massa preparatorio.
Entrambi i fatti, per quanto diversi, vertono sulla guerra cognitiva in atto e hanno un solo obiettivo. Noi, noi tutti! Siamo noi il bersaglio, o meglio, voi...




BELLA, CIAONE
La firma BELLA CIAO, è anche un messaggio all'Italia, alla Meloni che suonò la campanella offerta da Draghi quel dì, quella che oggi ha totalmente svenduto il bel paese agli USA, peggiorando e di molto la nostra condizione di colonia, offrendo in sacrificio quel che rimane del nostro Stato Sociale per aumentare massivamente le spese militari, che compra il gas rigassificato dagli americani e non più dai cattivi russi. Quella che si appresta a convertire in legge il DDL 1666 che ufficialmente da ulteriori poteri ai Servizi Segreti, sempre meno segreti, riguardo anche la impossibilità di essere inquisiti in caso di strage per gli 007, o di denunciare e arrestare chiunque dissenta o organizzi gruppi antagonisti e di critica al suo Governo (social compresi).
Unendo il tutto all'attuale riforma della giustizia resa ancora più supina all'esecutivo.
Non ci sarà più bisogno di uccidere un Falcone o un Borsellino, se passa il DDL, nessun PM potrà fare alcuna inchiesta, nessuno saprà più nulla di alcuna inchiesta. Diciamo che il programma della P2 è stato realizzato in pieno, e per farlo servivano i veri sionisti, non certo quelle mezze calzette sfigate dei liberal, loro sono servite a preparare il campo di ribaltamento cognitivo.
Chi crede seriamente sia una firma "de sinistra", spiace dirlo, non ha capito una emerita minchia ed è meglio si dia all'ippica. Perchè se è questo il livello di analisi della controinfo, stiamo allo zero assoluto. E' talmente smaccata e offensiva la cosiddetta firma RIBALTATA, che mi vergogno pure di spiegarlo.
Per i più addentrati in queste faccende, possiamo parlare di ribaltamento in odor di zolfo. Ovvero, le fazioni più radicali del "sionismo arimanico", che lo Stato Parallelo ha inglobato come ideologia da tempi immemori.
Lo Stato Ombra "sabatista frankista", la cui ideologia si rifà a determinati messia neri della storia, ribalta qualsiasi cosa, controinizia i concetti e agisce su forme pensiero collettive.
Controinizia per esempio il significato puro e divino della rosa, ribaltandone il valore spirituale (Rosa dei Venti, Rosa Rossa), utilizza un linguaggio orwelliano per destrutturare il pensiero critico, agisce sulla paura, sulla creazione del nemico, riattiva il vostro cervellino rettiliano. 
Lavora in profondità per far accettare il dominio ai sudditi, in un'epoca di parziale risveglio o di occasione di parziale risveglio (almeno rispetto al passato, lo so, siamo ancora messi maluccio), riportando le pedine indietro, come nel gioco dell'oca. La livella spirituale viene spostata dall'asse pneumatico a quello ilico, a suon di strattoni distopici, per questo motivo la guerra cognitiva in corso riguarda soprattutto il campo spirituale.
La firma BELLA CIAO è una chiara firma dal sapore miliziano. E' prassi nell'ambiente militare firmare le armi ed i proiettili, perfino i missili, e questo sta ad indicare, a chi è in grado di comprendere, che l'attentatore è uno di LORO. 
Ricordate il capolavoro "Il Dottor Stranamore..." del maestro Kubrick? Ecco, riguardatevelo se lo avete rimosso.
Ovviamente, lo Stato Parallelo sta sopra le fazioni in campo e detta le sue agende.
Riguarda sia la sinistra che la destra, mentre lottano in un illusorio teatrino dell'assurdo.
Ieri le cosiddette sinistre hanno realizzato alcuni step dell'agenda, riguardo la pandemia, gli obblighi vaccinali, il finto ambientalismo d'accatto e, ovviamente anche loro, diversi conflitti.
Oggi le destre devono lavorare per il caos generale del tutti contro tutti, spostare la società civile o cosiddetta tale, su di un modello ancora più autoritario, però fatto accettare a suon di vittimismo, sacrificio e santificazioni. Ieri lo scientismo pandemico tipico liberal progressista, oggi il fondamentalismo religioso tipico clerico fascista.
Due facce della stessa medaglia o due facce della stessa piramide.
Bella, ciaone...



PROGRAMMA ELETTORALE REALIZZATO (NEMESI)
Per quanto riguarda l'infausto destino del povero Kirk, utile idiota dei MAGA, capro espiatorio a causa del suo ruolo, ha avuto un finale da contrappasso dantesco, una nemesi terribile, una morte agghiacciante.
Era programmato venisse fatto fuori dai "suoi", fin da quando fu piazzato come influencer fondamentalista, il suo fato era segnato da tempo in un modo o nell'altro, altro che killer solitario, non scherziamo. 
Potenziale futuro rivale non compromesso con la mafia chazara, martire da strumentalizzare per fascistizzare ulteriormente un paese di criminali, oltre ad esser utile a spostare l'attenzione mediatica dai gravi problemi di pedofilia del banana e dall'attuale occupazione israeliana che è entrata con i carri-armati direttamente a Gaza. Le liste Epstein sparite dai radar, il genocidio oramai passato in secondo, terzo piano. 
Un tizio che parlava di Dio come in una teocrazia islamica, molto simile in questo ed in altro ai suoi apparenti nemici, peccato sia stato fatto fuori dagli amichetti dell'Internazionale Nera. Un tizio che propagandava la massiva estensione della pena di morte ed esecuzioni rapide da far vedere ai bambini piccoli per imparare ad essere dei veri yankee. Una sorta di educazione civica dell'orrore.
Vediamo cosa auspicava il buon Kirk che vantava, nonostante tutto, ingenti sostegni sionisti tramite i MAGA, anche se osò criticare le falle del 7 ottobre (che coraggio, ma faceva parte del suo ruolo, quello di duro e puro):
"Penso che valga la pena pagare il prezzo, purtroppo, di alcune morti per armi da fuoco ogni anno, così da poter mantenere il Secondo Emendamento e proteggere gli altri diritti che ci sono dati da Dio." cit.
"Le esecuzioni dovrebbero essere pubbliche, rapide e trasmesse in tv, e dovrebbero guardarle anche i bambini".
cit.
Diciamo che almeno lui ha realizzato il suo programma elettorale onestamente, senza tradire i suoi cari sostenitori.
Caro Kirk da lassù capirai tante cose, ma non temere, non mancherai ai MAGA che oggi piangono lacrime di coccodrillo!








giovedì 11 settembre 2025

VITTIMISMO COME ARMA PER IL CONSENSO AUTORITARIO




La grande piramide capitalista è un sistema anti-umano che si regge sul falso, sull'illusione collettiva, è l'evoluzione del vecchio impero, declinato nella modernità, nella globalità.
Proprio come una credenza religiosa, come un culto, funziona come per lo scientismo, come per il sionismo, è quel modello che tutti noi accettiamo acriticamente e passivamente. 
Ci siamo abituati a riconoscere i nostri padroni e credere che questo modello sia ineluttabile e imprescindibile.
Abbiamo come modello i nostri presunti salvatori, ovvero, i falsari per eccellenza, dipendiamo egregoricamente ancora da loro. Il famoso cordone ombelicale non vuole spezzarsi!
La grande piramide necessita di schieramenti e della finta alternanza di schieramenti politici, sociali, culturali, proprio per far accettare il suo dominio ai dominati.
Oggi è finalmente la stagione delle destre e il POTERE DI SOPRA sta creando i presupposti perché sia annullata la democrazia in occidente, o quel poco che ne rimane, attraverso vari processi storici.
Di oggi la notizia della morte di Charlie Kirk, attivista di destra americano, ucciso da un cecchino durante un comizio al campus universitario dello Utah. Non solo, ultimamente sono morti in circostanze strane diversi attivisti tedeschi, sempre di estrema destra.
Il fatto che siano stati uccisi 7 candidati dell'AFD in Germania e il predicatore suprematista Charlie Kirk va esattamente in questa direzione, creare i presupposti per alimentare un diffuso vittimismo, spostare la gente su posizioni reazionarie, far ACCETTARE il nuovo autoritarismo che verrà, legittimare il caos. Ergere a paladini della libertà dei reazionari per ribaltare i valori democratici, farli martiri popolari dopo che hanno abbracciato alcune tematiche care ad un finto antagonismo populista e manipolato.
Questo avverrà poco alla volta, ma non più in punta di piedi perché i tempi sono maturi per il grande caos che sarà guidato dal RISOLUTORE del momento.
Io e pochi altri ne parlavamo già da anni di questo nuovo scisma ontologico della modernità, che ha una data ufficiale, quella dell'11/9, che oggi viene ritualmente celebrato con il sacrificio dell'attivista politico di destra Kirk.
Il mondo necessita di un cambiamento radicale, proprio in vista di un risveglio collettivo, seppure parziale e minoritario.
Ogni paese rappresenta questo dualismo. In Francia che hanno una cultura più libertaria ed evoluta, le premesse sono le giuste manifestazioni popolari contro il liberista Macron, che però saranno anch'esse strumentalizzate per una possibile svolta autoritaria futura, altrove si agisce diversamente, a secondo del livello cognitivo e spirituale della popolazione.
Opposti estremismi, guelfi e ghibellini e poi la rinascita.
Questo è uno schema ancestrale che nasceva nel Sacro Romano Impero, un sempreverde della propaganda e del controllo della psicologia di massa che ebbe grande notorietà anche nel ventennio passato. Oggi però possiamo fare il salto di qualità, anche grazie alla medianicità della tecnologia (nuovo culto magico) per addormentare il pensiero collettivo.
La tecnologia applicata al plagio emozionale è la nuova magia, perché l'unica cosa reale e funzionante al mondo è la magia della propaganda dell'oracolo che il popolino subisce da sempre in svariate modalità.
Funziona come per l'incantatore di serpenti...
E dire che dovremmo avere la memoria storica allenata, dopo decenni di complotti a casa nostra e dopo la lunga stagione degli opposti estremismi e della strategia della tensione.
Il vittimismo è la prima fase per far accettare l'autoritarismo e far accettare le restrizione di libertà che avverranno, anche e soprattutto a causa del popolo bue che si beve tutto ed è ancora atavicamente in cerca di padroni.
Le strategie della tensione cristallizzano il potere e lo aggiornano verso nuovi autoritarismi.
L'unica domanda, sempre la stessa, che dovreste farvi è:
CUI PRODEST?
Cui prodest l'attentato dell'11/9 (meglio dire l'auto-attentato)
Cui prodest la crisi finanziaria del 2008?
Cui prodest la pandemia?
Cui prodest le guerre in atto nel mondo?
Cui prodest Hamas e quant'altro?
Cui prodest, infine, la morte di attivisti di destra per creare vittimismo e spostare le masse ad accettare future posizioni autoritarie? (Potremmo andare all'infinito a fare esempi)
Alla stessa piramide che esorcizza qualsiasi moto di spirito e qualsiasi velleità rivoluzionaria, annichilendo le menti e ricacciandoci nella caverna platonica.
Stiamo tornando nella famosa caverna di Platone, e quale miglior metafora fu rappresentata nella filosofia per descrivere la miseria umana.
Sotto questa grande piramide arcontica, che è un fantastico network di interessi e poteri di qualsiasi tipo, anche di natura sottile, ci sono le fazioni politiche che se le danno di santa ragione in un teatrino dell'assurdo.
Si, esistono le sotto piramidi che lottano tra loro, le opposte fazioni, le superlogge che si litigano l'amministrazione condominiale e si fanno una guerra fratricida, ma sopra o dentro queste matrioske ci sono le agende generali che consentono la finta alternanza delle governance, la vittoria di una parte piuttosto dell'altra, in una staffetta dell'orrore che si alterna illusoriamente agli occhi dei sudditi.
La democrazia in occidente evidentemente non serve più, è vista come un pericolo, come una potenziale crescita sociale che ad un certo punto andava frenata, fermata, ribaltata.
Ecco perché il nuovo paradigma che avanza, come già analizzato da anni, è quello dell'autoritarismo 2.0, fatto accettare al popolo bue, dove poter creare caos sociale e fingere di dominarlo, però restringendo le libertà che oggi crediamo assodate, fino a condurci in un nuovo ordine/disordine mondiale del tutti contro tutti, dove però qualcuno sta sopra a manovrare i burattini.
Tutto quello che sta accadendo, dagli omicidi rituali floreali alle guerre senza senso, dalle manipolazioni mediatiche alle miserie di ogni giorno, dalle false credenze vaccinali al controllo magico delle menti labili, va in questa direzione, creare i presupposti per un cambiamento, che poi è solo l'aggiornamento del culto primordiale, ovvero, del dominio sulla moltitudine. Per questo motivo che l'esempio della piramide è calzante ed è un loro simbolo ancestrale ben rappresentato e condiviso.
Tutto verte sul plasmare una società nuova, molto più autoritaria e con il vostro consenso.
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